Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.08.98

 

 

Eletti, amici fedeli, il mondo è caduto in un abisso di peccato. Per voi, per le vostre preghiere, per la vostra fedeltà, abbrevierò le pene, durissime, che merita, allevierò il dolore, avrò pietà del mio popolo. Io stesso sarò la guida, Io stesso il Pastore: ancora sarà il mio popolo ed Io sarò il suo Dio, unico ed amorosissimo.

 

 

Amata sposa, gli uomini si sono immersi in un oceano di peccato, gli uomini non hanno compreso le mie parole: si sono messi sotto i piedi le mie sante Leggi e ognuno opera a modo suo. Il cammino di luce fa paura; mentre le strade, immerse nelle tenebre, sono gremite! Che è accaduto al mio popolo santo? Che è accaduto al mio popolo scelto? Perché non guarda più verso la luce, fulgida? Perché preferisce camminare nelle tenebre? Chi cammina nella luce sa dove mette i piedi; chi procede nelle tenebre, non vede il pericolo: inciampa e cade; quello che gli viene dietro, a sua volta, inciampa e cade e i due sono di ostacolo, sono d’inciampo anche agli altri.

Sposa diletta, chi cade in questo tempo, così denso di tenebra e fitto di nebbia cupa, rischia di non riuscire più ad alzarsi! Chi cade ora va in una buca tanto profonda, dalla quale difficilmente esce. Sposa cara, per questo motivo, ho mandato ad ogni uomo il mio raggio-guida, speciale: ognuno deve vederlo, ognuno può vederlo, se apre bene gli occhi del cuore.

Amata sposa, ho creato il mondo per la gioia, ho creato ogni uomo perché possa trovare con me la più perfetta felicità, dopo un breve travaglio, sulla terra, travaglio che egli stesso si è procurato, dopo la grande disobbedienza iniziale.

Grandi meraviglie ho preparato per questo tempo: l’uomo caduto col peccato originale è stato messo in condizione di tornare all’armonia primigenia. L’uomo, caduto col peccato d’origine, ha perso molto; ma Io voglio che riabbia ciò che ha perduto, in misura ancora più abbondante. Ho fissato per questi tempi il momento della resurrezione delle mie, amate, creature. L’uomo risorgerà, risorgerà, se avrà meritato di farlo, risorgerà alla gioia, alla pace, all’amore.

Non sono questi tempi di morte, come alcuni vanno dicendo, ma giorni di vita: si prepara per l’uomo la vera vita, si prepara per le creature la sublime vita con me.

Ciò che gli uomini di tutti i tempi hanno sognato oggi si avvera. Tornerà la gioia su questa terra, amata, perché Io, Io, Gesù, la porterò assai presto. Tornerà la pace su questa terra, perché Io, Io, Gesù, la darò. Nel mio Amore ogni cosa si rinnoverà e il mondo, sposa, non si riconoscerà più, il mondo, che oggi fa raggelare il sangue alla mia dolce sposa, scomparirà per sempre, perché Io lo voglio, perché Io l’ho stabilito proprio per questi tempi! Così, ogni cuore addolorato gioirà, ogni viso mesto diverrà sereno, ogni lacrima sarà asciugata: Io, Io, Gesù, tergerò il pianto delle mie creature, Io sorriderò loro e scomparirà ogni dolore, ogni angoscia. Non si troverà più sulla terra un volto angosciato, non si troverà sulla terra un solo uomo pieno di tormento e disperazione. Io, Io, Gesù, sono solo gioia e gioia, viva, porterò! Io, Io, Gesù, darò delizie sublimi ai miei amati: essi vivranno per me e mi ameranno; torneranno alla loro dimora i lontani e li accoglieranno, pieni di gioia, i vicini. Nessun fratello odierà il fratello, nessun amico tradirà l’amico. Ecco: il grande tempo della felicità, vera, si approssima sulla terra; verrà anche un po’ in anticipo, per le preghiere delle anime belle che a me si sono date e con me vogliono vivere! Io, Io, Gesù, ascolto sempre le preghiere dei giusti, Io consolo sempre coloro che soffrono e penano per restarmi fedeli. Io darò molto, Io darò moltissimo a chi molto mi ha dato. Io darò tutto a chi tutto mi ha dato!

Sposa amata, prima di dare la giusta ricompensa, occorre valutare bene quello che ciascuno ha meritato. Darò con larghezza, sposa: per uno che ho ricevuto, darò mille. Beato l’uomo che è stato pieno di zelo verso di me! Beato l’uomo che non mi ha dato solo le briciole!

Un giorno un signore vide giungere alla sua porta alcuni mendicanti. Egli era molto avaro, molto egoista: quelli tendevano la mano, ma egli nulla porse loro, pur essendo molto ricco e dovizioso.

I poveri, delusi e tristi, si recarono presso una misera abitazione, stesero la mano e chiesero qualcosa per vivere; l’uomo, che era nella sua dimora, uscì col volto triste, dicendo: “Amati, ho tanto poco che non posso che offrirvi una parte minima. Dividerò con voi questo cibo che mi è rimasto. Vi prego di accettarlo, perché con tutto il cuore ve l’offro!” I mendicanti se ne andarono, commossi e contenti, per quel poco che avevano ricevuto.

Ecco che, il giorno dopo passò per quel luogo il re, colui che era il vero padrone di ogni cosa; passò e volle beneficare il suo popolo amato. Entrò nella casa del signore avaro e disse: “Sono venuti da te dei poveri. Come li hai trattati?” Quello impallidì! Egli aggiunse: “Ciò che hai dato loro io lascerò a te; tutto il resto me lo riprendo, perché mi appartiene!” Andò anche nella casa del misero generoso e disse: “Sei stato generoso con i miei amici; ti faccio ricco della mia ricchezza e d’ora in poi nulla più ti mancherà!”

Sposa amata, rifletta il mondo e impari ad offrire con generosità. Chi molto ha accumulato, a scapito altrui, sarà privato di tutto, sarà misero ed indigente, come colui che ha bussato invano alla sua porta.

Amati, donate con generosità; non permettete che uno soffra, mentre molto avete da offrire. Date con generosità, date, uomini, ed avrete in abbondanza, avrete tutto e nulla vi farò mancare: Io sono il Re, il vostro Re e vengo a ricolmarvi dei più splendidi doni! Attendetemi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, sposa fedele.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati figli, vi porto la gioia di Gesù.  Vivete nella sua pace. Ancora un poco, ancora un poco di pazienza e poi godrete la grande gioia, quella che il mondo non può dare, perché non la possiede. Il mondo vi offre le cose del mondo; Gesù vi porge i doni sublimi del suo spirito. Chi cerca le cose del mondo si sazia di miseria; chi cerca le cose dello spirito aspira alla più grande ricchezza, che viene elargita già in parte, come anticipo sulla terra. Figli, aspirate alle cose del Cielo, guardate in alto; tutto ciò che è terreno è fuggevole e passeggero, ma le cose del Cielo sono eterne e donano la vera felicità.

Amati figli, anche oggi v’invito a riflettere, a riflettere sul valore delle cose. Non siate superficiali ma riflessivi. Gli uomini si affaticano spesso per avere cose di nessun valore e, mentre si affaticano in questa lotta, perdono d’occhio quelle che veramente sono necessarie.

Figli cari, questo è un tempo speciale, specialissimo; ma quanti l’hanno compreso? Ognuno vive come se il tempo a disposizione fosse eterno, ognuno vive come se non dovesse morire mai! Figli, la vera vita comincia allorché finisce questo pellegrinaggio sulla terra. Mentre si è in cammino, figli amati, bisogna fare le giuste scelte, mentre si è in cammino: nessuno sa quando sta per giungere all’ultimo traguardo! Dio nasconde all’uomo il giorno e l’ora perché egli sia sempre pronto, sempre all’erta.

Gesù ripete: “Vengo. Vengo, presto”. Ognuno rifletta su questa frase che ricorre continuamente!

Figli cari, non pensate, preoccupati, alla fine del mondo, non preoccupatevi della fine della storia, non dei grandi fatti che possono accadere, prima o dopo; preoccupatevi, invece, di capire quale sia la vostra posizione davanti a Dio. Per ogni uomo la storia finisce quando finiscono i suoi giorni.

Amati figli, Gesù, nella sua infinita misericordia, chiama per tempo ogni sua creatura prediletta: vuole che si prepari, vuole che al momento del distacco non si faccia trovare impreparata!

In questo scorcio di secolo, prima dell’inizio del terzo millennio, Gesù ha parlato in maniera speciale. Egli, da Padre amorosissimo, ha preannunciato l’avvento di fatti nuovi, nuovi e grandiosi, ha parlato con chiarezza dei fatti che avverranno attraverso i suoi strumenti. Perché, figli cari, egli ha fatto tutto ciò? Perché ognuno si preparasse a sostenere l’importante esame, al quale nessuno può sottrarsi! Ascolti il mondo la sua voce, ascolti le sue parole e si prepari, proprio come uno studente diligente si prepara accuratamente a sostenere una prova decisiva! Figli, la prova decisiva è per tutti; ma ancora pochi l’hanno compreso!

Lo Spirito Santo agisce con grande potenza, ma non può entrare in un cuore chiuso! Aprite, figli di tutto il mondo, aprite il vostro cuore, spalancate le porte del vostro cuore e lo Spirito, entrando, porterà in esso il Paradiso. Figli, figli, capitelo tutti, capitelo in fretta: chi ha Dio nel cuore ha il Paradiso, ha il Paradiso già sulla terra, ne gode le delizie, ne sente l’armonia!

Vedo con grande tristezza dei figli che accumulano beni su beni, vanità su vanità! Dico a costoro: figli amati, per chi accumulate tanto, per chi preparate i vostri beni? Date con generosità a chi ha bisogno, consolate chi è nella tristezza, date gioia a chi ne è privo e consolazione a chi ne ha tanto bisogno! Pagate ora, ora che siete ancora in tempo, pagate tutti i vostri debiti, saldate il conto, finché potete farlo. Dico: oggi, non domani; dico ora, subito, non dopo!

Figli amati, siate saggi e preparatevi a vivere una nuova, sublime, storia!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima