Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.08.98

 

 

Eletti, amici cari, il mondo continua ad essere avvolto dalle tenebre. Gli uomini preferiscono le tenebre alla luce. Inciampano e cadono le mie dilette creature, perché, invece di cercare il proprio Creatore, Padre dolcissimo e tenerissimo, si lasciano ingannare dal suo avversario, bugiardo ed omicida da sempre! Io, Io, Gesù, voglio dissipare le tenebre, voglio che ogni caduto si rialzi, ognuno che vive nelle tenebre veda la luce e si salvi.

 

 

Sposa amata, guarda questo globo, che ho nelle mani, guarda, mia amata, quello che ti mostra il tuo sposo Divino: una nera caligine, fitta e tenebrosa, lo avvolge; gli uomini camminano come in una notte densa e sembrano smarriti. Questo globo, che ti mostro, rappresenta la terra dei viventi. Vedi, amata: tutto in essa mi appartiene e di questo globo posso fare quello che desidero. Se solo dicessi: no, essa cesserebbe di esistere. Se il mio Amore non la sostenesse, essa cesserebbe di vivere.

Guarda questi puntini che si muovono avanti ed indietro ed in ogni direzione: sembrano formiche, che con un dito si possono schiacciare! Ricordi, amata, nella tua infanzia come i piccoli amici tuoi col ditino volevano schiacciare le formiche che passavano sotto i loro occhi, ma tu lo impedivi; ebbene, ebbene, tutte queste, in un attimo, potrei farle scomparire, guarda come sono piccole, proprio come le formiche, che tu vedi nel prato.

Pensa ora alla superbia umana, pensa alla superbia degli uomini di questo tempo. Essi alzano il capo e dicono: “Io sono dio; altro dio non c’è. Io sono intelligente e posso fare ciò che voglio, quando voglio, come voglio!” Guarda bene le loro dimensioni, in confronto al mio dito: sono un nulla che Io posso schiacciare in qualunque momento!

Perché tu impedivi ai tuoi piccoli amici di uccidere gli insetti che tanto ti affascinavano? Perché nel tuo cuore sentivi una certa, soave, tenerezza per loro; lasciavi che vivessero perché le amavi e spesso le aiutavi a portare la loro pesante briciolina nella loro dimora.

Piccola mia, Io ti ho dato un cuore simile al mio, un cuore pieno di tenerezza e di amore; vedi quanto è fragile questo globo, che tengo tra le mani? Ebbene, tutti questi puntini che si muovono sono uomini ribelli, uomini che non vogliono obbedire alle mie Leggi, uomini che osano credersi qualcosa ed invece non sono niente, osano credersi potenti e sono debolissimi. Basterebbe un mio soffio e di essi non resterebbe in piedi nessuno.

Amata sposa, vedi: sono come quelle formichine, che tu guardavi con tenerezza ed aiutavi con amore; potevi sconvolgere la loro vita solo con un soffio, con un piede potevi distruggerle tutte in un attimo, ma la dolcezza del tuo cuore lo impedì sempre. Non solo tu non lo facesti mai, ma impedisti risolutamente che altri lo facessero!

Amata sposa, questo pianeta, che Io ora tengo nelle mie mani, è fragilissimo: se Io lo lasciassi cadere, tutto si frantumerebbe e di tutte le meraviglie in esso contenute non resterebbe nulla!

Amata sposa, se gli uomini capissero la loro fragilità, se capissero la loro debolezza e vedessero la scena che Io ti sto mostrando, certo, nessuno di loro ancora oserebbe alzare il capo contro di me e dire: “Non esisti, non ci sei; io sono, io sono dio! Non c’è altro dio, fuori di me!”

Amata, vedo un lampo di preoccupazione nel tuo viso; dici nella tua mente: “Basterebbe un attimo e tutto scomparirebbe, solo che il mio Gesù lasciasse cadere questo globo di sottilissimo cristallo ed esso finirebbe in mille pezzi!” Bene hai pensato, sposa amata; ma vedi come Io lo tengo strettamente sul mio Cuore?  Vedi come aiuto le ‘formichine’ a portare il necessario nella loro dimora, proprio come tu facevi! Vedi come Io, Io, Gesù, spiano loro la strada e, se c’è un grosso ostacolo, lo rimuovo? Guarda il mio dito com’è grande e guarda la formica uomo com’è piccola!

Questo globo terracqueo mi è immensamente caro! Io, Io l’ho creato per Amore e per Amore lo sostengo; potrei distruggerlo in un attimo e di esso nulla resterebbe più! Chi mi potrebbe rimproverare? Chi potrebbe dirmi: “Hai fatto male?”

Se tu avessi ucciso tutte le formichine che vedevi nel giardino, chi mai ti avrebbe detto qualcosa?

Eri libera di farlo, perché tu eri grande, grande, in confronto ad esse che erano piccole, piccole! Ebbene, anch’Io risparmio la vita ad esse, perché non ho creato il mondo per distruggerlo, non l’ho creato per l’infelicità; l’ho creato per la grande felicità, la grande felicità di stare con me per sempre!

Amata sposa, Io, Io, Dio, Creatore non ho voluto l’inferno né il Purgatorio: ho preparato per ogni uomo solo il Paradiso, la gioia eterna con me! La mia perfetta giustizia e la stoltezza degli uomini hanno preparato anche questi luoghi di dolore: l’uomo, disobbediente e ribelle, ha lasciato lo splendore del Paradiso per calarsi nel grigiore del Purgatorio o addirittura nel fuoco eterno dell’inferno! Se l’uomo non fosse stato libero, solo il Paradiso sarebbe esistito; ma con la sua libertà ha potuto scegliere. Che bella scelta iniziale ha fatto: si è ribellato a me, Dio e ha perso il Paradiso per precipitare nel dolore! Io, Io, Dio, Padre, però, l’avevo fatto per il Paradiso e lo amavo immensamente; la sua ribellione lo aveva fatto scacciare dal Paradiso e le sue porte si erano chiuse dietro di lui, misero, solo, pieno di angoscia e dolore! Ebbi compassione della creatura fatta a mia immagine e somiglianza che dall’alto, dove l’avevo posta, era precipitata nel basso e nella miseria! Mandai, quindi, il Figlio, il Figlio mio Santissimo, la seconda Persona della Trinità, lo mandai sulla terra, chiuso in un seno di donna, come ogni altro bambino, lo mandai perché espiasse la colpa grandissima e aprisse le porte del Paradiso, chiuse e sbarrate!

Egli, il mio, Divino Figlio, espiò per ogni creatura prediletta, espiò per ogni uomo della terra: il mio Diletto Figlio è la vittima, purissima, a me gradita, l’unica che potesse placare la mia ira!

Ora il Paradiso è aperto per ogni uomo; entrateci tutti, figli diletti, entrateci tutti, perché Io, Io, Dio, Padre, vi amo, vi amo, infinitamente, ed ho preparato un posto per ciascuno di voi! Nessuno lasci vuoto questo posto. Ognuno si affretti a prenderne possesso!

L’anno, che entra tra poco, è il mio anno, tempo straordinario che prepara la venuta di mio Figlio Santissimo nella gloria dei suoi angeli e dei suoi santi!

Instaurerò la giustizia, chiederò e darò, offrirò e toglierò, esigerò e donerò, alzerò ed abbasserò: chi giungerà alle stelle, chi precipiterà negli abissi; ognuno secondo la sua scelta!

Cercate Dio, uomini della terra, cercate la misericordia, subito, perché chi non ha voluto la misericordia cadrà nella rete, sottilissima, della giustizia!

Siate saggi, siate saggi e non stolti, uomini, piccole formichine nelle mie mani!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, piccola mia.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli, miei, amati, vivete sereni questi giorni, così importanti della vostra vita, vivete nella gioia che Gesù vi dona. Figli, pensate a me, pensate alla mia gloria, pensate che anche per voi sarà così, se saprete vivere fino all’ultimo nel bene! Oggi vi stringo ad uno ad uno sul mio Cuore. Conosco le vostre pene, conosco le vostre tribolazioni; posate il capo sul mio Cuore, ardente d’Amore, riposatevi un poco e poi proseguirete con più energia. Ognuno di voi ha molto da raccontarmi: siete come i bambinetti che, vedendo la loro mamma, mostrano a lei le piccole ferite, le palesano il dolore, vogliono dirle tutto per essere aiutati e consolati.

Figli cari, figli amati, offrite a me il vostro piccolo cuore: già conosco ogni cosa ma ditemi le vostre pene, supplicate il mio aiuto; Io non ve lo farò mancare mai. Può una madre scordarsi del suo piccolo bambino? Se anche ci fosse qualcuna, Io mai mi dimenticherò di voi.

Chiedetemi ed Io vi esaudirò: Gesù mi concede tutto quello che gli chiedo, Gesù, il mio Gesù non mi nega mai nulla. Io intercedo per voi presso di lui: avrete ciò che desiderate, lo avrete.

Se ora avete pena, presto avrete consolazione: Gesù non tarderà, piccoli miei. Restate aggrappati a me, insieme, stretti l’uno all’altro, come tanti fratellini che si amano tanto. Chi è più robusto sorregga il più debole, chi è più grande sostenga il più piccolo. Formate una catena di anime belle, che voglio condurre tutte da Gesù! Quando vi presenterò a lui, figli, allora vedrete il suo volto sublime, vedrete il suo volto, splendido, sorridente! In quel momento, unico e beato, nessuno più si ricorderà delle sue pene, nessuno del dolore passato; sarà finito il travaglio, il lungo travaglio, il penoso travaglio. Figli, amati figli, vi perderete in quel sorriso e la felicità sarà per sempre, per sempre accanto a lui! Il dolore dura un attimo; la gioia con Gesù non avrà fine, non conoscerà fine!

Pensate, piccoli miei, pensate: sempre con Gesù, sempre con me, uniti, uniti per l’eternità! Passerete di delizia in delizia, di meraviglia in meraviglia, conoscerete le realtà nascoste, quelle, sublimi, che mai uomo conobbe. Le conoscerete, piccoli miei, perché Gesù le possiede.

Figli, figli amati, non siete stati creati per il dolore, ma per la felicità: c’è un trono di gloria per ciascuno di voi! Figli, vivete bene questo, breve, spazio di tempo e lo raggiungerete!

Beato quel figlio che, sapendo del ritorno del Padre generoso e potente, si prepara ad accoglierlo degnamente! Beato quel figlio che gli prepara una grande accoglienza non tanto per avere il premio più bello, ma principalmente per amore, per il grande amore che gli porta.

Figli, ogni giorno sono con voi: Gesù me lo concede. Sempre lo sarò fino, alla conclusione: voglio aiutarvi, incoraggiarvi, portarvi fino a Gesù. Quando sarete davanti a lui, Io mi ritirerò in disparte, come fa una madre, dopo aver porto al padre il figlio amato. Egli lo alza tra le sue braccia potenti e lascia che il suo visino sfiori il suo volto.

Sorridono tutti e due, felici, padre e figlio davanti agli occhi compiacenti della tenera madre.

Amati piccoli, il percorso da fare è ormai breve, per alcuni brevissimo! Siate gioiosi e pieni di zelo. Date a Gesù tutto, tutto il vostro tempo, tutto il vostro amore, ogni pensiero, ogni palpito del cuore: Gesù merita tutto, piccoli miei! Adoratelo! Adoratelo! Lo vedrete presto, in momenti diversi, ma presto per tutti, e godrete con lui la più grande felicità! Procedete nel bene, insieme, insieme, aiutandovi.

 

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima