Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.08.98

 

 

Eletti, amici fedeli, vivete bene questo, grande, giorno. Vivete, riflettendo sempre sul valore della vita: vi ho creato per la grande felicità. Vi ho messo davanti due vie; potete scegliere, dovete scegliere! La via del bene è piena della mia luce; vi guido a percorrerla. Non stancatevi; l’ultimo tratto inizia in salita ripidissima, ma verso la fine sarà un volo sublime.

 

 

Sposa amata, ecco un altro, grande, giorno, dono del mio infinito Amore, giorno velato per te da un poco di tristezza: hai vivo nel cuore il ricordo della dipartita della madre terrena, felice, ormai, felice accanto a me. Questo giorno deve essere solo di gioia, solo di grande gioia e di profonda meditazione. La Madre mia Santissima è stata assunta al Cielo in Anima e corpo, dopo una dolce dormizione. Non poteva essere sottoposto a corruzione quel corpo che era stato il mio tabernacolo, il tabernacolo di Dio-Uomo. Tutto è stato santificato e ricolmato di grazie dalla mia presenza viva e dalla preparazione ad essa.

Sposa mia, la Madre Santissima è nata immacolata, è nata tale, per decreto Divino, per privilegio Divino, considerando l’altissimo suo compito. La ‘tutta pura’ mi ha tenuto nel suo seno verginale. Esso è stato il mio dolcissimo nido, dove sono stato concepito per opera dello Spirito Santo e sono cresciuto come ogni altro bimbo, ho rinforzato le mie membra che si sono formate gradualmente, seguendo un normale processo. Quel seno, dolcissimo, è stato la mia prima culla, amorosa, accogliente! Io, Io, Dio, mi sono preparato quel grembo sin dall’eternità: esso doveva essere purissimo, verginale, giovane, perfetto!

Amata sposa, Io, Io, Dio, ho preso vita in quel grembo, ho preso vita umana, sono divenuto Uomo pur restando sempre Dio! Ella, la dolcissima Madre mi accolse con infinita tenerezza, mi educò e non si staccò mai da me col Cuore. Ella rimarrà intimamente unita a me per l’eternità. Pur avendo un compito altissimo, ella trascorse la vita terrena similmente ad una donna qualsiasi, fece le cose normali, la sua esistenza non fu eccezione che per pochi privilegi. Fu Madre e vergine, purissima: non ebbe le doglie del parto, perché Io, Io ero entrato a porte chiuse ed a porte chiuse uscii! La sua vita terrena ebbe grandi gioie, certamente, ma anche massimo dolore. Quando i suoi occhi si chiusero, perché il percorso terreno era concluso, assieme alla sua altissima missione, ella non pagò il debito, ultimo, come gli altri mortali, non ci fu la sofferenza della morte della mia dolce Madre; la colse, invece, un dolce torpore. Ella desiderava ardentemente ricongiungersi con me che l’avevo preceduta in Cielo ed Io, Gesù, desideravo ardentemente ricongiungermi con lei per non separarmene mai più. Le andai incontro con i miei angeli; essi presero quel purissimo e santissimo corpo Verginale ed ella fu condotta a me che l’attendevo, pieno d’Amore infinito. All’incontro, sublime, ci fu la sua resurrezione, il suo risveglio, la trasfigurazione del corpo, l’assunzione al Cielo in Anima e corpo! Nel Cielo ci fu festa grande: entrava la Regina, la splendida Regina. Ora la stella più luminosa splende (brilla) in esso e la sua luce non verrà mai meno.

Amata sposa, nel Paradiso ci sono soltanto anime, perché il corpo nel momento della morte si è separato dall’anima; ma alla Madre mia Santissima toccò anche questo privilegio: entrare subito nel Paradiso col suo corpo, preservato dal peccato originale.

Anche le altre anime avranno ciascuna il proprio corpo ma questo avverrà dopo l’ultimo giudizio, dopo il giudizio universale. Allora ogni uomo sarà completo: l’anima chiamerà a sé il suo corpo ed entrambi saranno ancora una sola cosa! Noi siamo stati le primizie, dopo verranno gli altri e tutti gli uomini, degni del Paradiso, riprenderanno il corpo, ma trasfigurato come il mio dopo la Resurrezione!

Ecco, anime belle, ecco quale splendido destino vi aspetta, ecco quale splendido destino vi ho preparato! Sono salito al Cielo per prepararvi un posto, sono salito nel Paradiso per preparare un posto sublime per ogni uomo della terra, un posto di grande luce, di completa felicità. Ognuno si dia da fare per ottenerlo, operi, santamente, prendendo la mano della Madre mia Santissima che ha proprio questo, sublime, compito: accompagnare ogni figlio nella dimora di eterna felicità.

Sposa amata, prendano gli uomini la mano di mia Madre, la mano, sempre tesa, della mia tenerissima Madre: ella vi conduce sempre a me. Chi loda mia Madre loda me, chi ama mia Madre ama me, chi serve mia Madre serve me, perché noi siamo indissolubilmente uniti! Questo giorno, quindi, sia giorno di grande felicità, perché ciò che è accaduto a lei accadrà, anche se in modo un poco differente, anche a voi!

Sposa amata, oggi il Paradiso è in festa; vieni con me: ti mostrerò le sublimi meraviglie che avvengono. Senti che esultanza! La Regina è tutta splendore: rifulge la sua bellezza; il suo abito è tutto d’oro. Angeli e santi le fanno corona e cantano soavemente le melodie più dolci a lei dedicate! Ebbene, questo scenario d’incanto t’inchioda qui; anche tu vorresti restare subito: è troppo bello restare qui, è troppo triste ritornare sulla terra.

Guarda, oggi ti faccio un dono speciale: ti mostro la madre tua terrena. Vedi com’è felice il suo volto! Ti sorride, ti tende le braccia; i suoi occhi sono pieni di indicibile tenerezza. Anch’ella t’incoraggia a proseguire il cammino di luce. Ella e la Madre mia ti verranno incontro nel momento decisivo!

Gioisci, piccola mia, gioisci e non rattristarti, al pensiero che devi ritornare sulla terra. La tua volontà è conforme alla mia; accetta di ritornare ancora per un poco, il tempo necessario a concludere la tua missione, quella che Io ti ho assegnata! Rimanga nel tuo cuore l’infinita dolcezza di questa visione. Tornerai, tornerai in questo, splendido, luogo e non per restarvi solo un attimo, ma per restarvi per sempre!

Sii felice. Sii gioiosa! Da’ gioia a chi incontri, a chi hai preso per mano! Dona la mia gioia a chi ne è privo!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amatissimi, oggi è giorno di grande gioia, oggi è il giorno della grande speranza per ogni cristiano, per ogni uomo!

Quando venne il mio giorno, quello fissato dal Padre per il mio transito terreno, un dolce torpore m’invase le membra, la mente fu assorta profondamente in Dio, i battiti del Cuore rallentarono, fino a cessare completamente. Una dolcissima linfa Divina fluiva in me: finiva la vita terrena; iniziava la vita celeste! Chiusi gli occhi alla terra e li riaprii al Cielo, vedendo accanto a me il Santissimo Figlio; le sue braccia erano tese, il viso sorridente, l’aspetto luminosissimo, la sua parola sublime: “Mamma – mi disse – Mamma, mia, amatissima! Sempre con me sarai, sempre con te sarò; non ci sarà più separazione alcuna!”

Angeli e santi, in numero infinito, intonarono canti soavissimi di lode e benedizione a Dio. Mi guardai intorno e capii che la mia vita era mutata: il mio corpo presente, ma trasfigurato, era il corpo del Cielo e non più quello della terra, era il corpo simile a quello del Figlio mio adorato, dopo la resurrezione! Fu la felicità, fu la gloria, fu la pace che da allora durerà per sempre, per l’eternità!

Quanto avevo sognato quel giorno, figli amati! Quanto lo avevo sognato nelle lunghe notti insonni! Pensavo a mio Figlio, al mio, adorato, Figlio e sentivo nel Cuore le sue parole, dolcissime: “Verrò, Madre amata. Verrò a prenderti presto e ti porterò con me, per sempre; non ci separeremo mai, mai più!”

Gesù mi lasciò sulla terra ancora un po’: dovevo completare la mia missione ed aiutare la Chiesa nascente! Quando essa fu conclusa, secondo il volere Divino, entrai nella gloria accanto a mio Figlio, senza che il mio corpo subisse corruzione, perché in esso era passato Dio, nel mio grembo Dio aveva posato, stabilmente, le sue ali! Ora godo le delizie più sublimi nel luogo di felicità assoluta e di pace meravigliosa!

Figli cari, Io vi ho preceduto; voi avrete la stessa sorte, se camminerete sulla via di luce. Ho, ho visto, sapete, il vostro posto; ho visto quale posto ha riservato a ciascuno di voi il mio adorato Gesù. Egli ha posato un fiore su di esso: dov’è posato un giglio andrà un giglio; dove una rosa, andrà una rosa dove una violetta, lì, andrà una violetta. Tutti sono preparati. Egli vi ha preparato uno splendido posto; sta ora a voi operare per occuparlo ed avere la felicità senza fine, la pace senza confini!

Anche Io, figli, già lo sapete, anche Io ho patito, ho sofferto, ho attraversato tempo di grande travaglio; ho atteso, ho sperato, ho creduto, ho amato sempre. Ora vivo nella più grande felicità ed attendo tutti i miei figli, che seguo ad uno ad uno e non perdo d’occhio neppure un momento.

Oggi, come la mia piccola figlia ha potuto vedere, il Paradiso è in grande festa. Per intercessione dell’intero esercito celeste, grandissime grazie vengono elargite a coloro che vivono sulla terra. Il Cielo non si scorda mai della terra; ma, sovente, la terra si scorda del Cielo!

Figli amati, oggi sono scese su di voi torrenti di grazie speciali, Gesù vi ha sorriso e nuove energie ha concesso a coloro che erano spossati, nuovo vigore a coloro che l’avevano perduto. Anche i corpi sono stati sollevati dalla loro prostrazione.

Figli, siate felici, anche il vostro giorno si avvicina sempre più, il giorno della visione beatifica, quando per voi la terra si ricongiungerà al Cielo!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima