Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.08.98

 

 

Eletti, amici fedeli, in me c’è la gioia, la gioia che continuerà per sempre, in me c’è la pace, la pace che non avrà mai fine. Restate in me, siatemi fedeli, testimoniatemi con coraggio, non vergognatevi di me: se uno si vergogna di me, anch’Io mi vergognerò di lui davanti al Padre. Siate miei, totalmente, Io vi riempirò del mio spirito e presto sarete liberi da ogni schiavitù e leggeri per volare sulle vette più sublimi.

 

 

Sposa mia, amata sposa, questo è il tempo della difficile prova per ogni uomo della terra, in modo speciale per quello del popolo prediletto che deve essere passato al crogiuolo del dolore e forgiato per farsi trovare pronto all’incontro di amore della creatura col suo Creatore.

Le prove sono dure per tutti, perché il mondo non ha ascoltato la mia voce amorosa, il mondo mi ha girato le spalle, mi ha rinnegato. È grave la colpa degli uomini, è tanto grave che ha provocato ferite, insanabili, a delle membra che devono solo essere asportate, non possono più guarire, sono cancrenose e, se lasciate ancora, rischiano di far ammalare anche le poche sane che sono restate.

Amata, ho già detto che i miei angeli sono all’opera: devono togliere il guasto per liberare il campo dalle erbacce che soffocano quelle che vogliono crescere sane e rigogliose. Il lavoro da fare è molto, perché le erbe dannose sono divenute alte e vigorose e occorre fatica ad estirparle, senza nuocere alle altre.

Amata, il mio giardino deve essere perfetto; ho permesso fino ad ora che il buono crescesse assieme al cattivo, ho permesso all’empio di crescere e fruttificare come il saggio perché, sposa mia, empio e saggio sono entrambi creature mie. Ho pazientato, in attesa che l’empio divenisse saggio ed il saggio portasse luce all’empio; ma non è accaduto così: l’empio, presuntuoso e superbo, è peggiorato, rendendo la vita sempre più difficile al sapiente della mia Sapienza.

Sposa cara, quando l’opera dei miei servitori angelici sarà terminata, guardandoti intorno, non vedrai più la terribile gramigna e né spine né rovi cresceranno lungo le strade del mondo. Nel mio giardino, nel nuovo Eden, cresceranno fiori di ogni specie, fiori di ogni grandezza, fiori dal diverso colore e dal differente effluvio. Sarà una gioia guardarlo ed il cuore dei miei amati, fedeli, amici si aprirà alla gioia senza fine.

Vengo sulla terra per vincere il mondo ed il tempo. Vengo sulla terra come il più grande Re per tenere nelle mie mani lo scettro del dominio. Voglio che il Paradiso discenda anche sulla terra: desidero che la vostra terra divenga un Paradiso, dove ogni creatura viva felice ed in pace con me.

Amata, la grande primavera è già in atto, ma ancora non è pienamente visibile se non agli animi eletti. Lo splendore sarà constatabile, allorché i miei angeli avranno completato l’opera. Non più ciechi si vedranno in giro, non più zoppi cammineranno assieme ad altri, loro simili; tutti vedranno benissimo, tutti avranno vista acuta e gambe sane. Ci sarà gioia sulla terra, ci sarà gioia, sposa mia, come mai c’è stata in simile modo dall’origine della terra!

Adamo col suo peccato ha fatto precipitare l’Umanità nell’abisso del dolore e della morte; Io, Io, Gesù, facendomi Uomo dei dolori, per Amore, l’ho fatto risalire fino a riportarlo al Cielo: per un uomo venne la rovina; per un Uomo la salvezza e la gloria. Mia Madre, la nuova Eva, è l’anello di congiunzione tra Cielo e terra; obbediente, docile, umile, è entrata nella Trinità ed attira a sé come sublime calamita ogni uomo che voglia esserle simile.

Amata sposa, il dolore presente, anche se pungente, durerà un attimo solo; da esso, però, farò scaturire una felicità duratura. Ho preparato un posto per ogni uomo della terra; ognuno in questo tempo avrebbe potuto occuparlo, perché questo tempo ha stabilito il Padre mio per il compimento delle cose più sublimi! È pronta gioia infinita per ogni uomo che non sarà più ‘uomo di terra’, ma ‘uomo di Cielo!’ È preparata la pace universale, quella che mai gli uomini hanno avuto né dato, perché Io solo la posseggo e l’offro al tempo giusto, quello da me stabilito. Gioia immensa, gioia vera, pace, senza limiti di tempo e di spazio: questo voglio donare alle mie creature predilette. Sono doni. Un dono è gratuito, è vero, ma un dono deve essere meritato: chi di voi offre un dono di massimo valore ad un indegno? Ebbene, neppure Io, Io, Gesù, l’offrirò a quelli che al mio ritorno troverò indegni ed impreparati.

Diletta, il mondo capisca dai segni che sto per entrare nella vita di ognuno in modo assai visibile e sensibile; prima di venire, palesemente, nella gloria, verrò nella casa di ciascuno e chiederò di essere accolto ed ospitato, così, nel nascondimento. Ognuno avrà il suo Gesù tutto per sé. Ho percorso tutte le vie del mondo, strada dopo strada, ho parlato alle genti vicine e lontane: ora entro in ogni casa e ogni famiglia mi conoscerà meglio, ogni uomo mi avrà accanto! Sto preparando gli uomini alla grande festa: ognuno sia docile ed obbediente, faccia quello che Io dico, quello che Io, Io, Gesù, voglio.

Amo ogni uomo di Amore infinito e voglio la salvezza del genere umano: sono venuto per salvare. Ognuno capisca e scelga la felicità senza fine e non la disperazione. Chi sceglie di vivere con me godrà le gioie più sublimi; chi, però, continua a rifiutarmi sarà sottoposto ad una giustizia rigorosissima che chiede conto anche delle ombre! Lasciatevi, uomini, lasciatevi abbracciare completamente dalla mia, infinita, misericordia, lasciatevi fasciare da essa: la giustizia sarà attenuata nel suo rigore!

Sposa amata, donami ogni istante del nuovo giorno. Vivi in me e dona al mondo le mie parole d’Amore e di misericordia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, non siate tristi, non siate turbati, per i segni, ormai evidenti, che sono sotto i vostri occhi. Gesù vi concede molto, Gesù vuole darvi tutto; sappiate aspettare, sappiate attendere, ben svegli. Guai a chi si assopisce in tempo di pericolo! Guai a chi dorme in tempo di all’erta!

Piccoli miei, nessuno di voi si faccia cogliere dal torpore; resistete! Resistete: Gesù vi colma di energie sempre nuove; Io vi sto accanto per sostenervi col mio Amore materno. Pregate, pregate, senza stancarvi, figli amati! l’Eucarestia ed il Rosario siano la vostra forza vincente.

Vi sto guidando da anni, ormai. Prima vi ho visto più tranquilli, perché i tempi non erano ancora maturi per i grandi fatti; ora che li vedete accadere, tremate nel vostro cuore e dite: “Ciò che è accaduto lì, potrebbe accadere qui. Quello che è successo al fratello può benissimo, domani, capitare a me”.

Figli cari e tanto amati, nessuno sa quello che Dio ha in progetto di fare: cosa chiederà a ciascuno di voi? Non a tutti la stessa cosa; ma certo a tutti qualcosa che può dare, se vuole.

Figli amati, non siate timorosi nell’offrire a Dio, ma generosi. Pensate che tutto vi viene da lui, pensate ai doni che ricevete ogni giorno, oltre a quelli che avete già goduto in passato ed a quelli sublimi che vi ha promesso!

Figli amati e tanto cari al mio Cuore, date a Dio tutto: egli merita tutto. Imitate la vita dei santi, leggete la vita dei santi. Essi hanno molto da insegnare: sono come stelle luminose che indicano il cammino da seguire.

Amati, alcuni di voi hanno finito le loro ferie e riprendono il lavoro: sento le lamentele, sento le parole di sconforto. Figli cari, siate gioiosi, mentre svolgete il vostro lavoro; nessuno veda il vostro viso triste, sconfortato. Dovete dare gioia e coraggio agli altri che sono nelle tenebre. Siate sostegno per chi è debole, luce per chi cammina nel buio, siate il sale della terra, lievito nella pasta. Operate lì, dove Gesù vi ha posto, operate con coraggio, senza perdere un solo attimo.

Non c’è più sulla terra alcun tunnel tenebroso e senza luce; ovunque c’è una bella lampada accesa che indica ai viandanti la via. Guai se questa lampada si spegnesse: tanti, che si sono incamminati, perderebbero l’orientamento con terribili conseguenze. Tenete sempre viva la vostra luce: oggi, più che mai, essa è importante per la salvezza dei peccatori.

Figli miei, voglio portarvi tutti in Paradiso, ma non voi soli, voglio che ogni uomo vi giunga. Ho un grande progetto; Gesù l’ha preparato ed Io con lui voglio attuarlo. Insieme operiamo, ma non da soli: vogliamo molti cooperatori. Ogni figlio, obbediente e docile, diviene nostro cooperatore!

Piccoli, non temete: tutto si svolgerà in tempi brevissimi. Non fatevi neppure interpellare da Gesù; dite sempre di sì, ditegli sempre sì, qualunque cosa vi chieda. Amati, mi sono rivolta a questo scopo a tanti, tanti figli; alcuni hanno aderito subito all’invito di cooperazione, poi, al primo ostacolo si sono ritirati; altri procedono ancora, ma, vedendo aumentare le difficoltà, si sono fatti cogliere da tristezza! Voi, invece, dovete procedere fino in fondo. Conto su ciascuno di voi. Rispondete, rispondete, prontamente; fate tutto ciò che Gesù vi chiede, fate bene, fate subito e non tiratevi mai indietro! Anche se un’impresa pare ardua, egli stesso la porterà avanti assieme a voi.

Figli, sostenetevi col cibo santo, non ve lo fate mancare; Gesù ve lo porge ogni giorno: Gesù vi troverà sani e forti al suo ritorno e sarete al suo fianco per guidare e governare.

Figli, pensate alla gioia che vi è stata preparata. Camminate nella gioia, come si fa quando si va ad una grande festa!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima