Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.08.98

 

 

Eletti, amici cari, siate con me, siate in me: nel mio Cuore ardente d’Amore non avrete più fame, non sentirete i morsi della sete. Io vi offro tutto, il mio tutto. Siate miei, miei, totalmente, nel cuore, nella mente, per sempre.

 

 

Sposa amata, desidero la donazione completa di ogni mia creatura prediletta. Questo è il momento della grande scelta, questo è il momento della scelta conclusiva.

Amata, ogni uomo deve affrontare la prova finale: c’è chi esce bene dal crogiuolo del dolore; c’è chi, invece, non sa far tesoro di questo dono, grandissimo ed unico.

Sposa amata, sposa fedele, dillo, ripetilo al mondo: il dolore salva, il dolore è salvezza, il dolore è indispensabile alla salvezza. Questa è la strada, sposa amata, questa è la strada e non altra. Chi non accetta il dolore non accetta me. Colgo nella tua mente il pensiero nascente; ti chiedi: “Che vorrà significare questo discorso del mio, adorato, Signore? Che mi vuol dire Gesù?”

Ecco ciò che intendo dire: ogni uomo della terra deve passare attraverso il crogiuolo del dolore più volte, deve purificarsi, gradualmente. Come l’oro si prova nel crogiuolo, così la fede deve sottomettersi a questo processo, fino a quando diviene bella, pura, solida.

Nessuno mai potrà conoscere prima quanto sarà provato ed in qual maniera, perché Io solo, Io, Gesù, conosco la profondità del cuore; i segreti della mente Io solo li capisco.

Sposa amata, quando si parla di prova, ogni uomo sente un brivido. Nessuno si senta mai provato oltre il limite di sopportabilità, ma sappia che è sempre al di sotto, molto al di sotto della soglia!

Pensa, mia amata, ad una madre che conduce per mano il suo bimbo: ella guarda attentamente gli ostacoli che egli deve superare, li valuta con l’occhio attento e premuroso; quando capisce che sono accessibili al piccolo, lo lascia solo nell’impresa, perché desidera che le sue gambine si irrobustiscano; quando, però, si accorge che l’ostacolo è grande, è pericoloso, senza indugio, prende il bimbo tra le sue braccia e glielo fa oltrepassare così. Sposa amata, Io, Io, Gesù, sono la Madre più tenera, più attenta, più premurosa, la Madre che non perde d’occhio mai il piccolo, tanto amato.

Diletta mia, dillo al mondo, ripetilo a chi ha ancora orecchi per ascoltarti: nessuno si senta solo sulla faccia della terra, nessuno si senta abbandonato nel dolore e nella prova, ma si abbia fiducia in me sempre; anche quando si ha l’impressione di non sentirmi, ci sono, sposa amata, ci sono sempre.

Ogni creatura prediletta è infinitamente cara al mio Cuore, ogni creatura prediletta è un tesoro, unico e raro, per me. Tra voi non sempre vi apprezzate, come dovete. Tra voi uomini spesso ci sono abbandono e disprezzo; Io, Io, Dio, che vi ho creato, che vi ho redento, vi amo, vi amo infinitamente e vi considero un grande tesoro, da tenere come tale. Sposa amata, sappia ogni uomo che il giudizio finale e conclusivo è basato sull’amore, sull’amore dato alle creature, dopo quello dato a me, Creatore.

Molti, grandi, peccatori, in ultimo si salvano per aver tanto amato; molti entrano nel mio regno, perché nel cuore c’è stato un grande amore, anche se assieme a debolezza umana. Dillo al mondo, dillo e ripetilo, senza stancarti: amino gli uomini, amino me e col mio Amore si amino tra loro; il segreto della felicità è l’Amore, non però quello che scaturisce da un cuore ancora inquinato, ma quello che esce dal cuore che si è lasciato purificare da me!

Vengo nel mondo, vengo presto, prestissimo, molto palesemente vengo ed ognuno mi sentirà; ma troverò l’amore tra gli uomini? C’è ancora amore sulla terra? Ebbene: dove troverò amore metterò gioia, gioia piena, gioia completa, gioia unica. Lì, dove troverò amore, elargirò i miei, splendidi, doni, in proporzione a quello che trovo nel cuore. Ognuno avrà secondo il merito.

Beato l’uomo che si farà trovare ricco di questo bene! Lo loderò, lo benedirò, lo stringerò al Cuore e dirò: vieni, benedetto, vieni con me; mi hai consolato assai nei momenti di grande sconforto; hai amato, hai continuato ad amare, anche quando ciò ti è riuscito tanto difficile; hai scaldato chi era nel gelo; hai aiutato chi era caduto; hai donato amore puro e non interessato; hai operato con amore e per amore. Vieni! Le tue sofferenze sono finite; questo è tempo solo di gioia, di grande allegrezza!

Incontrerò anche colui che mi verrà incontro, tutto sicuro di ricevere un grande premio, ma col cuore ancora pieno di astio, disprezzo, livore, invidia. La sua sicurezza sarà basata sul pensiero di aver fatto molte pratiche religiose, preghiere su preghiere, invocazioni e suppliche, pellegrinaggi su pellegrinaggi. Io, Io, Gesù, vedendo quel cuore così indegno, dirò: ti sei illuso, ti sei illuso, perché hai ascoltato la mia parola, ma non l’hai messa in pratica; l’hai ascoltata distrattamente, senza nulla comprendere!

Vedo nel tuo petto ancora sentimenti di disprezzo, di rancore verso i fratelli, verso i tuoi simili; vedo tanto veleno presente in esso! Come puoi, in simili condizioni, sperare di essere mio per sempre? Vattene! Vattene lontano da me!

Sposa amata, l’amore che voglio è quello che sgorga da un cuore puro, è l’Amore che proviene dall’unica fonte, dall’unica sorgente che è la mia! Nessuno chiami amore quello che da essa non proviene!

Purificate, uomini, il vostro cuore; Io lo purifico, se voi lo chiedete. Preparatevi in questo modo all’incontro! Non osate presentarvi a me, Dio, pieni di marciume: non sarete accolti, ma respinti!

Esaminatevi, esaminatevi, attentamente, perché il momento è assai vicino; non fatevi cogliere di sorpresa, impreparati!

Sposa amata, entra e resta nella parte più interna della reggia: ti mostrerò altre e poi altre meraviglie! Ti farò sempre più felice!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli, tanto amati, siate felici in Gesù che vi ha accolto nel suo Cuore e vi ama, immensamente. Servitelo, adoratelo quel Cuore, tanto offeso! Restate, sicuri, in esso: il fuoco, che arde sulla terra, non vi raggiungerà; l’acqua, che travolge e distrugge, non giungerà a voi. Il nemico non ha potere sui figli benedetti di Dio; perderà potere sempre più, fino a quando sarà completamente esautorato, per volontà Divina.

Amati, chi vive in Dio è al sicuro, chi ha messo i suoi beni nelle sue mani non ha nulla da temere, perché li ha posti in uno scrigno inaccessibile al nemico. Figli cari, il vero, grande, pericolo lo corrono coloro che, pur vedendo la porta spalancata del Cuore Divino, non sono entrati, per diffidenza, per incredulità, per superbia.

Amati, la terra è sottoposta alla più grande purificazione: ogni angolo deve essere liberato dal marciume, perché essa deve divenire il giardino del Re. Il Re è molto esigente, il Re vuole vedere tutto al suo posto, vuole che sulla terra si ricostituisca l’armonia primigenia!

Non vi turbate, figli, tanto amati, se sentite parlare di guerre, di distruzioni, di moti tellurici: questo deve accadere. Chi vive in Dio non ha nulla da temere: non esiste sciagura per chi è suo. Neppure la morte è sciagura: non solo essa non lo è ma è dolce e sospirato incontro d’Amore con Dio, col proprio Signore, col Re della terra e del Cielo.

Sentirete di vittime innocenti, sentirete parlare di tante vittime che, senza colpa alcuna, sono state sacrificate dalla violenza e dalla malvagità umana! La vittima innocente espia il peccato e partecipa all’espiazione dell’intero genere umano.

Figli amati, nessuna ingiustizia è fatta: quelli che sulla terra vengono compianti sono invece tanto felici in Cielo, lodano Dio, lo benedicono e non vorrebbero ritornare a vivere sul pianeta, pieno di violenza! Figli, entrate, sforzatevi di entrare nella logica Divina; uscite, uscite, invece, da quella umana che non vede attraverso la giusta luce.

Alcuni di voi si creano infiniti problemi, hanno grandi preoccupazioni e sono sempre nell’inquietudine! Non sia più così; servite Dio con tutte le vostre forze. Servitelo, senza risparmiare fatica, servitelo con gioia, con amore, non per interesse, ma solo per amore.

Pensate che siete figli tanto amati, siete figli carissimi di un Re che possiede immense ricchezze e che è assai generoso! Non vi preoccupate del vostro futuro, non datevi pensiero di nulla: Gesù sa di cosa necessitate, Gesù sa quali sono i vostri problemi. Egli li risolverà tutti per voi. Affidategli ogni cosa. Date a me tutto ciò che avete e tutto ciò che possedete: Io lo porgerò al figlio, mio, santissimo. Egli lo depositerà in luogo sicuro da ogni assalto: ritroverete ogni cosa e la vostra gioia sarà duratura; nulla vi mancherà.

Figli, lo dico ancora, lo ripeto ancora: non confidate nei beni sulla terra, essi non hanno durata; procuratevi quelli eterni, quelli che mai si consumano. Chi ha beni ne faccia parte con chi non li possiede, aiuti il suo prossimo, allevii le sofferenze e la gioia sgorgherà, a torrenti, nel suo cuore!

Figli cari, proseguite nel vostro piccolo travaglio quotidiano; non perdete la pazienza, ma procedete nelle virtù, fino a quando Gesù stesso dirà: “Basta, figlio caro, hai patito abbastanza. Mi sei stato fedele; ora godi le pure gioie, le sublimi gioie, che ti ho preparato. Godi ed esulta con me per sempre!”

Fino a quel momento, piegate il capo e sopportate ogni cosa, che Gesù permette, sapendo che in tal modo cooperate al piano di salvezza universale.

Figli amati, vi amo. Perseverate nel bene.

                                                                                  Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima