Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.08.98

 

 

Eletti, amici fedeli, v’invito ad entrare oltre la soglia del mio Cuore, ardentissimo, per conoscere le meraviglie che in esso si trovano. Procedete. Procedete: voglio mostrarvi quello che ho preparato per voi non da ora, amati, ma dall’eternità! Sono delizie infinite che voi, che siete entrati, gusterete gradualmente!

 

 

Sposa amata, per te, diletta, la conoscenza più approfondita è cominciata da tempo. L’anima, che si dona al suo Signore, l’anima, che spontaneamente fa questo dono di sé, entra sempre più profondamente nella sua conoscenza. Quando la creatura prediletta anela ardentemente all’unione col suo Dio, Io, Io, Gesù, esulto di gioia e le vado incontro per primo!

Il desiderio dell’anima di ricongiungersi al suo Creatore, al suo Salvatore, di tornare all’Amore, dal quale proviene, il desiderio viene subito esaudito. Quello della creatura è anelito umano, sempre debole, per forte che sia; quello mio è Divino, potentissimo. L’ardore dell’anima è fievole forza, se confrontata a quello mio, Divino.

Attiro a me con soffio potentissimo ogni anima: essa da me ha avuto vita ed a me deve tornare.

Essa è eterna e mai si sfalderà! Nel profondo di essa, nel profondo di ognuna c’è il desiderio del suo Creatore, quell’anelito che neppure il peccato più grave spegne completamente.

Ogni anima, sappilo, sposa cara, tende a me. Ogni anima è fatta per me: da me è uscita ed a me tende nel suo profondo. Leggo il tuo pensiero nascente, pensiero, pieno di dolore, di pena: “Perché, perché, adorato mio Gesù, perché le anime, che tue sono, possono anche perdersi, possono andare lontano da te, unico Amore, sola felicità?”

Amata, ogni anima è inserita in un corpo, ogni anima è un tutt’uno col suo corpo. Esso è stato profondamente segnato, ferito dal peccato della disobbedienza iniziale. Il corpo porta in sé l’impronta di quella tara iniziale che lo induce a fare ciò che è male, a deviare dalla strada indicata per dirigersi verso sentieri proibiti che conducono alla rovina. Amata, sappi che l’anima tende sempre a me, vuole me, desidera me. Il corpo originale dell’uomo, il corpo del primo uomo era armonioso, senza tare di alcun genere, formava un tutt’uno, armoniosissimo, con la sua anima ed entrambi godevano della mia presenza viva.

Ogni creatura superiore da me creata è dotata di piena libertà. Io, Io, Dio, non creo schiavi; lo schiavo deve fare ciò che vuole il padrone, non è libero nelle sue azioni. Io, Io, Dio, ho creato creature piene di dignità, creature superiori, fatte a mia immagine e somiglianza. Ho creato anche delle creature inferiori che si discostano assai dalle altre; ad esse ho dato un istinto, una guida che serve alla conservazione della specie, ma non ho concesso l’intelletto e la libera volontà che invece hanno tutti gli esseri superiori.

L’uomo può obbedire a me oppure può anche ribellarsi, così, com’è avvenuto nelle schiere angeliche. Queste bellissime creature, dotate di piena libertà, sono spiriti purissimi, spiriti purissimi, senza la presenza di un corpo: essi, per rendersi visibili possono prendere il corpo che vogliono, ma, di natura, ne sono privi. Anche fra di loro, dotati di libera volontà, c’è stata una scelta: alcuni si sono ribellati a me, sempre per superbia. Essi formano ora le schiere dei demoni che infestano la terra e trascinano gli uomini ad imitarli con la disobbedienza e la ribellione. Ogni anima, quindi, chiusa in un corpo, può scegliere se essere mia, per sempre, oppure staccarsi per unirsi agli spiriti ribelli che tali saranno per sempre. Le schiere degli angeli obbedienti aiutano gli uomini ad essere miei per godere l’eterna felicità alla mia presenza; le schiere dei ribelli si adoperano perché le creature umane si uniscano a loro che vivono nell’eterna disperazione. Le scelte sono libere. Ognuno nel suo cammino terreno, giorno per giorno opera la sua scelta: o con me per sempre o contro di me per sempre.

Amata, verrà un tempo, verrà, sposa mia, nel quale non ci saranno più anime che si allontanino da me: tutte avranno fatto la scelta di stare nel mio Cuore ed esso sarà traboccante di figli di Dio, santi e fedeli. Scomparirà, amata sposa, il luogo di purificazione; ogni anima allora avrà raggiunto il Paradiso e quella sarà la sua dimora eterna. Ci sarà invece per sempre l’abisso infernale, lì, dove le anime non vedranno mai più la mia luce!

Lo sappia il mondo, lo sappia bene questo la parte ribelle del mondo che opera senza di me, contro di me: dall’abisso infernale non si esce e chi dentro si è chiuso dentro resterà per l’eternità!

Amata, molto spesso gli uomini si turano le orecchie per non sentire queste verità, preferiscono non porvi pensiero. Sono, però, gli stolti che, credendo di sfuggire al pericolo, risolvono di non prenderlo neppure in considerazione. Dillo ai tuoi fratelli, dillo e ripetilo: proprio coloro che mai pensano all’inferno, proprio quelli rischiano di rimanervi prigionieri!

Amata sposa, alza il capo e guarda, guarda che splendida alba sta entrando per l’Umanità! Vedi come la luce è sfolgorante? Senti già i canti, armoniosi, degli angeli? Il Paradiso avanza; tra poco terra e Cielo saranno uniti e la gioia del Paradiso sarà sulla terra. Si udranno canti di lode, inni che esaltano il mio nome! Amata, scelga ognuno la felicità; questi sono gli ultimi giorni restati! Dopo il tempo della grande misericordia, viene quello della grande giustizia!

Sposa amata, sposa diletta, ognuno faccia bene la sua scelta. Ognuno faccia subito la scelta perché, se indugia, non ne avrà più il tempo!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli, tanto amati, confidate, confidate in Gesù che viene a voi, pieno di esultanza, viene per farvi liberi, viene per spezzare tutte le vostre catene. Non abbiate paura della sua venuta; la pace sia nel vostro cuore, la speranza vivissima dimori in esso. Figli amati, chi crede e ci crede, fermamente, non perde mai la speranza; qualunque cosa accada, non perde mai la speranza! Vari fatti si succederanno nel mondo ed anche nella vostra vita, fatti che faranno riflettere.

Figli, pensate sempre che Gesù è Amore, Gesù non toglie nulla, se non per dare di più. Ditelo agli sconsolati, ripetetelo continuamente ai poveri che stanno ancora lontano.

Sentirete uomini imprecare contro Dio. Sì, figli, il vostro cuore si sentirà lacerato da massimo dolore per questo e per un attimo vi parrà che la terra sia rimasta priva del suo Creatore, priva del suo Salvatore, priva dell’Amore Divino.

Amati, proprio in tale momento, cruciale, lavori la mente, immergendosi nel Dio vicino, lavori il cuore, abbandonandosi al Dio vicino. La volontà vostra scompaia, come goccia d’acqua nell’oceano della volontà Divina. Ripetetevi questa preghiera: “Voglio ciò che Gesù vuole. Voglio esattamente quello che Gesù desidera. Non il mio volere conta, ma quello suo, sempre quello suo, soltanto quello suo!

Guai, guai a coloro che vogliono mettere in atto i loro progetti di morte, guai a questi folli che fanno piani contro Dio, contro la sua santissima volontà: il male che hanno progettato per gli altri diverrà un fiume melmoso che travolgerà loro per primi! Gesù agirà con potenza, con la sua potenza e fermerà tutti i progetti che devono essere fermati; farà realizzare quelli che egli ritiene validi per la salvezza del genere umano. Grande tribolazione ci sarà sulla terra, figli, miei, carissimi, e non sarà dolore sterile, non sarà pena inutile, non sarà travaglio vano: tutto serve all’economia Divina. Quello che non serve non accade.

Figli cari, proprio quando la terra sembrerà senza Dio sarà più che mai piena del suo spirito che agisce, modifica, plasma, muta. Ecco il grande mietitore che, tolta la messe biondeggiante, prepara il campo al nuovo raccolto che desidera sia assai migliore del precedente; cura, quindi, il campo perché possa produrre di più e meglio, molto di più ed assai meglio.

Sarà come il vendemmiatore che, fatta la sua vendemmia, si prepara per quella successiva che deve essere ancora più feconda, ancora più ricca!

Gesù vuole che il futuro dell’Umanità sia assai differente dal passato; vuole che la terra si spogli dell’abito vecchio ed indossi una veste nuova, veste di seta, veste di bisso, veste della gran festa; sarà la terra come una sposa che si reca ad incontrare lo splendido sposo per convolare a sante nozze con lui!

Sarà bella, figli amati, sarà ornata, figli cari: la terra, sarà degna d’incontrare il suo Creatore, di essere la dimora del suo Salvatore, sarà degna di essere abbracciata dal suo Amore immenso.

Il pianeta grigio diverrà splendente di nuova luce, felice, come mai nel passato; non si udirà più pianto né grida di dolore, ma diverrà il luogo dell’armonia, della gioia sconfinata, della pace universale.

Figli, siate lieti.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, piccola.

 

                                                                                              Maria Santissima