Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.08.98
Eletti, amici cari, vengo nel tempo per vincere il tempo, vengo per
mutare il corso degli eventi, vengo per la gioia di molti che mi hanno atteso
nella fedeltà alle mie Leggi. Attendetemi: questo è il tempo, questo è il momento!
Ognuno, che mi desideri ardentemente, mi avrà presto. La mia venuta è prossima.
Sposa amata, ho
dato il tempo al mondo di prepararsi al mio ritorno, ho messo messaggeri ai
quattro angoli della terra. Tutti annunciano le stesse cose, perché Io parlo
attraverso di essi.
Amata sposa,
potevo fare tutto in silenzio, potevo fare ogni cosa, senza comunicare prima il
mio progetto: sono Dio e non uomo di terra che ha bisogno di aiuto e di
consiglio. Sono, però, l’Amore che vuole sempre la partecipazione attiva
dell’amato.
Amata, sposa
cara, amo immensamente la mia creatura prediletta, l’amo, e voglio farla sempre
partecipe dei miei piani. Non ho bisogno di lei, ma voglio che subito sappia
quali meraviglie ho pronte per coloro che mi seguono con amore, che sopportano
con pazienza il travaglio di questo momento, così decisivo. Molta è la
sofferenza che il mondo impone ai miei fedeli, molta quella presente e molta di
più quella del prossimo futuro.
Sposa amata, chi
ha girato a me le spalle ora è entrato nel tunnel del dolore, nel tunnel,
tenebroso, del dolore, lì, dove il mio nemico ha facile gioco, perché ha ormai
avvinto le sue prede e non ha alcuna intenzione di lasciarle.
Sposa cara, le
tue suppliche, i tuoi sacrifici sono cari al mio Cuore: neppure un sospiro, un
flebile sospiro resta senza risposta. Amata, concedo ogni giorno grazie, a
torrenti; esse attraversano la terra da un capo all’altro e mai hanno sosta.
Le anime, a me
donate, sono come piccole sorgenti, unite all’unica sorgente di acqua
purissima. Queste, che si dipartono dall’unica sorgente che sono Io, stanno
irrorando tutta la terra perché nessuna terra resti arida, nessuna parte
senz’acqua! Vi sono però dei luoghi così aridi e così impenetrabili, dove non
entra neppure un filo sottile di quest’acqua vivificante, non entra, perché
l’indurimento è fortissimo e la ribellione totale. Amata, intendo, come hai ben
compreso, parlare di anime, anime che hanno respinto me nel passato e
respingono me nel presente.
Sposa amata, per
costoro il mio sacrificio, immenso, è stato vano. Per esse la vostra preghiera
è stata inutile e le grazie, abbondanti, continue non sono state colte; qui
l’aridità non è stata vinta dalla misericordia. Amata, chi non vuole non ha;
chi ha passato una vita intera nel fango deve fare un grande sforzo per
rialzarsi, deve fare un massimo sforzo per farlo!
Sposa, mia,
amata, non siano queste, mie, parole motivo per desistere. La preghiera per i
miserabili della terra prosegua, ininterrotta, fino alla fine. I misteri del
cuore umano Io solo li conosco; cercherò ancora di penetrare attraverso vie a
me solo note, cercherò di entrare in profondità lì, dove anche un piccolo
accesso mi si concede, ma nulla posso dove trovo grande e totale resistenza.
Amata, se gli
uomini ribelli della terra avessero colto le infinite grazie concesse, ti dico
che non ce ne sarebbe uno soltanto, neppure uno soltanto lontano dal mio Cuore
che geme d’Amore, che soffre, molto in questo tempo di perdizione, soffre per
la perdita di anime che ad esso erano destinate e volte!
Amata, ho
spalancato le porte del mio Cuore perché ognuno vi potesse entrare, le ho
spalancate perché nessuno dovesse faticare a penetrarvi dentro; ho mandato,
quindi, santi messaggeri in ogni angolo della terra che preannunciassero i
grandi eventi, prossimi.
Amata, come puoi
constatare, il mio Cuore non è gremito di anime: molte sono quelle che hanno
lasciato la via di luce da me indicata per penetrare nel tunnel, tenebroso,
della rovina.
Amata, si sappia,
ripetilo, mia diletta: ancora per poco il passaggio sarà aperto ed accessibile;
quando il Padrone si alzerà per chiudere definitivamente, allora quelli fuori
inutilmente pregheranno di entrare, inutilmente supplicheranno. Sposa amata,
chi li ascolterà? Chi andrà loro incontro? Nessuno si curerà di loro: le
suppliche e le lacrime saranno vane!
Amata, dillo e
ripetilo: ognuno si affretti, ognuno imbocchi la via che conduce a me. Non
respingo chi, anche dopo aver tanto vagato inutilmente, viene a bussare alla
mia porta; non respingo il grande peccatore che solo in ultimo si è deciso,
perché questo è ancora l’attimo della infinita misericordia, questo è l’attimo
concesso ai ritardatari! Ho parlato di attimo, sposa cara; ognuno ne capisca
l’intimo e profondo significato: un attimo è una piccolissima frazione di
tempo, trascorsa questa, non ci sarà più altro spazio! Il mondo procede nel
tunnel; ma Io, Io, Gesù, non voglio la rovina dei peccatori, desidero, invece,
la loro salvezza.
In questo breve
attimo che manca alla conclusione elargirò ancora grazie immense, grazie
specialissime; vengano colte, subito! Il peccatore desista dal suo peccato,
lasci la sua condotta abituale per mutare rotta!
Sposa amata,
sostieni il fratello che cerca di rialzarsi. Anime belle ed oranti, piene di
Amore Divino, unite le vostre preghiere: siete una grande forza, siete una
grande potenza, perché Io ve la comunico. Insieme, sollevate i caduti,
sollevateli subito, prima che la terra si spalanchi per inghiottirli.
Amata, il mio
Cuore è pronto ad offrirti oggi nuove, grandi, delizie! Coglile tutte e donale
ai fratelli!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.08.98
La Mamma parla agli eletti
Figli amati, siate
gioiosi. Pensate che Gesù sta per ritornare a farvi felici; tanto più pesante
si fa la croce, tanto più vicino è il suo ritorno. Gli uomini hanno indurito il
loro cuore e la fede si è affievolita, come lume che, colpito da forte vento,
non riesce più a far luce, perché la fiamma si abbassa fino quasi a spegnersi!
Amati figli, non vi stupite di questo che accade: tutto è stato preannunciato
da Gesù stesso per bocca dei suoi profeti. Siete ora nel tempo più cruciale e
state percorrendo la via più dolorosa: l’uomo, senza Dio, diviene una belva
insensata; l’uomo, senza Dio, agisce come un lupo che si aggira in cerca di chi
assalire!
Amati, Gesù ha
presente la situazione di tutti e di ognuno; ascolta i vostri sospiri, vede la
tribolazione, alla quale siete sottoposti. Gesù conosce perfettamente ogni
cosa. Il tempo, concesso per il ripensamento, ormai è scaduto e pochi hanno
cambiato vita: molti procedono come nel passato, peggio ancora di prima. Io
vengo sulla terra, visibilmente e sensibilmente, per preparare gli uomini al
grandioso evento che ci sarà, fra breve.
Amati, chi
ascolta le mie parole e le vive è come colui che ha costruito la sua casa sulla
roccia: soffiarono i venti, essa non cadde; giunsero anche acque impetuose,
essa resistette; infine, ci fu una grande frana, essa rimase indenne! Colui che
non ascolta le parole di Dio e la sua Legge trasgredisce è come colui che ha
costruito la sua casa sulla sabbia: al primo soffio di vento, essa cadde, essa
andò in rovina con tutti i suoi abitanti!
Piccoli cari,
oggi gli uomini stanno ultimando le loro dimore: chi le ha costruite ben
solide, ben ancorate alla roccia saldissima; chi, invece, sta lavorando con
molta fatica, l’ha però costruita su sabbia e s’illude di potersela godere. Non
sarà così: appena ultimata, cadrà, perché è senza solide basi.
Amati figli, ogni
giorno voi preparate il vostro destino futuro. Vedete come le giornate
trascorrano, apparentemente, tutte uguali? Ebbene, in ognuna di esse voi
costruite qualcosa o demolite, secondo la scelta che fate. Pensate alle città,
famose, di Sodoma e Gomorra: i cittadini vivevano, calpestando le sante Leggi
Divine, così, come fanno molti ora nella vostra società. Chiamati e richiamati
a fare il proprio dovere, essi si fecero beffe dei messaggeri, proprio come si
fa oggi! Ognuno dice all’altro: “Gioisci e godi oggi, perché ti garantisco che
anche domani potrai gioire e godere! A chi ti ricorda il dovere rispondi che
per te il dovere è solo il tuo piacere e altro dovere non conosci.”
Proprio questo si
dicevano l’un l’altro a Sodoma e Gomorra e ridevano, progettavano il futuro,
secondo questo, loro programma. I vecchi insegnavano ai giovani la loro
filosofia; i giovani insegnavano ai bambini il male: l’errore dilagava,
l’abominio era in ogni strada!
Amati, sapete
quale fine fecero le due città e come esse scomparvero all’improvviso, i vecchi
assieme ai giovani, i giovani, assieme ai bambini! Tutto fu investito dalla più
grande rovina!
Amati figli,
vengo da anni da voi per evitare che anche in molti stati del mondo avvenga
quello che avvenne a Sodoma e Gomorra. Vengo per portare a Dio i miei,
amatissimi, figli! Ascoltate la mia voce! Non indurite il vostro cuore, uomini
della terra; non fate quello che fecero allora i cittadini delle città
scomparse! Non attirate su di voi l’ira Divina! Non cercate la collera di Dio,
ma prostratevi ai suoi piedi e supplicate il perdono!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima