Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.08.98

 

 

Eletti, amici cari, siate fermi nella fede, siate saldi, come rocce che non si spostano, qualunque movimento avvenga. Amati, sono Io la vostra roccia: chi si appoggia a me con cuore puro non conoscerà rovina, resterà salvo per sempre e vivrà nella gioia senza fine. Non allontanatevi da me: tutto vi dono. Chi mi resta fedele fino all’ultimo avrà gioia e pace senza fine.

 

 

Amata sposa, il mondo è ormai giunto al momento della grande prova; il mio desiderio è quello di salvare ogni uomo, di farlo vivere in me per sempre. Ogni prova, amata sposa, lo sappia il mondo, è sempre frutto di grande Amore, mai di vendetta cieca. Anche il grande dolore, che si prepara al mondo, è volto alla salvezza del mondo. Ogni uomo si prepari a lasciarsi purificare a fondo: può accedere alla salvezza solo colui che, docile, accetta il mio volere e si sottomette ad esso. La purificazione, cominciata, deve essere ultimata per ogni uomo.

Pensa, amata, ad una costruzione che deve giungere, in breve, a compimento: il lavoro deve moltiplicarsi, la fatica non avere sosta; c’è un termine, oltre il quale non si può andare!

Ognuno di voi si affretti a finire l’opera sua, perché il termine è giunto e deve essere terminata, in breve. Mia diletta, pensa che a tale costruzione c’è chi ha lavorato molto ed è giunto a buon punto, l’ha quasi terminata; c’è chi, invece, è restato indietro, per pigrizia; ha lasciato trascorrere i giorni, senza pensare che ognuno di essi avrebbe dovuto portare il giusto frutto. Ebbene ora, sposa amata, c’è chi si riposa un po’, c’è chi deve, invece, lavorare senza sosta, giorno e notte, notte e giorno, perché è necessario recuperare il tempo, perso nell’ozio: per alcuni la fatica sarà minima ma sempre presente; per altri sarà grandissima, quasi insopportabile!

Amata, nessuno si avvilisca e si prostri: Io, Io, Gesù, aiuterò chiunque a me si rivolga; Io, Io, Gesù, solleverò sulle mie braccia colui che non riesce più a procedere, per quanti sforzi faccia. Siate ben certe: non vi lascerò sole, piccole, mie, amate, creature; non ti lascerò solo, piccolo, mio, gregge, tanto amato e tanto desiderato.

Il pastore vi ha lasciato nel bosco, senza più curarsi di voi? Siete tutte piene di piaghe e ferite, ormai purulente? Chiamatemi, invocatemi, confidate in me: Io, Io, Gesù, sono il vostro Pastore; vi vengo incontro e ad una ad una vi curo con il mio balsamo d’Amore, ad una ad una vi guarisco! Non temete. Dovete, però, stare buone, mentre opero su di voi, dovete stare tranquille, senza ribellioni ed impennate.

Sposa amata, dillo e ripetilo: chi sta buono soffrirà assai meno e guarirà subito, subito; chi si ribella soffrirà molto di più. Amata mia, hai ben compreso che alludo alla purificazione, individuale e collettiva! C’è chi ha molto da purificare, perché è vissuto più similmente ad un bruto che ad un uomo: per costui l’operazione sarà dolorosa ed incisiva. Bisogna che capisca la gravità della situazione e che si lasci mutare con pazienza e fiducia in me. C’è, poi, chi ha ferite un po’ più lievi con solo qualche piaga profonda. Ebbene, costui dovrà subire un processo più rapido e meno penoso; in poco se la caverà e agile, pronto, potrà correre verso le limpide acque della mia sorgente. C’è poi chi non ha che lievi e superficiali ferite, perché il lupo rapace non l’ha raggiunta: solo qualche rovo l’ha punta, l’ha punta la mia pecorina. Ebbene, questa non ha bisogno di nulla; andrà subito a pascolare nel mio, verdissimo, pascolo, si sdraierà sull’erba fresca, profumata e lì attenderà il ritorno delle altre, mondate e purificate, mondate e risanate!

Amata, come hai ben compreso, la purificazione non sarà la stessa per tutti: dipende dalle condizioni dell’anima! Non temere, quindi, in cuor tuo ciò che deve venire, non tremare, per il futuro, ormai prossimo a realizzare le premonizioni.

Nessuno, che confidi in me, abbia minimo timore, nessuno, che confidi in me gema: le mie mani sono amorose e non farò soffrire più del necessario, non chiederò a nessuno più di quanto mi possa dare! Rivela, mia, amata, sposa, al mondo che il grande giorno del Signore è ormai giunto, giorno grande, giorno di fuoco tremendo per chi del Signore non si è curato, per chi delle sue Leggi sante non ha tenuto alcun conto. Giorno tempestoso solo per chi ha ingannato, ha tradito, si è ribellato, senza pentirsi! Non per gli altri, sposa amata, non per gli altri: chi nel mio Cuore ha trovato sicuro rifugio da esso guarderà ciò che accade; il fuoco non lo toccherà, l’acqua non lo farà tremare, il vento, tagliente ed impetuoso, non lo trascinerà!

Amata, dillo e ripetilo a chi ancora nulla ha voluto comprendere: solo nel mio Cuore c’è salvezza, solo in esso c’è riparo sicuro. Nessuno s’illuda, perché si è aggrappato ad un idolo dall’aspetto potente; Io, Io, Gesù, abbatterò tutti gli idoli, uno dopo l’altro, abbatterò tutti gli idoli e nessuno di essi resterà più in piedi.

Sposa mia, in un attimo farò questo, nel tempo di un batter di ciglio compirò tutto questo! Guai a chi ha confidato negli idoli, falsi e bugiardi! Guai a coloro che hanno preferito essi, che si sono aggrappati, attendendo salvezza e gioia da chi salvezza e gioia non può dare!

Beato, sposa cara, beato l’uomo saggio che nel tempo della misericordia si è rifugiato in essa, come in una dimora sicura! Beato colui che ha capito in tempo e si è scelto un rifugio che dà sicurezza!

La rovina, che il mondo si è chiamata, la rovina, che il mondo si è cercata, ecco, giunge dall’oriente; giunge, come il fuoco che in un attimo investe tutte le sterpaglie secche, procede, procede e nessuno riesce a fermarlo!

Amata sposa, nel mio Cuore c’è la gioia, nel mio Cuore è presente ogni delizia, nel mio Cuore hai trovato rifugio. Resta, diletta, in esso: le ricchezze sono infinite. Attingi ciò che serve a te ed ai fratelli, che hai preso strettamente per mano. Porgi, sposa diletta, porgi pure i miei doni a chi con fede li chiede!

Il futuro sarà splendido per coloro che sono già nella reggia Divina!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.08.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei, amatissimi, vengo anche oggi da voi per ricolmarvi il cuore di gioia, per darvi la pace di Gesù. Figli, i tempi si fanno assai tenebrosi, perché il mondo ha scelto il tunnel tenebroso, invece della via luminosa, che Io avevo indicato. Amati, chi non prega non si salva, chi non diviene preghiera non resiste fino alla fine. Amati, vincete la tiepidezza: combattete la tiepidezza, la tiepidezza non porta a Dio, allontana sempre di più! I tiepidi, figli cari, non riusciranno a resistere alle gravi prove, non saranno saldi nella fede ma, come foglia secca, verranno trascinati lontano dai venti tempestosi.

Gesù ha parlato chiaramente contro la tiepidezza; ascoltate le sue parole, non lasciatele cadere nel nulla! Molti vengono vicino agli altari; sono tanto ferventi nell’apparenza, ma tiepidi, tiepidissimi nel cuore. Costoro corrono i maggiori rischi, costoro credono di essere quello che non sono.

Amati figli, v’invito ancora, lo farò sempre, ad esaminare il vostro cuore: non sentitevi perfetti e santi, perché frequentate la Chiesa. Non basta questo, non sono sufficienti neppure le lunghe preghiere, lette e rilette sui libri. Figli, occorre il cuore, il cuore puro per pregare bene, occorre il cuore puro per avere tutte le infinite grazie, che Gesù porge in questo tempo così importante. Amati, vincete la malizia del cuore, combattete la malizia del cuore: da un cuore malizioso non esce preghiera fervida e sincera!

Il giorno, grande, del Signore è assai vicino; vi sto preparando ad esso già da molto: voglio che tutti i miei figli vedano presto l’alba, luminosissima, di gioia e di pace. Vi sto annunciando il ritorno glorioso di Gesù perché anche voi lo annunciate agli altri. Sarà tanto felice colui che si è preparato giorno dopo giorno, sarà tanto felice chi ha ascoltato le mie parole e le ha trasformate in vita vissuta.

Figli amati, Gesù vi ama immensamente ed Io con lui; ma non è amato! Gesù ama ogni uomo e desidera la salvezza di tutti; ma non è amato che da pochi! Il suo popolo scelto si sta allontanando sempre di più da lui: si è rivolto ad idoli di ogni genere! Ritorni subito sulla strada di luce ogni uomo, prima, prima che il grande giorno venga!

Figli cari, non sarà giorno gioioso quello per chi non ha voluto obbedire, non ha chiesto perdono dei suoi peccati, non si è umiliato davanti al suo Signore!

Piccoli, illuminate il cammino di chi vi sta vicino, fate luce ai vostri familiari e pregate, pregate, intensamente con cuore puro! Siate preghiera, siate fervida preghiera!

Chiedo ai miei figli più fervorosi ed attenti di accostarsi all’Eucarestia ogni giorno: Gesù ascolta le preghiere dei suoi amati, specialmente nel momento nel quale uniscono il loro sacrificio al suo, infinito!

Amati, vi chiedo di essere obbedienti ed umili! Se qualcosa vi viene chiesto, offritelo con gioia; fate tanti, tanti piccoli e grandi sacrifici, spontanei! Ogni giorno offrite un mazzo di fiorellini profumati a Gesù. Non vi dico quali sacrifici fare; voi stessi lo capirete volta per volta. Più sacrifici spontanei offrite, meno ve ne saranno chiesti come saldo del vostro debito. Siate generosi e pieni di misericordia nei riguardi del vostro prossimo! Chi dona con generosità avrà un forte sconto di pena. Chi usa misericordia avrà misericordia! Figli, duro sarà il giudizio verso coloro che non hanno usato misericordia e carità!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima