Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.08.98
Eletti, amici cari, ecco si appressa il giorno dell’Amore per voi,
giorno luminoso ed unico, giorno di splendore e di gioia, giorno atteso da voi,
temuto da molti. Attendete, attendete con gioia l’abbraccio del vostro
Creatore, l’abbraccio del Salvatore, l’abbraccio dello spirito d’Amore che vi
vuole unire a sé, per sempre!
Amata sposa, si
avvicina anche per il mondo il giorno dell’Amore che per te è giunto da tempo; si
avvicina per ogni uomo, perché Io, Io, Gesù, espando la mia infinita tenerezza
su ogni creatura prediletta! Il mondo mi conoscerà sempre meglio, sempre
meglio, sposa cara; il mondo mi conoscerà, quanto mai mi ha conosciuto.
Pensa, sposa
diletta, alla tua esperienza amorosa con me, tuo Creatore, tuo Salvatore, Spirito
d’Amore, infinito ed ineffabile. Ti ho stretta al mio Cuore, piccola, mia,
colomba, e ti ho tenuta sempre più avvinta a me perché potessi sentire da
vicino i palpiti di un Cuore amorosissimo che solo Amore sa donare, che solo
Amore sa offrire. La tua anima sussultò d’immensa felicità. La tua anima fu
invasa da una pace sublime.
Cerco ogni anima,
chiamo ogni anima per farla mia, per unirla a me in un vincolo d’Amore eterno,
come quello che lega la sposa al suo sposo. L’anima, uscita da me, tende
istintivamente a me. Io la chiamo, dolcemente, Io l’attiro a me, come sposa che
deve unirsi al suo, amato, sposo. Questo dolcissimo richiamo d’Amore lo estendo
ad ogni creatura prediletta; ella, però, può corrispondere oppure può anche
ignorare il mio, soave, richiamo: qui sta la grande responsabilità del libero
arbitrio.
Pensa ad un bimbo
che respinge i suoi genitori, pensa ad un piccolo che respinge la propria mamma
che lo ama, lo nutre, lo accarezza, lo protegge: ebbene, che farebbe il piccolo,
senza di lei, che vita, squallida e meschina, senza le sue amorose cure? Ebbene,
amata sposa, l’anima, che mi respinge, è come quel bimbo che resta senza le
cure materne, senza le premure materne, senza l’amore suo.
L’anima, senza di
me, è priva di luce, è in un tunnel tenebroso e non sa dove mette i passi, non
vede il pericolo; quando viene, non si accorge dell’agguato, che il nemico le
tende, non capisce ciò che è bene e ciò che è male, confonde l’uno con l’altro
e perde il senso della vita, perde la vera cognizione della sua esistenza, vive
senza vivere, muore giorno dopo giorno, illudendosi di vivere.
Sposa amata, che
vita è la vita senza di me? Io, Io, Dio, sono il tutto della vita: senza di me
non ha senso, non ha significato, non ha valore! Amata sposa, nel momento nel
quale ti ho stretta, dolcemente, al mio Cuore tutto questo l’ho fatto
comprendere a te, l’ho fatto comprendere sempre meglio all’anima tua, che ho
unito indissolubilmente alla mia.
Ora, mia diletta,
desidero che ogni anima abbia un bagliore di luce sfolgorante, un bagliore,
grandissimo, di luce: per un attimo, per un attimo soltanto ognuno lo avrà.
Dopo questo dono,
mio, d’Amore, unico, ci sarà ancora un ulteriore risveglio dei sopiti, dei
dormiglioni, di alcuni stolti: vedranno per un attimo, per una mia grazia
specialissima, vedranno ciò che li aspetta, vedranno in quel lampo uno squarcio
del futuro! Chi coglie questo dono capirà, in breve, ciò che in un lungo tratto
di cammino non è riuscito a capire.
Pensa, sposa
amata, pensa ad una stanza tutta buia; cosa racchiuda nessuno lo sa, i suoi
immensi tesori nessuno può conoscerli, quando anche ci fossero, perché le
tenebre impediscono la vista. Immagina che per un attimo, solo per un attimo,
ci sia un lampo di luce sfolgorante che illumini a giorno ogni cosa! Pensa,
amata sposa, la scena che si presenta davanti agli occhi di coloro che colgono,
rapidi, questo lampo di luce! Essi vedono ciò che mai credevano che ci fosse. Coloro
che se la immaginavano vuota e desolata, invece, percepiscono la presenza di un
gran numero di cose, belle e sublimi! Così sarà, sposa, così sarà, per opera
mia, perché Io, Io, Gesù, sono l’Amore, sono l’Amore che salva, che vuole la
felicità di ogni anima, non la sua rovina.
Dopo il lampo di
luce, ogni creatura, abbacinata da tanto splendore, capirà quello che c’è oltre
il muro, grigio, dell’apparenza. Lo capirà, sposa mia; lo deve capire, prima
che Io, Io, Gesù, sgretoli con le mie mani questa barriera, deve capirlo, prima
che avvenga: se avvenisse solo un attimo dopo, sarebbe troppo tardi!
La fede si prova
senza la visione, la fede si manifesta senza la visione, la fede è tale senza
di essa: Chi non crede, quando vede? Che merito ha colui che crede a ciò che
vede? Quale premio può ricevere colui che attende di vedere per credere? È,
invece, fatica, grande fatica credere, senza nulla vedere, servire un signore,
del quale neppure il volto si conosce, neppure la voce si sente. Credere ed
operare, come se la visione fosse davanti nitida e chiara: questo è merito,
sposa amata!
Quando – dico:
assai presto – ogni cosa nascosta sarà palesata, quando tutto sarà luce e
splendore, quando intorno tutto sarà così, sentirai tanti: “Oh, oh, non credevo.
Non pensavo. Non immaginavo. Mi avevano detto, ma non ho creduto; avevano anche
insistito, ma sempre scettico sono stato! Ora i miei occhi vedono le meraviglie,
nascoste da secoli e millenni, le contemplo; ma il mio cuore mi dice, lacerato
dal dolore, che non le potrò godere, non mi è lecito goderle, perché non ho creduto,
quando non visibili, ed era grande merito credervi; ora, palesi davanti ai miei
occhi, tristemente, le devo lasciare!”
Questi discorsi
sentiranno i tuoi orecchi. Li sentirai da coloro che non ti hanno voluto
seguire; anzi, hanno accumulato nel cuore odio, frutto di malizia, astio,
frutto d’invidia. Tutti, tutti, sposa amata, per mio volere, vedranno e
capiranno in un attimo quello che si sono rifiutati di comprendere prima;
vedranno e capiranno le meraviglie, da me preparate per i diletti degli ultimi
tempi, amici fedeli ed uniti al mio Cuore. Tutti costoro se ne andranno,
piangendo, senza che nessuno s’interessi alle loro lacrime: sarà dolore, sposa,
dolore e desolazione!
Vivi in me, sposa
amata. Sii lieta ed in pace.
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.08.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, Gesù è qui, è qui, vicino a me. I suoi occhi si posano su ciascuno
di voi: li vedo colmi di tenerezza, pieni di Amore. Figli, voi non potete
ancora vedere questo sguardo; se solo per un attimo lo poteste vedere,
morireste, per la felicità.
Figli, Gesù vi
ama, vi ama, immensamente; il suo Amore è un fuoco ardentissimo che mai si spegne.
Se tutti gli uomini capissero quanto sono amati, se capissero che posto importante
hanno nel Cuore di Gesù, vero Dio e vero Uomo! Divenendo Uomo, per Amore, egli
ha spalancato ad ogni simile le porte del Paradiso, le porte della felicità
senza confini!
In questi giorni
sono presenti notizie di poveri esseri umani che si tolgono la vita, che da sé
si privano del grande e splendido dono, dato da Dio; amati, costoro si sono
sentiti soli, si sono sentiti persi, si sono sentiti disperati! Perché, perché,
figli cari, è accaduto questo?
Non Dio ha
lasciato loro, non il fuoco Divino ha cessato di ardere, anzi, esso voleva
bruciare d’Amore la dolcissima creatura; ma è la creatura che, libera di
scegliere, invece di avvicinarsi alla fiamma ardente che trasforma la mente ed
il cuore, si è allontanata sempre più, sempre più! Come il carbone acceso si
spegne e si raffredda, se si allontana dal fuoco, così nell’anima, che invece
di percorrere la via di luce preferisce quella tenebrosa e si allontana dalla
fonte, purissima, di calore e di luce: così si affievolisce in essa la fiamma,
si spegne, muore.
Amati figli,
nessuno di voi lasci spegnere la fiamma ardentissima, che Gesù ha acceso in
voi. Siete liberi, Gesù vi concede sempre la piena libertà di azione; ma
attenzione a questa, grandissima, libertà, attenzione a questa responsabilità!
Offritevi a Dio
giorno dopo giorno. Offritevi a Dio, continuamente. Offritegli la vostra stessa
libertà; dite così: “Gesù adorato, tenerissimo mio Signore, Io
offro a te la mia libertà. Non voglio fare nulla che non sia conforme alla tua.
Io, povera creatura tua, desidero solo ciò che tu desideri per me; null’altro
mi piace, se non ciò che a te Santissimo piace!”
Siate decisi,
sempre decisi fino alla fine a fare esattamente e precisamente la volontà di
Gesù in tutto e per tutto, a costo di qualunque sacrificio, qualunque, anche
quello della vita!
Amati figli,
questa preghiera, detta col cuore sincero, è efficacissima: Gesù, quando la ode,
è pieno di gioia e può agire a suo piacimento su di un’anima simile, la può
plasmare e farla sua, proprio sua, sempre più simile a sé!
Figli, non si può
divenire simili a Gesù, se non si fa a pieno la sua volontà, se non si seguono
attentamente le sue Leggi sante. Chi ha trasgredito un solo comandamento li ha
trasgrediti tutti!
L’Amore è fuoco
che proviene da Dio e a lui deve ritornare, trascinando con sé la mente ed il
cuore del colpito. Se la creatura, colpita dall’Amore Divino, non muta,
significa che il raggio ha trovato una barriera impenetrabile! Guai, figli
amati, guai alle barriere impenetrabili! Guai a coloro che non accolgono in sé
l’Amore Divino: solo l’Amore è fonte di vita, soltanto l’Amore è fonte di gioia,
solo l’Amore è fonte di pace! Figli amati, figli cari, lasciatevi travolgere
dall’Amore Divino. Lasciate che il fuoco ardentissimo suo vi faccia sempre più
simili a lui. Diverrete un tutt’uno con Dio, se da lui vi fate trasformare!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima