Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.08.98
Eletti, amici cari, il giorno di fuoco, il giorno, ardente, sta per
giungere per ogni uomo, giorno, unico, tanto atteso e tanto temuto, tanto
desiderato e tanto respinto! Amati, abbiate un cuore ardente, ardete del mio
Amore; abbiate un cuore pronto, ricolmo dei miei doni. Amati, aggiungerò dono a
dono, ricchezza a ricchezza. Beato chi molti ne ha: molti di più ne possederà!
Chi molto ha molto riceverà, in aggiunta; chi ha poco poco
avrà e sarà privato anche di ciò che possiede.
Sposa amata,
sposa, tanto amata, resta nel mio Cuore, entra sempre più profondamente nella
reggia, che ti ho messo a disposizione. Entra, perché voglio aumentare le tue
ricchezze, voglio che conosca sempre più le meraviglie del mio Amore. Un abisso
sono, un abisso sconfinato, un abisso insondabile! Voglio rivelarmi sempre più
alle mie, docili, colombe, ai gigli profumati che mai si allontanano dalla mia
presenza; voglio mostrare ad essi la mia bellezza, la mia luce sfolgorante.
Voglio che la felicità dei miei prediletti sia piena, sia completa, sia totale!
Voglio rivelarmi
a pieno, sposa cara, a chi a me anela con tutta l’anima sua; voglio rivelarmi a
pieno a chi si è rifugiato nel mio Cuore ardente d’Amore, a chi lo adora giorno
e notte, a chi, tra tanto abbandono, mai mi ha trascurato. Mi voglio rivelare
ai fedeli amici, sempre più, sempre più! Capiranno quanto sia immenso il mio
Amore, quanto sia ardente questo fuoco d’Amore, allorché ne sentiranno sempre
più vivo e cocente l’ardore.
Chi è già caldo
della mia fiamma si scalderà ancora di più, perché Io lo attirerò a me per
abbracciarlo sempre più strettamente. Il suo porto è ormai visibile; il porto
che gli sembrava, lontano, lontano, lo vedrà lì, davanti a sé, porto, felice,
tanto anelato e già raggiunto!
Amata, chi è
ardente del mio Amore sarà divorato ora dalla mia fiamma, perché questo è il tempo,
questo il momento, questo ha voluto il Padre, questo ha stabilito sin
dall’eternità!
Ho parlato fino a
questo momento delle anime già pienamente investite del mio sublime Amore: esse
verranno fasciate da esso sempre più strettamente. Non così, non così sarà per
le anime gelide, non così per i blocchi di ghiaccio che tali sono restati, per
scelta, che non si sono fusi al grande fuoco che li ha investiti: hanno usato
la mente per operare progetti senza di me, contro di me; hanno usato il cuore
per odiare e non per amare, per disprezzare e non per accogliere; hanno usato
la libertà non per obbedire ai miei, santissimi, comandi, ma per opporvisi, per
calpestare le mie Leggi, per ignorarle, come se esse non fossero scritte nel
loro profondo dal mio dito. Ebbene, sposa mia, a costoro verrà concesso ancora
un attimo, un attimo per ripensarci, un attimo per convertirsi, un attimo solo
per mutare vita! Passato questo, finito questo, altro a loro non resterà.
Sposa, sposa, che
vivi e respiri nel mio Cuore, ardente, il tempo è finito, quello ordinario e
quello supplementare! Chi verrà trovato misero, per sua volontà, misero, perché
spoglio dei miei doni, rifiutati, ebbene, costui sarà privato di ogni cosa.
Sposa amata, meglio sarebbe stato per lui se non fosse mai nato!
Amata, non
proverà dolore per i persi chi a me si è totalmente donato. Nessuno di essi
potrà dire: “Non ho capito. Non ho sentito. Non ho potuto. Non ho avuto luce
dall’alto. Tutti, tutti, mia diletta, sono stati messi in condizione di capire,
tutti in condizione di sentire, per ognuno c’è stato un raggio Divino,
sfolgorante di luce mia!
Amata, si sappia,
sin da ora, che andrà verso la rovina solo chi la rovina ha voluto, ha cercato,
ha scelto! Amici, fedeli e cari, nel mio Cuore imparerete a conformare la
vostra volontà alla mia volontà, Divina, imparerete a desiderare ciò che Io
desidero, a respingere quello che Io respingo!
Molte anime sono
lasciate sole nella loro estrema miseria; figli, miei, amati, attingete,
attingete alla mia fonte e dissetatele con la mia acqua!
Figli, amati
figli, voi, che siete tanto stretti al mio Cuore, prendete a piene mani le
ricchezze in esso contenute e donatele, donatele a chi muore di fame e di sete.
Cercate il bisognoso, andategli incontro, ancora prima che egli venga da voi.
Sappiate che il nemico tremendo li ha avvolti tutti con le sue spire e si
accinge a completare la sua opera. Strappategli le prede! Strappategli le
prede! Attingete alla mia fonte torrenti di acqua viva e porgeteli a questi
miseri che muoiono, muoiono in gran numero (significa
far dire Messe, Messe in gran numero anche per i vivi bisognosi, non solo per i
defunti)!
Amati, molte
anime languono nella più grande miseria, perché sono abbandonate dai loro cari,
abbandonate nella loro povertà! Sposa cara, dillo e ripetilo: “La Chiesa ha
immense ricchezze. La Chiesa ha in serbo risorse infinite, che Io porgo ad
essa! Non si tengano chiuse negli scrigni; si aprano questi e si mettano i beni
a disposizione dei bisognosi (sono le
indulgenze, assieme ai sacramenti, sono le ricchezze spirituali che la Chiesa
può mettere a disposizione delle anime)!
Ancora poco,
sposa amata, e chi è felice in me esulterà in me, ancora di più: avrà tutto, il
mio tutto. Ancora un poco, mia diletta, e chi nulla possiede sarà privato anche
di quel pugno di cenere che stringe nella mano! Affrettatevi, anime belle,
affrettatevi a provvedere a quelle nel bisogno, che avete intorno, che avete
nella vostra casa; non pensate di provvederci domani o dopodomani: amati,
sappiatelo, potrebbe essere tardi! Chi è già nel mio Cuore provveda con
preghiere, sacrifici, offerte a chi sta per giungervi, ma è spossato e le forze
vanno sempre diminuendo!
Amata, vedi
quante stanze vi sono nella mia reggia? Esse sono ancora chiuse e sigillate:
nessuna in esse mai è ancora penetrato e nessuno conosce quello che in esse è
contenuto!
Amata sposa, vi
sono i più grandi tesori, i più grandi splendori! Ebbene, ad una ad una esse
verranno aperte dalla chiave che solo Io posseggo: vedranno, vedranno le mie
creature predilette; vedranno e gusteranno i miei fedeli amici le delizie, che
per loro il Padre ha preparato e che nessuno fino ad ora ha potuto conoscere!
Sposa, sii gioiosa. La tua vita, le tue cose, tutto è nelle mie mani perché tu
l’hai chiesto: a tutto provvedo Io, Io, Gesù!
Vi
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.08.98
La Mamma parla agli eletti
Figli amati,
siate gioiosi, mentre attendete il grande giorno del ritorno glorioso di Gesù,
vivete con la pace nel cuore e pieno di speranza. Il volto del figlio
prediletto deve dimostrare sempre il gaudio di essere figlio amatissimo di Dio.
Molti di voi sono sempre tristi, pensierosi, sono sempre assillati da infiniti
problemi; figli cari, lasciatevi un po’ andare, lasciatevi un po’ andare
sull’onda soave che vi conduce. È Gesù l’onda che vi porta verso il lido, tanto
anelato. Certo, i problemi quotidiani ci sono, ci saranno, continueranno ad
esserci, certo, un po’ di fatica non mancherà mai; pensate, però, che siete
stretti tra braccia amorosissime. Non dimenticatelo neppure per un solo
momento! Gesù vi è compagno, Gesù vi è amico; confidatevi con lui, pieni di
fiducia: sempre siete ascoltati. Vi dico anche che sempre siete esauditi,
secondo, però, la sua logica, non la vostra. Con tali premesse non c’è più
posto in voi per la tristezza profonda, per lo sconforto; siate, quindi,
gioiosi, siate gioiosi in mezzo ai fratelli che vi guardano ed attendono da voi
un sorriso.
Piccoli, Gesù vi
ha mandato in mezzo a loro non a caso, ma con un piano ben determinato. Come
vedete, non siete chiusi in un convento, non siete in clausura, gran parte di
voi vive ed opera in una società assai articolata e piena di contraddizioni.
Figli cari,
perché Gesù vi lascia in tale situazione, ben sapendo quali sono i pericoli, i
tormenti, le angosce? Avete un compito ben preciso e ciascuno di voi è tenuto a
svolgerlo giorno dopo giorno: dovete essere luce Divina per chi cammina nelle
tenebre; dovete essere guida santa per chi ha smarrito la strada: dovete essere
il sale della terra che dà sapore a tutto ciò che tocca.
Figli, esaminate
bene l’ambiente, nel quale Gesù vi ha posto e guardate alle necessità, guardate
ai bisogni dei fratelli che vivono con voi. Aiutateli a camminare per la via di
Dio, aiutateli, senza perdere la pazienza. Siate come Gesù; tutti siete
divenuti dei piccoli Gesù. Egli passò per le vie della Palestina, confortando,
aiutando, comprendendo tutte le miserie umane! Si curò di tutti, non trascurò
nessuno, nel suo immenso Amore.
Figli cari,
anch’egli dovette vivere tra infinite incomprensioni, tra incomprensioni di
ogni genere! Fu umiliato, offeso, respinto, criticato, addirittura, considerato
pazzo! Vi meravigliate, se voi dovete soffrire le stesse pene? Forse che il
servo è superiore al Padrone?
Figli, proseguite
con coraggio; state facendo, in piccolo, il suo stesso cammino. Non date per
ricevere, figli cari, così, come egli non dette per ricevere; date per amore,
senza pretendere nulla in cambio. Chi ama dona dona e
non si stanca mai di donare; non pretende, ma offre, per amore.
Piccoli, alcuni
di voi mi dicono: “Mamma amata, mi addoloro, perché non mi sento amato da chi
tanto amo. Sono proprio i membri della mia famiglia quelli che più mi
deludono!”
Conosco ogni
cosa. Vedo la situazione di ciascuno di voi e conosco bene le gravi sofferenze
del vostro cuore. Vi dico: coraggio, amato figlio; quello che gli uomini per
ingratitudine non ti offrono te lo porgerà Dio. Chi dona al fratello dona a Dio
e da lui avrà una, generosa, ricompensa al momento opportuno. Figli cari, che
donate senza avere nulla in cambio, figli cari, continuate ad offrire con
larghezza. Fate tutto con amore e per amore di Gesù: il tempo è ormai giunto,
il tempo, nel quale chi ha ben seminato bene raccoglierà!
Figli, vi
benedico e v’invito a proseguire, a proseguire, fino alla fine.
Vi amo. Vi amo,
immensamente.
Ti
amo, figlia cara.
Maria
Santissima