Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.09.98

 

 

Eletti, amici cari, siate in me ed Io sarò in voi. Siate in me, fino alla fine: usate bene la vostra, grande, libertà. Vi ho donato molto e vi dono tutto. Siate miei, perseverate fino alla fine: avrete il mio tutto. Massimo è il premio per gli amici fedeli, massimo, impensabile da voi.

 

 

Sposa amata, si avvicina a grandi passi la conclusione di un lunghissimo processo, iniziato in tempo assai remoto. La grande commedia umana è giunta al suo epilogo e le ultime scene sono sublimi e terribili. L’Umanità è divisa: chi godrà quanto mai ha goduto; chi soffrirà quanto mai ha sofferto!

Sposa cara, non Io voglio il dolore del sofferente, non Io la morte della creatura; ella stessa, volontariamente, consciamente, si sceglie la via. Una sola via ho tracciato per le mie, amatissime, creature, una sola via, sposa amata: quella del Paradiso. Ho creato l’uomo per il Paradiso, per il godimento di me, eternamente. Il Paradiso l’ho guadagnato per voi con il mio grande sacrificio d’Amore. Il Paradiso era chiuso, sigillato e nessuno poteva entrarci. La colpa dei progenitori è stata gravissima: hanno perso tutto coloro che avevano tutto. Mi sono chiuso in un corpo umano pur restando Dio, mi sono chiuso in un corpo umano, per espiare la terribile colpa, ho affrontato l’olocausto per Amore vostro, amate creature, che vi sentite disamate alla prima prova! Siete amate, amate, infinitamente, quanto la vostra mente non può immaginare neppure lontanamente.

Ho creato il Paradiso per ogni uomo: in esso c’è un posto per ogni creatura prediletta che nasce. Solo gioia volevo dare all’Umanità, sposa, mia, diletta, solo gioia, grande gioia, sublime gioia, totale gioia. Ecco, ora mi accingo a ricolmare il mondo della gioia promessa e guadagnata per esso da me. Mi accingo ad aprire il mio scrigno più prezioso. In esso sono contenuti i doni preparati per questi tempi, unici ed assai difficili, unici ed assai gravosi da vivere, unici e splendidi, unici e terribili! L’Umanità sta operando in massa contro il proprio Creatore, non vuole riconoscere il suo Salvatore. L’Umanità procede verso il buio, mentre la grande luce è già sorta. Questi sono i tempi di luce sfolgorante, ma anche di tenebra cupa.

Amata sposa, guarda questa scena, che il tuo Signore ti mostra. Guarda e non temere: sei con me, amata, le mie braccia ti conducono, il palpito del mio Cuore ti sostiene. Vedi una landa immensa, buia, tenebrosa, piena di buche e trabocchetti di ogni genere; accanto ad ogni buca vedi un serpente, ben mimetizzato, accanto ad ogni trabocchetto c’è un terribile rettile. Solo il mio fascio, speciale, di luce te lo mostra, perché il buio non permetterebbe di scorgere questo orrore.

Amata, provi un grande ribrezzo ed una terribile paura, ma Io sono con te, mia diletta, Io che ti mostro questi orrori non per spaventarti, ma perché riferisca al mondo la posizione che sta prendendo. Continua ad osservare, amata: ora questa landa, che ancora è deserta, comincia ad animarsi; molti sono coloro che ci stanno entrando, molti, come un fiume di persone che si gettano in essa. Senti i lamenti, le urla, le imprecazioni, senti la disperazione grande. Sposa, chi entra qui non riesce più ad uscire: è un luogo senza ritorno!

Leggo il tuo pensiero nascente: “Mio adorato Gesù, Signore amato, perché questi folli, come un fiume, entrano qui, dove ci sono solo orrore, buio e disperazione?”

Amata sposa, costoro sono quelli che si sono fatti ingannare dalle cose del mondo. Guarda bene chi li conduce, guarda chi li ha tutti ingannati: è l’angelo della morte, è colui che si è travestito da angelo di luce per ingannare e trascinare; quando poi è giunto sul luogo che aveva preparato, prende il suo aspetto normale, la sua sembianza vera di terribile demonio, angelo ribelle, ingannatore ed omicida. Vedi quale fiume di anime entra nel luogo maledetto!

Ora acuisci l’udito ed ascolta i discorsi che si fanno prima, poco prima di giungere in questo luogo; questo si dice: “Ogni uomo si salva; qualunque cosa faccia si salva. Faccia il bene o faccia il male, si salva, perché l’inferno non esiste e, se per caso ci fosse, è vuoto. Nessuno c’è entrato, nessuno è presente in esso.”

Sposa amata, riferisci al mondo che l’inferno c’è, che è terribile, che un fiume di anime vi sta entrando in questo tempo, quante mai ce ne sono entrate! Amata, ti ho risparmiato le visioni delle anime presenti nel dolore e nella grande disperazione, ti ho mostrato il luogo, dove quelle ancora non erano entrate, il luogo che si sta riempiendo di disperati, traditi ed ingannati dal mio, astuto, nemico che li seduce, illudendoli che egli non esiste e che il luogo di disperazione non c’è ed in esso nessuno è sceso.

Amata, grida al mondo, grida al mondo che il luogo tenebroso si sta riempiendo di anime, disgraziate e ribelli; ripeti al mondo che deve continuare a tornare subito a me affinché il fiume di disperati non si ingrossi sempre più. Amata sposa, dillo e ripetilo: ogni giorno, ogni giorno accade questa scena. Il giorno che a voi sembra senza fatti speciali, senza avvenimenti di notevole importanza è un giorno nel quale accadono queste cose terribili e sconvolgenti. Se il mondo subito, subito non torna a me, quella landa che hai visto si riempirà e per essi non c’è più via di ritorno. Amata sposa, Io, Io, Dio, solo il luogo della felicità ho creato, solo quello indico all’uomo; vedi bene chi è l’autore del male, del dolore, della disperazione! Nessuno deve mettersi nelle sue mani! Nessuno ci cade, se non lo vuole.

Sposa amata, le mie braccia amorose ti stringono teneramente: questo è il solo luogo, dove devono andare le anime, qui devono giungere. Solo questa strada proviene da me che le amo, infinitamente. Sposa amata, la via luminosa è più sfolgorante che mai, conduce a me: ognuno la imbocchi subito ed Io l’accoglierò! Sposa, vivi in me e coopera per la salvezza delle anime.

Ti amo. Ti amo, immensamente. Resta in me ed Io starò sempre in te.

                                                                                 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.09.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figli del mio Cuore, abbiate la gioia del giusto, abbiate la sua pace. Operate con zelo ogni giorno e non vi fermino le difficoltà, non vi fermino i piccoli ostacoli.

Gesù conosce bene la situazione di ciascuno di voi. Avete tribolazione, ma non siete schiacciati, avete dolore, ma non siete abbandonati, fate fatica, ma non siete privi di energie.

Potete portare a termine il vostro compito con facilità. Gesù non pretende l’impossibile, quando chiede molto è perché dà molto; non chiede dalla creatura, ma agisce attraverso la creatura.

Vedete uomini che, piccoli, piccoli, hanno fatto tante cose splendide e grandiose; voi attribuite spesso il merito alla creatura: il merito è minimo della creatura e massimo di Dio. Non venerate le creature che fanno cose grandi: adorate il Creatore che opera sempre attraverso coloro che alla sua volontà si abbandonano. Nessun uomo è in grado di fare opere grandiose da solo: sempre Dio opera in lui; maggiore è l’abbandono, maggiore è la potenza Divina che si può esplicare in lui.

Figli amati, il segreto per essere grandi è solo quello di appartenere a Dio, totalmente.

Pensate ai santi che hanno lasciato splendida testimonianza nella loro vita, agli uomini senza cultura, spesso, che hanno lasciato scritti sublimi, agli uomini deboli nel corpo che hanno fatto opere così importanti da impegnare un uomo forte e sano giorno e notte. Dio ha preso persone umili e ne ha fatto dei re, ha scelto i piccoli per farli divenire dei giganti di forza e di spiritualità.

Amati figli, Gesù non ha bisogno delle forze umane, non ha bisogno di uomini di grande intelletto né di uomini di grande cultura, Gesù non cerca ciò che è grande davanti agli uomini, sceglie spesso ciò che è meschino e disprezzato per operare secondo la sua volontà.

Figli amati, non vi siete mai chiesti perché Gesù scelga sempre quello che non conta davanti agli uomini per farne un suo importante strumento, scelga i piccoli e gli umili per farne colossi? Perché se scegliesse i grandi, il mondo capirebbe che l’opera viene dall’uomo, ma, scegliendo i piccoli e gli umili, il mondo comprende che tutto proviene da Dio, dà lode e gloria a Dio, non alla creatura.

Amati figli, oggi v’invito a dare lode a Dio per qualunque cosa: lodatelo per il giorno che nasce, per il sole che splende; lodatelo per le stelle che si accendono, per la luna che illumina la notte; lodatelo per ogni tempo; lodatelo quando siete nella gioia, cantate e godete tra le sue braccia; lodatelo quando siete nel dolore, piangete con lui tra le sue braccia e mescolate le vostre lacrime umane con le sue, Divine.

Cantate con il Creato un continuo inno d’amore con Dio che vive in esso, opera in esso, a Dio che crea, crea, dona, dona e non si stanca di creare e non cessa di donare. Dio, figli tanto amati, non ha creato una volta per tutte le cose e poi se ne è andato a riposare, dicendo: “Ora fate da soli; Io la mia parte l’ho già fatta!” Dio è presente nel Creato con un’opera incessante: è l’eterno instancabile.

Guardate con gioia e stupore le meraviglie continue della Creazione. In questa stagione guardate gli alberi di frutta, guardate i grappoli maturi, pronti per essere colti e trasformati in vino. La vite non ha agito di sua iniziativa: Dio l’ha benedetta, Dio ha permesso che i grappoli maturi pendessero da essa!

Benedite ed adorate in ogni tempo, benedite ed adorate, senza mai stancarvi, benedite ed adorate e Dio avrà sempre il volto della tenerezza, vi donerà con larghezza e vi concederà di godere i suoi, meravigliosi, doni.

Figli cari, adoriamo insieme l’Altissimo. Ringraziamolo di tutto.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.                                                    

                                                                                              Maria Santissima