Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.09.98

 

 

Eletti, amici cari, le ombre se ne andranno, fuggiranno le tenebre che avvolgono la terra. Non temete: Io sono con voi. Non temete: il sole sorgerà più splendido di prima, vedrete la sua luce e direte: “È giunto il giorno, tanto desiderato. Andiamo incontro al Signore, al Signore che viene per darci gioia, al Signore che viene per la nostra felicità. Ecco, il Signore ha mantenuto le sue promesse.”

 

 

Amata sposa, sulla terra la nebbia non si è diradata, perché gli uomini cercano vie tenebrose, continuano a muoversi in un oceano di peccato e non fanno nulla per liberarsi dal fango nel quale si sono immersi. Diletta sposa, il mio richiamo è assai forte in ogni angolo della terra, il mio richiamo è assai percettibile nelle coscienze degli uomini. Chiamo tutti e ciascuno: desidero che questa Umanità ritorni ad andare verso la luce che sorge sempre più percettibile, sempre più splendida. Gli uomini hanno un grande timore del buio, hanno terrore dell’oscurità; perché, allora, continuano ad avvicinarsi in gran numero verso il tunnel tenebroso e non seguono la via luminosa, che Io indico giorno dopo giorno?

Amata, sono tanti coloro che vivono come se Io non fossi, sono tanti coloro che si sono infilati nel tunnel dell’errore e del peccato ed un gran fiume di gente li segue! Amata sposa, i segni ammonitori non mancano: desidero che l’uomo capisca quanto sia fugace l’attimo presente, desidero che capisca come la fine venga per ogni uomo che deve prepararsi in tempo!

Amata sposa, gli uomini si bendano gli occhi per non vedere, si turano le orecchie per non sentire e fanno sempre ciò che è male davanti a me; non vogliono comprendere che l’anno zero segnerà un tale mutamento di rotta da esigere un risveglio, rapido ed immediato, da parte di tutti.

Sposa, parlo a tutto il mondo, parlo con Amore, parlo per Amore. Il mio popolo, che dovrebbe essere, come sentinella, ben desto, continua a restare nel grande torpore. Non veglia il mio popolo, non scruta l’orizzonte per vedere come sorge la grande luce: ognuno ha la testa piegata verso la terra, cura il proprio ventre e di null’altro si occupa.

Ho messo il mio popolo come sentinella per avvertire gli altri quando la gran luce annuncia l’era nuova, ma vedo che chi dovrebbe vegliare e non assopirsi mai dorme profondamente e non scruta e non riflette e non annuncia le meraviglie che Io sto compiendo e quelle che ancora compirò!

Amata, i miei messaggeri hanno parlato con chiarezza, i miei messaggeri non tacciono: sono i miei, fedeli, strumenti e annunciano al mondo l’ora grandiosa che sta per venire.

Amata, c’è una gran parte del mondo che ancora non mi ha conosciuto, c’è una gran parte del mondo alla quale non è giunto il mio Vangelo. Esso doveva essere annunciato a tutti i popoli e a tutte le nazioni, ma il mio popolo, che doveva farsi annunciatore infaticabile, in questi lunghissimi anni non ha lavorato attivamente: il mondo è rimasto nella nebbia, perché poche luci sono restate ben accese, poche hanno mantenuto lo splendore, che Io ho dato loro.

Amata, ho acceso delle lampade in ogni angolo della terra perché facessero luce ad ogni viandante; se esse fossero rimaste ben accese, pochi sarebbero i dispersi, ognuno avrebbe imboccato la strada giusta e sarebbe divenuto, a sua volta, lampada per gli altri. Molte, invece, di queste si sono spente, come fiaccole fumiganti, altre ancora a nulla servono; il mio popolo non mi è restato fedele, il mio popolo non ha avuto perseveranza, molti sono coloro che non solo non fanno luce agli altri, ma sono anche divenuti pietra d’inciampo, dánno pessimo esempio, sono di scandalo a chi li guarda.

Sposa amata, ti dico, Io ti dico che sarà giudicato con più rigore colui che, avendo molto, non ha risposto, adeguatamente, che colui che, pur nulla avendo ricevuto, nel suo piccolo si è sforzato di offrire qualcosa, seguendo l’anelito del cuore (si parla dei popoli non cristianizzati, pagani non per loro scelta). Amata sposa, si sappia che il giudizio sarà assai severo per coloro che mi sono stati accanto ed hanno mangiato spesso alla mia tavola, ma non hanno fatto le mie opere, non hanno osservato i miei comandi, non hanno donato ai fratelli i miei doni preziosi e fatta conoscere la mia, infinita, bontà e la mia, grande, tenerezza. Guai, sposa cara, tre volte guai a chi ha preso molto e nulla ha dato! Guai a chi ha dato di me un’immagine distorta! Molti mi onorano con le labbra, si piegano e mi lodano continuamente, ma il cuore l’hanno gelido e pieno d’inganno, tradiscono il fratello che hanno accanto, scandalizzano il piccolo che li guarda, disgustano chi vuole avvicinarsi a me!

Sposa amata, per alcuni, che tu pur conosci, sarà assai severo il giudizio ed assai triste la sorte. Amata sposa, stretta al mio Cuore amoroso, non temere nulla, non ti preoccupare di nulla; servimi, servimi e consolami col tuo totale abbandono: a quello che serve provvederò Io, ad ogni cosa, piccola mia, ad ogni cosa, non temere.

Continua, continua, amato scricciolo, a parlare al mondo del mio infinito Amore, della mia bontà, della tenerezza che voglio usare verso ogni uomo che si pente della sua cattiva condotta e viene a me contrito, col cuore pronto a donarsi e desideroso di entrare nel mio regno di gioia infinita e di pace sconfinata. Porta le mie lettere d’Amore al mondo. Ognuno capisca in fretta ed alzi il capo per scrutare il Cielo; la luce che vede non è una luce qualsiasi: è l’alba, nuova e luminosissima, che incede nel mondo. Amata, dona gioia e pace a chi ti è vicino.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.09.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, siate gioia, siate pace. Il fratello, che vi è vicino, goda la gioia che voi trasmettete, capisca che in voi c’è pace, la pace di Gesù! Ecco: voi siete lampade ben accese. Mai diminuisca la vostra luce. Siete il sale della terra; non diminuisca il vostro sapore.

Voi pensate: “Madre Santa, cosa dobbiamo fare perché la nostra luce mai si spenga, perché il sapore sia sempre lo stesso?”

Figli cari e tanto amati, continuate ad essere di Gesù sempre, sempre suoi nella mente, nel cuore, in ogni anelito; guidate il pensiero sempre al bene e cercate sempre di fare la volontà di Dio, mai la vostra. Frenate gli impulsi che vengono dalla vostra natura, ferita dall’artiglio del peccato.

Sento alcuni figli che miseramente dicono: “Non posso fare a meno di peccare. Sento il desiderio di fare una cosa e la faccio. Sento un forte impulso e non riesco a trattenermi, mi è impossibile.”

Figli cari, coloro che dicono questo mentono a Dio ed a se stessi, mentono e non dicono il vero. L’uomo fa il male non perché vi è portato, quasi costretto; lo compie, perché non sa controllarsi; non sa controllarsi, perché non vuole; non vuole, perché il suo cuore è lontano da Dio, è lontano da lui. Amati, affidatevi con massima fiducia, con totale abbandono al suo Amore, immenso.

Gesù vi ama, figli, vi ama, immensamente; lo sa che faticate a fare il bene, lo sa che vi costa sacrificio seguire la sua via. Sa ogni cosa Gesù; perciò, prima ancora che voi chiediate l’aiuto, vi viene incontro. Egli viene incontro a voi per prendere sulle sue spalle il vostro peso.

Figli amati, figli tanto amati, siate certi dell’aiuto Divino. Non dite: “Forse Gesù mi aiuterà in questa situazione difficile”; dite, invece: “Ci metto tutte le mie energie, ci metto tutto il mio impegno, Gesù aggiungerà certamente ciò che manca.” Abbandonatevi sempre, in ogni momento all’onda soave del suo, infinito, Amore! Non abbiate paura di Dio.

Alcuni figli pensano: “Se dico a Gesù: fa’ di me quello che vuoi, chissà quali sacrifici m’impone, chissà quali sofferenze mi chiede!” Essi sono sempre diffidenti, sempre insicuri; chiedono, chiedono, in continuazione, e non dicono neppure grazie, quando ottengono doni meravigliosi. Ebbene, per voi non sia così: chiedete solo a Gesù di fare su voi la sua volontà in ogni momento; non imponetegli un programma, non imponetegli nessun programma, ma, sereni, gioiosi, fiduciosi, abbandonati, accettate il suo, accettate quello che egli ha preparato per voi.

Quando chiedete, piccoli miei, neppure sapete ciò che è bene per voi; quando, invece, vi affidate a lui, potete essere sicuri di avere sempre e solo ciò che a voi è utile!

Oggi vi dico: beati coloro che a Gesù si sono abbandonati, beati quelli che hanno messo il loro piccolo cuore nel suo, dolcissimo, meraviglioso, generoso, sublime! Avranno piena soddisfazione, avranno doni grandiosi e saranno felici per sempre.

Mi piace sentire che voi pronunciate il nome di Gesù con tanto amore e con tanta frequenza! A me piace, perché a Gesù piace tanto sentirlo sulle vostre labbra così frequentemente, perché è profondamente inciso nel cuore. Ripetete questo stupendo nome con amore, con tutto l’amore che sapete dare. Dite: “Gesù, Gesù, adorato Gesù, voglio fare la tua volontà. Gesù, adorato Gesù, confido in te, mi abbandono a te. Gesù, adorato Gesù, sei il mio tutto. Voglio essere una goccia che scompare nell’immenso oceano d’Amore che sei tu.”

Piccoli, chi mi segue e trasforma in vita le mie parole è già entrato nell’alba luminosissima ed in essa godrà per sempre!

Vi amo. Ti amo e ti benedico, in modo speciale, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima