Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.09.98
Eletti, amici
cari, in me c’è la gioia, in me c’è la pace, ma gli uomini si vanno costruendo
idoli su idoli e si prostrano davanti a loro. Ognuno ha il suo vitello d’oro da
adorare e non ha nemmeno fatto molta fatica a costruirselo: ci ha pensato il
mio nemico, ci ha pensato il mio, astuto, nemico che non ha perso tempo. Il mio
amato popolo si è sviato sempre di più, cerca gli dei falsi e bugiardi e lascia
me, vero Dio, unico Dio.
Sposa amata, l’idolatria è assai diffusa in questo tempo tra il mio popolo, la fede si è illanguidita ed ognuno per compensare il grande vuoto si è costruito un idolo, da adorare al posto mio. La mia passione è terribile, il mio dolore è grandissimo, nel vedere quello che sta accadendo in questi giorni.
Un nemico feroce opera contro i miei amati, ma nulla potrebbe, se essi seguissero la mia strada di luce, obbedendo alle mie Leggi. Chi persevera nella colpa grave e non ritorna a me, pentito, si stacca sempre più dalla fonte di vita che sono Io. La sua anima, priva del nutrimento, languisce sempre più, il dolore interiore diviene insopportabile; è necessario, quindi, sostituirmi con qualcosa, compensare il vuoto che si fa sempre più profondo, sempre più grande. Appena si verifica questa situazione, il nemico si presenta con molte proposte e l’anima, assetata, prende subito il veleno che egli porge in una coppa d’argento, lo sorseggia e diviene schiava di un tiranno, esigente e crudele.
Sposa amata, quanti sono in questa, pessima situazione, legati e tormentati nello spirito e nel corpo, senza avere la forza di liberarsi da tali lacci! Amata, se il mondo non si ribella al grande nemico che ha avvinto corpi, cuori e menti, esso li stritolerà ed Io, Io, Gesù, che immensamente amo ogni uomo, non farò nulla contro la sua volontà. Se imponessi il ritorno a me, se imponessi questo ritorno, che merito ci sarebbe? Sarei Io a decidere, non l’anima, sarei Io a volere, non l’anima! Ognuno deve, invece, decidere liberamente, deve decidere presto di ritornare a me. Non tarderà l’anima a scoprire quanto è ingannevole e tremendo il nemico che la tiene in catene. Io darò luce, la mia luce ad ogni anima per comprendere, il mio Spirito produrrà il risveglio rapido delle coscienze. Questo è un dono che farò ad ogni uomo, che sto già facendo. Se i cuori risponderanno subito, l’operazione sarà rapida e poco dolorosa; se, però, essi ancora indugeranno, sarà diverso!
Sposa amata, parla al fratello che ti chiede, quando te lo chiede, parla del mio amore, della mia bontà, poi del mio rigore. Concedo, infatti, prima la mia infinita misericordia perché ogni anima possa accedere alla salvezza; solo in ultimo uso la mia, perfetta giustizia. Amata, i miei fedeli strumenti sono in ogni parte della terra. Essi parlano cuore a cuore al fratello e sulle loro labbra ci sono le mie parole, in essi il mio amore che li guida; mai sono stati così numerosi come in questo tempo di tanta tribolazione interiore, di tanto sviamento ed accecamento generale. Spesso, però, non vengono ascoltati: i falsi vengono ritenuti veri; i veri sono tacciati per falsi, anche se la differenza fra loro è abissale e facilmente rilevabile.
Amata sposa, ogni uomo si affidi all’azione dello Spirito d’Amore, si metta con fiducia nelle sue braccia e non sbaglierà nella scelta. Le vicende che si susseguiranno, in rapida successione, ti faranno capire molte cose. Non temere e non gemere, se le prove generali si faranno sempre più dure: chi è in me e mi ha offerto mente e cuore non deve temere nulla. Deve, invece, preoccuparsi colui che si è piegato davanti agli idoli falsi e menzogneri, quello che li ha adorati al posto mio, perché vedi ciò che sto facendo, guarda, amata sposa: come questi vasi di argilla, Io li spezzo tutti. Guarda attentamente questi vasi colorati che tanto sembrano armoniosi: racchiudono solo veleno. Io li metto tutti in fila, uno accanto all’altro, poi, con questa verga di ferro li spezzo ad uno ad uno. Cosa è rimasto? Nulla, assolutamente nulla: sono andati tutti in frantumi!
Ecco, sposa amata, ecco quello che sto operando a tutte le latitudini. Guai all’uomo che ha messo il suo cuore ai piedi di un idolo! Guai a colui che ha lasciato me per asservirsi ad esso! Che farà il misero, quando vedrà crollare ogni cosa? Si è volto ad un dio, falso e menzognero, che non può più sostenerlo! Resterà annichilito! I primi idoli a cadere saranno quelli che hanno più adoratori: gli idoli della ricchezza, gli idoli del sesso, gli idoli della gloria umana!
Vedi, amata, vedi: questi sono i più grandi, i più maestosi, i più attraenti. Al loro seguito ci sono masse enormi di persone; tra questi, scruta bene: vi sono non pochi di coloro che mi avevano promesso fedeltà e mi avevano consacrato la loro vita in una promessa non mantenuta. Anche costoro, con mio massimo dolore, sono divenuti schiavi di tali idoli, così avvincenti da allontanare sempre più il loro cuore dal mio. Questi cadranno per primi; al seguito verranno gli altri più piccoli, ma anche assai pericolosi. Alla caduta degli idoli seguirà un pianto generale, un lamento generale: ognuno si batterà il petto, ognuno si sentirà smarrito e desolato; ma chi ha messo il suo cuore nel mio non gemerà, non soffrirà, non proverà angoscia e tormento, si rannicchierà tra le mie braccia amorose e sentirà la gioia sublime delle mie delizie, del mio Amore.
Io, Io, Gesù, sono il tesoro che ogni uomo deve cercare. Chi
ha posto in me il suo cuore mai resterà deluso!
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
15.09.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, figli tanto cari, gioia e pace vi porta la mia presenza, la gioia che il mondo non può dare, perché non possiede, la pace che il mondo non offre, perché neppure la conosce.
Piccoli miei, pensate ai grandi doni che possedete: se altro non aveste, già sareste ricchi della più grande ricchezza. Lasciatevi immergere sempre più nell’oceano di dolcezza, nell’oceano di tenerezza che è Gesù: egli vi vuole far gustare sempre più le delizie che vi ha preparato: sono infinite; iniziano qui sulla terra dei viventi, proseguono poi in Paradiso, la vostra patria definitiva.
Piccoli, oggi v’invito a non attaccarvi alle cose del mondo; anzi, staccatevene sempre più. Se avete beni in questo mondo fatene parte con i più poveri, i più bisognosi; non chiudete la mano a chi vi chiede, non siate insensibili al grido d’aiuto che viene dal fratello nel bisogno. Aprite bene gli occhi, figli amati, guardate dove c’è necessità di aiuto e datelo, datelo, senza avarizia.
La ricchezza vera, quella che resterà per sempre non è quella che è chiusa nei forzieri umani, ma quella che è dentro i forzieri Divini. I beni che offrite al bisognoso sono perle preziose, che Gesù mette da parte per voi: saranno il vostro ornamento per l’eternità!
Dove vedete un bisogno provvedete. Le ricchezze del ricco sono anche per il fratello nel bisogno: Gesù ha lasciato a voi, Gesù ha lasciato di più a voi perché offriate a chi non ha.
Piccoli, il tempo del grande bisogno verrà, verrà, figli amati, verrà, figli cari. Abituatevi ad offrire prima il superfluo, poi il necessario, alla fine anche un poco dell’indispensabile al fratello che avete davanti. Ciò che date al bisognoso lo offrite a Gesù che è in colui che vi tende la mano, è in colui che viene a chiedervi aiuto, è in colui che soffre, che è esule, che è solo, che è malato, che è abbandonato.
Figli cari, qualcuno di voi dice: “Talora non so se ho davanti un vero povero o un falso povero.” Ebbene, usate bene il vostro discernimento, certo; ma sappiate che Gesù non vi rimprovererà mai per l’eccesso dei doni fatti ai fratelli, per loro amore; ma se siete stati avari ed egoisti, certo, gli dispiacerà.
Piccoli cari, abbiate fiducia in me che vi amo, immensamente. Ditemi: “Madre cara, amministra per me i miei, piccoli tesori. Metto tutto nelle tue mani; fa’ secondo il tuo volere che è sempre quello di Gesù”. Ebbene, figli cari, Io amministrerò per voi, oculatamente, e aggiungerò alle perle, che già avete in Cielo, le altre. Tutte saranno il vostro ornamento sublime, allorché dovrete presentarvi al cospetto di Gesù.
Figli amati e tanto cari, questo breve spazio di tempo sia per voi un momento prezioso di edificazione spirituale; non lasciate cadere invano un solo attimo, ma rifinite bene l’opera, già in via di conclusione. Seguite puntualmente le mie parole. Trasformatele in vita. Siate pieni di carità verso i fratelli: la carità mette le ali ai piedi e vi fa pronti a volare alto!
Figli, vi voglio felici, vi voglio felici, al massimo della felicità, non quella che dà il mondo. Quella è un nulla a confronto con quella vera, quella grande che solo da Dio proviene.
Figli, Gesù soffre tanto in questo tempo decisivo, soffre, perché le anime in gran numero si perdono, le anime in gran numero si smarriscono. Per esse a che è servito il suo, immenso sacrificio?
Adorate! Adorate! Adorate Gesù sempre, giorno e notte col vostro cuore!
Vi amo. Vi amo. Ti amo, angelo mio!
Maria
Santissima