Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
18.09.98
Eletti, amici
cari, nel mio Cuore è la vostra dimora, nel mio Cuore la vostra, sicura dimora.
Godete in me, amati! Le mie delizie vi accompagneranno per l’eternità. Nella
vostra gioia, però, non dimenticate gli altri che ancora vanno vagando nel
buio: aiutateli, guidateli verso di me. Ogni uomo capisca che in me troverà
pace, solo in me avrà la pace che desidera.
Amata sposa, come hai ben compreso, il mio amore ti abbraccia, strettamente, in ogni attimo della giornata. Non ti senti mai sola: Io, Io, Gesù, sono il tuo compagno invisibile, ma, chiaramente, percettibile con gli occhi del cuore ed i sensi interiori. Questa tua, grande, felicità comunicala al mondo, comunicala ai fratelli che ancora brancolano nel buio e sono inquieti ed infelici. Il loro spirito è inquieto finché non riposa in me. Io, Io, Gesù, voglio dare la luce, la mia luce ad ogni uomo che vive sulla terra. Io non sono venuto per condannare l’uomo, per togliergli la gioia, sono venuto per salvarlo, per ricolmarlo dei miei, magnifici, doni.
Questo è il tempo speciale, nel quale le mie promesse devono essere esaudite: tutte, sposa mia, saranno mantenute. Grande per ogni uomo sarà l’esultanza, grande, immensa l’esultanza, quando vedrà accadere le cose più sublimi in un attimo. Il mio tempo non è il vostro tempo, la mia logica non è la vostra: compio in un solo attimo ciò che in un’era intera, lunghissima, non è mai accaduto.
Leggo il pensiero di tanti, miei diletti; questo pensano: “Il tempo del cambiamento è quasi giunto, le ultime stille mancano e la storia procede ancora con gradualità e lentezza, gli avvenimenti scorrono senza bruschi risvolti.” Amati, vi ho già detto che le ultime pagine di storia scorreranno, invece, rapidissimamente, perché desidero che la nuova realtà si viva subito: non più lunghi periodi di attesa, ma giorni, solo giorni.
Amata sposa, l’uomo d’oggi si appresti a vivere bene il presente, non si curi del futuro, non si curi affatto del futuro: l’attimo che vive è quello che conta, l’attimo presente quello prezioso.
Amata sposa, sono Io, Io, Gesù, il tessitore che ha in mano la trama del mondo e ogni vita umana o umile è nelle mie mani: opero come voglio e quando voglio. Chi può coricarsi ed essere sicuro di risvegliarsi il giorno seguente?
Amata sposa, ogni creatura che ascolti la mia parola, viva alla giornata, viva la sua giornata, come se fosse l’ultima della vita, ogni attimo lo consideri prezioso ed assai importante. Chi di voi può conoscere il mio pensiero?
Vi dico, amatissimi amici, che ho intenzione di fare una bella sorpresa a tutti, non solo a quelli che dormono saporitamente e di nulla si curano, ma anche a quelli che sono ben svegli, sono all’erta e si tengono ben pronti. Ai primi farò una sorpresa spiacevole, perché essi pensano di poter proseguire continuamente nella loro inattività e stoltezza. Ai secondi farò una sorpresa, piacevolissima, perché, mentre già pensavano di dover penare a lungo, si accorgeranno, d’un tratto, che tutto è concluso, si accorgeranno che i loro sacrifici sono finiti ed è il tempo del godimento, pieno delle promesse.
Sposa amata, ripeti, senza stancarti, al mondo che questi giorni sono decisivi, ripeti che è assai importante il momento presente: l’attimo fuggente è quello che deciderà la sorte per l’eternità.
Ogni giorno vi porgo il mio corpo Santissimo come cibo e bevanda; nutritevi di me, creature predilette, tanto amate, prendete questo, magnifico, dono che vi offro giorno dopo giorno nel mio tempio! Quanti potrebbero nutrirsene ogni giorno e rinforzarsi, ma per pigrizia non lo fanno! Quanti hanno la possibilità di farlo ed ignorano il dono che invece li ricolmerebbe di vigore, di gioia, di nuova speranza! Io, Io, Gesù, continuo a donarmi a voi da venti secoli, continuo ad offrirmi come cibo vivificatore da tanto tempo; ma quanti l’hanno capito, sposa cara? Quanti hanno compreso il valore del dono che Io porgo ogni giorno in tutte le Chiese mie del mondo?
Amata, dopo tanti secoli, dopo millenni, come puoi constatare, le Chiese sono ancora vuote, sono sempre vuote, frequentate stancamente da molti che entrano più per abitudine e noia che per amore. Questa situazione è assai dolorosa, questa situazione mi trafigge il Cuore: vedo che il mio immenso Amore non è affatto ricambiato, esso chiama ogni uomo, ma non ottiene che scarsa risposta!
Venite a me, anime tanto amate, venite a me, perché siete mie e vi voglio rendere felici, immensamente felici. Per la felicità vi ho create, per il Paradiso vi ho create! Venite a me tutte, nessuna prenda vie traverse, nessuna svii a destra né a sinistra. C’è un raggio luminoso che proviene da me, un raggio, luminosissimo, che vi indica la strada e nessuna può dire di non vederlo; seguite questo e giungerete alla meta, alla meta, sublime, alla quale vi ho destinato.
Sposa amata, la mia presenza viva ti consoli in questo tempo di umiliazioni, di abbandono, di tribolazione. Sono con te, diletta, non sei mai sola. Continua a parlare di me con chi ti pone domande, risveglia la speranza in chi la sta perdendo, la forza in chi si sente svigorito. Parla delle meraviglie del mio amore, parla della mia, immensa, bontà che non vuole che alcun uomo vada perduto! Ogni uomo si affidi a me, ogni uomo si abbandoni, fiducioso, a me: Io lo salverò, Io lo renderò felice, gli darò la vera pace. Nessuno attenda, sposa mia, nessuno attenda l’indomani per convertirsi: oggi conta, il domani non è affatto certo!
Sposa mia, prosegui con gioia la tua missione. Opera per me, servi me e non ti curare di chi ti ostacola: nessuno può ostacolare i miei piani. Ecco: il mio Cuore è la tua dimora. Attingi a volontà le immense ricchezze e donale, donale con larghezza a chi ne desidera.
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
18.09.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli miei, cari figli, vi porto anche oggi tanta gioia, vi porto una profonda pace. Staccatevi, miei piccoli, staccatevi sempre più dalle cose del mondo, non rimanete saldamente ancorati agli allettamenti che esso vi propone. Unite, invece, il vostro cuore a quello di Gesù che vuole accoglierlo nel suo per farne un tutt’uno.
Date ogni giorno la vostra volontà a Dio, chiedete che essa sia, sempre, conforme alla sua non soltanto quando essa è gioiosa, ma anche quando è dolorosa e difficile da accettare.
Piccoli, quando gustate le grandi delizie Divine allora, certo, che siete pieni di esultanza; quando, però, siete nella prova, allora comincia la vera offerta. Figli amati, l’accettazione del dolore è dura, ma molto proficua per l’anima: esso è una medicina molto, molto amara, ma guarisce, guarisce e salva. Non ci sarebbe dolore sulla terra, se esso non servisse, non ci sarebbe dolore, se esso non guarisse, perché Dio è anzitutto Amore, è un immenso oceano d’Amore: vuole solo il bene delle sue creature.
Figli cari, accettate bene il dolore, che vi viene dato; dite: “Gesù, adorato Gesù, questa mia pena non ci sarebbe, se tu, Dolcissimo, non la permettessi; c’è, perché la permetti. Dalle tue santissime mani accetto ogni cosa, dalle tue purissime mani accetto tutto, mio Signore e mio Dio.”
Quanti figli sono tanto devoti, tanto docili, ma alla prima prova, un poco consistente, dicono: “Gesù, proprio a me doveva capitare questo, proprio a me che ti ho pregato, mi sono sacrificato, proprio a me che non mi sono ribellato? Poteva, invece, accadere a quel ribelle che fa sempre quello che vuole e non sente ragione?”
Piccoli cari, non pretendete di capire tutto, non pretendete di sapere il pensiero Divino: esso resta nascosto, spesso resta misterioso. Non chiedete spiegazione, piccoli miei, non chiedete spiegazione alcuna; accettate ed attendete con pazienza la conclusione della prova che verrà quando Gesù lo stabilirà, non prima e neppure un attimo dopo. Intendo dire che non sono gli uomini che stabiliscono queste cose; solo Dio lo fa.
Figli cari, vi sto indicando il cammino verso la santità, vi sto indicando il cammino, splendido, che porta direttamente al Paradiso, senza fermate intermedie. Percorrete questa strada luminosa fino in fondo ed avrete subito gioia grande, gioia profonda. Non dite, come molti: “La Mamma del Cielo ci chiede tanto. La Mamma del Cielo ci chiede troppo. Chi può fare tutto ciò che dice?”
Figli miei, figli tanto amati, quello che vi chiedo di fare non è difficile, ma occorre avere una volontà ben decisa, una fede salda, un amore profondo a Dio. La volontà decisa l’avrete, se vi appoggiate alla roccia che conoscete; la fede profonda è un dono suo; l’Amore potete attingerlo alla sorgente unica ed infinita che mai si esaurisce.
Figli, potete avere tutto, se volete, potete avere tutto, se lo chiedete. Chiedete, amati, chiedete e vi sarà concesso. Chiedete, piccoli cari, e vi sarà dato quello che desiderate, in larga misura. La via della santità è facile per chi si abbandona a Dio, è un cammino di luce che scorre davanti a voi, giorno dopo giorno. Desidero che tutti lo percorriate perché presto possiate godere la gioia di stare con Gesù, godere lo splendore del suo volto e vivere con lui per l’eternità. V’invito, perciò, a staccare il cuore dagli allettamenti del mondo: essi sono passeggeri, come nuvola, spinta dal vento, che fugge in fretta, si dissolve e di essa nulla resta.
Accumulate i tesori in Cielo, non nei forzieri della terra. Vi amo. Vi amo tanto, figliolini cari.
Persevera, angelo mio. Persevera fino in fondo. Ti amo.
Maria
Santissima