Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.09.98

 

 

Eletti, amici cari, vivete con saggezza questo momento, conclusivo della storia, vivete con saggezza ogni attimo. Siate la gioia del mio Cuore, siate la mia consolazione. Questa è la mia grande passione, questa è la grande passione, che voi consumate con me, per la perdita delle anime.

 

 

Sposa cara, questo tempo, tanto importante e tanto significativo, va vissuto come tale; così va vissuto da tutti coloro che ne hanno afferrato il grande significato. Ho dato luce a tutti i cuori, ho operato per risvegliare tutte le coscienze. Molti sono, però, coloro che luce non vogliono ricevere, molti i sordi che non ascoltano la mia parola, molti, sposa amata, in tutto il mondo.

La Madre mia piange, vedendo i figli che brancolano nel buio, inciampano, cadono, non si rialzano. Piange la dolcissima Madre sui figli perduti; piange, la dolcissima Madre sui miseri, che ella infinitamente ama: tutti li ha avvertiti, tutti li ha accarezzati, tutti richiamati con tenerezza materna; ma essi sempre sordi sono restati!

Vedo lo sguardo tristissimo di questa, tenera, Madre, vedo lo sguardo triste e mesto perché parla, parla, ma i suoi piccoli non vogliono accogliere le sue parole. Oggi la Santa, mia, Madre mi ha detto: “Figlio mio, Figlio Santissimo ed adorato, pazienta ancora un poco, pazienta ancora un poco; manda grazie numerose, manda grazie speciali: molti sono i grandi peccatori sulla terra che infrangono le sante Leggi. Figlio, amato Figlio, mi lacera il Cuore il pensiero che essi si perdano; sono afflitta, nel vedere la loro testardaggine e la perseveranza nel male. Figlio adorato, illuminali ancora con la tua luce sfolgorante; forse, essi potranno cogliere questo raggio e salvarsi!”

Amata sposa, ho concesso subito altre grazie, innumerevoli grazie a coloro che tanto ne sono bisognosi; ancora lo farò, ma vedo dei peccatori, che sono tanto incalliti nel male che non sanno più neppure riconoscerlo per tale.

Amata sposa, ho dato tutto me stesso per la salvezza delle anime, per la salvezza di ogni anima; ma resta inutile il mio sacrificio per quelle che non hanno la volontà di salvarsi, perché non credono, non sperano, non si fidano di me. Il mio, dolce, richiamo in questo momento è in ogni cuore. Non trascuro nessuna anima, non ne trascuro neppure una; ma esse, molte, sposa cara, proprio molte si stanno dimenticando di me. Molte, che mi hanno conosciuto, molte, che si sono accostate in tenera età ai miei Sacramenti ora mi disconoscono, si lasciano insidiare dal mio, tremendo, nemico che impazza su tutta la terra!

Sposa cara, le schiere nemiche sono ben agguerrite; ma voi, voi, che mi appartenete, lo siete anche di più. Nessuno viene abbattuto e vinto, se non lo vuole. Il nemico si mostra come un gigante nero e spaventoso, potente ed invincibile. Sposa, mia, cara, ripetilo, ripetilo e non stancarti di farlo: egli è un misero cane, un cane che latra dalla mattina alla sera per spaventare e terrorizzare; si mostra grandioso per fare paura. È solo un inganno, un terribile inganno del mentitore ed omicida: spaventa coloro che non hanno luce per vedere, bene, e scambiano per mostro, potente e forte, quello che invero è solo un cane attaccato ad una corta catena.

Sposa amata, nessuno dica: “Io non riesco a liberarmi dal peccato. Non riesco, perché esso mi domina, è più forte di me.”, non dica questo nessuno, perché non è vero, non è assolutamente vero: Io, Io, Gesù, do a tutti ed a ciascuno quello che serve a difendersi dalle insidie del male. Coloro che vi cascano – e molti, molti sono in questo tempo – vogliono cascarci, vogliono farsi travolgere! Chi mi ha conosciuto, chi si è accostato ai miei Sacramenti ha indossato un’armatura assai salda; basta solo esserne coscienti, basta soltanto esserne pienamente coscienti delle proprie difese ed usarle al momento opportuno.

Con dolore, con immenso dolore affermo che sono in molti coloro che si perdono in questo che è il più grande tempo di salvezza: le grazie che concedo sono grandissime, sono molte; concedo con larghezza a ciascuno che voglia opporsi al male, che voglia combattere bene la propria battaglia.

Sposa fedele, che vivi in me e ti nutri della mia linfa Divina, ripeti al mondo che ognuno può salvarsi, se vuole. Ripeti che non ci sono forze tanto potenti del male, alle quali non poter

resistere.

Guarda, guarda, sposa amata, la scena che ti mostro: non temere, sei tra le mie braccia, ben stretta, sei vicina a me. Guarda l’ingannatore quali aspetti diversi prende pur di ottenere vittorie! Guarda che astuzia usa per adescare ed ingannare gli uomini!

Amata sposa, come tu lo vedi nella sua vera dimensione, così lo vedono anche gli altri che hanno la mia luce: è un cane, rabbioso, legato ad una grossa catena, che abbaia, abbaia per spaventare, per farsi vedere potente, capace di fare qualunque portento. Come vedi, occorre andarci vicino per essere assaliti e morsi da lui; se invece si gira al largo non accade nulla: egli abbaia, abbaia, ma più di questo non può fare.

Vedo un pensiero, che è sorto nella tua mente, è questo: “Com’è possibile che questa bestia maledetta continui a fare tanto danno, pur essendo solo un belva legata che nulla può fare, se l’anima non cede alle sue lusinghe?”

Amata sposa, egli infatti nulla potrebbe, nulla avrebbe potuto mai, se l’uomo non si fosse fatto volontariamente ingannare. Egli induce al male, egli continua ad indurre al male, ma non ottiene alcun risultato con le anime forti, con le anime che restano salde in me, con quelle che entrano nel mio Cuore e ne fanno la loro, salda, dimora. Il serpente ottiene molto oggi, perché gli uomini sono ribelli, indocili, superbi, contano sulle proprie, deboli, forze e non si appoggiano alle mie, possenti e smisurate.

Sposa cara, ho aperto la porta del mio Cuore perché ogni uomo vi entri e prenda vigore. Ho spalancato la porta del mio Cuore perché in esso ci sono gioia, pace, linfa vitale. Non tema, non tema minimamente chi in esso si è rifugiato, non tema, ma attenda in pace la conclusione di questa era, ormai al crepuscolo.

Sposa amata, resta nella gioia, esulta al pensiero di essere infinitamente amata da me che sono il tuo Signore che tutto posseggo e tutto voglio donarti. Con te gioiscano anche quelli che hanno preso strettamente la tua mano.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.09.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli, tanto amati, Gesù vi dona la pace, Gesù vi riempie il cuore di gioia. Siate di Gesù, siate sempre suoi figliolini e non avrete nulla da temere.

Varie saranno le vicende della vita, ci saranno presenti il dolore e la tribolazione, ma ogni dolore sarà addolcito dalla presenza Divina, ogni tribolazione sarà alleviata dal suo immenso Amore.

Piccoli, pensate a Giobbe, come viene presentato dalla parola di Dio: venne la tribolazione, venne sempre in crescendo il travaglio fino a portargli via ciò che aveva di più caro, di più amato; egli non perse mai la fiducia in Dio e la fede non venne mai meno. Ricordate, piccoli, le sue parole: “Dio ha dato. Dio ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore!”

Piccoli cari, le tribolazioni, più o meno grandi, saranno continue anche nella vostra vita, come in quella di ogni uomo; esse non verranno mai meno, ma ciò non vi deve mai scoraggiare né far perdere la fiducia in Gesù.

In questo tempo di grande purificazione, il dolore non viene mai meno: c’è il dolore in ogni uomo, c’è la tribolazione, dovuta alla purificazione propria ed altrui. Figli, tanto amati, perseverate e non rattristatevi, perseverate e non scoraggiatevi: il dolore e la pena durano un solo momento; la felicità con Gesù sarà per sempre nel tempo e fuori dal tempo. Piccoli miei, voi siete destinati a godere per l’eternità, voi siete destinati a godere per sempre; volete sopportare con pazienza ancora qualche attimo di dolore?

Amati figli, certo, quando soffrite un minuto, vi sembra una eternità, perché la pazienza è poca e la sopportazione pure; ma pensate, pensate, figli cari, a ciò che verrà dopo, pensate a quale destino splendido vi aspetti: siete le dolci creature di Dio. Egli vi ha creato, vi ha redento, facendosi simile a voi in tutto, tranne che nel peccato; egli vi ama tanto e vi circonda di ogni premura!

Figli cari, ciascuno di voi è ora nell’occhio del ciclone della sofferenza: i peccatori devono purificarsi e gli innocenti devono offrire per essi, per la loro conversione. Travagli, quindi, ce ne sono per tutti, travagli per ogni uomo che vive sulla terra: colpevoli ed innocenti.

Pensate ancora al libro di Giobbe, così importante, così significativo in questo tempo. Egli si lamentava con Dio, dichiarandosi innocente; faceva capire di non essere responsabile del male, di alcun, grave male. Perché – si chiedeva – perché allora veniva così severamente punito? I suoi amici, nel tentativo di consolarlo, davano di Dio un’immagine non giusta. Venne, però, il momento della grande e meravigliosa risposta Divina.

Figli amati, oggi v’invito a prendere in mano il libro di Giobbe, a leggere la risposta di Dio a Giobbe e la conclusione della sua vicenda. Piccoli, leggete e riflettete; leggete e vi darete spiegazione di tante cose.

Figli cari, in ogni evenienza, in ogni circostanza fidatevi di Dio, fidatevi totalmente di Dio: l’aiuto verrà, verrà proprio nel momento giusto che non è mai quando voi lo ritenete tale, ma quando egli lo riterrà così.

Oggi v’invito a leggere ogni giorno un pochino le Sacre Scritture, v’invito a leggerle ed a riflettere su di esse. Ricordatevi bene le mie parole: siete tutti nell’occhio del ciclone della sofferenza; ogni giorno dovrete affrontarla con coraggio, con eroismo, talora. Non venga meno il vostro coraggio. Chi ha una missione non venga meno; chi ha una missione la porti fino in fondo.

Figli cari, Io vi aiuto, Io vi vengo incontro, Io vi esorto a procedere, senza stancarvi: proprio vicino alla meta sembra che le forze vengano meno. Proprio vicino alla meta! Coraggio!

Vi amo. Ti amo, angelo mio.

                                                                                 

                                                                                              Maria Santissima