Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
30.09.98
Eletti, amici
cari, nel tempo del crepuscolo siate lampade accese, quando il gelo prende i
cuori, siate fiamma ardente. Amati, ho affidato a ciascuno di voi una grande
missione; siate perseveranti e fedeli fino alla fine. La stanchezza non vi
colga, prima di aver terminato. Io sono con voi, Io, Io, Gesù, sono per voi.
Sposa cara, sposa amata, questo tempo, nel quale vivete, può definirsi il crepuscolo dell’Umanità; dopo ci sarà una breve notte, prima che sorga la grande alba luminosa. Per la maggior parte delle anime è così. Piccoli cari, per voi non è così: il crepuscolo del mondo non è il vostro, la grande, sfolgorante, alba è già sorta per voi; voi v’incamminate dentro questa luce, vi sprofondate sempre più in essa.
Amata sposa, ho chiamato per tempo ogni uomo, l’ho invitato a ridestarsi dal suo torpore ed a operare su se stesso. Quanti hanno risposto a questa mia chiamata? Quanti hanno ascoltato la mia parola?
Sposa amata, quando Dio parla, ogni orecchio dev’essere teso; quando un padre raduna i figli occorre che essi accorrano ed ascoltino attentamente le sue proposte. Amata sposa, ho trovato menti sviate, ho trovato cuori gelidi, ho visto volontà fiacche; non ho usato la forza, non sono ricorso alla violenza: non è nel mio stile. Ho atteso, ho atteso e pazientato, offrendo grazie continue, grazie speciali perché ci fossero conversione ed abbandono a me.
Questo, che è seguito, è il momento dei conti e per ognuno è tempo di bilancio, bilancio di una vita, lunga o corta che sia. Ognuno deve decidersi a farlo e questo, non se vuole, se può, se gli piace: deve e basta. Per tutti sono attimi conclusivi ed Io, Io, Gesù, desidero che si capisca e si provveda, rapidamente.
Amata sposa, cosa chiede Dio al mondo, cosa chiede un padre amoroso ai figli? Che riflettano, che capiscano la situazione, che diventino docili ed obbedienti alla sua volontà. Vedo una grande schiera di ribelli che vagano, cercando piaceri vani, svaghi nocivi: sprecano il tempo che Io dono; quello che serve per la loro conversione lo sprecano in vanità e follie! Ecco perché per molti, per moltissimi questo tempo è crepuscolare e si avvia alla notte; solo per pochi è sorta la splendida alba luminosa che incede, sfolgorante di luce, incontro a loro. Il grave peccato porta il buio e le tenebre; l’obbedienza e la sottomissione portano la grande felicità che si avvicina assieme alla luce, nella quale entrerà la schiera già pronta.
Sposa amata, a quest’ora, ogni uomo avrebbe dovuto essere figlio della luce e nessuno figlio delle tenebre. Libera nella sua scelta, l’Umanità intera si volge verso il buio: massima purificazione! Comincerà, quindi, per i prescelti il tempo, unico, di luce e fulgore di Paradiso.
Amata sposa, la purificazione sta toccando il suo culmine, la purificazione proprio in questo breve tempo che segue toccherà il suo culmine. Nel buio e nella tribolazione il mio popolo fedele sarà luce e conforto, guida e testimonianza, sarà vigore e speranza: il fratello forte darà la mano a quello svigorito; il fratello nella luce darà lume al misero nel buio. Giunge, sposa cara, per tutti il tempo dei tempi. Servitemi! Servitemi, docili e sottomessi, amici fedeli; ora vi chiedo qualcosa di più per darvi poi molto, molto, quanto mai immaginate.
Piccoli cari, non preoccupatevi di nulla: vi poserete per un attimo sul pianeta gemente e poi vi alzerete in volo verso le vette sublimi. Vedrete le grandi sofferenze, ma non cadrete in esse. Chi mi appartiene godrà sempre le delizie del mio Cuore e non dovrà gemere miseramente.
Questo avrebbe dovuto essere il tempo della felicità per tutti, avrebbe dovuto essere il tempo, gioioso, della festa generale. La festa sarà solo per pochi che hanno operato bene su se stessi per parteciparvi.
Amata sposa, chi viene a me, pentito e contrito, chi si sottomette alla mia volontà, anche se ha trascorso una vita di peccato e ribellione, avrà il perdono e potrà godere delle gioie, che Io ho preparato per i miei, fedeli, amici. Chi, però, persevera nella colpa, chi si incallisce nell’errore e non ha alcuna intenzione di mutare vita, costui, amata sposa, costui soffrirà: molto soffrirà, quanto mai prima, rischia di patire! Riferisci queste parole ai testardi che perseverano nel male e si attendono la felicità. Chi premia un ribelle? Chi dà la paga a colui che si è rifiutato di lavorare? Chi loda il negligente e l’indolente? Se questa legge è ben chiara tra voi uomini, perché dovrebbe essere differente per me, Dio?
Sposa cara, questi miei, grandi, messaggi d’Amore stanno raggiungendo tutto il mondo: sono lettere d’Amore individuali. Ognuno, che legge, capisca quello che gli voglio dire, capisca bene e metta in pratica la mia parola: la forza propellente Io stesso la dono, assieme al messaggio.
Chi comprende faccia comprendere. Chi muta vita aiuti gli altri, nelle sue stesse condizioni, a fare altrettanto.
Sposa cara, la grande missione, tutta silenziosa, sta ormai volgendo al termine: si sono spalancate già per i docili, gli obbedienti, quelli che hai tenuto per mano ben stretti, le splendide porte del Paradiso. Le tribolazioni cesseranno, il dolore scomparirà e neppure il ricordo resterà più di tutto ciò.
Sposa cara, sia lieto il tuo cuore e verdissima la speranza. Dona pace e gioia a chi hai intorno. Aiuta a sperare chi si sente spossato, ma ha buona volontà di cambiare. Immergiti sempre più nella grande luce che incede per te e per coloro che con te procedono.
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per
gli eletti degli ultimi tempi
30.09.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, amati figli, vi porto il dono della pace: desidero che il vostro cuore sia pieno di gioia.
Anche oggi Gesù permette che Io venga a voi per aiutarvi in questo, grande, cammino che state facendo. Vi ho invitato a testimoniare Gesù ogni volta che vi è chiesto di farlo. Testimoniatelo con amore e con entusiasmo. Non vergognatevi di lui; siate, invece, orgogliosi di essere suoi e fatelo comprendere a tutti con gioia. Portate sempre un segno, ben visibile, su di voi della fedeltà al suo nome. Anche il segno, figli, parla, certo, anche il segno parla, silenziosamente, ma assai efficacemente. In questo tempo Gesù ha bisogno di testimoni coraggiosi.
Figli, anche oggi v’invito a palesare la vostra fede nell’ambiente dove vivete, in quello dove lavorate. Ovunque andiate, siate coraggiosi testimoni, mai codardi, figli cari, mai timorosi. Non abbiate paura, come egli non ebbe paura dei sommi sacerdoti che minacciavano. Egli giunse fino al martirio: si lasciò condannare ed immolare, pur essendo innocente; non fuggì, non si nascose, ma permise, benché vero Dio, che fosse appeso ad una croce infamante.
Amati figli, pensate anche a me: in quelle ore, terribili, seguii ovunque il mio, adorato, Figlio; non lo lasciai un solo attimo ed il mio Cuore si spezzò assieme al suo. Per voi, figli cari, per voi è stata tanta sofferenza, perché ogni uomo fosse redento e le porte del Paradiso si dischiudessero per l’intera Umanità! Vedo che vi sono, talora, dei figli che non accettano alcun, minimo sacrificio: nel nascondimento, quando sono al sicuro, si dicono cristiani; quando, però, c’è un minimo rischio, negano tutto, si nascondono, spariscono.
Figli amati e tanto cari, per voi non sia così: quando siete chiamati a testimoniare fatelo senza paura. In quel momento, nel silenzio del vostro cuore, invocate lo Spirito Santo: egli subito verrà in vostro aiuto e vi dirà ciò che dovete fare, vi suggerirà quello che dovete dire. Non preoccupatevi di altro che di testimoniarlo, coraggiosamente; solo questo dovete fare. Al resto penserà la vostra, sapientissima, guida.
Amati, tempo fa vi parlai dei fratelli santi che vi hanno preceduto in Paradiso: ebbene, anch’essi ora sono scesi sulla terra per aiutarvi in questa, durissima, battaglia contro il male. Piccoli miei, amatissimi figli, siete in buona compagnia: assieme ai santi fratelli vi sono le schiere angeliche intorno a voi, che adorano Gesù che ha fissato la tenda nel vostro cuore.
Pensate ai vostri angeli, pensate a questi silenziosi e fedelissimi servitori di Dio. Pregateli e ringraziateli. Essi, figli cari, non si concedono mai riposo, non vanno mai in vacanza, non vi lasciano mai soli. Se camminate, essi vi stanno accanto; quando siete a tavola, sono vostri commensali; quando riposate, essi sono accanto al vostro letto e vegliano sul vostro sonno.
Alcuni figli mi dicono: “Madre, Madre Santa, sono tanto solo, sono tanto solo: nessuno mi pensa, nessuno mi ama”. Ebbene, a questo mio amato piccolo rispondo: figlio carissimo, non sei solo, sei in ottima compagnia; non sei poco amato, sei amatissimo.
Prendete piena coscienza di questa vostra, sublime, condizione e non permettete al tremendo ingannatore di insidiarvi e farvi tremare.
Nel momento della nascita siete stati affidati ad un dolcissimo angelo custode: come vedete, Dio ha pensato a tutto. Capite ora quanto siete curati, quanto aiutati, quanto amati! Sia ogni attimo di vita un inno di lode e ringraziamento a Dio che pensa sempre a voi e provvede, amorosamente, ad ogni vostra necessità, mentre voi, talora, vi dimenticate di questo, dolcissimo Padre. Adoratelo! Adoratelo, sempre, figli cari, sempre, nella gioia e nel dolore!
Vi amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima