Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.10.98

 

 

Eletti, amici cari, il nuovo giorno è, ormai, quasi giunto. Voi siete pronti, ma molti mancano all’appello. Ad uno ad uno vi ho chiamati, per nome vi ho chiamati. Perché tanti non hanno sentito la mia voce? Perché tanti la ignorano, anche se è forte e potente? Il Padre non ha dimenticato nessuno dei figli; ma quanti figli hanno ormai dimenticato il Padre!

 

 

Sposa amata, desidero che tutti abbiano i doni, vistosi e splendidi, che Io ho preparato, desidero che ogni uomo possa riceverli. Ho radunato, quindi, i miei piccoli, ho annunciato loro il mio progetto sublime, il mio progetto d’Amore infinito su ciascuno. Una parte ha esultato d’immensa gioia e si è messa in cammino, felice, verso la grande meta, da me prospettata; ma una parte è rimasta sempre sorda al mio invito: ribelle prima, ribelle dopo alla mia volontà.

Amata, perché alcuni uomini ignorano la mia voce che pur è alta e potente? Perché? Io te lo dico: essi vogliono agire secondo la propria volontà, vogliono fare a modo loro e non a modo mio. Ebbene, si sappia che non può ricevere i miei, grandi doni, quelli che sto per elargire, chi vive nella disobbedienza. Sono molti, sposa, non pochi, coloro che desiderano la gioia e la pace, commettendo ogni giorno grandi nefandezze. Come si può essere tanto insipienti e stolti, da non saper esaminare neppure se stessi?

Guai a quelli che s’inventano nuove leggi, difformi dalle mie! Guai a coloro che seguono queste leggi, inique, e credono di procedere bene! Non c’è legge umana che possa essere retta, se in difformità dalla mia! Ecco i falsi legislatori, ecco i miei più accaniti nemici: ogni giorno inventano una legge nuova per opprimere i deboli e sopprimere i piccoli indifesi. Guai, ripeto, guai a quegli stati che hanno approvato leggi che sono delitti, che sono abomini, che sono contrarie a quelle che Io, Io, Dio, ho dato all’Umanità! Vi saranno pene dure, durissime per chi tali leggi ha promosso, per chi tali leggi ha diffuso, gravi pene per chi tali leggi ha seguito, ben conscio di fare ogni cosa contro il mio volere!

Vedo il tuo volto, triste e desolato; pensi: “Tale legislazione, nefasta, è quasi in tutti i paesi del mondo. Che accadrà? Questa legge è stata imposta anche nel mio, dolce paese. Che avverrà?”

Amata, diletta sposa, resta fedele e serena nel mio abbraccio ed ascolta le mie parole: molti sono gli stati ribelli, molti gli stati che hanno promosso leggi inique e maledette, suggerite dal mio nemico ed inculcate da esso nelle menti più deboli, come se fossero giuste. Stato per stato hanno, aperto con me un grosso debito. Vedi: ho atteso, ho aspettato, ho dato molto tempo per saldarlo.

Ho parlato attraverso la bocca del mio Vicario, ho ripetuto, sempre attraverso le sue labbra, ho ribadito gli stessi discorsi nel cuore dei potenti affinché provvedessero e mutassero linea di condotta. Il risultato non è cambiato; anzi, altri abomini si sono aggiunti a quelli precedenti, sempre più gravi e vergognosi.

Ora ti dico, sposa mia, ti ripeto, sposa amata: stato per stato deve immediatamente rivedere la sua legislazione, stato per stato deve ritornare alla mia Legge. Questo dico e questo voglio!

Anche il tuo, piccola, deve rivedere e cancellare le leggi sbagliate, deve riparare gli errori fatti, deve ritornare alle mie Leggi e ripristinarle su tutto il territorio. Questo deve accadere entro un breve limite di tempo, entro un esiguo limite di tempo!

Sposa amata, vedo la tua tristezza, profonda, leggo il tuo pensiero: “Queste leggi maledette sono, ormai, tanto radicate nelle menti deviate che sarà assai arduo sradicarle, ormai!”

Quello che è impossibile agli uomini non lo è per me: quello che voglio avverrà, sposa cara, avverrà, perché Io lo desidero e sono Dio, non solo Uomo.

Consola il tuo cuore afflitto: manderò il mio Spirito ovunque; i cuori sensibili capiranno e quelli socchiusi si dischiuderanno di più. Vedrai ciò che accadrà. Vedrai nei fatti gioiosi la mano potente del tuo Signore; vedrai nei fatti dolorosi la sua giustizia. Misericordia e giustizia procedono, tenendosi ormai per mano: dove non viene accolta la misericordia subentrerà, subito, la giustizia.

Ogni uomo vedrà su di sé la mia mano: esulterà il giusto, finalmente consolato; tremerà l’iniquo, nel vedere fallire tutti i suoi piani, quelli stessi che poco prima erano andati in porto, anche se frutto di arroganza, superbia ed ingiustizia.

Amata sposa, il mio, tremendo, avversario, proprio ora si è illuso di avere la vittoria in pugno e suscita discordie, porta divisioni ovunque: nella famiglia, nei posti di lavoro. La società obbedisce alle sue leggi più che alle mie. Ebbene, questo messo, infernale, ha conquistato molte menti e molti cuori; ma Io gli toglierò potere: nelle menti la nebbia si dissolverà, nei cuori il ghiaccio si scioglierà e i miei figli capiranno l’inganno e le trame dell’ingannatore. Amata, sposa fedele, nel dolore e nella penitenza forzata gli uomini ammetteranno i propri errori, piegheranno il capo e piangeranno i loro peccati. Chi, malgrado tutto, vorrà perseverare nel male, ebbene, costui avrà voluto, avrà cercato, avrà chiamato la sua, totale rovina! Amata, quello che è stato non sarà più, quello che è accaduto non accadrà. Gli uomini torneranno a me, contriti ed umiliati. Come l’albero, dopo una forte grandinata, sarà il genere umano: prima molto abbattuto, poi, però i nuovi germogli sorgeranno più rigogliosi di quelli precedenti e, al tempo suo, si coprirà di magnifici fiori e darà frutti abbondanti.

Amata, dilata la tua mente, prova a dilatarla all’infinito; indi, pensa quello che Io penso: la mente umana non può accogliere, nella sua limitatezza, il mio pensiero!

Vedrai accadere cose meravigliose: gioisci, esulta. Nel mio Cuore godi le mie delizie.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, vi porto la pace profonda del cuore, vi dono la gioia di Gesù. Chiudete gli occhi nel silenzio e pensate ai doni che ogni giorno ricevete non per merito, piccoli miei, ma per la grande bontà di Gesù. Nessuno di voi si senta meritevole, ma sia grato ad un Signore, così grande, così generoso, così splendido che mostra tanta tenerezza verso di voi.

Piccoli, vedo che sono cadute tutte le vostre sicurezze; ne siete un pochino rammaricati. Questa è una conseguenza normale. Non accade nulla a caso: sapete che non avviene ciò che Dio non permetta o non voglia. Le sicurezze, quindi, sulle quali appoggiavate la vostra vita, stanno cedendo, stanno cedendo, una dopo l’altra. Gesù così vuole. Dovete staccare il vostro cuore da tutto per chiuderlo nel suo, Divino.

Amati, ricordate le parole di Gesù: “Lì dove è il tuo tesoro è il tuo cuore.” Ebbene, se voi non avete altro tesoro che Gesù, solo lì sarà il vostro cuore e non altrove. Perché questo possa accadere è necessario perdere tutto, perdere tutto ciò che non conta per avere quello che conta.

Figli cari, riflettete su queste mie parole e lasciatevi condurre per mano da una Madre che vi ama e vuole vedervi presto, pienamente, felici. Se perdete qualcosa, che per voi era tanto importante, non crucciatevi, non addoloratevi: Gesù vi toglie il poco per darvi il molto. Se davanti a voi si chiude una porta, non rattristatevi come bimbetti, non gemete, come piccoli che si vedono soli ed abbandonati: si chiuderà una porta, ma se ne aprirà un’altra, molto più importante e uscirete da un luogo angusto per entrare in un altro più spazioso, molto più ampio e delizioso.

Figli cari, forse ora non potete ben comprendere il mio discorso; non lo comprendete subito, ma, tra poco, quando nella vostra vita capiteranno molti fatti, incomprensibili ed inaspettati. Vi avviso, vi avviso, piccoli miei, perché siate pronti al momento opportuno, siate pronti e gioiosi sempre.

Amati, vorrei che voi capiste che le cose del mondo non contano, che dovete staccarvi sempre più da esse. Quando sarete staccati, la loro perdita non vi sconvolgerà: chi ha Dio ha tutto e nulla gli manca; chi ha Dio è il più ricco e non deve tremare per nulla.

Figli cari, molti di voi – e con gioia immensa lo dico – molti di voi si sono, totalmente, donati a Gesù nel cuore, nella mente, nell’anima. Ebbene, dico a questi miei, meravigliosi figli: avete tutto; scegliendo di vivere con Gesù, avete scelto il Paradiso già qui, sulla terra.

Piccoli, cosa volete aggiungere al tutto? Ogni giorno della vostra vita sarà un tenero abbraccio con la felicità e le pene, le fatiche si trasformeranno in momenti di gioiosa intimità con Gesù!

Il futuro, vi chiedete: cosa accadrà nel futuro? Chiudete ancora gli occhi e pensate alle cose più belle, alle gioie più pure. Ebbene, con Gesù questi sogni saranno realtà. Sappiate solo perseverare, perseverare, senza mai giungere alla spossatezza. Dovete arrivare fino alla conclusione di un processo che per molti di voi è un volo, un sublime volo verso il Paradiso.

Piccoli, camminate nella luce ed Io vi mostro il Paradiso non per un attimo, ma per un tempo senza tempo! Sia, quindi, sempre gioia l’attimo che viene, sia gioia l’attimo che va. Sia sempre così d’ora in poi la vostra esistenza, perché, figli cari, per voi, che interamente a Gesù vi siete donati, è già giunto il Paradiso: siete all’ingresso e procedete sempre di più.

Qualcuno di voi pensa: “Sarà il Paradiso sulla terra o nel Cielo?” Vi dico che sarà prima qui, sulla terra, e poi, in un crescendo di felicità, proseguirete verso il Cielo! Contenti, figliolini cari?

Siate felici, sempre, e pieni di speranza!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima