Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.10.98
Eletti, amici
fedeli, la mia luce splende viva su di voi. Camminate in essa, procedete in
essa: le fatiche quotidiane vi sembreranno meno dure e ogni pena si trasformerà
in gioia. Voglio che l’Umanità intera veda la mia luce splendida, goda la mia
pace e conosca, finalmente, un tempo di piena realizzazione e felicità.
Sposa amata, molti sono
quelli che procedono nel tunnel tenebroso, molti che hanno scelto di
incamminarsi in esso, perché insidiati ed ingannati dalle attrattive del mondo.
Ora procedono, in massa, questi miseri e si sostengono, a vicenda, nel male.
Amata sposa, posso permettere che tanti procedano verso la rovina? La Madre mia
mi supplica per essi, intercede per i suoi figli, che vede ormai giungere,
rapidamente, alla conclusione.
Amata, chi sceglie
il male inciampa e cade, continuamente. Quale futuro ci può essere per costui?
Le mie grazie
scendono, copiose, sull’Umanità che non le coglie, i miei doni sono
innumerevoli, ma non vengono compresi; ho messo nei cuori il senso, sempre più
percettibile, della fine imminente. Perché, sposa amata, ho fatto questo? Non
voglio che le mie predilette creature si spaventino, si terrorizzino; non è
certo questo a cui miro. Voglio che le mie amate creature pensino, pensino,
riflettano, capiscano e si preparino.
Per ogni uomo c’è un
tempo stabilito, per ogni uomo c’è uno spazio terreno per la sua vicenda; oltre
quello non può andare, oltre quello non gli è concesso di procedere. Amata
sposa, nessuno avrà neppure un solo attimo in più di quello già fissato che,
peraltro, nemmeno il più vicino al mio Cuore conosce. Valgono per tutti le mie
parole: verrò, come un ladro, verrò, come ladro nel tempo non previsto, nel
momento non aspettato. Verrò all’improvviso – l’ho già detto e lo ripeto –
verrò all’improvviso, come folgore che viene e passa in un attimo: non si sa da
che parte venga e dove intenda colpire.
L’Umanità intera
vedrà prima una grande luce interiore, una luce grande e sfolgorante: sarà un
bagliore, percepito chiaramente dalle coscienze. Durante questo momento ogni
anima dovrà in un istante fare la sua scelta. Amata sposa, ho dato tanto spazio
di tempo. Per certe anime le opportunità sono state continue e numerosissime;
ebbene, anche per queste la clessidra del tempo ha ormai fatto cadere l’ultimo,
suo granello di sabbia. Guai a chi, avendo avuto tempo, aspetta ancora! Guai a
chi pensa che la sua vita proceda senza limite!
Amata, guai allo
spensierato che procede e non pensa, procede nell’errore e non riflette! Guai a
chi vive la sua giornata, senza nulla costruire!
Amata sposa, sappia
bene il mondo che il Signore della storia sono Io, Io, Gesù, e sono nel mondo
per chiamarlo a salvezza. Il mio Amore infinito mi ha fatto incarnare e patire
il massimo del dolore; il mio Amore mi spinge ora a parlare ad ogni uomo perché
il Paradiso sia la sua patria ed imbocchi subito la strada per esso.
Amata, c’è una
grande chiamata delle coscienze; ogni uomo la sente, non solo quello che ha
conosciuto il mio nome, ma anche quello che, senza sua colpa, non ha mai
sentito parlare di me.
Sono il Signore di
tutti, sono pieno di tenerezza per ogni uomo; ho attraversato le vie segrete
dei cuori, le ho percorse tutte, ho preparato ciascuno a fare il passo,
importante e decisivo, che presto chiederò di fare. Amata, questo è il momento
ormai delle risposte, questo è il tempo della decisione ultima.
Sposa cara, oggi,
più che mai, ti chiedo di fare ogni cosa secondo la mia volontà. Non ti
preoccupare del sacrificio, della fatica; dona con generosità, offri con
larghezza, perché, passato questo tempo, altro non ce ne sarà, dona, perché
quello che offrirai ti ritornerà centuplicato.
Amata sposa, se gli
uomini, spensierati, capissero l’importanza del momento che stanno vivendo nessuno
proseguirebbe nella sua spensieratezza, ma diverrebbe avveduto e saggio. Vedo
che il testardo resta tale, vedo che lo sviato non si preoccupa di cambiare,
vedo che il dormiglione non intende cambiare condotta. Ecco: la mia luce
sfolgorante è ben viva in ogni cuore; occorre adesione, immediata!
Amata, ti ho detto
che sono nel mondo, sono accanto ad ogni uomo e parlo al suo cuore con voce assai
percettibile. Porta al mondo il mio grande ed ultimo messaggio d’Amore. Ogni
uomo ascolti la voce che viene dal profondo del suo essere e capisca che sono
Io, Io, Gesù, che parlo; faccia silenzio intorno a sé ed ascolti quello che
dico. Cessi la grande confusione, cessi il chiasso; ognuno si racchiuda nella
sua stanzetta interiore e colga il messaggio che sto dandogli. Guai a colui che
non è riuscito a smuoversi, guai agli stolti di questo tempo: si prepara per
loro, ormai, una dolorosa conclusione!
Amata sposa, nessuno
si spaventi, nessuno, che mi appartiene ed ascolta la mia voce, si faccia
cogliere da terrore. È gioia il presente, ma sarà proprio esultanza il futuro
per chi in me ha confidato, a me si è abbandonato, con me è vissuto, per me ha
sofferto. Desidero che il mondo conosca la mia grande tenerezza, il mio immenso
Amore. Voglio che, prima della giustizia perfetta, passi ovunque nei cuori la
mia, infinita misericordia.
Ancora un poco ed
accadrà l’imprevedibile nella vita di molti uomini. Ancora un poco e la storia
presente sarà cancellata, perché è giunta quella futura, da me preparata e
voluta. L’anno zero segnerà un azzeramento di tutto quello che è stato. Ciò che
è stato non sarà più; quello che sarà non è mai stato! Con gioia, sposa mia,
pensa a questo, con gioia.
Mia diletta, attendi
le novità, che Io farò entrare nel mondo! Ora ogni uomo che mi appartiene deve
conformare la sua volontà perfettamente alla mia, deve volere quello che voglio
e rifiutare ciò che rifiuto.
Amata, Io mostrerò
al mondo prima il mio Amore infinito, la mia grande tenerezza di Padre, poi,
però vedrà anche la mia potenza: ognuno capirà che Io sono Dio e devo essere
obbedito, lodato, adorato. Io, Io solo, sposa cara, sono Dio, sono l’unico Dio
ed il mondo ben presto lo capirà!
Sarà immensa
felicità per te, sposa fedele, che tanto soffri, nel vedere la freddezza dei
cuori nei miei confronti!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.10.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, figli
amati, giorno grande, giorno benedetto questo: Gesù vi dona la sua pace e vi
riempie di gioia santa. Figli cari, santificate il giorno presente: questo è il
giorno del Signore. È domenica: riposatevi dalle vostre fatiche, onorate Dio in
modo speciale, col pensiero, con le opere, con carità verso il vostro prossimo.
Amati, sono molti
coloro che si dimenticano di questo giorno e lo dedicano allo svago, al
divertimento, scordando il preciso Comandamento di Dio. Vedo molti figli svagati
in questo senso. Vado vicino a loro e parlo dolcemente al cuore, ma molti sono
ormai abituati alla disobbedienza, incalliti nella disobbedienza: non odono la
mia voce, non sentono le mie parole!
Amati figli, non si
può trasgredire le Leggi sante ed aspettarsi gioia e pace, non si può
trascurare Dio, fino a dimenticarlo, e poi ricorrere a lui solo nel bisogno,
quando piomba addosso la grande purificazione. Figli cari, essa sarà per tutti
al culmine in questo anno che si apre: ogni conto deve essere saldato. Guai a
quei miseri che, con superficialità, hanno preparato per sé un debito
lunghissimo, facendo il male giorno dopo giorno, ignorando il mio, dolce
richiamo, il mio, amorosissimo richiamo!
Amati figli, che
siete lontano, Io piango lacrime di sangue per voi, figli, che vivete nel
peccato gravissimo e vi siete incalliti in esso! Io sono afflitta per voi.
Dovete subito saldare il vostro debito; fatelo, spontaneamente, prima che il
Signore della storia vi presenti il conto!
Amati figli, il
Signore della storia è Gesù. Il suo Cuore è colmo di misericordia e la sua
tenerezza è grandissima. Pensate, figli lontani, ai vostri errori, pensate al
dono, grandissimo, della vita, al suo significato. State per tornare a Dio,
dovrete tutti tornare a lui; se vi siete allontanati per un pochino, senza
capire bene il senso del vostro agire, ora ritornate, ritornate, figli, perché
non sapete quando vi chiamerà! Nessuno sa quale sarà il suo giorno, che
inizierà come un altro, ma finirà in modo del tutto diverso.
Figli, oggi v’invito
a pensare e pregare molto per tutti i fratelli che non sono riusciti a dare un
senso alla vita, a capirne il grande significato. Qualcuno pensa, qualcuno dei
miei figli pensa: “Non ho fede sufficiente; la mia è debole e vacillante. Non
riesco a staccarmi dalle cose del mondo: esse mi allettano, mi travolgono. Che
posso fare?”
Figli cari,
chiedete, chiedete con forza, chiedete la fede e l’avrete. Chiedetela e vi sarà
data. Chiedete la fede, implorando Dio che è buono, che è generoso: perché dovrebbe
negarvi una cosa giusta che chiedete? Se il figlio chiede al padre del pane,
può egli dargli una serpe? Se voi uomini con i vostri figli siete buoni e
generosi, quanto più lo sarà il Padre del Cielo!!!
In quanto al
distacco dalle cose nocive del mondo, questo dipende anche da voi, sempre da
voi.
Se sapete che un
cibo vi fa morire, lo mangiate? Rispondetemi, piccoli, rispondete alla Madre
vostra. No, di certo! Vi guardate bene dal farlo, perché sapete che andate
incontro al grande dolore ed alla morte! Ebbene, i piaceri ed il godimento, che
molti miei figli cercano, equivalgono ad un cibo velenoso che ha l’aspetto
assai attraente, ma che contiene tossico che uccide, non subito, talora non
subito, ma a poco a poco conduce alla rovina.
Figli cari, avete le
facoltà intellettive, avete queste facoltà; usatele, usatele e non vivete come
sconsiderati. Avete la volontà e la libertà, che sono doni grandissimi, ma
anche grandi responsabilità.
Figli cari, tanto
cari, che siete in cammino verso il traguardo, pensate a ciò che fate e non
vivete nella stoltezza e nella insipienza. Quest’anno, al quale andate
incontro, è quello della penitenza. Fatela prima, spontaneamente, chiedendo
perdono dei vostri errori!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima