Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.10.98

 

 

Eletti, amici cari, gettate le vostre pene nel mio Cuore; stringetevi ad esso e non abbiate paura: Io sono il vostro Dio e vi amo.

 

 

Sposa amata, molte sono le pene degli uomini, molti i problemi che ogni giorno si affacciano all’orizzonte della vita. Conosco i vostri problemi e vedo la fatica che fate per risolverli. Amata sposa, getta ogni tua preoccupazione nel mio Cuore: ti darò forza e consolazione. Chi ha fede in me non deve mai cadere nello sconforto. Chi ha fede in me avrà vigore sufficiente per far fronte alle sue difficoltà.

La vita dell’uomo è fatica, sposa cara, dalla nascita fino alla conclusione è grave fatica: la mia creatura prediletta deve pagare il debito, contratto dal peccato d’origine, l’ultimo lo salda con la morte.

Amata sposa, non ti rattristi questa parte della sorte umana: Io, Io, Gesù, sono accanto all’uomo che soffre, sono vicino all’uomo che geme. Non è rimasta sola la mia, piccola, creatura in questo suo, continuo, travaglio. Per consolarla e ridarle vigore Io, Io, Dio, ho preso carne umana, ho camminato per le vie del mondo, ho sofferto tutti i dolori possibili. Io, Io, Gesù, pur essendo senza peccato, ho patito le pene dei peccatori, ho preso su di me il debito di tutti e l’ho saldato con la mia, terribile sofferenza.

Sposa, il vostro, pesante debito Io l’ho saldato; a voi resta da pagare solo poco, restano gli spiccioli. Questo vostro travaglio terreno non sarebbe stato mai sufficiente a pagare le conseguenze della grave colpa di Adamo.

Pensa alla vita dei progenitori, pensa alla loro vita originale, prima del peccato: era gioia il giorno, era gioia ogni giorno, armonia la vita, la Divinità sempre vicina e i rapporti che c’erano con essa erano quelli di Padre con il figlio; liberamente l’uomo dialogava col suo Dio, che gli mostrava il volto dell’Amore e della tenerezza.

Adamo peccò di superbia, come sai. Adamo perse la confidenza con il suo Dio e fu costretto a mutare condizione di vita. Il Dio vicino e pieno di paterna tenerezza, divenne Dio rigoroso. L’uomo perse l’amicizia e l’intimità con me, a causa della sua colpa d’origine e delle disobbedienze che seguirono.

La vita, certo, nel mio progetto originale non era tale fatica, la vita era gioia ed armonia; all’uomo avevo affidato il compito di completare la mia opera, di realizzarsi, pienamente, in tale modo.

Amata, se l’uomo avesse sempre obbedito, come figlio docile e sottomesso, già la terra sarebbe divenuta l’Eden di prima, ogni uomo vedrebbe il mio volto ed il travaglio sarebbe terminato. Così non è stato, così non è: l’uomo è stato ribelle e lo è ancora, ogni giorno di più; l’uomo è stato superbo e lo è ancora, ogni giorno peggio.

I figli docili e sottomessi sono in piccolo numero, quelli che si ribellano e non vogliono obbedire sono la maggior parte. Che fare, sposa cara? Possono godere il colpevole e l’innocente lo stesso dono, possono avere il colpevole e l’innocente la stessa sorte? Questa non sarebbe giustizia, mia diletta! Il figlio obbediente viene premiato e lodato; ma il figlio indocile va ammonito ed educato, perché deve mutare comportamento, deve assolutamente farlo! Eecco allora che gli abitanti della terra, tutti amatissimi figli, devono imparare ad essere docili ed obbedienti, umili e sottomessi.

Guarda, amata sposa, guarda, invece, come sono divenuti ribelli i miei figli; fra essi c’è una grande divisione: pochi quelli docili, figli obbedienti e pronti a fare la volontà del Padre, molti coloro che hanno preso la loro strada e fanno la loro volontà, non quella paterna.

Tutti devono giungere a fare la mia volontà, tutti i figli devono divenire docili e sottomessi perché la terra divenga giardino fiorito e profumato, com’era all’origine. Un solo ribelle provocherebbe grave disordine, un solo ribelle indurrebbe gli altri ad imitarlo. Ebbene, amata sposa, vedi quanti ribelli ci sono oggi nel mondo? Vedi in quanti sono? Di questi non ne resterà più nessuno: ogni uomo diverrà docile e mansueto.

Sposa cara, vedo il tuo sguardo perplesso e pensieroso. Questi i tuoi pensieri: “Come può accadere in poco tempo ciò che in milioni di anni non è accaduto? Sulla terra i ribelli ci sono sempre stati; oggi, poi, il numero è così aumentato da sembrare impossibile convincere tutti a cambiare vita.” Ciò, che è impossibile all’uomo è possibile a me che cambierò la faccia della terra in un attimo.

ciò che vedi, più non lo vedrai, la ribellione scomparirà, le spine ed i rovi saranno tagliati ovunque e la terra si coprirà di gigli, rose, fiori di ogni specie. Non intendo parlare solo di specie vegetale, intendo parlare di anime pure, belle, armoniose. Il mio progetto è in piena attuazione; ora ne vedi solo una minima parte, ma presto, con gioia, con grande gioia vedrai il resto.

Sposa amata, confida, confida in me: l’uomo propone le sue scelte; Io, Io, Dio, dispongo ogni cosa, secondo il mio progetto. Lascio, amata sposa, lascio che gli uomini facciano il loro gioco, liberi sono di muovere le loro pedine: come in una grande scacchiera, ognuno fa la sua mossa, liberamente. Quando i superbi crederanno di avere concluso la partita a loro vantaggio, interverrò Io, Io, Gesù, e li umilierò tutti.

Amata, la mia vittoria finale è vicina. Beato chi con me ha giocato, chi si è schierato al mio fianco: le sue sofferenze cesseranno e delle umiliazioni svanirà anche il ricordo!

Sposa amata, celebreremo assieme il giorno della vittoria. Chi con me ha giocato con me vincerà; chi contro di me ha osato operare sarà umiliato ed espulso.

Sposa amata, il piccolo travaglio passerà presto e la gioia diverrà un oceano nel cuore dei miei, fedeli, amici.

Soffrite con me, anime belle, soffrite la mia passione: godrete con me le sublimi gioie della vittoria del bene sul male!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, siate pieni di gioia, godete la pace profonda del cuore, che Gesù vi dona.

Amati figli, Gesù mi manda a voi ogni giorno perché vi sentiate confortati ed aiutati dalla Madre nel vostro travaglio quotidiano. Dovete sopportare con pazienza le piccole pene, dovete essere forti e coraggiosi, perché presto esse avranno fine. Gesù non ha promesso a nessuno una vita senza sacrifici e senza difficoltà; Gesù ha preannunciato che la sua sequela avrebbe portato fatica ed umiliazioni, persecuzione e dolore, tormento e fatica, ma ha anche detto che colui che persevererà fino all’ultimo avrà la salvezza e la gloria.

Ecco ciò che dovete sempre, tenere ben presente. Il mondo oggi ha bisogno di coraggiosi testimoni. Chi testimonia Gesù viene facilmente seguito da animi sinceri che cercano la gioia e la pace non trovata nel mondo. Chi testimonia con coraggio è come una lampada, ben accesa, messa su di un alto monte: chi la vede capisce quale strada deve intraprendere per avere la vera pace e la vera gioia.

Amati figli, siate pieni di esultanza, perché Gesù ha scelto voi come lampade: la sua luce vi tiene bene accese, la sua luce splende in voi, cari piccoli.

Ognuno è stato posto in un ambiente diverso. Intorno c’è tanta oscurità, sì, figli, intorno a ciascuno di voi c’è tanta tenebra; voi, però, siete luce. Questo è il dono sublime di Gesù: vi ha reso luce per il mondo che vi circonda. Chi vi è vicino può, se vuole, seguire questa luce Divina che è in voi. Chi cerca luce in voi troverà luce: Dio opera in voi con grande potenza. Voi, figli, voi, cari figli, siete un segno, un segno, visibile e tangibile, della misericordia e della tenerezza Divina. Gesù vi ha voluto tali.

L’uomo di terra vorrebbe vedere Dio, parlare a Dio, come fa con un suo simile. Questo, però, non è possibile, ecco, però, che il Signore, dal Cuore pieno di tenerezza, ha preparato delle anime speciali, le ha ricolmate del suo Spirito, ha cambiato il loro cuore, le ha fatte tutte sue, specchio del suo Amore, specchio della sua bellezza, specchio della sua tenerezza. Queste anime sono state mandate come angeli tra gli uomini, come esempio, come testimonianza: ecco, che la terra, tenebrosa per il grande peccato, ha fiaccole ovunque, fiaccole ben accese che indicano qual è il cammino giusto da percorrere, quale la via che conduce al Paradiso.

Vedendo queste anime belle, i peccatori ravvisano il loro stesso volto, ravvisano un essere fatto come loro, ma trasformato dall’opera e dall’azione di Gesù. Possono costoro dire a se stessi: “Se quest’anima è riuscita così bene a vincere l’errore ed il peccato, posso riuscirvi anch’io, posso provarci anch’io. Non trovo davanti a me un essere trascendente, tutto spirito, misterioso e incoercibile, vedo un uomo come me e gli posso parlare, lo posso toccare. Ebbene, anch’io desidero intraprendere il suo, stesso cammino. Anch’io lo farò.”

Vedete, figli cari, come una testimonianza edificante edifica e trascina al bene. Vedete tanto male sulla terra; perché? Perché, figli amati? Molti sono stati gli scandali; molti sono ancora gli scandali. Lo scandalo è un gran danno, porta molta rovina, allontana da Dio le anime e le volge a cercare il male, ad imitare il male.

Non dimenticate mai le severe parole di Gesù nei riguardi degli operatori di scandali.

Figli amati, avete ben capito che il sublime compito vi è stato dato? Ora voi siete già assai avanzati nel cammino, ma non l’avete ancora concluso.

Figli amati, prendete tutto il vostro coraggio; Gesù ve ne dona a fiumi. Prendete tutto il vostro coraggio e proseguite il volo, fino alla fine. Siete come candide colombe che vanno incontro a Gesù che torna a dare vita alla terra.

Siete luce; siate luce! Vedrete: la luce vincerà sulle tenebre!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima