Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.10.98
Eletti, amici
cari, voi non potete nemmeno immaginare le meraviglie che ho preparato per voi:
mente umana non può giungere ad afferrare i progetti Divini. Vi dico di essere
gioiosi e non tristi, pieni di vigore e non spossati: la vostra sorte è la più
sublime, perché siete stretti al mio Cuore in un momento di freddezza generale,
in un momento assai doloroso per me.
Sposa amata, il poco
tempo si sta consumando, ormai, rapidamente. Sai quello che significa, piccola mia,
perché più volte l’ho spiegato. Sembra che i giorni passino tutti uguali, quasi
monotoni, perché ti trovi a fare sempre le stesse cose; ma in ognuno di questi
giorni è nascosto un momento di delizia con me ed un momento di prova, da
offrire a me. Questi sono i due momenti più costruttivi della giornata, di ogni
giornata. Nel momento della delizia senti la mia presenza viva in te e ti
sembra che la vita sia splendida: è come un attimo, nel quale il tuo essere
intero viene trasportato in Paradiso e ne gusta la sublime bellezza. Nel
momento della prova la tua piccola pena ti fa pensare alla mia, grande,
passione, quella che ho sofferto per redimere anche te, amato scricciolo. Il
pensiero ti edifica ed il tuo amore per me cresce sempre di più.
Sposa amata, questi
momenti, che ti dono, li offro anche agli altri uomini, perché Io sono Dio
d’Amore e non riservo il mio, immenso, Amore ad uno soltanto, ma a tutte le mie
creature predilette! Io offro all’uomo di ogni tempo, in modo speciale all’uomo
di questo tempo; ma il mio dono non è capito, non è colto, non è apprezzato.
L’uomo d’oggi comprende bene solo il momento della prova: in quell’attimo si
ricorda che c’è Dio non per lodarlo, benedirlo, adorarlo, ma per rimproverarlo
e supplicarlo – quando resta ancora un po’ di fede – perché cessi la prova e
torni la gioia.
L’attimo di delizia
neppure lo comprende, lo attribuisce ad altre cause: al caso, all’aiuto del
prossimo. La sua mente annebbiata non giunge a me. Nasce nel cuore, quindi, una
profonda insoddisfazione. La prova diviene poco costruttiva, quando non è
capita; l’anima non si edifica, senza fede, e il cuore non muta, se non si apre
a me, Dio.
Amata sposa, quante
volte ho visto una profonda tristezza nel tuo cuore, facendo questa
constatazione: delle anime provate, provate, continuamente, non riescono a
cogliere questo, sublime dono, restano nel male, procedono nell’errore, non si
volgono a Dio per supplicare il perdono. Le prove salutari continuano, ma nulla
muta, nulla cambia.
Sposa amata, lo sai
quanto mi è cara ogni anima: l’amo tanto che subirei ancora il martirio per
salvarne una soltanto, se questo servisse; ma quella che è decisa a rifiutarmi
non cambierebbe neppure allora. L’amo, ho detto, e quindi opero con potenza per
salvarla. Agisco nel profondo del cuore, agisco sulla sua mente; ma questa mia
azione avviene nel nascondimento e nessuno la conosce, se non l’anima
interessata. Quello invece che tutti potete vedere e capire sono le prove, le
pene, il travaglio, che permetto: vi accorgete da questi segni che desidero far
mutare vita al peccatore, che desidero scuoterlo ed attirarlo a me. Se anche
questi non reagisce, perché la volontà è ribelle – Io non mi stanco d’offrire
grazie ed opportunità – nessuno potrà dire al momento del giudizio: “Non mi è stata
offerta la possibilità di salvezza. Non mi è stata concessa alcuna
opportunità.”
Ecco, amata, come opera il tuo Signore: offre, offre grazie continue, anche se
queste non vengono capite e colte. Se gli uomini fossero più umili e docili,
più attenti alla mia azione, ti dico che nessuna anima si perderebbe, ma tutte
si salverebbero e l’inferno non ne accoglierebbe altre.
Non è così, sposa
mia, non è così! Amata sposa, questa mia passione continua giorno dopo giorno.
Guarda, diletta, la
scena che ti mostro: vedi come una nevicata fitta, fitta; la vedi scendere,
continuamente, in un luogo dal quale provengono forti grida scomposte. Guarda
bene, sposa amata, vedi quel grande fuoco che non si estingue mai: lì è diretta
la grande nevicata. Quelli, però, che sembrano fiocchi di neve, non lo sono,
amata, rappresentano, invece, le anime, le anime che ogni giorno in gran numero
precipitano nell’abisso di disperazione, lì, dove chi entra non ha più speranza
di uscire.
Vedo il tuo sguardo,
pieno di orrore, leggo il tuo pensiero nascente: “Mio adorato Gesù, possibile
che siano tante quelle che giungono a tale rovina? Amore mio, cosa si può fare
perché altre non vi giungano?”
Mia piccola, il
mondo che l’uomo ha costruito in questo tempo è un mondo senza Dio, è un mondo
che mi rifiuta; il risultato è la ribellione massima alle Leggi morali. L’uomo
si comporta come un animale impazzito; la sua guida diviene l’astuto serpente
che lo seduce con false lusinghe, poi, lo trascina con sé in questo, maledetto,
abisso di disperazione.
Amata, il rimedio
resta sempre lo stesso: preghiera, preghiera, preghiera e penitenza: la
preghiera di molti salverà delle anime; la penitenza, fatta volontariamente,
attirerà fiumi di grazie. Con esse altri miseri in pericolo giungeranno alla
salvezza.
Sposa mia, dillo al
mondo, ripetilo che, senza pentimento dei propri errori, senza profonda
contrizione, senza sottomissione a me, Dio, non ci può essere alcuna salvezza.
Ripetilo, sposa fedele, che l’inferno c’è, c’è ed è pieno di disperati che si sono
fatti ingannare dal nemico che non cessa di lavorare né giorno né notte, mentre
gli uomini, storditi, cadono nei suoi artigli, perché da me si sono staccati.
Diletta, si danna
solo chi vuole dannarsi. Io, Io, Gesù, dono ad ogni anima tutto ciò che occorre
alla salvezza: chi la rifiuta lo fa, per sua, libera, scelta!
Riposa, amata sposa,
riposa nel mio Cuore amorosissimo, godine le delizie e l’infinita pace.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.10.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, vi porto
gioia e pace. L’Amore di Gesù vi guida e vi conduce. Siano liete le vostre
giornate, serena la vostra esistenza. Chi crede non avrà da patire le forti
pene della purificazione, giunta al suo culmine. Chi ha fede salda e ferma
saprà superare tutte le difficoltà.
Figli, siate tutti
volti a fare la volontà Divina; le Leggi di Dio siano la vostra roccaforte, il
baluardo di difesa contro tutti gli assalti del male.
Piccoli, il nemico
incalza ed attacca, senza darsi riposo, ma nulla può dove trova fede ben
radicata. La sua azione è come una bufera che si scatena in una campagna: solo
le piante ben solide resistono e si salvano; quelle deboli ed i cespugli
vengono trascinati via, sradicati ed il vento li frantuma.
Questo secolo, che è
alla fine, è stato dominato da una forte azione del nemico: se vi guardate
attorno vedete quanto è grande la sua ferocia, quanto danno e scompiglio apporta
ovunque. Ebbene, egli opera, perché Dio lo concede: non potrebbe fare nulla,
senza il permesso Divino. Riflettete, amati figli, su questo. Nessuno pensi che
egli abbia una indipendenza d’azione: ciò, che non gli è consentito, non lo può
fare. Ora riflettete: perché Dio che è immensa bontà, Amore infinito,
misericordia senza fine, permette che il nemico feroce faccia tutto questo? Ci
sarà una ragione molto valida, una grande ragione!
Figli cari, la fede
deve essere ben provata, come l’oro al crogiuolo. Dopo questo secolo di
tormento, ne verrà uno tutto speciale, uno che ha caratteristiche diverse dai
precedenti. Quando una casa deve essere rinnovata, abbellita, trasformata,
prima deve subire come uno sconvolgimento: nulla resta al suo posto; ogni angolo
viene svuotato della roba vecchia ed inutile: si fa un vaglio tra le cose da
togliere e quelle da lasciare, si elimina ciò che è inutile, ma si lascia ciò
che è basilare e deve servire in seguito. Il padrone di casa deve agire con
rigore per non riportarsi nel nuovo il vecchio che deturperebbe tutto. Ebbene,
fate conto che Gesù stia operando in questo senso: la casa è l’intera
creazione, molto danneggiata dagli abusi degli uomini; essa dev’essere riparata
ed abbellita con nuove cose, dev’essere anche liberata da ciò che non serve
più. Quando il processo sarà compiuto e concluso, allora la creazione intera
splenderà di nuovissima luce; non solo apparirà profondamente rinnovata, ma
anche arricchita di novità, splendide, mai viste.
Qualcuno pensa: “Che
ne sarà della vita umana? Gli uomini non sono cose che si tengono o si buttano.
Che farà Gesù con gli abitanti della terra?”
Figli cari, gli
uomini sono perle preziosissime, ma fornite di intelletto e volontà. A ciascuno
toccherà fare la sua scelta: o restare oppure seguire una triste sorte. Nel
progetto Divino, ogni uomo è destinato ad ornare come gemma preziosissima la
sua corona regale; ma egli dà a ciascuno la libertà di accettare oppure
rifiutare. L’uomo col suo comportamento fa ogni giorno la sua scelta: o con Dio
nell’obbedienza alle sue Leggi, nella sottomissione ai suoi precetti, oppure
contro Dio nella ribellione e nella disobbedienza.
Figli cari e tanto
amati, conoscete tutti i precetti Divini; seguiteli con molta attenzione.
Seguiteli, amati figli! Perseverate fino in fondo, se già lo state facendo;
perseverate, dolci, miei, piccoli e vi dico che ognuno di voi sarà gemma
d’inestimabile valore, incastonata nella corona regale di Gesù.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima