Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.10.98

 

 

Eletti, amici cari, siete nei miei tempi e ogni giorno vedrete accadere qualcosa di significativo. Raccoglietevi nel mio Cuore e non temete. Servite me, servite i fratelli; di altro non dovete preoccuparvi: quello che accade, ciò che accadrà, sarà esattamente quello che permetto o voglio. Il grande male, che vedete ovunque, non vi sgomenti: da esso ricaverò il trionfo del bene.

 

 

Sposa amata, sposa fedele, state vivendo i miei tempi e ogni cosa, che accade, ha un significato speciale, specialissimo. Parlo, soavemente, agli spiriti: chi è sintonizzato con me capisce molte cose. Chi desidera accostarsi sempre di più a me non sarà deluso. Dono molto a chi desidera ardentemente i miei doni, ma resta privo di tutto chi si lascia sedurre dalle attrattive del mondo.

Amata, c’è chi continua a vivere con gli occhi rivolti alla terra: come può costui comprendere il significato di ciò che gli accade intorno? Amata, questo uomo di terra sarà colto, all’improvviso, dai fatti grandiosi che si succederanno, sarà colto di sorpresa e travolto, senza nulla comprendere.

Amata sposa, non credere che tra costoro che vivono come esseri solo di terra ci siano i più sprovveduti, quelli senza cultura, i miseri, i poveri, la massa degli emarginati. Non è così: l’uomo, preso dalla morsa del dolore, nella privazione di tutto, pensa, riflette, prega, supplica, apre bene gli occhi e tende ancora meglio le orecchie alla mia parola; colui che vive nella più grande insipienza è il dovizioso, è il potente, è l’uomo che ha molti beni sulla terra, è spesso colui che ha aperto tanti libri ed ha pieno il capo di troppe idee.

Con dolore constato che è stato fatto un pessimo uso dei miei doni. Molto ho elargito, moltissimo ho seminato per poi raccogliere a suo tempo, ma ora che il tempo della raccolta è giunto vedo che il frutto è scarso o addirittura mancante. Che è successo del mio seme santo? Dov’è finito, chi l’ha distrutto nel cuore delle mie, amatissime creature? Certo, un terribile nemico ha fatto questo. So qual è e so come ha operato: ha agito sulla mente e sul cuore, ha piegato al suo volere la debole volontà. Ecco che, alla vigilia del mio ritorno, glorioso, non trovo nessuno ad attendermi: i cuori non anelano a me, le menti non cercano la mia luce.

Tornerò, fedele sposa; come ho promesso, farò; ma ci sarà ancora la fede sulla terra? Vedo tante creature volte solo ad accumulare beni terreni, come se esse fossero convinte che sulla terra resteranno per sempre, vedo altre tenere ben stretti i beni che hanno accuratamente messo al riparo, come se con questi potessero allungare la loro vita e non farla finire mai.

Ebbene, dico a costoro: c’era un uomo ricco, che continuava ad accumulare ricchezze ed a far provviste di cibo, quando si accorse che i magazzini erano pieni e ben traboccanti, disse a se stesso: “Ora riposa e goditi quello che hai messo insieme. Mangia e bevi, divertiti e non darti altra preoccupazione, oltre a questa”. L’uomo non sapeva che in quella stessa notte Io, Io, Dio, gli avrei chiesto la vita. Quelle, grandi, ricchezze a che sono servite? Egli non se l’è godute.

Amata sposa, non accumulate tesori che non servono. Dillo e ripetilo a chi ti ascolta: non accumulate ricchezze inutili; donate al bisognoso, aprite la mano al misero e non lesinate il vostro aiuto a nessuno. Preparatevi una vera ricchezza in Cielo: questa sola vi servirà nel momento del viaggio. Altro non vi serve. Amata, i forzieri del mondo sono traboccanti di beni; tanti ce ne sono che restano a poltrire, mentre le mie, amate creature non hanno di che sfamarsi.

Amata, gridalo e ripetilo senza stancarti: si sfondino questi forzieri, si prenda il contenuto e si offra a chi ne ha bisogno; le grandi ricchezze accumulate in questo tempo non serviranno a chi le ha messe insieme! Non sopporterò più questa infamia, tremenda: vedere chi dilapida e chi muore di fame per non avere nemmeno il necessario!

Amata, ho parlato spesso su questo argomento; ho parlato al cuore dei grandi, dei potenti, ho parlato al cuore di tutti e di ognuno, ma non sono stato ascoltato e chi ha ricchezza la tiene ben stretta, chi possiede beni si guarda bene dal lasciarli, chi ha non dà e chi è privo di mezzi continua a soffrire, miseramente!

Amata, vengo con gioia per portare sulla terra la giustizia che manca, la pace che non c’è, la concordia che è divenuta solo un’aspirazione. Vengo con potenza ed il mondo mi vedrà, capirà, ogni uomo si sottometterà al mio volere e sulla terra non si troverà un solo ribelle. Questo è il mio tempo e realizzerò in questo il mio, grande, progetto. Beato l’uomo che ha ben capito il suo dovere e con cura lo esegue, con cura, per mio amore!

Beato l’uomo che mi chiede di comprendere sempre meglio, sempre più a fondo, che implora il mio aiuto, che chiede la mia misericordia, che cerca la mia luce! Ebbene, chi chiede di comprendere comprenderà, sempre meglio, sempre più a fondo; chi implora il mio aiuto lo avrà quanto ne desidera. Per lui è la mia misericordia; inonderò la sua mente di luce e vedrà bene, capirà tutto ed opererà al mio servizio, secondo la mia volontà.

Sposa amata, questo è il tempo della massima elargizione dei doni: a chi chiede con fede sarà dato quello di cui abbisogna. Ti dico, sposa amata, che nessuno resterà deluso.

Vivete pure gioiosi questi giorni di attesa, perché Io, Io, Gesù, mi accingo ad offrire ai miei, fedeli, amici quello che tanto hanno sospirato non solo loro, ma anche i loro più lontani antenati.

Sposa amata, anche oggi avrai le delizie del mio Cuore. Godile e dona ai fratelli, che incontri, dona la mia parola, la mia carezza, la mia tenerezza.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

 

Figli, miei, amati, piccoli cari, consolate il vostro cuore: vi porto la pace di Gesù, vi ricolmo della sua gioia. Il grande tempo, nel quale vivete, vi porta cose stupende, oltre che un po' di travaglio e tribolazione.

Gesù mi ha mandato dai miei figli. Gesù mi permette di venire a voi per sostenervi, perché la fatica spesso diviene assai dura in un tempo nel quale il male ha preso tanto posto nel cuore degli uomini. Voglio confortare i miei figli, li voglio rasserenare, perché il mondo, che si è allontanato dalla verità, incute loro una grande paura. Vedo tanti cuori smarriti, vedo tanti cuori disorientati; molti cercano nel mondo, negli allettamenti del mondo la gioia, ma invano: trovano inganno e menzogna.

Parlo ai figli di tutto il mondo come Madre della consolazione e della pace. Desidero confortare i poveri cuori, desidero liberarli dalla grande paura che li ha presi: vedo che stanno entrando in essi la disperazione e l’incredulità. Ecco: parlo con Amore a questi figli, parlo con immenso Amore.

Figli amati, piccoli cari, non vi colga la disperazione, se vedete tutto crollarvi intorno, le difficoltà non diminuire, ma aumentare, i problemi divenire sempre più difficili da risolvere. Non cercate nel mondo soluzioni, non accettate compromessi, nella speranza di risolvere i vostri molti problemi. Inginocchiatevi, figli amati, inginocchiatevi davanti al Crocifisso e pregate, pregate, pregate il Re dei re, pregate, senza stancarvi, perché egli, egli tutto vi può donare, tutto può, perché tutto ha. Finitela, figli cari, di confidare ciecamente in uomini che non possono nulla anche, se vi fanno credere di potere tutto!

Se siete afflitti, non affidatevi agli uomini iniqui che non dicono parole sincere, ma pregate Gesù che non promette mai invano e mantiene presto ciò che ha promesso. Fidatevi di Gesù, figli amati: date a lui le vostre pene, mettete nel suo Cuore le vostre sofferenze, piegatevi, fiduciosi, alla sua volontà. Egli vuole il vostro bene, egli vuole solo il vostro bene e da lui viene l’aiuto, da lui la vera pace, da lui la gioia profonda.

Vedo che molti di voi, figli cari, bussano alla porta della superstizione, bussano alla porta della magia per avere sollievo alle loro pene. Non sono pochi coloro che ci fanno ricorso, non sono pochi, ogni giorno. Ebbene, figli amati, ascoltate la mia voce, ponete attenzione alle mie parole: Gesù conosce tutti i vostri problemi, neppure uno gli è sconosciuto; egli vuole aiutarvi a risolverli, ma non può farlo, se voi non vi fidate di lui. Vi dico, perciò: fidatevi di Gesù, fidatevi ciecamente di lui e lasciatevi condurre dall’onda, soave, del suo, infinito Amore.

Egli vuole condurvi alla meta, dolcemente, vuole alleviare le vostre pene, le vuole alleggerire, giorno dopo giorno; ma perché questo possa accadere occorre che voi abbiate tanta fede in lui da essere certi del suo aiuto, da essere certissimi di esso.

Pensate al tempo nel quale Gesù attraversava le vie della Palestina: dove fece più miracoli? Fece più miracoli nelle città di fede, nelle città dove trovava più fede!

Ecco: avrete molto, piccoli cari, avrete molto, se crederete molto. Chiedete che aumenti in voi la fede, chiedete ogni giorno che Gesù ve la conceda in maniera sempre maggiore. Chi ha fede può ottenere tutto. Gesù oggi vi dice che vi vuole concedere tutto: chiedete, chiedete, certi di ottenere, chiedete con fede profonda ed otterrete tutto ciò che serve alla salvezza dell’anima ed in più doni riguardanti anche il vostro corpo! Gesù sa che avete un corpo, conosce i bisogni di ciascuno: assieme ai doni spirituali, vi saranno concessi anche quelli relativi al corpo, che Gesù non disprezza, ma aiuta, sempre in relazione alla salute dell’anima.

Figli amati, siate arditi e gioiosi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima