Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.10.98

 

 

Eletti, amici cari, come vedete, non sono un Dio lontano: parlo a voi come Padre amoroso ogni giorno, come Padre che si siede a mensa con i suoi, amati figli ed espone il suo pensiero. Amati, il mondo pensa di avermi eliminato dai cuori, pensa di riuscire a procedere senza di me; sappia che senza di me nulla può fare, sappia che anche ciò che sta facendo l’opera, perché Io, Io, Dio, lo permetto! Ogni giorno sono tra i miei figli e parlo loro, converso amorevolmente con quelli umili e docili; ma respingo la superbia e l’arroganza dei potenti e dei presuntuosi.

 

 

Sposa amata, tu senti la mia presenza viva ogni giorno: per te la vita nuova è cominciata ed il tuo Paradiso già lo vivi in terra. Amata, in cosa consiste la vita beata del Paradiso? In esso la mia presenza è viva, continua, la felicità completa, ma sempre in crescendo.

Amata, devi sapere che le anime, che già sono nel mio regno felice, sono pienamente appagate, per la mia presenza, per le delizie, che Io dono giorno dopo giorno; ma Io, Io, Dio, ho in serbo per loro delizie continue: la felicità non è statica nel Paradiso, ma destinata ad aumentare, perché le mie meraviglie non finiscono mai. Ebbene, questa beatitudine deve cominciare dalla terra dei viventi e l’uomo deve guadagnarsela con il suo sacrificio e la sua obbedienza alle mie Leggi.

L’uomo docile e sottomesso comincia a vivere in terra il suo Paradiso; intorno la vita scorre monotona, ma nel cuore dell’anima che a me appartiene si susseguono delizia a delizia, meraviglia a meraviglia. Perché questo, sposa diletta?

Perché l’anima in grazia possiede me, possiede la mia presenza viva in sé. Stabilisco la mia tenda in essa: ecco che in quell’essere s’instaura l’armonia primigenia, l’armonia che era in origine nell’Eden.

Ho creato l’uomo non per abbandonarlo a se stesso, per dimenticarlo in un luogo ostile, l’ho creato perché stesse sempre con me, perché partecipasse della mia vita immortale. Io, Io, Dio, voglio stare sempre vicino a lui ed egli nulla può fare, senza di me, Dio.

Pensa ancora, amata, alla figura di un padre buono, generoso e tanto legato alla sua famiglia.

Qual è il suo più grande desiderio? È questo: stare con la sua amata prole, progettare con i figli, parlare, confidenzialmente, con loro, educarli, guidarli, vivere la sua vita assieme alla famiglia. Ebbene, pensi che per me, Dio, le cose siano diverse? Io ho una grande famiglia. Ogni uomo è mio figlio, perché Io, Io, Dio, l’ho creato, Io lo amo immensamente e desidero che resti con me per l’eternità. La mia più grande gioia è stare in mezzo ai miei amati, conversare con loro, guidarli, farli felici, insomma.

La mia pena è assai forte, quando vedo che le creature, fatte a mia immagine e somiglianza, vogliono procedere senza di me, quando mi dicono: “Non voglio obbedire”, quando osano dire a me, Padre: “Di te non mi curo. Voglio fare da solo. Voglio procedere per conto mio!”

Sposa cara, dolce anima, legata al mio Cuore, il figlio ribelle e superbo mi arreca un grandissimo dolore! Vedo la sua esistenza stentata e squallida, vedo il grande pericolo che sta correndo e soffro; tuttavia, non costringo il figlio, non lo costringo ad amarmi per forza, non lo costringo a fare nulla controvoglia!

Ho parlato della felicità dell’anima che ha in sé la mia presenza viva, ho detto delle meraviglie che compio in quell’anima che vive ancora nel travaglio terreno: essa è sì sulla terra e il corpo geme, pena, perché questo è il debito antico da pagare, ma, l’anima, vive nel profondo le delizie del Paradiso. Essa è chiusa nel corpo, ma vola ogni giorno, come colomba pura, verso Cieli azzurri e trasparenti, sente il soave profumo del mio Amore e s’inebria.

È felice, è sempre più felice e desidera solo potersi liberare, completamente, dalla sua prigione e trasformarla in reggia (l’anima vuole unirsi a Dio e trasformare poi, alla fine del mondo, il suo misero corpo/prigione in reggia. Ciò accadrà nel giudizio finale, in quello universale).

Sposa amata, l’anima, che già ha gustato la dolcezza della mia presenza viva, non desidera altro che conoscermi sempre di più, sempre meglio. Io, Io, Dio, non la deludo, Io non la deludo mai.

Pensa, sposa cara, ad un padre che vede il bimbetto suo che gli tende le manine, che vuole essere preso in braccio: forse che non lo prende, forse che lo fa attendere, forse che non se lo stringe al cuore, coprendolo di baci e di carezze? Certo che lo fa! Se i padri della terra sono così teneri e buoni, quanto più lo sarà il Padre del Cielo! Ripetilo, quindi, sposa amata, alle anime, ripetilo che il Paradiso incomincia sulla terra, che è una scelta di ciascuno. Io, Io, Gesù, voglio vivere nel cuore, Io voglio parlare, confidenzialmente, ad ogni uomo, voglio che la sua vita divenga gioiosa; ma non posso fare nulla, se vengo continuamente respinto con il peccato grave.

Amata, l’ho detto continuamente che non si può venire a me, non si può essere miei, se si persevera nella grave colpa. Non mi appartiene certo colui che mi dice: “Signore. Signore”, ma non fa la mia volontà.

Perché Io viva nell’anima, perché in essa ci sia la mia presenza viva occorre essere in grazia, occorre che l’anima abbia preparato un luogo adatto alla mia presenza. Non vivo nel cuore del peccatore incallito; se costui si accosta ai Sacramenti, senza alcuna intenzione di cambiare, peggiora la sua situazione sempre più.

Sposa amata, dillo e ripetilo: nessuno si accosti ai Sacramenti indegnamente, nessuno profani i Sacramenti! L’uomo capisca il valore di questo grandissimo dono e nessuno più osi profanarli!

Amata sposa, vivi bene l’oggi, vivi felice questa giornata terrena, che ti offro; non preoccuparti affatto del domani: ad ogni giorno basta la sua pena!

Chi vive bene l’oggi, chi siede ogni giorno alla mia mensa e si nutre del mio cibo santo, degnamente, resterà con me per l’eternità e la sua felicità non avrà mai fine.

Sposa fedele, parla, parla al cuore dei piccoli, parla ad essi e portali tutti a me: li voglio abbracciare, li voglio fare tanto felici.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figliolini cari, sia oggi per voi un grande giorno di gioia, sia il vostro cuore ricolmo di pace. È il giorno del Signore: santificatelo, vivete stretti, stretti al Cuore Santissimo di Gesù che è pieno di immensi tesori che non vuole tenere nascosti, ma vi vuole donare con larghezza e generosità Amati figli, sia questo sublime Cuore il vostro rifugio, la vostra gioia, il vostro sostegno. Sia il Cuore Santissimo di Gesù la meta del vostro viaggio: prima ci arrivate, prima troverete la piena realizzazione del vostro essere.

Figli cari, ogni giorno di vita è un dono grandissimo e dovete bene utilizzarlo, senza pensare: “Domani ce ne saranno altri; dopodomani ancora.”

Figli cari, vivete la giornata, che vi viene offerta; vivetela, sempre, come se fosse l’ultima della vostra vita! Con ciò non intendo dire di viverla nella tristezza e nel tormento ma, al contrario, nella grande gioia, nella più viva speranza, nel dono completo a Gesù. Vi ho ripetuto molto spesso questi concetti, essenziali; ma proprio perché sono assai importanti ve li voglio ripetere ancora.

Voi siete come i miei scolaretti; Io sono la Madre che vi ama tanto, la Maestra che v’insegna molte cose, la guida che vi conduce a Gesù. Non fatevi alcun pensiero del domani: chi pensa troppo al domani si lascia sfuggire l’oggi. Per tutti voi è già fissato un giorno, un giorno grande ed unico, un giorno che comincia come uno qualunque e invece sarà completamente differente!

Figli cari, ebbene, in quel giorno, grande ed unico, voi incontrerete il volto di Gesù. Pensate a questo, grande incontro, pensate a questo, importantissimo incontro! Preparatevi bene, assai attentamente, affinché esso sia gioia, solo gioia, grande gioia, sublime gioia!

Se i miei piccoli hanno ben compreso la lezione, la loro vita sarà ben utilizzata in ogni suo istante.

Il giorno del Signore deve essere vissuto come tale: donatelo tutto a Dio, facendo quello che a lui è gradito. Accostatevi, figli cari, alla santa Eucarestia, non di fretta, però, piccoli miei, non di fretta, ma con tempo. Ascoltate bene le parole che Gesù dice a ciascuno di voi e sia questa parola Sorgente di nuova vita.

Piccoli cari, quanti, pur recandosi in Chiesa nel giorno di festa, ne escono senza aver colto il prezioso frutto, che Gesù ha offerto! Durante l’Eucarestia vengono concesse grazie speciali, grazie specialissime. Chi ben le coglie ne esce ricco, ricchissimo.

Oggi v’invito in modo speciale ad utilizzare bene le immense grazie elargite da Gesù: prendete a piene mani ed offritene ai fratelli, offritene con generosità. Testimoniate, amati figli, con la vostra vita l’Amore di Gesù: date parole, quando servono parole, date l’esempio, quando serve l’esempio. Date sempre coraggiosa testimonianza: c’è tanto male sulla terra!

Figlia amata, ti mostro questo fiore. Osservalo bene: questo fiore dovrebbe essere tutto bianco, invece è solo in minima parte bianco; il resto è scuro. Dico ai miei figli, così fedeli ed attivi: siate sempre docili ed obbedienti; pregate con me, senza mai stancarvi. Vedrete questo fiore, che ho in mano (rappresenta l’Umanità intera), divenire sempre più chiaro, fino a quando tutti i petali saranno bianchi, bianchissimi! Le mie preghiere, assieme alle vostre preghiere, compiranno il grande miracolo! Gesù lo vuole. Gesù desidera regnare con il suo popolo. Gesù ha un progetto sublime d’Amore e lo vuole realizzare con voi, lo sta realizzando con voi! Siate sempre disponibili e tutti, tutti suoi, disposti a fare sempre e soltanto la sua volontà.

Figli, oggi vi benedico in maniera speciale. Benedico le vostre famiglie, le persone più care.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima