Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.10.98

 

 

Eletti, amici cari, siete pronti per il grande giorno? Si avvicina sempre più. Gioite nel vostro cuore, perché la felicità si addice ai figli obbedienti e docili. Gioite nel vostro cuore, perché un Padre, amorosissimo, viene a vivere in mezzo a voi in modo speciale. Ecco: viene, viene il vostro Re d’Amore, viene preceduto dai suoi, grandiosi doni! Viene: siate esultanti ed accoglietelo con canti di gioia.

 

 

Sposa cara, ti senti pronta nel tuo cuore ad accogliere il tuo Signore che viene? Viene per la tua felicità, viene per la tua piena realizzazione, viene per dare il suo molto e prendere il tuo poco.

Sposa diletta, sia gioia il giorno che nasce, sia gioia il giorno che tramonta. Esulta, mia piccola ed amata sposa, allorché apri gli occhi al mattino: Io benedico la tua giornata, benedico la tua vita, benedico chi incontri, chi ami. Amata, proverai sempre più gioia nell’amarmi; Io, Io, Gesù, voglio rivelarmi a te sempre di più perché la tua esistenza sia lieta ed il cuore esultante.

Amata, ho percorso le vie segrete dei cuori umani, le ho percorse tutte, perché desidero che essi siano pronti ad accogliermi al mio, prossimo ritorno.

Ho parlato nel segreto ed ho annunciato i grandi tempi, i nuovi tempi. Ogni uomo, che mi abbia ascoltato, freme nel suo intimo di gioia, per l’attesa. Leggo il tuo pensiero nascente: “Gesù adorato, il cuore di chi ti ama, di chi tutto si è donato a te freme ogni giorno di più, sente, nel profondo, che il grande giorno si avvicina e vorrebbe che il tempo volasse, che tutto accadesse subito, subito. Amore, perdona questa impazienza, perdona questa impazienza dei cuori: è troppo splendida la promessa perché uno non sia impaziente di vederla pienamente realizzata!”

Colgo il vostro sentimento, amati, colgo il tuo, sposa cara, colgo quello dei fratelli. Vi dico: i miei tempi sono questi, che vivete. I miei tempi sono differenti dai vostri; tutto avverrà secondo le mie promesse. Siate certi, siate pieni di speranza, siate pronti; ad altro non pensate, se non a prepararvi con cura ogni giorno di più, ogni giorno meglio.

Amata sposa, occorre, come più volte ho ripetuto, distaccare il cuore da tutti i tesori terreni. È un lavoro che richiede pazienza e decisione; occorre che ognuno lo faccia, prima di giungere al grande incontro, tanto sospirato. Sarà, allora, lode e premio quel momento, sarà gioia senza ombra di tristezza, quell’istante!

Amata sposa, tutto ciò che è terreno è solo cosa passeggera; ancorate, invece, il cuore ai beni eterni: quelli resteranno per sempre e determineranno la vostra felicità per un tempo senza tempo.

Avete ricchezze? Staccate il cuore da esse! Date con generosità a chi ne è privo, date con larghezza al misero che vi porge la mano. Avete doni, speciali, che Io, Io, Gesù, vi ho elargito? Fatene parte con i fratelli, date a piene mani, senza preoccupazione: riavrete il centuplo, più la lode.

Pensate a questo: se ogni uomo riflettesse sul suo destino eterno, se ogni giorno ci posasse un poco il pensiero, vi dico che nessuno accumulerebbe solo per sé immense ricchezze, ma il suo lo ripartirebbe tra i bisognosi. La felicità non dipende, sposa amata, dai beni che l’uomo possiede; essa è un mio dono, è un mio, preziosissimo dono ed Io lo porgo a chi me lo chiede con cuore puro e sincero.

Amata, hai mai visto un malizioso felice? No, il malizioso non può esserlo, finché resta nel suo marciume. Egli non riposa, medita come nuocere al prossimo, viene assalito e sedotto dal principe di ogni malizia che lo rende sempre più scaltro nel male e sempre più infelice.

Amata sposa, ogni uomo aspiri alla mia gioia, ognuno alla mia pace. Ecco la piena realizzazione dell’essere umano: avere in sé i miei doni, meravigliosi, e poterli porgere a chi gli sta intorno.

Sposa, sposa cara, la felicità o l’infelicità dell’uomo dipendono sempre dalle sue scelte. Questo è un tempo molto significativo, questo è un tempo unico; molti, per quanto avvertiti e preavvertiti nel loro profondo, lo vivono come un tempo qualunque, come se nulla accadesse, come se nulla dovesse accadere. Ti dico, sposa mia diletta, che questa è grande insipienza. Ho parlato con chiarezza ai cuori, te l’ho detto che ho percorso le vie segrete solo a me note, ma poco sono stato ascoltato. Tornerò, come sai, molto presto; ma quanti staranno pronti ad attendermi? Eppure, tutti ho avvertito: Io stesso ho preannunciato nei cuori il grande ed unico evento.

Vedo intorno una grande incredulità, vedo dubbio ovunque, circa il mio ritorno glorioso, eppure, amata sposa, ogni giorno chi partecipa all’Eucarestia sente parlare del mio ritorno.

Vedi, sposa amata, come sono distratti gli uomini? Spesso ripetono sempre le stesse parole, senza afferrarne il significato. Amata, ripetilo al mondo, ripetilo, senza stancarti, che i tempi sono maturi e tutto sta accadendo, tutto accadrà. Le promesse si stanno compiendo. Quello che ho detto avverrà; ma troverò gli uomini pronti, dopo una sì accurata preparazione?

Pensa, sposa amata, agli alunni di una scuola, ai quali il docente ripete sempre le stesse cose perché essi all’esame siano ben preparati: egli, il docente, è cosciente di avere fatto bene il suo lavoro, perché ha detto, ripetuto, ripetuto, continuamente. Viene il momento dell’esame; se, dopo tutto questo lavoro, l’alunno si presenta completamente impreparato, quale sarà la reazione del bravo docente? La risposta è ovvia: chi molto ha dato molto pretende e ognuno deve dimostrare di aver ben capito, dopo tante spiegazioni ed approfondimenti.

Ebbene, sposa, il mondo sarà sottoposto ad un preciso esame. Tutti e ciascuno dovranno sostenerlo. Si sappia e ci si prepari. L’ho detto e lo farò!

Riposa, amata, nel mio Cuore amoroso!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figliolini amati, sia pace nel vostro cuore, vi sia in esso la gioia di Gesù.

Anche oggi, Gesù mi permette di venire da voi: godete la sua tenerezza, apprezzate i suoi, sublimi doni. Tanti sono i figli ingrati che prendono tutto, senza mai ringraziare, senza mai donare nulla, neppure una sola briciola di tempo. Nessuno di voi sia ingrato: sapete che tutto ciò che possedete viene da Dio? Pensateci e siate saggi nelle vostre scelte. Gesù ama chi dona con gioia. Offrite i vostri sacrifici a lui non con profonda tristezza, ma lieti, perché la speranza che avete è di possedere presto il dono più splendido: la vita nel nuovo regno, quello che Gesù ha preparato per coloro che lo amano, lo servono e si sottomettono alle sue Leggi.

Spesso vi ripeto di amare Gesù con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutto il vostro essere. Alcuni mi dicono: “Madre Santa, questo lo faccio, ma non riesco ad astenermi dal peccato grave; ci cado spesso, anche se poi mi dispiace.”

Figli amati, chi non riesce a liberarsi dal fango del peccato grave deve fare il massimo sforzo, deve chiedere l’aiuto, supplicare l’aiuto; guai, se Gesù, al suo ritorno, trovasse l’anima immersa in tale marciume! Figli, rialzarsi dal fango è assai difficile e doloroso, ma occorre essere pronti a qualsiasi sacrificio pur di riuscirvi.

Vorrei farvi vedere la differenza che corre tra un’anima nella luce della grazia ed un’anima nel peccato. Il peccato grave produce una grande lacerazione, il peccato grave distrugge tutto; nell’anima in grazia c’è armonia, c’è gioia, c’è pace; in quella nel peccato ci sono angoscia e sconvolgimento. Non permettete, figli cari, alla vostra mente di pensare al male; è inevitabile che si affaccino pensieri cattivi, ma dovete ricacciarli, dovete vincerli. Il male comincia proprio dalla mente: se i pensieri di malizia non vengono scacciati subito, essi si insediano ed inizia il processo che conduce all’azione volta al male. Operate, figli, operate, figli amati, nel pensiero nascente; operate subito, non permettete che esso si soffermi nella mente.

Amati figli, il nemico, astuto ed ingannatore, vi attende proprio lì: nel momento, nel quale nasce un pensiero cattivo, subito vi alletta per farlo sostare. Amati figli, il nemico agisce anche sulla vostra mente, ma non può nulla, se voi siete risoluti nel bene.

Alcuni di voi mi chiedono: “Madre Santa, cosa dobbiamo fare, quando un pensiero cattivo si affaccia?” Vi dico, figli cari, che dovete subito intervenire: esso è come un male che peggiora sempre più, se si trascura. Per essere sicuri nella vostra vittoria, pregate, pregate, chiedete consiglio a Dio nella preghiera. Egli vuole essere il vostro compagno, vuole essere il vostro amico. Egli vuole aiutarvi non solo nelle grandi cose ma anche nelle minime.

Pensate sempre all’esempio di un padre amoroso: egli non si preoccupa solo dei grandi problemi, egli si cura anche delle minuzie perché il figlio possa essere felice.

Amate così Gesù; amatelo, facendo la sua volontà, operando il bene ed evitando il peccato. Se farete così, di giorno in giorno la vostra vita diverrà sempre più armoniosa, sentirete tutti la presenza viva del Dio Amore e non arrancherete più, ma volerete, come agili colombe.

Anche oggi vi dono la mia carezza. Prendete coraggio, figli che soffrite, prendete vigore, perseverate, fino alla conclusione: la vittoria è assai vicina. La festeggerà chi avrà saputo arrivare bene fino in fondo.

Oggi vi dico: coraggio; ce la farete tutti, se tenete ben stretta la mia mano. Io non vi lascerò mai.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima