Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.10.98

 

 

Eletti, amici cari, restate saldi nel mio Amore e non lasciatevi turbare dai grandi fatti che accadono intorno a voi. Il mondo intero è in grande travaglio, la creazione tutta è in grande sofferenza: attende la resurrezione, la vita gioiosa, attende la mia venuta. Nel tormento generale ognuno avrà la sua parte. Gli spiriti fedeli non si sentano smarriti: li ho raccolti tutti nel mio Cuore amorosissimo. Voi, amici cari, voi, amici fedeli, siete tutti qui, con me. Restate, restate, come bimbi sereni che attendono di essere condotti ad una grande festa.

 

 

Sposa amata, in me la gioia, in me la pace, in me la sicurezza; non temere, piccola mia.

Molti sono i nemici che ti circondano, molti, sposa fedele: i tuoi nemici non odiano te, non odiano te, ma odiano me che vivo in te. L’odio diverrà ancora più forte, perché si appressa la conclusione ed il nemico vuole distruggere cuori e menti, vuole combattere con ferocia la sua, ultima battaglia.

Gli spiriti, che a lui si sono donati, sono pieni del suo tremendo odio: è un fuoco che li tormenta, un fuoco che vorrebbe tutto distruggere, tutto ciò che a me è caro. Questo, invece, distruggerà solo chi l’ha provocato e tutti i suoi adepti. Non saranno neppure sfiorati i miei amatissimi, perché ben protetti dalla fortezza, irraggiungibile, del mio Cuore.

Amata, ogni giorno avviene qualche fatto assai significativo in te e fuori di te. Gli avvenimenti parlano, gli avvenimenti spiegano: abbia il mondo occhi ben aperti, abbia orecchie ben tese, perché il mio ritorno sarà preannunciato proprio dai fatti che, di volta, in volta si succederanno.

Amata, come puoi constatare, la mia tenerezza è infinita verso ogni uomo. Potrei fare tutto, senza far partecipi le mie creature predilette: Io sono Dio e non abbisogno dell’aiuto di alcuno; ma desidero sempre fare partecipi i miei amati dei progetti che ho su di loro e su tutta l’Umanità.

Amata, i miei consacrati, che in questo tempo sono spesso troppo distratti, troppo lontani, troppo dubbiosi, dicono e sostengono che nulla di nuovo c’è da aggiungere alla rivelazione, tutto è già stato detto, tutto concluso, nulla più da aggiungere. Asserendo e ripetendo questo, hanno chiuso il libro e ci dormono sopra. Non hanno occhi per vedere, non hanno più orecchi per sentire.

Tutto è già in atto; il più grande fatto della storia sta per verificarsi ed essi dormono, sonnecchiano, si riposano, facendo finta che nulla stia accadendo.

Assomigliano a quel contadino che nel campo lavora, si riposa, lavora ancora un po’, si mette poi sotto una pianta per schiacciare un bel pisolino; quindi, si sveglia, procede nel lavoro e così continua, senza mai alzare gli occhi al Cielo per vedere quello che accade. Sente il tuono rimbombare, vede che la luce sta scemando, sente anche qualche goccia cadere, ma di nulla si dà pensiero; procede, cieco e sordo, dicendo a se stesso: “Che può accadere? Che mi può accadere? Con calma me ne tornerò a casa, così, come ho fatto tutti gli altri giorni!”

Stolto ed insipiente: perché non alza gli occhi per vedere quello che sta accadendo? Perché non ascolta bene lo strano rumore che si ripete di continuo? Perché non fa caso alle piccole gocce che già cadono, al vento che sibila, sempre più ardito? Sarà per lui questo giorno come un altro? Non sarà, invece, quello della sua completa rovina, allorché si rovescerà su di lui una pioggia scrosciante ed egli, impreparato, non saprà dove trovare riparo? Le acque non lo travolgeranno? Il vento non lo trascinerà?

Sposa amata, questo è un tempo speciale; l’ho annunciato e lo confermo: occorre essere ben desti, occorre osservare ogni, nuovo segno che si affacci all’orizzonte. Io, Io, Dio, parlo nei cuori perché essi pongano attenzione ai grandi segni che sono ormai ben palesi in ogni angolo della terra.

Cosa doveva fare quell’agricoltore, del quale ti ho parlato, se fosse stato saggio? Avrebbe dovuto tenere d’occhio il Cielo, mettersi in cammino subito, vedendolo così strano e minaccioso, allungare il passo e non perdere più neanche un solo attimo: egli non sarebbe stato investito dalla bufera, neppure trascinato via dalle acque! Ebbene, questo tempo richiede molta saggezza: ogni giorno è un’occasione da usare al meglio. Ho avvertito e sto avvertendo che un grande fatto sta per accadere; già ogni cosa è stata preannunciata e tutto è pronto, tutto concluso! Chi l’ha capito questo? I miei consacrati? Qual è il loro compito? Quello di osservare, scrutare bene e poi mettere subito al riparo le mie pecorine, quelle che Io ho affidato loro.

Se guardassero bene intorno, vedrebbero che il mio, amato gregge è circondato tutto intorno da lupi, in agguato, che si nascondono bene nei cespugli, che si sono mimetizzati nella macchia, ma che vanno aumentando di numero. Se essi fossero meno distratti e superficiali, li potrebbero scorgere assai chiaramente.

Guarda bene la scena, sposa amata: ti mostro quello che sta accadendo. Vedi quanti sono i terribili nemici dell’uomo in questo tempo? La grande battaglia si sta scatenando e i pastori sono sonnolenti, distratti, mentre, più che mai, dovrebbero essere attivi. Essi continuano a dire: “Non è niente. Non sta accadendo niente. Chiudono gli occhi e riposano tranquilli, mentre il gregge viene decimato e distrutto! Sposa amata, dico: guai a quel pastore che non protegge il suo gregge! Guai a colui che dorme e riposa, mentre il terribile nemico assale e distrugge!

Amata sposa, vedendo questa scena, che ti mostro, ti senti inorridire; leggo il tuo pensiero nascente: “Mio, adorato Gesù, come potranno salvarsi i tuoi amati, se tanti nemici stanno in agguato? I pastori sono scomparsi e il misero gregge perirà tutto! Provvedi tu, Gesù amatissimo, abbi pietà delle tue, misere creature!”

Sposa cara, molti periranno, infatti; molti, però, si salveranno. Il mio progetto d’Amore si sta già realizzando, si realizzerà presto. Non temere, sposa fedele: darò ancora segni assai significativi, grazie abbondanti e chi avrà occhi ben attenti vedrà, capirà, si affretterà, si salverà!

Annuncia ai fratelli che la salvezza dipende da ciascuno di loro: il pericolo è grande, ma Io non abbandono nessuno, il pericolo c’è, ma chi lo vede e ne capisce la portata può subito mettersi al riparo.

Il mio Cuore è aperto, il mio Cuore è spalancato per accogliere il mondo intero: per ognuno c’è un posto comodo. Non ci sono in esso poltrone ed umili sedili, ma per tutti solo poltrone.

Amata sposa, godi anche oggi le delizie del mio Amore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figliolini amati, sia pace nel vostro cuore, sia gioia per voi. Vengo a portarvi anche oggi la mia carezza materna, vengo a darvi sollievo dalle vostre tribolazioni.

Amati, Gesù non vuole la vostra tristezza né il vostro abbattimento, Gesù vive in voi, la piccola sofferenza di un momento sarà poi gioia per sempre. Le pene presenti sono passeggere e portano con sé un grande merito, se sopportate con pazienza ed amore.

Amati, vi ripeto sempre le stesse cose, ma vedo che, quando la stretta si fa più forte, allora, allora, vi prende un profondo avvilimento: sopravalutate le difficoltà, sottovalutate le delizie che Gesù vi porge ogni giorno per sollievo e consolazione.

Figli cari, figli tanto amati, fate il contrario: date la giusta importanza ai momenti lieti della vita, anche la giusta alle piccole tribolazioni che vi sembrano pesanti assai, ma non lo sono.

Vivete in un tempo nel quale occorre avere la vera luce per vedere bene le cose: sappiate pesare gli eventi con precisione. Il terribile nemico vi vuole sgomentare, il terribile nemico vuole la vostra sofferenza, l’abbattimento, la disperazione. Egli desidera la rovina di ogni uomo e in questo tempo non si dà pace mai, opera, senza mai fermarsi, mentre i miei, amati figli dormono, senza mai svegliarsi per affrontare con serietà le vicende della loro vita.

Se vi sentite troppo abbattuti, non è per causa degli eventi, ma per la sopravalutazione che fate di essi. Se vi sentite soli non è perché effettivamente lo siete, ma perché vi lasciate insidiare dal nemico astuto che dà l’impressione a voi di essere soli ed abbandonati da tutti, anche da Dio.

Figli cari, perché Gesù mi permette di venire da voi tutti i giorni, perché vi concede questa immensa grazia? Egli* agisce sulla mente dei miei figli: l’insidia del nemico è sottile e profonda, se voi non siete capaci di opporvi.

Amati, vengo per ricordarvi ogni giorno le promesse di Gesù, vengo a ricordarvele tutte, continuamente, affinché possiate capire l’importanza ed il valore della presente tribolazione.

Figli amati, figli cari, per un poco di sofferenza presente, avrete gioia a non finire, non solo dopo, anche subito, miei diletti, anche subito, miei amati!

Certo, siete effettivamente perseguitati e travolti, ma non siete schiacciati. Patite, certo, ma nei vostri patimenti avete ampi spazi di sollievo e di delizia. Così è ora, nel mondo attuale, così sarà anche un domani, così continuerà ad essere fino alla fine. Non ci sarà mai un periodo solo di tribolazione, senza alcuna consolazione. State certi: Gesù non permette un abbattimento tale da condurre alla disperazione. Vi ha preparato prima, vi ha preparato in tutto questo tempo, ora dovete soltanto proseguire fino alla fine, senza lasciarvi cogliere dallo sconforto grave.

Vi ho insegnato come agire sul vostro pensiero e sulla vostra volontà, vi ho detto tante cose in questi anni trascorsi, vi ho detto tutto, vi ho accennato anche alla persecuzione, che avreste ricevuto, alle umiliazioni che vi aspettavano. Gesù ha ricevuto offese di ogni genere: lo hanno messo in Croce prima moralmente, poi fisicamente. Gesù ha sofferto tanto, quanto nessun uomo lo ha fatto come lui. Io ho patito assieme al mio, adorato Figlio, ho patito infinitamente assieme a lui che tanto soffriva.

Voi siete nostri, voi siete tutti nostri. Vi abbiamo tracciato la strada ed ora la percorrete, vi abbiamo mostrato la via. Siete sopra di essa verso la fine del percorso.

Abbiate coraggio, abbiate decisione. Il servo non è superiore al suo Padrone: se Gesù ha tanto sofferto, è giusto che sopportiate, pazientemente, quello che tocca a voi per seguirlo in tutto. Vedrete come sarà splendido il momento della gioia. Vedrete che meraviglia sarà veder fuggire il passato doloroso ed avanzare il presente, senza più travaglio e tribolazione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

*Egli = Gesù