Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.10.98
Eletti, amici
cari, siate gioiosi ed esultanti, quando soffrite per mio amore. Le
tribolazioni, offerte a me hanno un massimo valore. Beato chi ne avrà le mani
piene nel momento dell’incontro, beato chi tutto mi avrà offerto ed ogni cosa
avrà fatto per me: vi dico che grande sarà la ricompensa che avrà, grande e
stupenda!
Sposa cara, la mia Sequela
porta spesso tribolazioni e tormenti di ogni genere. Chi dice di essere mio e
si rifiuta di accettare pene e dolori mente e la verità non è in lui.
Il mondo non ama chi
mi appartiene, il mondo disprezza chi fa la mia volontà, chi mi testimonia con coraggio;
offre, quindi, ai miei fedeli tribolazioni di ogni genere. Amata sposa, nessuno
si meravigli di ciò. Occorre sopportare e procedere, senza mai scoraggiarsi.
Io, Io, Gesù, non abbandono mai la mia, diletta creatura: se permetto che
subisca travaglio ed umiliazione, le dono anche gioie e delizie, gioie
splendide che il mondo non sa donare, perché non le possiede.
Leggo il tuo
pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, penso ai martiri della fede,
penso a tutti coloro che, per la fede, subirono un’atroce fine. Certo, la
ricompensa la ebbero nel momento dell’incontro con te, Santissimo; prima, però,
passarono dei momenti atroci.”
Amata sposa, vieni
qui sul mio Cuore ed ascolta attentamente le mie parole: i grandi martiri della
fede hanno un posto specialissimo in Paradiso, un posto di grande onore, perché
donarono a me anche la vita, come testimonianza della loro fede. Certo che sono
stati premiati in modo assai splendido, ma non pensare che qui, sulla terra,
Io, Io, Gesù, non abbia dato loro anche momenti di grande dolcezza, non pensare
che qui sulla terra dei viventi la loro vita sia stata soltanto travaglio e
grande tribolazione! Non è così, piccola mia. Di giorno in giorno, mano a mano
che entri nelle profondità del mio Cuore, conosci la mia, infinita tenerezza,
la mia, grande bontà: ebbene, puoi mai pensare che Io lasciassi sola la mia
creatura nel momento più cruciale della sua vita? Pensi che Io l’abbia lasciata
senza consolazione? No, amata, questo non è accaduto. Come madre amorosissima
che stringe al seno il suo piccolo nel momento della sofferenza e lo consola
con carezze e baci, così, Io, Io, Gesù, ho stretto a me ogni sofferente, ogni
perseguitato, a causa mia, l’ho tenuto stretto sul mio Cuore ed egli ha sentito
tutta la mia tenerezza e ne ha avuto massima consolazione.
Amata sposa, verrà
un momento in cui tutte le cose nascoste saranno svelate e i fratelli, santi,
vi racconteranno, a viva voce, le meraviglie del mio Amore, la grande tenerezza
del mio Cuore.
Mia piccola, parla
con chiarezza a chi ha ancora orecchi per intendere, parla e non tacere: devi
dire, ripetere che chiunque perda tutto per me lo guadagna centuplicato; chi
soffre pene e tormenti per testimoniarmi avrà tanta gioia e pace sulla terra
ancora, quanta mai poteva immaginare di ricevere. Io, Io, Gesù, non pago
soltanto alla fine, come molti pensano, pago anche prima con congrui anticipi
perché le mie creature siano felici e mi servano con gioia.
Quanti, già decisi a
seguirmi fino in fondo, alla prima difficoltà si sono smarriti, si sono fatti
ingannare dal nemico che ha fatto loro un quadro nerissimo della situazione.
Quanti hanno detto a se stessi: “Le difficoltà sono troppe, sono tante da
divenire insostenibili, i sacrifici sono superiori alle mie forze. Non posso
continuare.” Così dicendo, lasciano l’impresa e si ritirano.
Amata sposa, costoro
sbagliano molto, per mancanza di fiducia in me: La loro fede è senza radici e,
come cespuglio, al primo vento impetuoso, viene trascinato via.
Amata sposa, chi ha
fatto cose grandiose al mio servizio pensi mai che l’abbia potuto fare con le
sole, sue forze? No, diletta. Ogni uomo è debole e fragile, ogni uomo, da solo,
nulla può fare; ma con me diviene una potenza, perché Io, Io, Dio, opero in lui
e gli faccio compiere ciò che è nel mio progetto.
Amata sposa, senza
di me, nulla potete fare. Guai all’uomo che confida in se stesso e nei propri
simili! Guai all’uomo che si sente sicuro della sua forza, della sua
intelligenza, della sua ricchezza! C’era un re, malvagio, il quale con tasse e
gabelle di ogni genere aveva accumulato una grandissima ricchezza; costui
governava il suo popolo con un governo tirannico e nessuno poteva contraddirlo,
pena la morte. I sudditi gli stavano sottomessi e tremavano, alla sua vista. Il
suo aspetto era imponente e molto autoritario; egli si sentiva quasi un dio e
diceva a se stesso: “Sei grande, sei forte, sei potente, sei tanto ricco. I
tuoi sudditi tremano di paura, alla tua vista. Godi e gioisci, perché nessuno
ti può abbattere!” Stolto ed insensato il suo ragionamento: in quello stesso
giorno un nemico, che stava in agguato ed osservava tutte le sue mosse, lo
trafisse con la spada.
Amata sposa, chi ha
beni, potenza e benessere non si gonfi, non si vanti, non attribuisca alcun
merito a se stesso, ma pieghi, umile, il capo davanti a me, Dio, e mi dica:
“Signore mio, disponi tu, Altissimo, di tutto ciò che possiedo, disponi tu che
sei potenza, che sei Sapienza, che sei bontà. Metto tutto nelle tue mani;
opera, secondo la tua volontà.” Questo uomo, allora, solo allora non avrà nulla
da temere: i suoi beni saranno ben utilizzati, la sua potenza durerà per
sempre, i suoi doni saranno la sua dote per l’eternità.
Sposa cara, chi ha
fede in me non abbia mai paura di nulla; anche se i monti si spostassero dal
loro posto e si mettessero in movimento, non deve temere, perché Io permetto
solo ciò che serve e non permetto ciò che è nocivo.
Vedrai accadere cose
nuove in te e fuori di te: non meravigliarti di nulla, perché c’è sempre in
tutto la mia regia. Il tuo amato paese è in grande travaglio ed il tuo cuore è
timoroso: gli uomini continuano a fare progetti senza di me. Ma ti dico:
accadrà solo ciò che Io desidero accada per il compimento del mio piano,
sublime, d’Amore per tutto il genere umano. Persevera con gioia.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.10.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari,
figliolini amati, vi porto la gioia, vi dono la pace del cuore. Mentre vi
parlo, sentite la mia presenza viva tra voi: sono presso ciascuno di voi per
aiutarvi come Madre amorosa.
Piccoli, oggi è un
altro grande e meraviglioso giorno: è il giorno del Signore. Donate ogni attimo
a lui, qualunque cosa facciate sia dono alla sua Maestà.
Molti mi dicono:
“Madre Santa, in questo giorno io non posso fare soltanto adorazione, devo
anche un poco lavorare, perché vi sono obbligato; ma il mio cuore è volto
sempre a Gesù. Qualunque cosa faccia il mio pensiero è per lui con amore, con
obbedienza, con carità.”
Rispondo a costoro:
se dovete svolgere necessariamente un lavoro in tale giorno, perché costretti
dal ritmo vorticoso della vita moderna, non distogliete mai il cuore da Gesù,
fate bene ogni cosa, secondo la sua volontà, imitatelo in tutto ed il giorno
diverrà ugualmente preghiera, lode, adorazione. Sia sempre al centro di questa
giornata l’Eucarestia; ascoltate con attenzione le parole che Gesù vi dice e
meditatele, lungamente. Sia questa parola santa la vostra luce, la guida, il
sostegno, il conforto.
Miei amati, il
cammino ormai è divenuto assai breve; con i vostri occhi, quelli dell’anima,
potete vedere chiaramente il porto, al quale state per giungere. Gesù, nella
sua grande tenerezza, non vi ha voluto tenere nascoste tante cose, ve le ha rivelate,
ve le ha rivelate con dolcezza giorno dopo giorno. Egli vi ha preparati, vi ha
preparati uno per uno, perché siate pronti per l’arrivo al porto felicissimo.
Amati, qualcuno mi
dice: “Madre Santa, a volte ci poniamo tanti quesiti circa i dettagli del
futuro.” Quello che accadrà esattamente lo conosce solo l’Altissimo; a voi
basti sapere questo: l’esame è vicino per ognuno di voi. Preparatevi con
diligenza e gioia affinché tutti, tutti, come discenti attivi e laboriosi,
possiate superarlo a pieni voti.
Vi ho detto che Gesù
vi ha rivelato tante e poi tante cose, ma non certo quello che poteva esservi
dannoso e non proficuo. Egli, Sapiente ed amorosissimo, conosce bene le vostre
reazioni e vi porge soltanto ciò che potete cogliere.
Amati, alcuni di voi,
ancora, mi dicono: “Madre amata, vediamo come molte anime, che pur sono intorno
al santo altare ogni giorno, non riescono a capire i segni dei tempi, non
colgono l’importanza del momento e non permettono neppure ad altri di farlo.”
Così è. Con dolore lo devo ammettere, con tanto dolore constatare. Questo
avviene, perché i cuori non hanno voluto aprirsi alla luce sfolgorante che
viene dal Cielo. Immaginate, figli amati, immaginate una splendida giornata di
sole con un Cielo tersissimo e trasparente. Tutti ne possono godere la
bellezza, tutti lo splendore; ma, se uno si chiude in una stanza buia e rimane
dentro senza aprire porte e finestre, allora, allora, per lui a che serve tanta
luce, a che serve il Cielo azzurro e trasparente? Se il giorno fosse stato buio
e piovoso, per lui sarebbe stata la stessa cosa.
Figli cari, un dono
deve essere colto, deve essere capito e goduto. Pensate al grande, sublime
sacrificio di mio Figlio. Egli è morto in Croce per ogni uomo e tutti possono
godere dei benefici della sua Immolazione. Vi sono quelli che hanno capito ed
operano con docilità ed obbedienza alla volontà Divina; ci sono coloro che di
nulla si curano, se non di fare quello che a loro piace, senza porsi freni e
limitazioni di alcun genere. Certo, questi vanno incontro alla loro grande
rovina. Il dono sublime tutti l’hanno avuto, ma non tutti ne hanno saputo
cogliere il significato.
Amati, ogni uomo è
libero, è assolutamente libero di fare le proprie scelte a modo suo; ma, se le
fa sbagliate, perde una partita che è essenziale per la sua vita, una partita
che si gioca una volta soltanto. Amati, riflettete bene sulle scelte che fate
momento per momento. Sia Gesù il vostro sole e la vostra guida.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima