Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.10.98

 

 

Eletti, amici cari, siate in me, siate in me col cuore, con la mente, con tutta l’anima: voglio darvi tutto il mio Amore, voglio mostrarvi tutta la mia tenerezza. La mia potenza è infinita; ne voglio fare partecipi anche voi. La mia ricchezza non ha limiti; anche voi ne godrete. Sono un Padre amorosissimo che ha preparato per i figli una splendida dimora, senza che essi ancora la conoscano. Ora li voglio chiamare ad uno ad uno per abitarci.

 

 

Sposa amata, la mia tenerezza vuole raggiungere ogni uomo, il mio infinito Amore vuole abbracciare le mie creature predilette, prima, e tutte le altre in seguito. Ho percorso le vie segrete di ogni cuore, le ho percorse tutte per invitare gli uomini al mio convito, fatto di carni grasse e di cibi prelibati. Tutti li ho invitati i miei amati, promettendo loro infinite delizie.

Alcuni cuori hanno risposto prontamente, alcuni hanno aderito subito al mio invito; altri però, ancora in gran numero, sono dubbiosi, incerti e titubanti. A questi si rivolge la mia voce, alta e potente: figli amati, ho percorso le vie misteriose, solo a me note, del vostro cuore, vi ho parlato dolcemente come Padre buono e paziente; voi ancora state nel dubbio, dormite nell’incertezza.

Amati, il mio convito è pronto, ogni cosa è preparata per ciascuno di voi; al vostro posto, per ognuno ho messo un fiore, un fiore, fresco e profumato. Dovete raggiungere il vostro posto, prima che esso appassisca, prima che esso muoia. Quanto può durare in vita un fiore, anche se speciale, toccato dalla mano Divina? Sempre poco tempo! Ebbene, questo è il tempo, questo è il tempo che ancora vi concedo per definire la vostra posizione. Siete liberi, liberi nelle vostre scelte; ma non avete più tempo. Ho pazientato molto, moltissimo; conoscendo la vostra grande debolezza, ho pazientato assai, ma non intendo più proseguire.

Il mio Cuore è pieno di tenerezza verso le creature umane. Conosco la loro fragilità, conosco la grande debolezza; per questo attendo, attendo a lungo. Ma l’attesa non dura sempre e la pazienza ha un limite, oltre il quale non prosegue. Dico a voi: decidetevi, decidetevi perché, se molto vi ho concesso, poco ancora vi offro: tutto deve compiersi in uno spazio, breve, già da me fissato. Sposa cara, queste le parole che dico agli indecisi di questo momento.

Vi sono poi coloro che non sono indecisi, ma che addirittura non prendono in considerazione neppure la decisione, perché non si sono preoccupati di ascoltare le mie parole, si sono turati le orecchie ed hanno serrato bene gli occhi per non vedere i miei segni, evidenti. Dico a costoro: ho parlato al vostro cuore, ma non avete ascoltato; ho accarezzato la vostra anima, ma non avete capito la mia tenerezza. State lontani da me. Perché? Se date un immenso dolore al mio Cuore che vi desidera, vi preparate anche alla grande rovina vostra, alla totale autodistruzione.

Amati, senza di me non potete fare nulla, senza di me siete perduti! Io, Io, Dio, vi ho creati per me, perché foste miei un giorno; vi ho redenti, prendendo la vostra stessa carne, pur rimanendo Dio. Il mio, infinito Amore ora vi chiama a sé per darvi le gioie più sublimi, le delizie più grandi; ma voi non capite ancora!

Perché, potendo essere infinitamente felici, cercate invece la vostra, completa rovina? Vi ho dato un intelletto superiore, vi ho dato la volontà, vi ho offerto la mia luce, i miei doni quotidiani; cosa dovevo darvi, che già non vi abbia dato? Io sono per voi; ma voi non siete per me! Io, Io, Gesù, vi amo immensamente; ma voi non mi amate affatto! Tornate a me, creature predilette e tanto amate, tornate a me, subito, subito! Non perdete neppure un attimo di tempo; già molto ne avete perso, già molto! Queste le mie parole, sposa cara, ai lontani che rischiano molto con la loro insipienza.

Vi sono poi alcuni che mi stanno sempre vicini, vicini, ma il loro cuore non mi appartiene: con le labbra mi amano, col cuore mi tradiscono. Costoro ogni giorno mi lodano, mi adorano, stanno vicino al mio altare e si nutrono del mio cibo santo, ma non fanno il mio volere, non seguono le mie Leggi sante. Parlano, parlano, ma nulla concludono e le loro preghiere non salgono in alto, le loro preghiere restano inascoltate, perché non sono sincere.

Guai a voi che mi chiamate: “Signore. Signore”, ma non fate il mio volere! Guai a voi che girate sempre intorno al mio altare, ma non volete capire il mio insegnamento! Guai a voi che osate accostarvi alla mia santissima mensa indegnamente, perché avete il cuore pieno di malizia e le mani di rapina! Voi rubate con le vostre calunnie, con le vostre maldicenze, la dignità dei fratelli: voi li uccidete con la lingua, più di quanto fareste con un’arma! Voi mi dite: “Signore, ti amo. Signore, ti lodo. Signore, voglio seguirti”. Dite solo menzogne: voi non mi amate, non mi lodate, non volete seguirmi! La vostra devozione Io non la gradisco, i vostri doni mi fanno disgusto, il vostro cuore è pieno di marciume!

Io, Io, Gesù, sto per ritornare sulla terra non come nel passato, non come bimbetto in una culla; vengo questa volta da voi come Re, come Re dei re: voglio regnare e governare la terra secondo la mia giustizia ed il mio Cuore. Chi prenderò con me come cooperatore? Non voi, non voi che mi avete ingannato, tradito, crocifisso con la vostra malizia! Prenderò con me i cuori puri, le mani innocenti che hanno sparso fiori sul mio cammino, che hanno pianto e penato, per il male che voi avete fatto. Quelli saranno i miei collaboratori preziosi. Essi vivranno, felici, con me e godranno le delizie, infinite, del mio Amore, mentre voi sarete allontanati e scacciati, perché avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere, ero senza vestiti e mi avete disprezzato. Le vostre preghiere, fredde e senz’anima, le respingo: se mi chiedete, non sarete esauditi e se mi supplicate Io giro il capo!

Questa è la preghiera che gradisco: sfamare i bisognosi, aiutare i miseri, difendere e proteggere gli indifesi, amare con cuore puro il prossimo e parlarne bene oppure non parlarne affatto.

Sposa mia, ognuno impari bene la lezione, ognuno se la impari a memoria, perché il giorno dell’esame verrà improvvisamente, quando nessuno se lo aspetta: sarà rapido, istantaneo. Occorre essere ben pronti. Amata sposa, godi le delizie del mio Cuore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figliolini cari, vivete nella gioia con Gesù, vivete stretti dal suo Amore e non abbiate paura delle difficoltà, non vi spaventi il futuro: il sorriso dell’Amore appianerà ogni cosa, il suo abbraccio vi farà sentire forti e vigorosi.

Amati, donate voi stessi ogni giorno a Gesù, donatevi, facendo la sua volontà in qualunque cosa. Egli è molto addolorato per coloro che ripetono ogni giorno: “Signore, Signore”, per quelli che fanno lunghe preghiere ma, allorché devono fare una scelta, lo ignorano, lo offendono, lo dimenticano. Ho visto il suo volto addolorato ed assai triste, nel parlare di queste anime che corrono il più grande pericolo: pregano molto e si sentono sante, pregano molto e si sentono arrivate, lodano con le labbra, ma non con il cuore. Sono anime piene di malizia, perché non hanno permesso a Gesù di purificarle. Non poche sono le anime che corrono grave pericolo.

Vi invito a pregare assiduamente e profondamente per queste: sono in gran numero, anche sotto i vostri occhi.

Amati, non serbate nel cuore, non serbate mai astio o disprezzo per un’anima, anche se questa vi è tanto ostile, anche se dimostra di provare odio, per voi. Siate invece generosi e pieni di carità: quando il pensiero si posa sulle mancanze subite, sulle umiliazioni patite, allora, allora, amati figli, affidate i vostri nemici alla misericordia Divina e pregate per loro, chiedendo la grazia della luce. Se voi lasciate che il disprezzo entri nel vostro cuore, lasciate spazio al nemico di Dio, lo lasciate agire nel vostro profondo. Quando, invece, date il pensiero che è sorto alla mente, quando lo date a Gesù con la preghiera, la povera anima avrà luce, l’anima del vostro avversario avrà grazia, perché non c’è preghiera più efficace di quella che fate per i vostri nemici.

Pensate a quando il dolcissimo Gesù fu tormentato e percosso, ricordate le sue, stupende parole: “Padre, perdona loro, perdona loro, perché essi non sanno ciò che fanno!” Sapete quante grazie scesero in quel momento su quei disgraziati? Molti di essi si convertirono subito, altri più tardi, per la preghiera, ardentissima, di Gesù. Voi imitatelo, imitatelo nella grandezza, nella generosità, siate in tutto simili a lui. Quando voi chiederete per voi stessi qualcosa, Gesù, prontamente, vi esaudirà e non vi farà attendere.

Figli amati, Gesù vi ha preparato un futuro splendido, lo ha preparato per ciascuno di voi. I posti sono già stati assegnati, dovete solo raggiungerli; la chiave è la vostra obbedienza, la vostra docilità, la vostra umiltà. A ciascuno, che ne sia ritenuto degno, sarà data una chiave, con essa potrà accedere alla città nuova, alla città splendida, alla città della pace e dell’armonia.

Piccoli miei, non avrete da attendere a lungo, ma sarete sottoposti ancora a piccole prove: dovete superarle tutte. Vi dico che vi sarà assai facile, se il vostro cuore si lascerà riempire dall’Amore di Gesù.

Amate, figli, amate col suo Amore: egli è Via, Verità e Vita. Chiedete grazie per coloro che ancora vivono nel buio, per coloro che in una splendida giornata di sole scelgono di stare nel tunnel tenebroso e non escono, per timore della luce. Tutti sono stati chiamati, figli cari, tutti, dal primo all’ultimo; ma pochi sono quelli che hanno risposto prontamente. Tutto è pronto, ma gli invitati ancora sono scarsi! Quanto aspetterà ancora lo Sposo per dare gli ordini, conclusivi e definitivi? Poco, figli amati, poco, figliolini cari! Beato chi è corso subito, chi, come Pietro ed i discepoli, ha lasciato quello che stava facendo per seguire Gesù!

C’è una voce forte e possente che chiama. Seguitela, uomini: vuole la vostra felicità, la vostra salvezza!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima