Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.10.98
Eletti, amici
cari, il giorno grande ed unico verrà, verrà presto, ma coglierà molti di
sorpresa, coglierà molti impreparati. Siate pronti, uomini della terra, siate
pronti nella mente e nel cuore ad accogliere il Figlio dell’Uomo che verrà con potenza
e gloria!
Sposa amata, gli
uomini si dibattono in mille problemi, gli uomini si assillano per molte cose,
pensano a questo, pensano a quello, operano, come se dovessero vivere sempre. Il
mio sguardo abbraccia tutte le menti, penetra in ogni cuore. Vedo le menti
piene, sature di pensieri di ogni genere, di preoccupazioni varie; spesso è
debole o assente il pensiero che dovrebbe essere il primo: la salute e la
salvezza della propria anima, immortale.
Ognuno pensa
assiduamente al suo corpo, si preoccupa di nutrirlo e di sostenerlo con ogni
delicatezza, studia come evitare la decadenza dell’età, lo immagina quasi
immortale.
Vedo quanto sono
attente le cure, quante le premure per esso che è terra, è terra, sposa mia, e
terra è destinato a ritornare!
Osservo nel profondo
i cuori: sono sempre in ansia, ma non per conseguire cose edificanti, non per
cose che contano, ma per inezie, per vanità. Quando percorro le vie, solo a me
note, delle menti e dei cuori, le trovo intasate ed affollate come quelle delle
grandi città nelle ore di punta.
Immagina, sposa
amata, che una persona di grande magnificenza, di grande dignità, passi per una
di queste strade in una di queste ore: quale spazio troverebbe per fermarsi,
quale attenzione troverebbe in tanto caos? Uno sguardo distratto, un pensiero
vago, niente di più.
Immagina, invece,
che la stessa, grande persona passi in un piccolo paese, dalle strade sgombre,
ed annunciasse una grande notizia agli abitanti: certo, tutti sarebbero pronti
ad ascoltarla, uno darebbe la voce all’altro e correrebbero da ogni angolo per
non lasciarsi sfuggire neppure una parola!
Ebbene, amata sposa,
così accada al mio passaggio: Io, Io, Gesù, non interrompo i pensieri in corso
per impormi su tutto e su tutti, cerco quelli che sono già sintonizzati, cerco
quelli che mi lasciano spazio.
Sposa cara, le menti
ed i cuori sono continuamente visitati da me, continuamente, ma, come ti ho
precisato, trovo poco spazio nelle menti, trovo ancora meno spazio nei cuori!
Con dolore, con immenso
dolore mi ritiro e l’anima resta tale e quale, perché non mi ha accolto, non ha
udito il mio, dolce richiamo, intenta com’era ad ascoltare la voce del mondo.
Perché, perché
alcune menti restano sempre piene di nebbia? Perché alcuni cuori restano di
gelo?
Amata sposa, non
pensare neppure per un attimo che Io, Io, Dio, li abbia trascurati, dimenticati,
abbandonati! Questo non è mai accaduto. Questo mai e poi mai accadrà!
Li curo, come madre
amorosa cura il suo piccolo, ho premure costanti e tenerezza infinita; ma non
trovo risposta, non trovo mai accoglienza e risposta! Così sarà, ancora. Così
sarà, sposa amata, per molti, fino alla fine; così, diletta del mio Cuore!
Quando poi avviene
il peggio, le anime gemono e piangono; dicono: “Perché, perché Dio non ci ha
parlato? Perché non ci ha avvisato di ciò che stava avvenendo? Perché siamo
state colte di sorpresa dalla grande rovina?”
Amata sposa, ogni
anima deve rimanere aperta a me. Io voglio la salvezza di tutte, voglio il
Paradiso per ognuna: non c’è distinzione tra una ed un’altra in questo senso. Pensa
ad un padre che ha molti figli: forse che ama uno più di un altro? Forse che
cura uno ed abbandona l’altro? Non sono tutti carne della sua carne e cuore del
suo cuore? Se anche un padre della terra facesse distinzioni e preferenze,
questo non avviene mai per il Padre del Cielo che ama infinitamente tutte le sue
creature.
I tempi si stringono
sempre più, al punto che ogni attimo può essere l’ultimo ed ogni momento quello
risolutivo. Ha parlato con forza e chiarezza il mio Vicario in terra, che proprio
in questi giorni ha un linguaggio assai significativo e profondo. Ascoltatelo,
ma non solo per un attimo con l’orecchio per poi dimenticare con la mente;
ascoltate bene le sue parole: sono le mie parole! Riflettete e meditate, state
molto attenti, perché quello che dice è verità, quello che annuncia è profezia,
quello che insegna è luce.
Amata sposa, questo
pontefice è molto amato, certo, molto amato, ma troppo poco ascoltato: si ammirano
il suo coraggio, la sua attività instancabile, il suo grande zelo, ma non si
riflette su ciò che dice, non si trasforma in vita vissuta la sua parola che è
la mia parola.
A che serve, sposa
cara, una lezione fatta ad alcuni che dormono? Questi uomini di oggi sono
discenti che non stanno per niente attenti: finita la lezione, si svegliano per
proseguire a fare ciò che prima della lezione facevano. Sposa amata, questo è
un grande errore. Si sappiano distinguere i segni dei tempi, si sappia capire
bene ciò che accade! Guai a chi dorme nel momento in cui bisogna stare ben
svegli ed attenti!
Come vedi, gli
uomini di parole ne fanno molte, di promesse ancora di più, di progetti
continuamente; ma le parole sono vane, le promesse non vengono mantenute, i
progetti sono senza di me! Non voglio neppure parlare dei miei più vicini che
dicono ogni giorno parole, ripetono parole, pronunciano parole sulle quali non
riflettono affatto, alle quali non credono per niente!
Amata sposa, può mai
dare uno ciò che non possiede? Se nulla ha da dare, nulla porge agli altri. Dico
quindi a molti dei miei consacrati: arricchitevi voi, voi fate buona scorta dei
miei, sublimi doni, liberate le menti dalle nebbie di satana e lasciate che Io,
Io, Gesù, le occupi, continuamente. Liberate i cuori dal grande gelo della
superbia e lasciate che Io, Io, Gesù, li ricolmi del mio Amore. Solo quando ciò
avete fatto, donate, porgete, offrite con dovizia, perché siete ricchi della
mia ricchezza e la potete porgere a chiunque ve la chieda.
Sposa diletta, sposa
amata, sia ritenuto preziosissimo ogni attimo! Torni a me, pieno di amore e di
carità.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.10.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, figli
tanto cari, vi dono la gioia di Gesù, vi porgo la pace. Ecco un altro giorno,
unico e grandioso; coglietene le delizie, sopportate con pazienza le pene ed i
tormenti, che Gesù permette. Riempite ogni momento di amore per Gesù e per i
fratelli ed avrete un cammino felice.
Molti sono i cari
figli che mi chiedono: “Madre amata, Madre Santa, che devo fare per essere
sempre gradito a Gesù, per dargli gioia in questo tempo, terribile, nel quale
il suo dolcissimo Cuore è tanto offeso, tanto colpito dal peccato dei superbi,
dalla debolezza dei miseri, dalla prepotenza dei potenti? Cosa devo fare?” Mi
chiedono le anime belle, i figli docili ed obbedienti.
Ecco la mia risposta:
amate Dio, figli cari, amate Dio con tutte le vostre forze, con l’anima, con ogni
palpito del cuore. Amate Dio, perché egli è amabilissimo. Amate Dio, perché egli
merita di essere amato sopra ogni cosa; ponetelo al centro della vostra vita e
non fate nulla che sia contro la sua, santa Legge. Amatelo in ogni istante
della vostra vita. Amatelo quando siete gioiosi, ma anche e specialmente quando
siete nel dolore. Accettate le pene, che egli permette, donate i sacrifici che
dovete sopportare e di tutto ringraziate.
Quando al mattino
aprite i vostri occhi alla luce, per prima cosa, benedite il suo nome,
innalzate la sua lode e adoratelo, adoratelo nel vostro cuore.
Sapete che immenso è
il dono della vita? Egli ve l’ha donata: perché? Rispondete a questa domanda,
alla luce della fede che possedete, salda e bella. Egli vi ha donato la vita
perché poteste godere la grande felicità con lui, per sempre!
Ogni creatura
prediletta è destinata ad un sorte splendida; neppure le piccole ed umili sono
dimenticate da Dio: anch’esse avranno la loro parte. Cogliete la vostra
essenza, pensate al vostro, grande destino e adorate, adorate Gesù, Dio che si
è fatto Uomo per essere conosciuto da voi e per darvi la salvezza e la perfetta
felicità.
Figli cari e tanto
amati, amate, quindi, il vostro prossimo non con l’amore vostro, egoistico e
fragile, amatelo con l’Amore immenso e puro di Dio. Nessun uomo può essere un
oggetto da usare e gettare, ma deve essere considerato un tesoro, grandissimo,
da tenere in gran conto, da rispettare ed amare in ogni momento della vita, non
solo quando è armonioso ed utile, ma anche quando si trova nei momenti di
grande debolezza e fragilità.
Figli, abbiate
grande rispetto della vita, della vita nascente, della vita che si sta
spegnendo. La vita è sacra figli amati, la vita è sacra ed appartiene sempre a
Dio. Rispettate la vita nascente. Non si osi più spegnere la vita – dono di Dio
– nel grembo materno! Si abolisca questo abominio! Si abolisca prima dalle
menti! Non fate e non permettete che questo continui ad accadere! Le voci,
gementi, dei piccoli privati della vita con violenza omicida, giungono a Dio,
giungono a Dio ed attirano l’ira Divina, chiamano i grandi castighi!
Amate con Amore
Divino, amate i fratelli più deboli, a causa della malattia, a causa del
decadimento fisico. Amateli e siate pazienti e generosi: non siano considerati
un grande inciampo, ma un sublime dono, da amare, curare con attenzione, tenere
in grande stima.
Figli, ecco le mie
parole, ecco ciò che serve per fare felice Gesù in ogni momento e dare gioia al
suo, splendido Cuore. Fate questo, fate così e sarete felici; quando? Subito. Subito,
già sulla terra, avrete un congruo anticipo di felicità, perché Gesù non è un
Signore che paga solo al sabato, paga tutti i giorni della settimana: paga il
lunedì, il martedì, il mercoledì. Paga sempre con larghezza il Signore dei
signori.
Figli, v’invito a
dare tanta e poi tanta gioia a Gesù in questo tempo di totale freddezza ed
abbandono. Siate generosi, siate generosissimi: pensate solo ad offrirgli il
vostro amore e la vostra obbedienza.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima