Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.10.98
Eletti, amici
cari, gioite ed esultate, perché il giorno è vicino: sarà il primo di una serie
interminabile di momenti assai felici. Beato chi ha creduto in me, beato chi ha
confidato in me! Ho promesso tutto, amati, e tutto concederò a chi mi ha
atteso, ben saldo, senza lasciarsi abbattere dai venti tempestosi. Siate forti
in questo tempo di grande debolezza. Siate saldi in questo tempo di grande
fragilità.
Amata sposa, stretta
sul mio Cuore, mi dici: “Gesù adorato, sono felice, sono così felice che non
riesco ad immaginare di esserlo ancora di più”.
Diletta, questa
gioia è l’anticipo della vera, grande gioia, che donerò ai miei diletti al
tempo opportuno. Non si affaccerà più alla mente un pensiero doloroso e nel
cuore non si poserà più nessuna pena. Ti ho promesso felicità in crescendo e
tale sarà!
L’anima, che a me si
è data, vede attenuare nel suo essere l’attacco delle forze del male. Giorno
dopo giorno esse perdono potere sull’anima che si immerge in me. Questo è e
questo sarà fino all’ultimo, se la volontà resterà salda.
Amata sposa, intorno
le cose seguono il loro corso. Gli uomini che hanno fatto scelte sbagliate
continueranno a perseguitare coloro che mi appartengono; in loro le forze
negative diverranno sempre più possenti, perché un nemico agguerrito agisce in
loro, un nemico che opera senza tregua per distruggere ed apportare massima rovina.
L’ho detto e lo
ripeto: un grande nemico opera nel mondo, agisce sulle menti e sulle volontà.
Il mondo ad esso non si oppone e lo lascia fare; non si oppone non perché non
può, ma perché non vuole. Non c’è alcuna colpa in colui che non può; ma c’è grande
colpa in chi non vuole.
Le forze possenti
operano perché non c’è nessuna resistenza. Gli uomini, in questo senso, sono
divenuti fiacchi. Gli uomini, in questo senso, sono divenuti debolissimi ed
insipienti.
Vedono il nemico,
grande come una montagna, e ne restano atterriti, gli obbediscono e si
sottomettono. Egli è solo, come più volte ho detto, un cane ringhioso che
cambia aspetto, che si trasforma per atterrire ed ottenere ciò che vuole.
La scena sta per
mutare: Io sono il grande regista che trasformerà tutto e presenterà una realtà
nuova e splendida. Un giorno, sposa cara, vedrai cose nuove, cose mai viste né
immaginate. Sarà, allora, il tuo cuore a prendere la parola e dire: “Ecco il
regno di Dio in terra. Ecco il Paradiso in terra. Ecco la piena realizzazione
delle promesse Divine”. Cielo e terra si rinnoveranno in un tempo senza tempo:
sarà un attimo lunghissimo e brevissimo. Preparo la felicità a chi l’ha attesa,
fiducioso e saldo nella fede. Con umiltà dovete prepararvi a questo, splendido
traguardo, con umiltà ed obbedienza.
Amata sposa, il
momento è quasi giunto, ma l’incredulità ed il dubbio sono ancora assai forti.
Se Io, Io, Gesù, avessi preannunciato grandi sciagure e catastrofi, tutti ci
avrebbero creduto e sarebbero paralizzati dal terrore e dall’angoscia; ma
preannuncio felicità e gioia senza fine; ebbene, gran parte dell’Umanità è
fredda ed indifferente, incredula e dubbiosa, incerta ed uggiosa.
Amata sposa, questo
è l’effetto della poca fede, questa è la conseguenza del grande peccato continuo
che porta nell’anima una tale lacerazione da renderla incapace di comprendere,
di agire, di prepararsi.
Amata sposa, non può
dire di essere mio colui che persevera nel peccato grave. Non si può accostare
a me colui che è immerso nel marciume: la sua mente si annebbia sempre di più,
il suo cuore diviene ghiaccio, la sua volontà non reagisce.
Amata sposa, molti
sono stati chiamati alla grande e splendida festa, molti sono stati chiamati;
ma pochi, assai pochi hanno aderito a fondo. Non basta dire: “Vengo. Vengo; o
prima o dopo mi decido”, occorre essere ben fermi nel proprio proposito,
occorre essere ben decisi, perché la preparazione richiede tempo, sacrificio e
grande sofferenza.
Di quale sofferenza,
sposa mia, intendo parlare? Di quella relativa alla rinuncia al peccato.
Leggo il tuo
pensiero nascente: “Mio Gesù, mio adorato Signore, la rinuncia al peccato è
solo grande gioia, è solo felicità, perché l’anima esulta, quando ha ottenuto
la grande vittoria sulla sua debolezza. Solo in tal modo si sente libera e può
volare verso di te, Altissimo, come una colomba che cerca il sole per averne
vita e calore, luce e felicità”.
Bene dici, sposa
cara. Occorre che ogni anima faccia il massimo sforzo per liberarsi dalle
catene del male. Lo deve fare per liberarsi prima dalle catene più pesanti che
sono quelle del peccato grave, poi dalle catene più leggere, ma pur sempre
catene, che sono quelle del peccato veniale.
Solo dopo questo
sforzo, la grande luce splenderà nel profondo, una luce che continuerà a fluire
sempre più sfolgorante e nitida. Gli occhi perderanno la loro pesantezza: cadrà
a poco a poco il velo che impedisce la conoscenza della verità e vedranno le
mie meraviglie, godranno delle mie delizie.
Amata sposa, ripeti
il mio messaggio d’Amore a coloro che ne sono in attesa: un solo nemico l’uomo
deve temere, un solo, terribile, nemico che tutto distrugge che tutto
sconvolge: è il peccato, e soltanto il peccato, è unicamente il peccato!
Gli uomini temono
sciagure, sventure, catastrofi, sconvolgimenti, terremoti, uragani; ebbene,
questi fatti sono nulla a confronto con il peccato grave. Quello deve essere
considerato il massimo male, quello la vera sciagura!
Uomini della terra,
non temete ciò che non può dare vera rovina; temete, invece, ciò che produce
l’unica, vera morte, da temere, quella dell’anima e non quella del corpo!
Amata sposa, la fine
dell’uomo, la fase finale della vita umana sarà secondo le scelte fatte; ripeti
in continuazione e non stancarti di farlo. Sposa cara, può aver paura colui che
a me si è donato, sinceramente, colui che me ha servito? Non avrà paura, non
temerà: una grande felicità sarà nella sua aspettativa, grande felicità,
sicuramente felicità. Può aspettarsi gioia colui che perseverava nel male e
nell’errore e mai si emenda, mai si pente, mai si decide per il bene? Sposa
amata, chi cerca la rovina avrà la sua rovina!
Esulta in me, sposa
amata e fedele.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.10.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, figli
tanto cari, siate nella gioia di Gesù, godete della sua pace e attendete così
il suo ritorno. Allora, figli cari, la vostra gioia sarà veramente perfetta e
la vostra pace sarà completa.
State arrivando alla
splendida meta, per un cammino di luce che diviene sempre più sfolgorante.
Procedete, figli amati, procedete proprio così, come state facendo. Vedo che
spesso vi scambiate consigli, circa il servizio più attivo a Gesù ed ai
fratelli; vedo i vostri cuori uniti, quando pregate, e sento che il vostro
amore reciproco sta crescendo giorno per giorno. Vi dico: sono felice che
abbiate ben capito le mie parole e che esse non siano rimaste lettera morta, ma
si sono trasformate in vita vissuta.
Figli cari, Gesù sta
vivendo in questo tempo, grandioso ed unico, la sua grande passione, per la
perdita di tante anime che sono immensamente care al suo Cuore: cadono nelle
mani di un nemico assai astuto che le inganna, dopo averle insidiate, e le
porta alla rovina.
Amati figli, Gesù
che è l’Amore, la bontà, l’infinita tenerezza, nulla può fare per salvare colui
che non vuole essere salvato. Gesù rispetta la libertà di ciascuno. La scelta
deve sempre rimanere libera e mai essere coatta.
Proprio in questo
tempo, ultimo e tanto decisivo, molti uomini stanno facendo un pessimo uso
della loro libertà e non vogliono capire che questo percorso terreno è unico e
determinante per la salvezza dell’anima. Se l’uomo spreca questa occasione,
altra non ne avrà!
Figli, vi ho già
detto tutto ciò che mi era concesso di dirvi. Alcuni figli mi chiedono notizie
circa i fatti che ancora devono verificarsi, circa le meraviglie che Gesù
compirà per i suoi fedeli nel prossimo futuro. A costoro Io rispondo così:
amati, Gesù vi ha concesso in questo tempo, unico e meraviglioso, cose
stupende. Vi ha preannunciato un fatto grandioso, sublime: la sua venuta sulla
terra, la sua venuta non solo nei cuori. Vi ha preannunciato un regno speciale,
dove il re non è un uomo ispirato da Dio, guidato da Dio, ma un regno sulla terra,
dove Gesù stesso sarà il Re, il Sovrano, l’unico Re, l’unico Sovrano.
Ebbene, dopo una
promessa di tale genere, vi pare che servano altre domande di chiarimento? Egli
vi ha anche detto che potete pure pensare alle cose più belle, più pure, più
splendide, potete lasciare che la vostra mente salga ad immaginare ciò che vi è
di più sublime, aggiunge anche che la realtà trascenderà di molto la più ardita
immaginazione.
Figli, non
dimenticate che Gesù è Dio e i suoi doni non sono come quelli degli uomini che molto
promettono ed assai poco mantengono. Gesù vi ha detto di avere massima fiducia
in lui, di non perdere mai la speranza, di sperare oltre ad ogni speranza; vi
ha ripetuto di perseverare fino in fondo: solo a colui che giunge fino alla
fine sarà dato il grande premio che spetta al vincitore.
Amati figli, cosa
doveva aggiungere Gesù a quello che già vi ha detto? Siate, quindi, lieti,
esultate, umili e pieni di speranza, mentre vi accingete a raggiungere il
grande traguardo. Non ponetevi domande inutili, ma fate propositi, propositi di
essere sempre più docili alla volontà Divina, sempre più zelanti ed attenti a
compiere bene ciò che vi è chiesto di fare.
Figli cari, figli
amati, Io sono con voi, Io cammino con voi: sono la vostra Madre e vi stringo
per mano. Voi dite: “Come fa la Madre del Cielo a stringere tante mani con la
sua mano?”
Vi dico che le
stringo tutte, tutte, tutte quelle che vogliono essere con me ed, anzi,
desidero stringerne di altre, desidero che ogni figlio della terra si faccia
condurre a Gesù da me!
Pregate! Pregate per
questa mia intenzione. Pregate, amati figli, e la schiera dei salvati sarà
immensa!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima