Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.10.98

 

 

Eletti, amici fedeli, ecco il tramonto di una grande era, ecco l’alba dell’era felice, preparata da me sin dall’origine del mondo! Preparatevi e viverla, amici cari, con me. La mia venuta è ormai imminente; accoglietemi con amore almeno voi, almeno voi. Il mondo non si aspetta questa, grande sorpresa: il mondo parla, discute, ragiona, si perde in inutili, lunghe disquisizioni. Mentre tutto questo avviene, Io preparo le ultime fasi del mio ritorno.

 

 

Sposa amata, esulti il tuo cuore nell’attesa, non regni in esso la tristezza, anche se i fatti terribili che accadono inducono ad essa. Guarda con gli occhi dell’anima, guarda le meraviglie, che giornalmente compio in te, amata sposa, che conosci sempre più le delizie del mio Amore.

Nel tuo cuore opero, diletta, perché è mio; opero, come desidero, perché mi appartiene completamente.

L’era nuova si è già affacciata nei cuori che mi appartengono ed avanza sempre più. Essi anelano a me, m’invocano, mi chiamano, mi vogliono come Re, desiderano il mio regno, anelano al mio regno. Farò ancora attendere queste anime belle che a me si sono offerte? Farò ancora sospirare queste amatissime creature che vivono della mia luce, che si nutrono, degnamente ed umilmente, del mio corpo, sulle quali posso contare?

Ecco le parole che odo giorno e notte: “Gesù, Signore della mia vita, ti amo, ti amo e ti appartengo in ogni pensiero della mia mente, ti appartengo in ogni anelito del mio cuore. Sono tuo e la mia anima anela a te, Altissimo, come cervo assetato alla fonte. Fa’ di me, Dio meraviglioso e Santo, fa’ di me, in ogni istante, ciò che piace a te. Amore infinito, desidero che la mia volontà sia perfettamente conforme alla tua. Adorato, fa’ che essa sia una stilla nell’immenso oceano, una stilla che si perde in te! Ti adoro! Ti adoro! Ti adoro!”

Ecco, sposa amata, le sublimi parole che sento da molte anime, tanto simili alla tua di sposa fedele e tutta donata al suo Sposo. Posso fare attendere ancora a lungo anime così?

Quando una sposa chiede insistentemente qualcosa al suo sposo diletto, forse che egli non si affretta ad accontentarla? Forse che la fa piangere e sospirare a lungo? No, certo: egli la prende, dolcemente, tra le sue braccia, le parla soavemente al cuore e si accinge ad accontentarla per renderla felice, immensamente felice! Così sta accadendo; mi sto accingendo a concedervi, anime belle e tanto amate, mi sto accingendo a concedervi ciò che desiderate, ciò a cui anelate: la mia presenza non solo nel cuore, non solo nell’anima, non solo invisibile, ma speciale, specialissima, proprio come la desiderate, che soddisfi i sensi esterni, oltre quelli del cuore.

Amata sposa, i miei discepoli mi ebbero vicino, mangiarono con me, bevvero con me, condussero parte della loro esistenza vicino a me, godettero pienamente della mia presenza non solo nel cuore, ma anche sensibilmente!

I miei, nuovi discepoli godranno ancora di più, godranno ancora più intensamente, perché avranno un dono tanto, tanto sospirato, nel quale essi solo hanno creduto veramente, mentre altri, molti altri, la maggior parte è rimasta scettica e dubbiosa. Amata sposa, ti ho detto che è assai beato, è assai felice colui che, in questo tempo di freddezza e superficialità, ha compreso il valore del messaggio, che Io sto mandando, che non è nuovo rispetto a quelli precedenti, ma è conclusivo: annunzia la fine di un’era di pena, di dolore, di tormento e l’inizio di un’altra assai diversa, perché vissuta con me, non solo con me nel cuore, che è già molto, che è già moltissimo, ma con me presente visibilmente!

Ricordi, sposa cara, le parole che dissi un giorno. Perché non le ricordano anche i miei consacrati, scettici, che non credono, non accettano l’idea della mia venuta? Dissi: non berrò più del vino di questo calice, fino a quando non lo berrò di nuovo in un giorno da me stabilito.

Sposa amata, sono molti coloro che sentono ogni giorno le mie parole; le sentono con le orecchie, ma non le colgono col cuore, le sentono con le orecchie, ma non le fanno penetrare nell’anima. Non così fanno i miei piccoli più umili e sottomessi: essi colgono ogni virgola, non si lasciano sfuggire neppure un solo accento e su tutto meditano, inondati dalla mia luce.

Sposa cara, chi non si lascia avvolgere dal mio Amore, chi non vede attraverso la mia luce non può comprendere: il corpo capisce solo le cose del corpo; l’anima, da me rischiarata, non si ferma a razzolare per terra, ma vola, vola, come candida colomba che vuole raggiungere il sole per goderne a pieno lo splendore.

Amata sposa, chi continua a fare gelide elucubrazioni assomiglia a chi cerca un tesoro lì, dove esso non può mai trovarsi. La mente umana, senza la mia luce, può fare anche il più grande sforzo, ma non riesce a cogliere l’immensità del mio pensiero Divino: sarebbe come fare stare l’oceano tutto in un bicchiere! L’anima, abbandonata a me, sale sulle mie ali e con me vola alto, alto e comprende tante cose.

Sposa amata, ogni anima bella in questo tempo, unico e stupendo, ha messo ali possenti, ha messo ali di aquila e può volare, può librarsi, felice, nel luminoso Cielo, che Io, Io, Gesù, le mostro in tutto il suo fulgore. L’anima razionale e dubbiosa, quella incerta ed ancora lontana dalla luce mia Divina, si sforza di capire con le sue sole forze ciò che mai, da sola, può riuscire a cogliere; il dubbio, quindi, diviene sempre più cupo e la comprensione dei grandi misteri riesce impossibile.

Siate – uomini del mondo – siate tutti per me; lasciate le cose della terra e cercate solo quelle del Cielo. Posatevi sulla terra solo per un attimo per testimoniarmi ed operare al mio servizio; quindi, alzatevi in volo ed entrate nel mio Cielo a goderne l’infinito splendore!

Amata, sia volto a me ogni tuo pensiero, siano tutti per me il tuo cuore e la tua anima. Questa donazione totale mi dà gioia, grande consolazione e la mia passione, tremenda, trova sollievo. Le anime belle, tutte mie, sono un dolce balsamo che allevia il mio, tremendo dolore, per la perdita di tante, tante anime!

Resta in me. Vivi in me!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

31.10.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figli tanto cari, abbiate gioia, abbiate pace, abbiate piena fiducia in Gesù che vuole cambiare la vostra vita e renderla sempre più simile alla sua, Divina. Amati, lasciatevi trasformare dall’Amore Divino; non opponete alcuna resistenza, siate docili e mansueti, perché cose stupende opera Dio nelle anime che si abbandonano a lui.

Amati, ecco giunto un grande giorno, un giorno, stupendo, che deve riempirvi il cuore di esultanza: è la festa di Ognissanti. Perché dovete essere tanto gioiosi? Perché questa, grande festa vi ricorda il grande destino dell’uomo, lo splendido destino dell’uomo nel progetto di Dio.

Perché Dio crea nuove anime? Perché, se non per farle felici con lui, per portarle in Paradiso a godere le più pure e splendide gioie?

Ogni anima è creata per la gioia. La creatura umana è il capolavoro di Dio. Un’anima è posta in un corpo; anima e corpo, dopo una breve separazione, resteranno uniti per sempre, per l’eternità.

Figli cari, anche il corpo, che voi possedete e che ora vi dà tanto pensiero, anche questo corpo un giorno godrà per sempre le delizie dell’anima. Esso non è affatto disprezzato da Dio: egli lo ha creato ed egli lo unirà all’anima per sempre, anche dopo il suo distacco.

Voi oggi pensate ai vostri cari che vi hanno lasciato, onorate i loro resti mortali che sono racchiusi nelle tombe; quasi vi rattristate per essi, perché i vostri occhi non li possono vedere, i vostri cuori non possono battere acconto ai loro. Figli cari, essi sono vivi, vivissimi! Siatene certi. Il corpo è temporaneamente separato dall’anima, ma si congiungerà ad essa, seguendone il destino.

Questa riflessione deve farvi capire quanto sia importante questo passaggio terreno, in esso si decide la sorte finale dell’anima che porterà sempre con sé il corpo o nella gioia eterna oppure nella pena eterna.

Gli uomini della terra riempiono le tombe di fiori, di lumi; spesso, però, riflettono assai poco sulla grande realtà della vita umana. Pensano per un attimo alle profonde verità di fede, e poi si distraggono subito per non essere immersi in una profonda tristezza.

Figli cari, vi ho detto di essere sereni e gioiosi in questo giorno: la vita dell’uomo non finisce con la morte, ma dura sempre. L’anima è immortale ed il corpo seguirà la sua, stessa sorte. Nel momento del distacco c’è subito il giudizio. L’anima sceglie il suo destino qui, sulla terra dei viventi; nel momento della scissione, provvisoria, dell’anima dal corpo ella capisce qual è il suo destino.

Amati figli, preparatevi bene prima a ciò che deve accadere dopo; non vivete come ebbri che non capiscono ciò che fanno e non pensano alle conseguenze del loro comportamento!

In questo giorno, così grande, sentitevi uniti ai vostri cari che vivono in una dimensione diversa e pregate perché tutti possano godere presto le delizie del Paradiso ed essere sciolti dalle sofferenze del Purgatorio. Pregate, figli cari, pregate per le anime del Purgatorio: sono assai dolorose le loro pene, sono terribili, ma voi con le vostre assidue preghiere potete attenuarle, potete ridurle! Quanto potere avete voi, che siete sulla terra, ancora in possesso di volontà e di capacità di scelta! Spesso gli uomini sprecano il loro tempo in vanità, si lasciano cogliere dalla noia, non sanno come impegnarlo!

Figli amati, figli tanto cari, se sapeste quanto potete fare per le persone amate che patiscono tanto nel luogo della purificazione! Se poteste vedere le loro, aspre pene, vi dico che non lascereste passare neppure un solo attimo invano, senza pregare e supplicare perché la loro purificazione finisca presto!

Oggi v’invito a pensare, a riflettere, a meditare sul meraviglioso dono della vita che appartiene a Dio: egli la offre, egli la mantiene, egli la toglie, quando vuole, perché egli è il Signore e tutto gli appartiene. Fate buon uso di questo, splendido dono e considerate prezioso ogni attimo di vita. Consideratelo un bene preziosissimo!

Amati figli, tenetevi stretti per mano, unite i vostri cuori e chiedete a Dio grazie speciali per le anime dei vostri cari affinché presto possano salire alle gioie del Paradiso.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima