Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.11.98
Eletti, amici cari, siate uniti a me siate uniti fra voi. Amatevi, come Io vi amo,
amatevi col mio Amore. Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita
per l’amico: siate uniti fra voi dal vincolo, dolcissimo, del mio Amore. Amate
le cose che ho creato: tutte sono care al mio Cuore. Nulla disprezzo di ciò che
ho fatto. Rispettate la mia creazione e fatela rispettare.
Sposa cara, sposa tanto amata, il tuo cuore è nel mio, il
tuo cuore palpita nel mio stesso Cuore. Sin dal momento della ragione il tuo
cuore ha scelto di battere nel mio, di amare col mio Amore, di fremere col mio
stesso fremito.
Amata, già il bimbo comincia a fare le sue scelte, già da
piccolo egli è capace di scelte buone e cattive. Sposa cara, il tuo anelito
profondo verso di me è cominciato da lontano, dai più teneri anni dell’infanzia,
quando il tuo cuore, pieno d’amore, t’induceva a pregare, a supplicare, ad
invocare pietà per i peccatori della terra, allorquando il tuo piccolo cuore
era pieno di grande tenerezza verso le piccole creature, da me volute e da me
anche amate.
Piccola cara, quanto il tuo cuore è divenuto simile al
mio, crescendo in esso! Ami col mio Amore le umili, creature, che molti non
tengono in alcuna considerazione; questi, tuoi sentimenti edificano il tuo
spirito e danno gioia al mio Cuore, Divino.
Non disprezzo nulla di ciò che ho creato; tutta è buona
la mia creazione; nulla di malvagio e nocivo è uscito dalla mia mente e dal mio
Cuore. Se gli uomini questo l’avessero capito subito, se l’avessero capito in
tempo, molte sciagure avrebbero potuto essere evitate. La natura, da amica in
origine, è divenuta crudele nemica; è stata disprezzata e sottomessa, senza
alcun rispetto: ora si ribella, le forze ostili si scatenano e distruggono
senza pietà.
Amata, ho affidato all’uomo una terra amena. Non ho, però,
fatto tutto da solo: ho chiesto di completare la mia, sublime opera
all’attività amorosa dell’uomo. Da quando l’ho creato, l’ho voluto sempre come
mio attivo cooperatore e nulla opero senza di lui.
Pensa, amata sposa, all’Eucarestia, al meraviglioso
miracolo che si ripete ogni giorno sotto i tuoi occhi. Desidero che siano le
mani dell’uomo ad operare. Il sacerdote prende il pane ed il vino, frutto del
suo lavoro e del suo sacrificio, e nelle sue stesse mani, per mia bontà,
avviene il grande prodigio: il pane ed il vino divengono la mia carne ed il mio
sangue. Come vedi, chiedo la piena cooperazione umana per fare le cose più
splendide, le più grandiose!
Quando l’Universo è stato creato da me, il mio Cuore
amoroso se ne è compiaciuto; per ultimo ho fatto la creatura prediletta, la
bella creatura, fatta a mia immagine e somiglianza. Da quel momento ho detto a
me stesso: questa, sublime creatura coopererà con me per sempre; sottometto a
lei la terra ed ella con la sua opera la farà ancora più bella. Questo è il
compito assegnato all’uomo: vivere sulla terra e renderla ancora più armoniosa
con l’opera delle sue mani, con le forze del suo intelletto, pieno della mia
luce, e del suo cuore, pieno del mio Amore.
Sposa cara, guarda che è accaduto in questi ultimi anni
sul pianeta terra, guarda che scempio è stato fatto: il mio, splendido giardino
è stato ridotto ad una misera discarica di immondizie e di veleni! L’uomo non
ha assolto al suo, grande compito. La sete del profitto lo ha reso egoista e
crudele: tutto ha distrutto, tutto continua a distruggere, senza freno e senza
rispetto!
Amata, l’uomo, che opera in tal modo, disprezza me che
sono il creatore di tutto, ma disprezza anche se stesso, prepara la sua rovina
che viene immancabilmente.
Amata, la mia creazione in tutti i suoi aspetti è stata
violata, offesa, disprezzata. Non ti meravigli il fatto che sia in atto da
tempo la sua grande ribellione: l’uomo se l’è resa nemica, perché l’ha
disprezzata, allontanandosi da me e dalle mie Leggi Divine. Se avesse lasciato
che il suo cuore si riempisse del mio Amore, allora egli avrebbe amato tutto e
tutto rispettato!
Amata, continuerai a vedere la natura ribellarsi all’uomo
e divenirgli sempre più nemica, perché questa è stata la scelta e tali saranno
le conseguenze. Amata, vedo il tuo sguardo, tristissimo, leggo il tuo pensiero
nascente, è questo: “Adorato, mio, Gesù, ti chiedo misericordia, supplico la
tua pietà. Perdona, Amore, lo scempio fatto! La tua mano fermi tale rovina,
provocata dal furore degli elementi impazziti. Quante vittime innocenti vengono
travolte! Quanto dolore si aggiunge a dolore! Chiedo, umilmente, perdono per
gli errori dell’Umanità sviata; ancora una volta il tuo Cuore, tenerissimo ed
amabilissimo, si muova a compassione di noi e fermi questi, terribili
disastri!”
Sposa amata, la tua preghiera è tanto cara al mio
orecchio, perché sgorga da un cuore pieno del mio stesso Amore. Attenuerò i
disastri: avrò ancora pietà delle mie creature, così insipienti e superficiali.
Frenerò l’impeto della natura, ribelle a ragione; i danni saranno attenuati,
per la preghiera dei miei, fedeli amici che non cessano d’innalzare a me
suppliche e sacrifici. Saranno attenuate le sciagure, ma non annullate: l’uomo
deve giungere a capire, a ragionare, a rinsavire.
Il grande peccato del mondo sarà espiato col sacrificio;
ma sii lieta, sposa amata: per amore dei giusti, per amore delle anime belle,
Io accorcerò i tempi della sofferenza. Il mio Cuore avrà compassione e poco
durerà ancora il dolore. Desidero donare gioia, desidero che il mondo, da me
voluto e creato, esulti di felicità in me. Ogni capo si piegherà davanti al mio
nome in Cielo, in terra, sotto terra e la grande era di pace trionferà.
Sposa, le tue preghiere saranno tutte esaudite e le tue
lacrime non saranno scorse invano: ascolto, esaudisco prontamente colui che mi
serve con tanto zelo, che mi adora con tanto fervore giorno e notte!
Ancora un poco, sposa cara, ed il dolore non ci sarà più;
vedrai sorridere di gioia tutti gli occhi e palpitare d’Amore, del mio Amore,
tutti i cuori.
Esulta in me, piccola cara, ed intercedi con preghiere e
suppliche per coloro che ancora sono lontani, che ancora si ribellano al mio
Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.11.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli tanto amati, eccomi anche oggi accanto
a voi come Madre amorosa che vi guida sulla strada che conduce al Paradiso.
Ascoltate, docili, la mia parola: essa è quella stessa di
Gesù! Se gli uomini l’avessero ascoltata in tempo, se essi si fossero piegati
alla sua voce, quanto dolore in meno sulla terra, quanto tormento in meno! Spesso
ho chiamato i miei figli a raduno, spesso li ho voluti vicini per comunicare
loro i desideri del mio Cuore; ma pochi sempre mi hanno seguito, pochi mi hanno
obbedito! Le conseguenze sono dolore e rovina.
Figli cari, Io vengo ogni giorno da voi non per
annunciarvi sciagure e rovine, non per parlare di catastrofi, ma per aiutarvi a
camminare verso la meta, felice, che Gesù ha preparato per ogni uomo docile ed
obbediente. Sono venuta per indicarvi la via del Paradiso, per condurvi su di
essa perché la gioia sia sempre la vostra compagna e la pace viva nel vostro
cuore. Ebbene, chi mi ha ascoltato ha pace, ha gioia; chi mi ha ascoltato,
malgrado le tribolazioni, ha in sé questi doni sublimi che rendono la vita un
cammino sereno, verso una meta di felicità eterna.
Quanto dolore provo in me nel vedere le Leggi Divine
dimenticate, disprezzate, quando vedo che gli ammonimenti non vengono colti né
capiti! Gioisco per quei pochi che procedono, avanzando verso la grande luce
che li accoglie e li trasforma.
Piccoli cari, i grandi fatti che accadono sono assai
significativi e vi aprono all’amore ed alla solidarietà: siate pieni di amore
verso i fratelli che soffrono, andate loro incontro con le mani piene di doni
ed il cuore di amore. Non limitatevi a guardare ed a sospirare; offrite quello
che avete. Siate sempre uniti a chi soffre e pronti a dare il vostro amore.
Oggi toccherà ad un popolo, domani toccherà ad un altro. Figli
cari, le necessità saranno continue: avrete modo di aprirvi alla solidarietà,
avrete modo di fare tanto bene. Gesù tornerà presto sulla terra, tornerà e vi
troverà con le mani piene di fiori splendidi: tutte le vostre opere di bene
saranno davanti ai suoi occhi. Egli vi dirà: “Benedetto sia tu, figlio amato:
avevo fame e mi hai dato da mangiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero
nudo e mi hai vestito”. Anche voi direte a lui: “Gesù amato, quando ti abbiamo
visto affamato, quando assetato, quando nudo?” Egli vi dirà: “Ogni volta che
avete fatto del bene ad un povero, ad un misero, ad un lacero, lo avete fatto a
me, Gesù!”
Date, quindi, con generosità a chi ha veramente bisogno. Voi,
figli, siete ancora nel grande benessere, siete ancora pieni di beni materiali:
Gesù per ora ve li concede perché ne possiate fare parte agli altri! Siate
generosi, come Gesù lo è con voi. Siate pieni d’amore, come Gesù lo è nei
vostri confronti. Lì, dove vedete necessità, intervenite e porgete: ne avrete
in cambio il centuplo qui sulla terra e poi un dono incomparabile in Cielo!
Oggi v’invito, quindi, alla grande solidarietà. Vedrete
intorno aumentare la miseria, mentre le vostre tasche conserveranno il
necessario ed il superfluo; fate tesoro delle mie parole: porgete con
generosità non solo qualcosa del superfluo, ma anche un poco del necessario! Il
mondo ricco non si chiuda nel proprio egoismo, ma sollevi l’indigenza dei
poveri che divengono sempre più poveri.
Piccoli cari, vi amo infinitamente e vi sto conducendo
per mano. Prendete i miei consigli e fatene tesoro subito, non dopo, non
domani, ma subito. Oggi v’invito anche al perdono: perdonate di cuore a chi vi
perseguita, a chi vi odia, a chi vi tormenta, perdonate di cuore anche a chi
non si preoccupa di chiedervi scusa, per il male fatto, a chi ha sbagliato nei
vostri confronti e continua a sbagliare, sentendosi dalla parte della ragione!
Mettete ogni cosa nelle mani di Dio, mettete ogni cosa nelle sue, santissime mani.
Lasciate che agisca la sua giustizia; ma voi implorate sempre per i nemici la
sua misericordia.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima