Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.11.98

 

 

Eletti, amici cari, vi dono la mia gioia; offritela al mondo che non la cerca. Vi dono la mia pace; siate operatori di pace. Restatemi fedeli, restatemi fedeli almeno voi! Il mio Cuore viene trafitto ogni giorno da mille spade: il mondo si sta allontanando sempre più da me, malgrado la sete che ha del mio Amore! Il peccato allontana gli uomini dalla luce; chi non si libera con forza da questa schiavitù, tremenda, non riesce ad incontrarmi.

 

 

Amata sposa, il cammino si è fatto arduo per chi procede senza il mio aiuto. L’angoscia e la disperazione continuano ad invadere molti cuori: l’uomo non trova pace senza di me, non può trovare pace, se non entra nel mio Cuore! Amata, cosa impedisce alla creatura prediletta di giungere a me? Il peccato, il grave peccato, l’abitudine al peccato, l’essere incallito nel peccato!

Io voglio abbracciare ogni uomo, Io voglio salvarlo e renderlo felice; ma non posso farlo, se egli non vuole: per percorrere la mia strada di luce ci vuole buona volontà, per percorrere la mia strada di luce occorrono decisione ed anelito sincero.

Amata, molte anime mi dicono: “Aiutami, Dio! Aiutami a guarire da questa malattia, aiutami ad uscire da questa situazione difficile. Voglio vivere ancora, voglio stare sulla terra ancora un po’.”

Amata, le preghiere che giungono più frequenti a me sono tutte di questo genere. Si supplica perché il corpo resti sano, perché la vita si prolunghi, perché i beni non vengano meno – i beni materiali, s’intende – ma pochi mi dicono: “Gesù, ti voglio amare, ti voglio servire, voglio ringraziarti per ciò che mi doni, voglio consolarti per il dolore che provi davanti a quest’oceano di peccato!”

Molti non sanno proprio pregare, non vogliono capire il vero senso della preghiera. Non riuscirà mai a procedere bene sul cammino di luce chi resta attaccato alla terra, chi cerca solo i beni materiali e considera la vita solo godimento di gioia terrena.

Amata, la vita, che Io vi ho donato, deve avere un significato ben diverso: i beni terreni devono essere subordinati ai veri beni dello spirito. Tutto deve essere volto al conseguimento della salvezza. Questa conta, non altro. L’uomo sulla terra sta poco, anche il più robusto non può vivere oltre un dato termine; la vita dell’aldilà, invece, dura per sempre, è eterna.

Uomini della terra, non attaccatevi alle cose che non contano, non legatevi ad esse, come se doveste goderle per sempre. Esse sono di un attimo; dovete tutte lasciarle, perché Io, Io, Gesù, ho preparato per voi i veri beni, i grandi beni, i beni eterni, che potrete godere in un tempo senza tempo! Guarda cosa accade intorno a te: ognuno guarda alla terra, come se essa fosse la sua dimora eterna; guarda al Cielo come cosa lontana, lontana, quasi inaccessibile e forse inesistente.

Amata, in questo tempo, unico e grandissimo, già Cielo e terra si stanno congiungendo. Chi ha vista spirituale ben acuita vede già il magnifico evento. Chi ha udito attento sente il canto degli angeli che intonano il peana della grande vittoria del bene sul male! Amata, Cielo e terra si vengono incontro. Il Paradiso sta scendendo sulla terra e la terra diverrà un Paradiso per le anime che hanno accolto nel cuore le mie parole d’Amore. Pensa, sposa cara, a queste, mie lettere d’Amore, pensa a queste lettere, che Io faccio giungere a tanti cuori, assetati di me. Questo, sposa diletta, è un anticipo di Paradiso: le anime che vi s’immergono sentono la mia tenerezza, la mia dolce carezza, il mio gioioso abbraccio.

La Madre mia si rende visibile in più parti del mondo ed educa i suoi figli, li istruisce, li prepara per i grandi cambiamenti che avverranno, rapidissimamente, tra poco.

Diletta mia, gli uomini tremano e si preoccupano di molte cose, ma una sola è importante: lasciarsi andare al mio Amore, servirmi con zelo, obbedire docilmente alle mie, sante Leggi. Altro non serve, di altro non serve occuparsi.

Pensi, amata, che l’uomo, per quanto si dia da fare, possa prolungare di un’ora sola la sua vita? No. Ti dico: morrà quando Io ho stabilito, neppure un solo istante prima o dopo.

Perché allora gli uomini si angosciano per tante cose terrene e non si dánno alcun pensiero per quelle che veramente contano?

Uomini della terra, Io vi amo, vi amo, infinitamente, e desidero salvarvi tutti. Non continuate ad accumulare beni sulla terra: accumulate ricchezze che a nulla vi serviranno, se non a deviare dalla strada scelta! Le vere ricchezze le trascurate per inseguire fole e vanità!

Amata, il mio nemico sta ottenendo sempre più vittorie. L’inganno è sempre lo stesso: il miraggio di beni e di godimento. Le menti vengono offuscate ed i cuori svuotati.

Amata sposa, non vedo le menti rinsavire; quelle deviate si deviano sempre più. La mia passione è tremenda, perché il terribile nemico miete molte vittime. Sono anime, anime, a me infinitamente care, che vanno verso la rovina e la morte! Io, Io, Gesù, ho dato la mia vita per la salvezza di ogni uomo, l’ho data per poi riprendermela, perché Io sono il Signore della vita. Ho offerto la mia vita; ma quanti lo hanno compreso, dopo venti secoli?

I cuori si stanno svuotando e le menti riempiendo di fumo satanico; molti sono i confusi e pochi ancora quelli che sanno distinguere il bene dal male. Si dice: “È bene ciò che a me pare bene; è male ciò che a me pare male!” Quale infamia maggiore di questa, amata sposa? Chi è che deve stabilire ciò che è bene e ciò che è male: Io, Io, Dio, oppure l’arbitrio dell’uomo? L’uomo stabilisce che è bene per sé ciò che gli piace e si avvia così alla completa rovina; Io, Io, Dio, stabilisco che è bene per l’uomo ciò che lo può edificare e lo conduce al Paradiso!

Amata, resta in me e dammi gioia con la tua adorazione. Nel mio Cuore troverai tutto!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figliolini amati, oggi è il giorno del Signore, un altro felice giorno, colmo di benedizione. Amati, vivete bene il giorno santo, che Gesù vi dona, vivetelo col cuore e con l’anima volta al vostro Salvatore; lasciate che la sua tenerezza vi prenda, che la sua dolcezza v’invada. La sua rugiada vuole scendere su di voi, continuamente.

Siete davanti a lui dei bellissimi fiori, degli amatissimi fiori che egli vuole far crescere rigogliosi e profumati. Un fiore ha bisogno di acqua per vivere, ha bisogno di acqua ogni giorno: se non si bagna, esso appassisce, muore. Ebbene, prendete piena coscienza di questo, figli amati: sentitevi fiori, i fiori profumati del giardino di Dio! Il suo occhio benevolo è sempre posato su di voi e vi ama, vi protegge, vi guida verso la piena fioritura: voi dovete formare il suo bel giardino, voi formerete il suo, splendido, giardino del quale egli si compiacerà per sempre.

Amati, Gesù opera su di voi, se voi lo lasciate fare. Egli farà di voi un suo capolavoro, se voi glielo permettete.

Dio vi ha creato per Amore, per immenso Amore, non voi soli, ma ogni uomo; vuole condurvi per mano lungo il tragitto terreno: desidera che la vostra felicità sia piena e la vostra realizzazione completa. Ha un grande progetto per ogni uomo, egli ha uno splendido progetto che realizzerà non, però, da solo, ma con la vostra cooperazione. Egli ha fatto la massima parte, qualcosa, però, esige anche da voi!

Amati figli, date con gioia quello che vi chiede, date con generosità il poco, che siete chiamati a dare: Gesù vi offrirà tutto, tutto, figli cari, il suo tutto!

Piccoli amati, quanti vivono lontano da Dio lo fanno perché non hanno ben capito quanto egli li ami, quanto grande sia il suo Amore per loro. Chi capisce, anche se in modo non del tutto chiaro, quanto è grande, quanto è immenso l’Amore che gli viene da Dio, subito sente in sé il dolcissimo richiamo e, come ape al fiore, come rondine al suo nido, corre verso il suo Signore e lo invoca, lo cerca, lo desidera ardentemente con tutta la sua anima. Gesù non si fa cercare a lungo, non si fa desiderare a lungo; Gesù corre, per primo, incontro alla piccola anima che lo invoca e lo implora.

Figli, Gesù va incontro, prontamente, a chi lo desidera, lo fascia del suo Amore sconfinato e lo rende tanto, tanto felice. Ecco che la vita sulla terra diviene un Paradiso, ecco che si esprime come il fratello Paolo che ora è qui, felicissimo, accanto a me: “Vivere per me è Cristo e morire un guadagno!” La vita con Gesù è felicità; la morte non fa più paura. Gesù è il Signore della vita e della morte. L’anima che vive tra le sue braccia, amabilissime, vive per lui ed attende di ricongiungersi a lui e restarvi per sempre!

Amati, figli tanto amati, vivete con Gesù, lasciatevi abbracciare da Gesù. La felicità non dovete attenderla a lungo: egli ve la darà subito sulla terra e poi per sempre, dopo il distacco dell’anima dal corpo ed il ricongiungimento del corpo all’anima. Sarà una felicità in crescendo: comincia sulla terra e diviene sempre più grande e completa, man mano che il volo diviene più sublime!

Amati, siate lieti e ogni giorno sia per voi il giorno del Signore. Vivete ogni giorno così, amati.

Oggi v’invito alla lode ed alla adorazione del Cuore dolcissimo e tenerissimo di Gesù! Da quel meraviglioso Cuore è uscita la vostra salvezza!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.                                                    

                                                                                              Maria Santissima