Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.11.98
Eletti,
amici cari, spunta un nuovo giorno. Il mio Amore vi avvolge e vi conduce: il
mio Amore vuole che siate miei, sempre miei con la mente, col cuore, con la
volontà. Ogni uomo della terra mi appartiene. Ogni uomo della terra deve
decidersi per me ed avrà gioia senza fine e pace sublime.
Sposa amata, non tutti gli uomini della terra mi conoscono, non tutti gli uomini della terra conoscono il mio nome; ma Io conosco ogni uomo. Ogni palpito del suo cuore mi è noto e anche i suoi capelli sono contati. Essi non parlano a me, ma Io parlo a ciascuno di loro nel cuore e li chiamo alla salvezza.
Vedi, sposa cara, quante religioni diverse vi sono nel mondo? Ebbene, tra poco, esse convergeranno in un’unica religione, quella cristiana cattolica: tante menti diverranno una sola mente, tanti cuori un solo cuore!
Amata, questo avverrà presto, perché è il mio progetto e desidero che si realizzi in tempi brevi. Amata sposa, dopo venti secoli di Cristianesimo solo una piccola parte dell’Umanità mi adora, come desidero essere adorato. Ciò che non è avvenuto in tanti secoli, in tanti anni, avverrà, improvvisamente e sollecitamente, ora, non per opera di uomini, ma per volontà mia! Piccola, desidero in questa, grandiosa opera dei collaboratori: ognuno di voi si faccia mio cooperatore, facendo esattamente quello che chiedo.
Leggo il tuo pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, cosa possiamo fare per essere tuoi collaboratori, noi, così deboli, così fragili, così incapaci?”
Amata, fate bene quello che vi dico di fare, assolvete al vostro compito con zelo ed umiltà. Non chiedo all’uomo di fare grandi cose; Io, Io stesso, Gesù, faccio le grandi cose, servendomi dell’uomo. Fate quello che vi dico, ogni giorno con impegno e sottomissione obbedite alla mia volontà, altro non tocca a voi, il resto l’opero Io, Io, Gesù. Se ogni uomo fosse stato docile alla mia volontà, se ogni uomo avesse permesso che Io operassi nel suo cuore, il Paradiso già sarebbe sulla terra e la vita dell’uomo sarebbe lieta e gioiosa ovunque.
Amata, non credere che l’uomo per obbedire a me debba essere necessariamente cristiano cattolico: può anche essere di una religione differente, se, senza sua colpa, non ha conosciuto il mio nome. Parlo ad ogni uomo della terra e lo conduco verso la salvezza, se egli mi ascolta docile.
Non posso certo, sposa mia, imputare colpa a chi non l’ha, ma sarà giudicato con rigore chi poteva fare e non ha fatto, doveva collaborare e non ha collaborato per indifferenza, per superficialità, per freddezza.
Sposa amata, tu attendi con gioia il mio ritorno, la tua emozione è forte quando pensi a questo meraviglioso evento che si avvicina sempre più! Pensi che il mio ritorno sia gioia per tutti, pensi che il mio ritorno sia felicità infinita per ogni uomo? Se così fosse non ci sarebbe servita questa lunga preparazione, questo continuo preannuncio! Ho preparato in tempo i miei amati, perché conosco la debolezza delle menti, la fragilità della natura umana. Ad un esame bisogna prepararsi per tempo; poi, prima di affrontarlo occorre ripetere ed approfondire per essere veramente ben pronti per il grande momento.
Amata sposa, ogni uomo deve affrontare il grande esame della sua vita; quanti sono i preparati che continuano a ripassare la lezione e quanti gli impreparati? Ti dico, sposa, che fra il mio popolo ci sono più impreparati che tra gli altri che mai hanno conosciuto il mio nome. Tanti sono quelli che adorano nel loro cuore il Dio sconosciuto, ma assai pochi quelli che adorano me, vero Dio e vero Uomo, che mi sono rivelato al mondo venti secoli fa. Amata, nel mio popolo ci sono più colpevoli che tra gli altri popoli; chi poco ha avuto poco dovrà darmi, chi invece molto ha posseduto deve darmi di più, molto di più. Condono il debito a chi ne ha poco, ma esigo tutto da colui che ha agito con grande insipienza ed ha accumulato assai.
Piccola mia, il mondo che si è rifiutato di accogliermi, deve saldare un debito gravissimo, pesante e deve saldarlo in fretta e fino all’ultimo centesimo; quella parte, invece, che non ha capito sarà privilegiata perché Io, Io stesso, Gesù, cancellerò le colpe ed offrirò il mio perdono per la colpa unica di non aver scrutato a fondo nel proprio cuore per cercare con me la verità!
Amata, hai ben capito, certo che hai capito bene: avrà un trattamento privilegiato chi non mi ha conosciuto piuttosto che colui che, pur conoscendomi, non mi ha accettato allorché ho parlato al suo cuore.
Amata, molti ultimi saranno primi e molti primi saranno ultimi. Ti dico di più, amata sposa: molti primi, che già si sentono dentro, saranno scacciati perché indegni.
Amata sposa, l’uomo guarda solo all’apparenza, Io, Io, Gesù, scruto i cuori, Io, Io, Gesù, conosco il pensiero nascente e nulla mi sfugge. Quanti che ora sono ai primi posti, quanti che occupano le comode poltrone, non sono degni neppure di stare in fondo sullo sgabello, perché mi lodano con le parole ma mi respingono e mi tradiscono con il cuore e con la mente.
Molti sono i chiamati, sposa mia, ma pochi gli eletti. Nessuno s’illuda, nessuno giudichi prima del tempo se stesso né gli altri: il giudizio spetta a me. Io giudicherò con giustizia tutti i popoli, ogni uomo dovrà affrontare il giudizio; ormai il tempo è vicino per tutti, ormai il tempo è giunto per tutti, sposa amata, si prepari il mondo, lo ripeto: si prepari il mondo!
Vedo il volto della Madre Santa, vedo il suo volto triste e preoccupato: ella intercede per ogni uomo, parla da sempre ai suoi figli ed ora ha intensificato la sua presenza ovunque, ma quanti ascoltano le sue parole? Quanti sanno della sua presenza? Vi sono grandissimi segni nel Cielo, ma quanti li vedono? Quanti distolgono la faccia dalla terra per guardarli?
Amata sposa, nessuno si faccia cogliere impreparato dai grandi eventi, nessuno viva nell’insipienza e nella superficialità! Si colga l’attimo della misericordia infinita: quando verrà quello della giustizia perfetta sarà tardi!
Ti amo, sposa fedele. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.11.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figliolini amati, vengo a voi con Amore, vengo con immenso Amore; voglio donarvi anche oggi la gioia di Gesù, voglio porgervi la sua pace. I tempi sono duri e difficili e la testimonianza volta a Gesù diviene sempre più faticosa. Dico: non temete, piccoli miei, non temete ma perseverate, non temete, figli cari, ma appoggiatevi alla solidissima colonna che sostiene la Chiesa.
Piccoli cari, vedo molti, che dovrebbero essere saldi, sono assai vacillanti; vedete grosse mura sgretolarsi e potenti colonne tremare: la Chiesa di Cristo è percossa ed offesa, ma non può crollare, figli cari, non può crollare perché è fondata su Gesù, che è roccia saldissima.
Vedrete e sentirete cose che vi faranno tremare, piccoli miei, piccoli cari, ma non dovete aver paura: Gesù è il vincitore, Gesù è l’eterno vincitore!
Quando vi vedo in tanta bufera, trascinati da un vento impetuosissimo, chiedo a Gesù che vi faccia resistere, chiedo a Gesù che vi tenga stretti al suo amabilissimo Cuore; lo supplico mentre guardo i suoi occhi pieni di bontà che mi tranquillizzano. Ecco le sue sublimi parole: “Madre mia. Madre, mia, amatissima, vedo preoccupazione in te per i figli tanto cari al tuo Cuore. Il tuo sguardo si posa su questi piccoli, che mi servono giorno e notte e mi adorano incessantemente. Madre cara, guarda come sono saldi, guarda come sono solidi e decisi nel bene: essi si accostano ogni giorno degnamente ai santi Sacramenti, essi si nutrono con amore del mio corpo Santissimo. Amata, sono ben nutriti, sono pronti ad affrontare il futuro, non darti pensiero per loro: essi anelano a me e cercano solo il mio Amore; Io, vedi, li ho fatti entrare tutti nel mio Cuore ardente, in esso troveranno per sempre gioia e pace.”
Gesù, poi, mi ha guardato mentre il mio sguardo si posava sugli altri figli, su quelli lontani, lontani, così mi ha detto: “Madre amata, quanta pena ti dánno! Dolcissima, questi che ancora sono nel buio e nel fango corrono tanto pericolo, perché i tempi sono giunti, i tempi sono ormai verso la conclusione. Tutto è stato fatto per loro, tutto faccio ogni giorno, perché vedano il raggio di luce che a me li guida; essi, però, ancora non si decidono: Io chiamo, non rispondono; Io parlo, non ascoltano; faccio sfolgorare la mia luce, essi neppure ci fanno caso. Amata, le grazie scendono a pioggia sul mondo, le grazie scendono a bagnare ogni cuore della mia rugiada, se li trovano dischiusi essi prendono vita ed avranno la salvezza, ma se trovano una completa chiusura nulla è possibile per loro. Madre Santa, non può trovare salvezza chi salvezza non vuole; non può avere la pace chi non la cerca in me! Voglio elargire la mia, infinita, misericordia, continuo ad elargire la mia, infinita, misericordia; ma chi la rifiuta dovrà essere sottoposto alla mia rigorosa giustizia.”
Queste, figli cari, le sue parole. Mi rivolgo ancora, quindi, ai figli lontani, mi rivolgo, accorata, per la loro sorte: figli, figli amati, decidetevi per Dio! Figli, figli cari, non indugiate, non dite: “Mi converto domani. Certo, domani cambio vita”. Figli cari, domani potreste non averne più il tempo! L’oggi è importante, il momento presente. Ascoltatemi, figli cari, figli tanto desiderati: correte ai piedi di Gesù, correte, subito, ai suoi piedi! Sì, egli vi aspetta, vi aspetta con Amore per donarvi il suo perdono.
Se il nemico vi dice che mai sarete perdonati, mente! Mente, non credeteci, egli è sempre stato bugiardo ed omicida. Credete alle mie parole, figli cari: Gesù perdona, perdona e dà la pace a chi la chiede con fede! Non indugiate, cercate subito un ministro del santo culto e confessatevi, poi, umilmente, lasciate entrare in voi il corpo Santissimo di Gesù!
Vi amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima