Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.11.98

 

 

Eletti, amici cari, un giorno santo si apre per voi: è quello a me dedicato. Siate tutti miei ed Io sarò tutto vostro. Ogni giorno mi appartiene, ma la domenica in modo speciale. Ascoltate oggi con attenzione la mia parola, entri nel vostro cuore e lo purifichi, entri nella vostra mente e la liberi da ogni nebbia, entri nel vostro essere e lo riempia di nuovo vigore. Il mio giorno sia gioia e pace, in attesa della domenica eterna che sarà totale gioia e pace senza limiti.

 

 

Amata sposa, si apre un grande giorno per chi lo vive con me, un giorno di tenerezza e d’Amore: l’uomo lascia la sua fatica per abbandonarsi tra le mie braccia; Io, Io, Gesù lo accarezzo dolcemente, lo ristoro e parlo al suo cuore, lo istruisco. Amata sposa, quanto è importante vivere bene il mio giorno! Nel momento del giudizio quanta gioia darà l’aver vissuto bene questa giornata terrena!

Avete sei giorni per lavorare, e amati, in questi molte sono le attività che svolgete; il settimo giorno desidero che sia tutto per me, Dio. La domenica è il mio giorno: voi dovete lasciare le cure quotidiane ordinarie e prendere nuovo vigore e grande gioia da me che solo questo desidero: amarvi, amarvi e ricolmarvi della mia pace.

Amata, con dolore, con grande pena vado constatando che anche questo giorno mi viene sottratto. Il mio popolo si è creato tanti impedimenti, si è preparato tanti impegni ed il mio giorno è divenuto per molti un giorno di fatica doppia, di distrazione, di lontananza da me, Dio.

Quale figlio fugge lontano, allorché il padre apre le sue braccia per accoglierlo? Pensate al bimbo, al piccolo che vede il padre che lo attende per stringerlo a sé e renderlo tanto felice: il piccolo corre, corre, più in fretta che riesce, per andare da lui, non pensa ad altro che alla gioia di sentirsi tra le sue braccia amorose. Il padre lo stringe e lo bacia, teneramente. Quanta felicità in quei due cuori che si cercano e si trovano!

Amata sposa, nel giorno mio attendo ogni figlio, come un padre il suo piccolo. Ho le mani cariche di doni, stupendi, da offrire; tutti li voglio elargire in questo, splendido giorno.

Amata sposa, chi si accosta a me, degnamente, non se ne va mai a mani vuote; diviene ricco, in proporzione alla purezza del cuore, all’anelito e all’umiltà.

L’uomo, dal cuore puro, è come un bimbo che gode le gioie più sublimi, perché le comprende e le coglie subito. Un fiore, un piccolo fiore profumato, dai delicati colori, da chi viene apprezzato? Esso è un capolavoro di bellezza e di soavità; ma chi lo nota, chi lo guarda con gioia? Il cuore puro per un altro esso non ha alcun valore, passa inosservato e spesso viene schiacciato dai suoi piedi! L’uomo, dal cuore puro, vede con gli occhi suoi ciò che al malizioso non è concesso di penetrare: Io, Io, Dio, mi rivelo ai piccoli, ai puri, agli umili e nascondo il mio volto ai maliziosi, ai superbi, agli stolti.

Uomo, che cammini per le strade del mondo, osserva ciò che ti circonda, non la ferraglia che ingombra le strade, non le luci che annebbiano la vista; guarda, uomo, le meraviglie della mia creazione, guarda le stelle che sono lì, nel Cielo, per te e ti parlano soavemente del mio, infinito Amore. Esci, uomo, dalla tua automobile; percorri le vie della campagna, silenziosa, e guarda la timida violetta che se ne sta nascosta, ma, scoperta, mostra tutto il suo, delicato splendore!

Uomo, apri gli occhi sulla bellezza che ti circonda e chiudi la mente davanti agli orrori, che il mondo, sviato, ti porge. Uomo, torna a me: Io, Io, Dio, non ti respingo! Io, Io, Dio, non ti respingo, perché ti amo, ti amo, ti amo, immensamente! Quanta felicità ho da porgerti, uomo, quanta pace desidero donarti, creatura mia! Sono un Padre amorosissimo, sono un Padre generoso; tu sei il mio piccolo, che desidero stringere a me e fare tanto felice. Il padre compra giocattoli per il figlioletto: ebbene, anche Io, Io, Dio, posseggo infinite cose che ti possono fare felice! Voglio donartele, subito, subito, piccolo caro; ma torna a me, non volgere lo sguardo da me che desidero donarti tutto il mio Amore! Quale figlio può avere paura del padre buono? Io sono il Padre buono che vuole ricolmare di sublimi doni i figli; ma molti di essi fuggono lontano, molti si sono rivolti ai demoni per aiuto e per consiglio, lasciando me in disparte!

Sposa amata, il mio giorno viene profanato da troppi, il mio giorno diviene occasione di peccato, diviene per molti tempo volto al male e non all’adorazione ed alla lode del mio nome. Che fare?

Sposa cara, chi non si nutre di me deperisce e muore, chi non si nutre di me non mi godrà, chi mi rifiuta non mi avrà più! Il mio giorno è divenuto occasione per fare qualsiasi cosa, non però con me nel cuore, ma con il mio nemico a fianco! Provo tanto dolore, per questo!

Proprio in questo giorno, grandioso, farò una splendida sorpresa. Del mio giorno farò il grande ed unico giorno di festa. Preparatevi tutte, anime belle, a viverlo con me; non è lontano, sapete. Nel frattempo, le mie parole siano la vostra gioia, le mie Leggi il vostro godimento, il mio corpo Santissimo il vostro cibo.

Chi si nutre di me, degnamente, vivrà per me e chi vive per me resterà con me per l’eternità, realizzando a pieno il progetto, mio, iniziale. In questo giorno splendido, molti, amata sposa, a me non penseranno: mille attività diverse li aspettano, mille pensieri occuperanno la loro mente. Mi resteranno le mie, dolci spose, i loro cuori palpiteranno solo per me, i loro pensieri solo a me saranno volti! Beate siete, anime belle, beate ora, sulla terra, perché avete compreso la verità, avete dato gioia al vostro Signore, lo avete adorato giorno e notte per consolarlo del gelo dei cuori e della confusione delle menti!

Resta in me, sposa cara: tra le mie braccia troverai la più grande felicità ed Io, Io, Dio, gioirò di te.

Dono al mondo questo grande giorno; ma so che anche questa volta molti non coglieranno questa, sublime occasione per prepararsi. Oggi molti sono i chiamati; ma pochi verranno scelti!

Dona gioia al mio Cuore, addolorato, sposa cara!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

15.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figliolini cari, la gioia sia in voi e la pace dimori nel vostro cuore. Amate Gesù, figli cari, amate Gesù con tutta l’anima e chiedetegli di aiutarvi ad amarlo ogni giorno di più.

Amati, egli è un oceano, infinito, di bellezza, di perfezione, d’Amore; voi siete, invece, un piccolo bicchiere che vuole contenere l’oceano! Voi dite: “Madre Santa, quando capiremo Dio? Quando riusciremo a coglierne la grandezza?”

Figli cari, egli stesso, egli, nella sua infinita tenerezza, vuole donarsi a voi. Egli si dona a chi lo desidera, ardentemente, con purezza di cuore. Questo oceano, meraviglioso ed infinito, non vuole restare sconosciuto, desidera, invece, manifestarsi sempre più ai figli.

Piccoli, Dio nessuno l’ha mai visto, ma in Gesù s’è rivelato. Pensate quanto Amore ha donato il Padre agli uomini, lasciando che il Figlio si rivelasse loro e prendesse un corpo proprio umano. Gesù ha un corpo, ha preso un corpo d’uomo, per Amore. Egli vuole rivelarsi sempre più ai suoi piccoli. Egli vuole manifestare sempre più sensibilmente la sua presenza fra voi. Vi sta preparando ad una manifestazione grandiosa: gli uomini vedranno il volto Santissimo di Gesù; tutti gli uomini lo vedranno in un giorno non lontano. Amati, gustate già da ora l’immensa felicità, gustate già da ora la sublime gioia di vedere il volto di Gesù.

Chi lo vedrà? Tutti, tutti gli uomini della terra vedranno un giorno il suo volto: sia quelli che sempre con lui sono stati sia quelli che lo hanno rinnegato sia quelli che mai ne hanno sentito parlare. Gesù è il Re di tutta la terra e verrà a regnare, figli, verrà a regnare sopra la terra! Piccoli, questa certezza vi rallegri nel cammino, turbinoso, della vita quotidiana.

So, amati figli, che siete perseguitati; so, amati figli, che siete umiliati; so che siete male accolti anche nell’ambito della famiglia. Tutto ciò Gesù l’ha preannunciato, allorché disse: “Sarete perseguitati, sarete odiati, sarete imprigionati, per causa mia. Alcuni saranno trascinati davanti ai tribunali e messi a morte; ma chi persevererà fino all’ultimo avrà la salvezza dell’anima.”

Figli cari, questi sono quei tempi, figli cari: voi li state vivendo. Sopportate le torture morali, piegate il capo e sopportate: se Gesù non le toglie, significa che dovete piegare il capo. Egli non gode certo, per la vostra sofferenza: egli soffre con voi, geme con voi, vi aiuta a portare la croce; spesso egli stesso se la mette sulle sue spalle per darvi un po’ di sollievo. Dolcissimo, stupendo Cireneo di ogni uomo!

Adoratelo ed attendete la sua piena manifestazione! Adoratelo e piegate il capo, umili ed obbedienti! Adoratelo e non permettete che la disperazione vi colga e vi domini! Nei momenti più difficili egli si sostituirà a voi ed avrete un po’ di sollievo. Dovete perseverare, figli amati, dovete perseverare fino alla fine, senza fermarvi prima.

Vi ho parlato un giorno di quel corridore che, con decisione, punta verso il traguardo, raccoglie tutte le sue forze, anche se si sente stremato, e procede, vedendo vicino il momento della grande vittoria.

Figli, amati figli, non cedete, non fermatevi; procedete: la vittoria è tanto vicina! Fate il massimo sforzo, senza abbattervi proprio ora che state giungendo. Il nemico continuerà con le sue insidie, il nemico è più che mai inferocito, perché il suo potere sta indebolendosi ed il suo dominio sul mondo sta per finire.

Coraggio, amatissimi: Io sono con voi, sempre con voi e tengo ben stretta la vostra mano.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima