Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.11.98

 

 

Eletti, amici cari, vivete in me le gioie più sublimi e non siate timorosi nell’abbandonarvi, completamente, alla mia volontà: desidero per voi solo il bene. Voglio elargirvi i miei, grandi doni. Chi a me si affiderà non resterà, certo, deluso, ma sarà felice per sempre.

 

 

Sposa amata, ho in serbo ogni giorno per voi grandi delizie: non temere di affrontare il futuro, non guardare ad esso con timore alcuno. Come bimbo che guarda gli occhi della madre e si rassicura, così, amata, guarda i miei e riprendi energia e gioia.

Vivi in un mondo che non recede dal suo sviamento: questi deve subire la grande purificazione che lo renderà docile ed obbediente, umile e sottomesso. Ho molti figli ribelli che non fanno un passo avanti verso la via della conversione. Per questi testardi, sposa amata, ci vuole una lezione speciale, quella che si dà ai testardi che sono tardi nel capire, perché troppo pigri ed indolenti.

L’anno, unico e grandioso, che sta entrando segnerà tappe decisive per tutta l’Umanità e per ogni singolo uomo. Amata, voglio chiudere definitivamente l’era della grande tribolazione e voglio aprire quella della luce e della felicità. Prima, amata, occorre che i conti siano saldati, tutti i conti devono essere chiusi; soltanto dopo si aprirà l’era di pace e di felicità che il mondo non ha mai conosciuto e nemmeno si può immaginare.

Attraverso questi miei messaggi d’Amore ho preparato tante persone di buona volontà che docili si sono fatte guidare sul cammino di luce. Quante con me hanno ritrovato la gioia di vivere e quante la vera pace del cuore! Ho parlato al mondo in mille modi, il mio linguaggio, chiaro e piano, ha ripetuto sempre lo stesso tema: occorre subito cambiare vita, occorre convertirsi, occorre obbedire alle Leggi sante, senza indugio alcuno, perché Dio ha un progetto speciale per questi tempi grandiosi, ma non, com’è logico, un progetto di sventura. Chi pensa a questo sbaglia, gravemente; ho, invece, Io, Io, Dio, ho, invece, progetti di gioia, di grande gioia, di felicità, di sublime felicità. Chiedo in questo momento agli uomini di cooperare con me, di aiutarmi a realizzare il mio piano di salvezza universale.

Ogni uomo è stato interpellato in questo modo: “Vuoi cooperare con me, Gesù? Vuoi divenire mio, prezioso, collaboratore in questo grande disegno, che conoscerai nel suo svolgimento?”

Amata, la risposta è stata assai varia, assai diversa. Alcuni mi hanno detto: “Voglio capire di più, voglio capire bene, prima di aderire. Voglio conoscere in anticipo ciò che intendi realizzare; poi, forse, ti darò la mia adesione.” Altri mi hanno risposto: “Veramente ho molte occupazioni in questo momento; non posso rinunciare ad esse. Sono pieno di progetti miei; non posso, per ora, fare niente.” Altri, invece, mi hanno riposto: “Gesù adorato, prendi noi; siamo a tua disposizione. Non vogliamo sapere ciò che intendi fare: ciò che tu Dio fai è sempre meraviglioso, è sempre buono, è sempre a nostro favore, perché tu sei buono, sei Santo, sei perfetto, sei il nostro, adorato Dio.” Così dicendo, si sono messi interamente a mia disposizione.

Ho assegnato a ciascuno un compito importante e diverso; ora queste anime belle, docili ed umili, stanno assolvendo a tale missione con gioia, con serenità, piene di speranza. Quando Io tornerò – ed il tempo è assai vicino, sposa amata – chi troverò ad attendermi? I primi, i secondi oppure i terzi?

I primi non hanno aderito, perché esigevano una spiegazione dettagliata, che Io non potevo dare, perché mente umana non può cogliere ciò che ha elaborato la mente Divina; deve solo accettare per fiducia: può un mare essere contenuto in un bicchiere? Nel bicchiere vi può stare solo l’acqua che è capace di contenere! Costoro, amata sposa, immersi nel loro dubbio, incerti e titubanti, saranno assenti. I secondi, impegnati in problemi personali, intenti ad attuare i progetti, i miseri progetti elaborati dalla loro mente senza di me, costoro dico, saranno assenti. Saranno, invece, in attesa, pronti con le mani alzate ed il cuore pieni di gioia, i terzi che non hanno chiesto che di essere cooperatori, obbedienti e docili, del mio piano generale di salvezza.

Ecco, sposa mia, ecco il mio, piccolo gregge, quello che resterà a godere le più sublimi delizie, dopo un periodo di fatiche e di travaglio.

Amata, ti ho parlato di ammonizioni, prima del grande castigo. Esse saranno molto evidenti; ma chi non è pronto col cuore a coglierle non le coglierà: anche per esse avrà spiegazioni, razionali ed ingannevoli. Occorre che gli uomini lascino le loro, infinite occupazioni per liberare un po’ la mente, che aprano il cuore per essere purificato dai sentimenti negativi che lo occupano e non lo fanno palpitare.

Amata, ognuno capisca e si dia da fare, perché il piano di salvezza non comprende solo pochi, ma è preparato per tutti, per coloro che appartengono al mio popolo ed anche per altri che non lo sono: la mia città si estenderà su tutta la terra e vedrà riuniti popoli di tutte le razze, di tutte le fedi in un unico Credo, sotto un unico Re. Io, Io, Gesù, sarò il Re universale; sotto di me staranno tutti i popoli e conosceranno, finalmente, la vera, grande prosperità.

Fra coloro che formeranno il resto del mio gregge non ci saranno scettici né infedeli né coloro che hanno contribuito all’apostasia e neppure resteranno coloro che hanno impedito alle mie pecorine di aderire al mio grande progetto. Ho operato con grande potenza e così ancora sto operando; ma c’è sempre chi mi ostacola: sono proprio i più vicini che, spesso, si rivelano i più lontani; essi dubitano ed inducono altri a dubitare, essi non collaborano e impediscono anche agli altri di farlo!

Sposa amata, nessuno di costoro resterà! Vivi nella gioia del mio Amore. Altro non chiedere: hai già tutto!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, siate sereni, sereni ed obbedienti: Gesù vi ha preparato cose stupende. Adorate il suo Cuore generoso, adoratelo in ogni momento della vostra vita. Amatelo nella gioia e nella tristezza. Amatelo quando tutto va bene; amatelo quando tutto va male. Amatelo sempre! Figli cari, la vostra sofferenza è cosa da poco, confrontata a quella che egli patì per voi. Non avrete pene insopportabili, figli cari, ma sempre ampiamente nel limite della sopportazione. Non fatevi ingannare da coloro che descrivono i loro tormenti come superiori alle forze: egli, Gesù, non permette ai suoi amati pene eccessive.

Piccoli cari, prendete su di voi il giogo, che Gesù vi pone: è leggero e facile da portare. State invece attenti, molto attenti a non farvi ingannare dai falsi profeti: promettono molto ed offrono assai poco. Essi sono guidati da un astuto nemico che da sempre è bugiardo.

Figli cari, il grande mistero dell’iniquità sta per rivelarsi. Il grande mistero dell’iniquità trascinerà molti: sarà il culmine dell’uragano, che il maligno ha scatenato su questa, povera terra, già tanto percossa ed affaticata. Nessuno di voi pensi: “Gesù, Gesù, il nostro adorato Gesù si è dimenticato di noi. La Madre, la nostra, dolce Madre, disgustata dalle nostre debolezze, si è rifiutata di intercedere per noi davanti a Dio Altissimo.”

Queste cose non dovete pensarle nemmeno per un solo momento: Gesù mai si dimenticherà di voi ed Io sono al vostro fianco sempre, ma, specialmente, quando state nella sofferenza.

Figli, non per sempre mostrerò il mio volto visibilmente al mondo; ma sempre starò accanto ai miei figli. Coloro che hanno gambe robuste devono fare questo piccolo tratto da soli. Chi, invece, è rimasto gracile, perché indocile e disobbediente, dovrà soffrire, soffrire molto; ma se accetterà di buon grado, con pazienza e sottomissione, le grandi sofferenze, allora, Gesù, allora Gesù avrà compassione di lui ed userà ancora la sua, infinita misericordia.

Figli cari, figli tanto amati, le prove non devono infiacchire, le prove devono, invece, irrobustire. Voi siete pronti al volo; non abbiate paura a librarvi nel Cielo infinito: le energie non vi mancheranno, le forze ve le concederà Gesù.

Vi ho detto e ridetto che la chiamata è ormai prossima. Vi ho ripetuto di avere fiducia in Gesù, in Gesù ed in me. Può la madre lasciare il suo piccolo proprio nel momento, nel quale è necessaria la sua vicinanza? Se anche una madre terrena avesse il coraggio di farlo, questo non è possibile per la Madre del Cielo.

Figli cari, affrontate con coraggio, sempre con grande coraggio il nuovo giorno che sorge; vedrete sorgere anche quello che tanto aspettate, vedrete sorgere quello grande, unico e sublime. Allora, allora voi tutti alzerete il capo e Gesù vi mostrerà il suo volto.

Amati, vi ripeto che il giorno è assai vicino; vivete nella pace e nella perseveranza, lasciate a Dio il compito di programmare il vostro futuro. Ecco ciò che dovete dire a Gesù: “Mio adorato Gesù, non voglio fare programmi speciali per il mio futuro. Desidero soltanto servirti, desidero obbedirti, desidero fare proprio quello che tu vuoi per me! Sia sempre la mia volontà conforme alla tua, altro non desidero. Neppure so quello che per me è utile e, se chiedo, finisco coll’errare; ma tu sai bene ciò che a me giova, quello che a me nuoce. Fa’ tu, Gesù, fa’ tu che sai fare bene tutte le cose!” Così dicendo, rimettetevi alla volontà Divina: egli vi darà ciò che vi serve e voi sarete felici e spensierati.

Piccoli cari, il tempo è ormai giunto. Riunite i vostri cuori, raccogliete i vostri pensieri e pregate assieme a me perché il nuovo regno sia ricolmo di figli felici.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima