Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.11.98

 

 

Eletti, amici cari, siate ben desti, siate ben desti. Nessuno si assopisca proprio in questo momento. Chiedete, amati, chiedete i doni spirituali e li otterrete, chiedete con fiducia e non sarete delusi. Bussate e vi sarà aperto. Chiedete la salvezza dell’anima vostra e supplicate per i fratelli che dell’unico bene, veramente essenziale, non si curano.

 

 

Sposa amata, questo è il tempo da non lasciarsi prendere dalla pigrizia. Occorre operare, attivamente: dalla vostra attività dipende molto. Sposa, concedo ai fedeli, che me le chiedono, grandissime grazie: le vostre preghiere e suppliche possono molto. Non fate, amati, questi pensieri, sviati: “Prego, prego, ma nulla ottengo. Prego, ma mi accorgo che le cose stanno sempre nello stesso modo”. Chi pensa così non persevera, chi cede proprio verso la fine non sarà vincitore.

Stanno entrando mesi assai duri e difficili: chi ha ben meritato ottenga per chi si è lasciato andare. Lo ripeto: siete tutti un unico corpo, fatto di tante membra; se uno viene beneficato, l’intero organismo ne trae giovamento. Io, Io, Gesù, voglio dare molto a voi; chiedete, però! Siate arditi, siate coraggiosi e tanto fiduciosi. Guardate intorno le necessità e supplicate grazie per affrontarle.

Piccola mia, sii piena di ardimento: nel mio Cuore, che ti ospita, c’è tutto, c’è la più grande ricchezza, alla quale puoi attingere a piacere. Cogline con larghezza e dona con generosità: molto puoi donare, se molto cogli.

Amata, non dire: “Sono così piccola: come posso fare tanto? Mi sento tanto debole: come riesco ad affrontare problemi assai difficili da risolvere?”

Sei piccola, piccola, ma infinitamente grande in me. Sei debole, ma molto forte in me. Prendi coscienza di questa, tua situazione e procedi verso la conquista di vette altissime, che Io ti concedo di raggiungere.

Sposa amata, ti ho fatto spesso l’esempio del piccolo Davide che è stato preferito da me ai fratelli che erano grandi, forti, maestosi d’aspetto. Io, Io, Gesù, piccola cara, non guardo l’apparenza, ma guardo al cuore e innalzo chi voglio, come voglio, quando voglio, secondo la mia logica.

Amata, il mondo, in sfacelo, ha bisogno di anime ardenti; il mondo sta per subire l’ultima fase della grande purificazione. Proprio in questa fase, così delicata, c’è bisogno di aiuto, di grazie speciali. Chi può sostenere questo onere, impegnativo, se non chi nel mio Cuore ha dimora? Chi può porgere molto, se non chi molto possiede, molto può attingere?

Amata, le povertà spirituali sono numerose, crescono e non diminuiscono. Quello che gli uomini hanno seminato ora cresce: molta erbaccia hanno seminato. Essa è cresciuta rigogliosa dovunque; poco grano hanno seminato: esso scarseggia e manca il cibo, manca la forza. Amata sposa, capisci ciò che intendo dire?

In questi tempi, così duri e difficili, bisogna ricorrere alle ricchezze disponibili, a quelle che non si consumano, ma restano tali e quali per sempre. Solo i miei eletti, solo i miei amici fedeli possono disporre di queste.

Sposa cara, le metto a vostra disposizione, le metto a disposizione del mondo, sempre più misero, attraverso di voi. Attingete, anime belle, attingete e porgete, senza stancarvi. La mia Chiesa ha tante risorse; ma non c’è chi le metta a disposizione dei bisognosi: i miei servi più vicini sono divenuti sordi al lamento del mio popolo e ciechi alle grandi necessità. Non posso, quindi, chiedere di sovvenire ai bisogni, non posso chiedere a chi è tutto intento a soddisfare i propri e non ha occhi né orecchi per quelli altrui.

Amata, chiedo molto ai miei, veri amici, quelli che il cuore mi hanno donato, quelli che la mente mi hanno aperto affinché i miei pensieri divenissero i loro pensieri, il mio Amore, il loro amore.

Sposa, questo è il vostro tempo, cari amici, fedeli adoratori, anime dal cuore di bimbo e dalla menti piena di luce. Sapete bene discernere e non vi fate confondere facilmente, perché il sole non tramonta mai nel vostro cielo che è un lembo del mio Cielo. Sapete capire quando una cosa è buona e va scelta, quando è cattiva e va respinta. Ebbene, sposa amata, guardate attorno: quanta confusione regna! Il bene non è visto; il male ritenuto cosa buona. Certo che è così: gli uomini si sono lasciati guidare dal mio terribile nemico che li ha condotti nel tunnel, tenebroso, dove la mia luce non penetra, il mio calore non scalda! In tale tunnel procedono in gran fretta, sposa amata, corrono, come insensati, inoltrandosi sempre più profondamente. Cercano i grandi beni, cercano le gioie terrene, cercano ed inseguono quello che mai in tale tunnel potranno trovare. Chi li guida è un astuto, bugiardo ed omicida.

Amata, opera con preghiere, sacrifici, parole, quando servono, con la testimonianza sempre. Dona i miei, grandi doni, quelli che il mio Amore ti mette a disposizione. Dona, diletta mia, con grande generosità: più doni, più ti verrà elargito. Ama molto, sposa diletta, ama del mio Amore ogni creatura. Questo è un tempo duro e difficile, ma è anche il grande tempo, nel quale le cateratte del mio Cuore Divino sono alzate per donare, donare, donare le gioie più splendide e sublimi.

Sposa amata, pensa, pensa ad una madre amorosissima, pensa ad una madre che ama infinitamente il suo bimbo: quando questi è malato, raddoppia le sue cure, aumenta la sua tenerezza, dona con maggiore larghezza al piccolo che soffre e geme, per un morbo che l’ha colto. Porge dei doni speciali per consolarlo della sua situazione dolorosa. Ebbene, sposa mia, Io sono tale madre.

I figli sono pieni di dolore, soffrono, gemono, piangono, si lamentano; Io voglio sollevarli da tante pene, porgendo loro doni speciali, sublimi. L’ho fatto e lo farò ancora perché ognuno comprenda la mia tenerezza.

Amata, opero in modo grandioso attraverso i miei, amati strumenti; li ho plasmati, ben preparati ed ora li mando ad operare in ogni ambiente sociale. Sii nella gioia, diletta sposa. Non preoccuparti affatto della fatica che ti spetta: Io, Io, Gesù, ti conduco, Io opero attraverso di te, piccolo fiore, nascosto e da me tanto tanto amato! Vivi nella pace. Procedi con gioia. Codi anche oggi le delizie, sublimi, che il mio Cuore ti porge.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, nella pace e nella gioia del cuore scorrano i vostri giorni. Non passi uno di essi senza essere pieno di opere di bene: Gesù può essere consolato da voi. Per una sola anima che prega, numerose grazie scendono dal Cielo a ristorare questa, povera terra. Ricordate ciò che è accaduto nel passato: quando Abramo pregava, le sorti della battaglia volgevano al bene; quando Abramo cessava di implorare, cambiavano.

Amati figli, insieme siete una forza, insieme siete una grande forza e potete molto. Se sapete unire i vostri cuori, molto vi concede Gesù. Ogni giorno vi ripeterò le stesse cose: unite le vostre energie e siate una vera e propria potenza d’Amore che scaturisce dal Cuore Divino. Per le sue piaghe Santissime, siete stati redenti, per le sue piaghe Santissime, potete ottenere grandi doni, da rivolgere a tutta l’Umanità.

Amati, Dio non dona tanto perché se ne avvantaggi uno solo: desidera che voi siate simili a lui, simili nella bontà, nella generosità, simili nell’Amore e nella carità. Questo è il momento più propizio per dimostrare la vostra eguaglianza con Dio. Questo è il momento adatto per farlo, perché molti nel mondo sono i miseri, molti i bisognosi, molti i lontani che ancora non sanno distinguere la destra dalla sinistra. Voi siete degli esempi viventi che dimostrano le meraviglie che Dio sa compiere. Siete stati preparati, accuratamente;, ora dovete solo rispondere bene, trasformare in vita vissuta l’insegnamento ricevuto.

Figli cari, figli tanto amati, siate palesi testimoni della grazia che avete ricevuto, siate altri Cristi, perché il mondo ha bisogno di tale testimonianza.

Oggi, figli amati, v’invito a riflettere sulle prime frasi del Pater Noster. Riflettete nel vostro cuore. Invocate prima l’aiuto dello Spirito Santo e poi recitate il Pater, prima tutto intero; poi, soffermatevi sulle prime frasi: “Pater Noster qui es in Coelis”. Su questa frase riflettete bene con l’aiuto dello Spirito; penetratela a fondo: vedrete scaturire da essa fiumi, fiumi di Amore, di tenerezza, di dolcezza. Questi fiumi, meravigliosi, che escono dal Cuore Santissimo del Padre per venire da voi, questi fiumi, dico, traboccheranno su tutta la terra. Il Padre, adorato da un figlio amoroso e fedele, dona il suo Amore, la sua tenerezza anche agli altri, a quelli che, per ignoranza incolpevole, non l’hanno ben conosciuto, a quelli che, lontani, sentono il desiderio della casa del Padre, a quelli che, troppo piccoli ancora, non afferrano la grandezza, ma lo cercano.

Figli cari, avete un Padre splendido in Cielo, Padre stupendo che vuole essere conosciuto da tutti. Il mondo deve giungere a capirne la bontà, la grandezza, l’Amore senza limiti. Egli vuole rivelarsi anche attraverso di voi, piccoli capolavori della sua, infinita tenerezza di Padre.

Amati figli, sta per entrare un grande anno, quello che la Chiesa dedica al Padre. Siate pronti in ogni momento a mostrare di essere degni figli di un tale, meraviglioso Padre. Nei figli c’è il volto del Padre; voi siete figli che hanno obbedito, che hanno capito, figli docili ed obbedienti, voi avete l’impronta del Re che ha creato l’Universo e lo fa vivere e che sussiste per il suo volere.

Ai figli appartiene anche il regno: essi non sempre piccoli ed ancora incapaci di governare; viene il momento nel quale ciascuno deve prendere il suo posto accanto al Padre.

Con gioia vi dico che il vostro momento è vicino; intanto, dimostrate a tutti di essere figli degni, umili e sottomessi ad un Padre che sta per cambiare il volto della terra. Lo cambierà perché la vita umana sia più che mai gioiosa, perché abbia realizzazione piena il suo progetto primario, restato incompiuto, per la disobbedienza di Adamo.

Figli cari, Io sono sempre con voi.

                                                                                 

                                                                                              Maria Santissima