Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.11.98
Eletti, amici cari, vivete con me questo grande giorno. Vivetelo nel
mio Amore e pensate al suo grande significato: Io sono Re, da Re governerò per
sempre. Desidero che voi siate con me, amici fedeli. Desidero che voi godiate
con me la più grande felicità, per sempre.
Sposa amata, il nuovo, grande giorno ti trova tra le mie
braccia nella pace e nella grande gioia del cuore. Ogni cosa mi appartiene:
posseggo la più grande ricchezza. Chiamo a me l’uomo perché possa goderne,
perché possa essere felice. Chi mi ascolta starà con me, governerà con me e non
conoscerà più la tristezza. Il mio regno è preparato per ogni uomo della terra,
il mio regno non ha confini di tempo né di spazio.
Amata sposa, molta dolcezza hai goduto in questo tempo,
nel quale la mia presenza per te è stata viva e percettibile. Questa, tuttavia,
è solo una caparra di ciò che avrai, fedele sposa col cuore sempre rivolto a me
in adorazione. Molto, mia diletta, ti ho dato; ma molto di più avrai, dolce
amica di un tempo di grande abbandono generale. Il mio potere si estende su
tutte le cose, quelle del Cielo, quelle della terra, quelle sottoterra. Tutto
mi appartiene ed opero quando voglio, come voglio, su ciò che voglio. Amata,
quello che ho creato amo. Opero sempre per Amore e con Amore.
Piccola cara, quante volte ti ho sentito spiegare ai
piccoli questa verità: “Dio è bontà. Dio è Amore, Dio è tenerezza. Dio è come
la vostra mamma all’ennesima potenza.” Queste le tue, amorose parole, rivolte
ai piccoli, cuori che le hanno assorbite e si stanno aprendo sempre più a me!
Questa opera, costante, nei riguardi dei piccoli da me teneramente amati, ti fa
molto onore ed a me dona tanta gioia. Il ruolo di chi insegna è assai delicato:
tanto può costruire con me; tanto può distruggere senza di me, Dio. Molto
faremo ancora insieme, dolce sposa, molto in questi giorni, così importanti. Amata,
voglio regnare come Re dei re sui piccoli e sui grandi; voglio prima entrare in
possesso dei cuori e delle menti.
Siate docili, uomini della terra, e prendete
consapevolezza della verità. Voi, superbi che alzate il capo verso di me non
per lodarmi, non per adorarmi, ma per dirmi che volete fare a meno del mio
aiuto, che volete fare a meno di me, Dio, capite, finalmente, che, senza di me,
nulla potete fare; senza di me, ciò che fate non vale per la vita eterna, non
serve a raggiungere l’unico, grande traguardo, al quale aspirare. Chi non
raccoglie con me, uomini, disperde. Molti di voi fanno anche qualcosa di bene;
ma ciò che fanno viene disperso dal vento, impetuoso, che non permette che il
seme attecchisca. Amati, con me un sospiro assume un valore grande ed eterno;
senza di me, il più grande sacrificio è pressoché inutile.
Amata sposa, pochi capiranno queste, mie parole. Solo chi
è nella luce vede con gli occhi lo splendore della verità; chi, invece, procede
nel buio, chi brancola nel buio nulla vede, nulla capisce.
Amata, sono Re e voglio, anzitutto, dominare con Amore su
ogni cuore. Tutto, sposa amata, mi appartiene. Ogni cosa è docile al mio volere
e si sottomette subito; ma i ribelli sono i cuori umani che vagano lontano, in
cerca del nulla, mentre in me possono trovare ogni cosa.
Leggo il tuo pensiero nascente, piccola sposa: “Gesù,
adorato Gesù, gioia e delizia della nostra vita, perché i cuori si sono così
induriti, perché allontanati dall’unica fonte di vita? Chiamati, non tornano,
illuminati, non vedono, sospinti, non si muovono, resistono. Gesù, Amore,
allevia ancora di più le forze del male; togli, Amore, forza al terribile
avversario che ha soggiogato cuori e menti! Se il suo potere diminuisce, i
miseri riescono a cogliere il raggio di luce che proviene da te e forse altri
si possono salvare!”
Amata sposa, le forze del nemico infernale andranno
sempre più scemando; dipende ora dalla volontà del misero impegnarsi, a fondo,
per cambiare vita, per convertirsi. Amata, questo non è facile per chi si è
lasciato tanto indebolire, da non aver più la forza neppure di muoversi. Prega
ed offri sacrifici, piccola mia, affinché questi, caduti nel fango, possano
rialzarsi. Altri segni non mancheranno, altri né darò; ma vengano colti subito,
vengano colti prima che ci sia quello grande e conclusivo! Amata, chi si è
creato una situazione, continua, di peccato operi su sé stesso con massima
energia e ricordi le mie parole: se la tua mano ti dà scandalo ed è occasione
di peccato, tagliala. È meglio entrare nel regno dei Cieli con una mano sola
che andare nella Geenna con entrambe. Se il tuo occhio ti dà scandalo ed è
occasione di peccato, cavalo. È meglio entrare nel regno della felicità con un
occhio solo che con entrambi precipitare nella Geenna.
Amata sposa, chi si è messo in una condizione di grande
peccato rifletta e prenda subito una decisione, prima che venga il giorno,
rovente come il fuoco, giorno, grande ed unico, nel quale sarà bruciata, come
foglia, ogni impurità e ogni malizia scomparirà: giorno grandioso e terribile,
sposa amata, giorno, però, che precederà quello, meraviglioso e radioso, nel quale
l’Umanità avrà un risveglio nella pace e nella felicità di un’era nuova,
armoniosa, mai vissuta prima.
Sposa cara, chi è nella condizione, continua, di peccato
venga aiutato dalle anime belle che lo inducano a correggere la sua vita, ma
subito, senza rimandare! I miei angeli sono agli angoli delle strade e suonano
le trombe: tutto deve cambiare, tutto, in breve. I fatti si succederanno, senza
posa. I chiamati sono in gran numero e senza preavviso sono le chiamate.
Sposa, ripetilo, senza stancarti, ripetilo: per coloro
che vivono nel peccato grave, nella condizione permanente di peccato grave,
verrò come un ladro nella notte e guai se li sorprenderò affondati nel fango! Per
essi, diletta mia, per essi non ci sarà più scampo!
Si ravvedano gli uomini, si ravvedano subito e rifiutino
il male: perdono chi subito si decide per me e toglie ogni legame col peccato
grave. Perdono e salvo chi si pente, profondamente, dei suoi errori; ma nessun
perdono avrà chi ha orecchi, ma non intende, ha occhi, ma non vede!
Sposa amata, il mondo deve volgere lo sguardo a me, Dio,
che verrò a governare la terra come Re, come il più grande Re, non Re solo dei
cuori, ma come Davide e Salomone.
Gioisci, amata sposa. Gioisci in me ed attendi il
compimento delle mie, grandi promesse.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
22.11.98
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figliolini amati, oggi la Chiesa festeggia
Cristo Re. Gioite ed esultate, amati, perché il Re dell’Universo verrà a
giudicare la terra, verrà presto a giudicare la terra.
Amati, preparatevi con cura, come all’esame più
importante: ognuno riveda la propria vita, ognuno la esamini attentamente! Chiedete
luce, piccoli miei, chiedete luce allo Spirito che ve la concederà.
Come sarà bello, figli, l’incontro con Gesù per chi l’ha
tanto atteso, per chi l’ha tanto desiderato!
È l’incontro d’Amore di due innamorati che hanno atteso e
desiderato, a lungo, il momento felice. Se voi mi ripetete, continuamente:
“Madre amata, fa’ che Gesù torni presto tra noi, fa’ che torni sulla terra per
farla rivivere della sua bellezza”, anche Gesù mi dice più o meno le stesse
parole: “Madre Santa, Madre amata, desidero tornare, visibilmente, sulla terra.
Desidero riportare ordine e pace, desidero che torni armonia e giustizia,
desidero che tornino ad essere il bel giardino che era all’inizio. Desidero,
Madre, che ogni angolo di questo giardino sia rigoglioso, con le piante più
belle, con i fiori più soavi, con i profumi più delicati!
Madre dolce e tanto amata, desidero incontrare i figli
tanto cari; ad uno ad uno li voglio incontrare. Ardo, Madre Santa, ardo dal
desiderio di farlo, ardo di farli felici in me, con me, per sempre! Guarda la
terra com’è ridotta: sembra un giardino colto dall’uragano, pare sconvolta da
una forza, avversa, che non ne ha lasciato un solo angolo intatto! Guarda i
figli amati come sono spauriti e rannicchiati negli angoli più riposti: hanno
paura, sono pieni di angoscia, hanno perso la speranza. L’abisso di
disperazione ha riversato il suo contenuto sulla terra e forze avverse la
percorrono, desiderano cancellare me dal cuore degli uomini, li hanno portati
allo stordimento. Guarda, Madre Santa, quanti sono quelli che procedono inebetiti
e storditi!
Madre Santa, Madre amata, va’ sulla terra, visibilmente e
sensibilmente, e annuncia la grande gioia, imminente: “Gesù, Re dell’Universo,
vuole incontrare i suoi amatissimi, non tutti insieme in modo anonimo, ma uno
per uno; vuole intrattenersi con loro, stringerli al cuore, amarli e colmarli
di doni.”
Gesù ha guardato la terra, l’ha vista sconvolta, come se
un uragano si fosse abbattuto su di essa. Il Cuore dolcissimo è assai
addolorato. Egli, quindi, ha preso tale decisione: “Torno sulla terra e
riordino ogni cosa. Essa tornerà a splendere come all’inizio della creazione,
ma avrà ancora di più, molto di più: essa è stata fecondata dal mio sangue,
Santissimo e preziosissimo, darà quindi frutti nuovi, meravigliosi, mai dati
prima. Madre Santa, annuncia questo agli uomini di tutta la terra; annuncia
tali cose con gioia. Vengo, dì agli uomini, vengo a portare notizie di grande
felicità imminente e un evento ci sarà, unico, sublime, al quale assisterà il
popolo della terra, un evento, unico ed inimmaginabile! Preparatevi – dì, dì
così Madre Santa – preparatevi col cuore e con la mente a vivere i più grandi
giorni della storia umana. La mia, prima venuta è stata nel grande
nascondimento per preparare gli uomini al nuovo, grande regno; la seconda
avverrà in maniera assai diversa: ‘coram populi’ = ‘davanti ai popoli’. Tutti mi vedranno. Nazioni
della terra, che pure non mi hanno mai conosciuto, mi vedranno ed il loro cuore
esulterà; mi riconosceranno Re universale, mi ameranno e mi obbediranno, loderanno
il mio nome, continuamente. Io gioirò in loro ed esse gioiranno in me. Va’,
Madre dolce e santa, va’, visibilmente e sensibilmente, ad annunciare un’era di
grazia e di armonia, un’era di giustizia e di pace”.
Queste le parole di mio Figlio. Io felice, felicissima,
sono scesa ad annunciare al mondo che si appressa questa, grande felicità. Occorre,
però, essere tutti pronti: ognuno cambi vita, ognuno si converta, ognuno creda
al Vangelo, apra il cuore a Dio che vuole entrare per riempirlo di sé.
Figli cari, adorate Gesù! Adorate Gesù! Adorate Gesù, Re!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima