Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.11.98

 

 

Eletti, amici cari, vivete nel tempo, ma preparatevi a vivere fuori dal tempo: amati, ho preparato per voi, fedeli, docili, obbedienti, un’eternità di grande gioia. Tutto è pronto per il grande salto e ognuno di voi sarà chiamato ad affrontarlo. Nessuno si lasci cogliere impreparato. Il tempo, che vi ho concesso, il tempo, che vi concedo, è grazia, è dono; non sprecatelo in vanità, pensando che giorno segua giorno. Il grande traguardo è vicino; l’ho detto e lo ripeto! Siate pronti in ogni momento, perché non sapete quando il Padrone venga per voi; sapete però che la sua venuta è certa, che la sua venuta è assai vicina.

 

 

Amata, ogni messaggio è un invito a tenersi ben pronti, ogni messaggio è un dolce richiamo d’Amore che viene da me Gesù ad ogni uomo. Attraverso i miei strumenti, fedeli ed umili, parlo a tutti gli uomini di buona volontà; parlo in vari modi, in diversi tempi, con vari linguaggi. A voi è toccata questa grazia grandissima.

Sposa cara, solo nel momento delle grandi rivelazioni capirete cosa vi è stato concesso. Molto, diletta, avete avuto, molto possedete; ricorda, però, che, quando offro talenti speciali, desidero anche interessi speciali: se molto dono, molto chiedo, in cambio.

Voi, amici cari, siete coloro che hanno avuto in mano dieci talenti di grande valore, dono prezioso del mio Amore, concesso non per i vostri meriti, ma per la mia bontà. Fate buon uso di quello che vi ho concesso; servitevi della grande ricchezza che possedete per arricchirvi ed arricchire anche gli altri. Nessun dono deve essere fine a se stesso: prendete e donate; prendete con abbondanza ed elargite, senza risparmio, a chi chieda, a chi desideri, a chi aneli a me. Io, Io, Gesù, mi dono, generosamente, a chi aneli al mio Amore. Amata sposa, gli uomini chiedono continuamente doni relativi al corpo e sono ben pochi quelli che cercano quelli spirituali. Chiedete, invece, uomini della terra, chiedete per voi e per gli altri la grazia della conversione: Io, Io, Gesù, concedo molto a chi molto chiede. Supplicate e non vi stancate di farlo, bussate con insistenza ed Io vi aprirò: entrerete nella mia casa e godrete delle meraviglie del mio, infinito Amore.

Sposa amata, molti non ottengono, perché sono incostanti, molti non ottengono, perché non insistono; dopo tanto tempo di grande freddezza e lontananza, credono di poter avere immediatamente tutto. Non è così, non è proprio così, sposa amata: bisogna chinare il capo ed attendere i miei tempi, secondo la mia logica. Amata sposa, Io solo conosco, a fondo, i cuori, Io soltanto so quando è giunto il momento di agire in maniera incisiva.

Ripeti al mondo le mie parole, diletta: “Ogni uomo pieghi il capo davanti a me. Gli ho posto dinnanzi delle Leggi e queste deve seguire con zelo, queste con amore. Le mie Leggi devono divenire la gioia del suo cuore”; quando ciò accade, l’uomo è divenuto mio, l’uomo diviene sempre più simile a me!

Quanti, mia diletta, mi dicono parole, parole, non fanno che dirmi parole; leggono, si affannano a recitare preghiere di ogni genere, eppure, mia cara, non mi dicono assolutamente nulla: il cuore è vuoto, la mente offuscata, la volontà fiacca! A che serve una preghiera, se non scaturisce dall’io profondo? È una ripetizione, vana, di una formula vuota! Ebbene, tutte, queste preghiere – ti dico sposa mia che sono immense – vengono respinte, non vengono accolte, perché ad esse non si conforma la vita: sono formule vuote, recitate a nenia, senza nemmeno comprendere il significato! Quanto è nociva questa abitudine a fare le cose, senza capire ciò che si fa!

Quanto dolore mi dánno queste anime che molto osano aspettarsi da me, mentre nulla avranno! Intorno ai miei altari ci sono anime in pessime condizioni, anime che saranno da me respinte al momento del grande incontro: con la bocca mi hanno lodato, col cuore ingannato! Guai a coloro che vengono nel mio tempio solo per abitudine, solo per occupare il tempo, non ascoltano la mia parola, non ci riflettono sopra, non la trasformano in vita! Si accostano, indegnamente, all’Eucarestia, non capiscono quello che fanno, operano, per abitudine, e non si rendono conto del danno che fanno a se stessi e agli altri.

Sposa amata, quante grandi sorprese ci saranno nel momento della rivelazione conclusiva: quanti, che sono ben comodi ai primi posti, verranno cacciati agli ultimi! Quanti verranno proprio esclusi e non pochi, sposa mia! Ti dico che saranno in gran numero!

Un grande signore torna nella sua casa, dopo molto tempo, torna, pieno di ricchezza e di gioia e desidera distribuire i suoi doni agli amici più cari, a quelli che con amore lo hanno atteso in tutto il tempo di assenza. Ebbene, tornando, il signore trova che nella sua casa tutto è stato stravolto: si comportano da padroni alcuni che prima erano i più umili servi, essi occupano la parte più nobile della dimora signorile; banchettano, lautamente, e non si curano di nulla. Neppure lontanamente, li sfiora l’idea che il padrone possa tornare a riprendere possesso della sua dimora: vivono agiatamente, senza faticare, prendono ciò che a loro non spetta, non hanno rispetto di nulla e di nessuno! Che farà, amata sposa, il signore, al suo ritorno nella sua casa? Come prima cosa, ristabilirà l’ordine: i servi più umili devono ritornare a fare il loro lavoro, ognuno deve ritornare al suo posto, riparando il danno operato nella sua assenza.

Sposa cara, ognuno si prepari a risarcire i danni a me che sono il Signore di tutto. Non condonerò nulla a chi ha agito con superbia e prepotenza, non concederò sconti a chi ha osato operare contro di me, ben conscio di ciò che faceva! Avrò pietà e misericordia per quelli che hanno agito, per costrizione, per ignoranza non volontaria, per insipienza, dovuta alla debolezza naturale. Amata, con tutti gli altri sarò molto rigoroso e severo. Chiamerò intorno a me gli amici fedeli, quelli che non hanno trasgredito i miei ordini, li farò felici e donerò tutto quello che è stato loro tolto.

Amata, chi mi ha obbedito in tempo di grande disobbedienza, chi mi è stato fedele in tempo di grande infedeltà, ebbene, costui avrà le gioie più sublimi e dimenticherà il dolore del passato, perché Io, Io, Gesù, gli donerò l’oblio e vivrà con me per sempre nella gioia.

Sposa amata, rallegra il tuo cuore: le pene, le sofferenze durano un attimo; la felicità, che ho preparato, è per sempre! Lasciati condurre felice dall’onda, soave, del mio Amore. Prendi la mia ricchezza; prendila, a piene mani, e donala a chi te la chiede per servirmi nei fratelli. Dona gioia e pace.

                                                                                   Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli amati, figli tanto cari al mio Cuore, attendete il ritorno di Gesù con gioia e sia pace nel vostro cuore, pace intorno a voi. Figli cari, figli tanto amati, vi chiedo di lavorare attivamente per la pace, vi chiedo di essere operatori di concordia e di pace. Voi sapete molte cose, perché Gesù, nella sua infinita misericordia, ve le ha rivelate: aiutate i fratelli a prepararsi ai grandi eventi che sono vicini, figli cari, sono tanto vicini, ormai.

Voi dite: “Madre Santa, i testardi non si lasciano guidare. I testardi sono sempre tali e non cambiano testa”. Amati, pregate, pregate ed offrite a Gesù suppliche, orazioni e sacrifici, ben consci che la preghiera, ossigeno per l’organismo malato, lo aiuta, lo sostiene, lo avvia verso la guarigione.

Voi, figli amati, fate la vostra piccola parte; il resto lo farà Gesù. Il suo Cuore è colmo d’Amore e di tenerezza: le vostre preghiere, che scaturiscono da un profondo amore che gli portate, le vostre preghiere otterranno grandi doni. Unitele ai sacrifici: i risultati saranno splendidi.

Piccoli cari, non voglio che vi soffermiate a pensare ai fatti dolorosi. Non lasciate che la tristezza vi prenda, non permettete che essa vi domini; siate, invece, sempre gioiosi. Perché, amati, vi raccomando la gioia? Perché il cuore gioioso molto riesce ad offrire a Gesù; il cuore gioioso opera con zelo, mentre nella tristezza niente si ottiene: ci si lascia andare e non si edifica.

I fratelli non devono vedere uno sempre pensieroso, sempre triste, disorientato. Voi non siete tali, non dovete essere tali: Gesù vive nel vostro cuore, ha messo la sua tenda in esso. Amati, dove Gesù regna ci sono felicità e pace!

Voi dite: “Madre amata, se dentro di noi ci sono armonia e pace, intorno ci sono guerra e tempesta”.

Figli, lasciate a Gesù ogni pensiero di questo genere; fate la vostra parte bene, assolvendo al compito che vi è stato assegnato. Figli cari, Gesù solo questo vi chiede in tale momento: assolvere al compito assegnato. Voi non potete mettere ordine al grande caos che si è creato, potete soltanto supplicarlo perché i cuori gelidi si scaldino, le menti confuse si snebbino, il mondo si converta e la pace torni ovunque. Una parte dell’Umanità si convertirà: le vostre preghiere non sono vane ed inutili. State ben certi. Gesù vuole ancora elargire la sua misericordia, prima della grande giustizia.

Ecco come vi suggerisco di fare: quando il pensiero cade su di un’anima in pericolo, subito, ricorrete alla preghiera per essa; aggiungete anche un piccolo sacrificio, quello che volete, quello che siete capaci di fare! Questo procedimento usatelo ogni giorno, sia usuale per voi; insegnatelo anche agli amici che vi ascoltano. Voi potete operare con la preghiera grandi miracoli, voi potete ottenere molto; così, ogni giorno sarà assai costruttivo e molte anime ritroveranno la luce e la pace.

Oggi v’invito a riflettere a fondo sulla quinta frase del Pater Noster: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano.” Figli amati, supplicate il Padre perché non vi faccia mancare il pane quotidiano, che non è solo quello del corpo, ma soprattutto quello dello spirito. Amati, se potete, nutritevi del cibo Santissimo, nutritevi del cibo Eucaristico. Amati, avete tempo per tante cose, trovatelo per nutrirvi della SS.Eucarestia: è Gesù che si offre a voi con infinito Amore! Quante volte se ne sta tutto solo: intorno all’altare pochi indifferenti, dal cuore gelido, che non pensano a ciò che fanno, che entrano davanti alla Maestà Divina, senza pensare a nulla! Amati, com’è triste vedere questi abitudinari che hanno il cuore che non palpita più! Sono indifferenti a tutto, recitano preghiere senza entusiasmo, parlano molto e non ascoltano ciò che Dio ha da dire loro!

Figli, la vostra preghiera si divida in tre parti: prima ci sia lo slancio d’amore del cuore verso Dio; quando avete detto quello che il cuore vi ha suggerito, ascoltate ciò che Gesù desidera farvi comprendere; poi preparate, ispirati dallo Spirito Santo, preparate i vostri piani, conformi alla parola ascoltata.

Amati, siate tutti di Gesù. In ogni istante, adoratelo! Adoratelo! Adoratelo!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima