Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.11.98

 

 

Eletti, amici cari, preparatevi al grande evento, preparatevi con amore. Siano aperti a me i vostri cuori per il giorno della mia nascita. Questo, grande Natale vi riempirà di gioia, vi colmerà di grazie. Immergetevi, completamente, in me e lasciatevi condurre verso le sublimi gioie del Paradiso in terra.

 

 

Sposa cara, desidero che i cuori dei miei amati siano aperti a me. Coloro che ascoltano questo, mio richiamo avranno in questo Natale le gioie più sublimi e le grazie più grandi. Voglio concedere molto a chi si umilia e decide di mutare vita per venire alla mia sequela.

Amata, il mondo apra bene gli occhi e si guardi intorno, apra bene gli occhi e veda ciò che è accaduto, per l’abbandono della mia strada: i cuori si sono gelati al punto che la madre odia il figlio che ha in grembo, lo sposo abbandona la sposa, alla quale un giorno ha promesso amore e fedeltà. Gli abomini abbondano sulla terra: i figli sono contro i loro genitori e questi non si occupano dei loro figli. Amata sposa, senza di me, l’uomo si degrada al punto da perdere la dignità di uomo e scendere ad una vita belluina.

Chi doveva parlare con voce potente e chiara contro il male ha taciuto; chi doveva tacere la propria vergogna l’ha invece proclamata con forza: le conseguenze sono che il male viene ritenuto bene, il bene male.

Amata sposa, questo avviene ovunque: il mondo non è con me, è contro di me! Doni stupendi ho preparato per il futuro dell’Umanità; ma ogni dono deve essere meritato. Quanti si stanno preparando al grande momento, ormai, così vicino?

Vedo il mio piccolo gregge assottigliarsi sempre più: i piccoli imitano i grandi, costoro ripetono gli scandali del passato. Amata, a chi porgerò tutta la mia ricchezza? Ho preparato per tutti; ne godranno assai pochi. Alcuni, pur del mio gregge, presi dalla stanchezza, si sono lasciati andare alla tristezza, sono sconfortati, non operano più e attendono, passivamente, lo svolgimento dei fatti.

Sposa cara, nessuno di voi si lasci prendere dallo sconforto, per le difficoltà presenti; dovete usare ogni giorno la pazienza. Desidero che siate ben plasmati e vigorosi per il grande momento.

Sposa cara, nessuno abbia paura della mia azione, pur rigorosa che sia. Sposa cara, puoi tu avere timore di uno Sposo che tanta tenerezza ti dimostra? Chi ama infinitamente dona, dona sempre e non toglie, non toglie mai, se non per concedere di più! Un figlio può avere paura del padre che gli ha dato la vita? Io, Io, Dio, sono un Padre amorosissimo che ammonisce per salvare, che ammonisce con Amore e per Amore.

Sposa diletta, continui ad essere gioioso il tuo cuore, gioioso e pieno di speranza, anche se ti devo dire che le grandi ammonizioni sono vicine. Attendo ancora questo Natale. Ogni uomo si prepari al giorno, stupendo, della mia nascita: voglio che la festa sia in ogni cuore, voglio che ogni cuore si vesta a festa, come una sposa si prepara per incontrare il suo sposo. Amata, attendo per dare le grazie più sublimi a chi me le chiede, per concedere il perdono a chi mi supplica, per riempire di gioia chi gioia non ha, di pace colui che è senza pace.

Amata, voglio che ogni uomo di buona volontà si accosti a me, senza timore; anche se ha peccato molto, anche se mi ha offeso da una vita, dimenticando i miei precetti, ciononostante, se mi chiede umilmente perdono con cuore contrito, Io, Io, Gesù, lo perdonerò e la sua purificazione sarà alleviata ed abbreviata.

Amata sposa, beato l’uomo che ha capito in tempo! Beato colui che si è comportato come un figlio, docile e sottomesso, che fa la volontà del Padre e gioisce nel farla: per lui non ci sarà purificazione rigorosa, perché la sua docilità e la sua obbedienza l’hanno reso puro e pronto ad accogliere il Padre che viene con Amore per offrire i suoi doni sublimi.

Ti chiedo di riflettere, sposa amata, assieme a coloro che tieni strettamente per mano, ti chiedo di riflettere sulla figura, splendida, del Padre. Amata sposa, ricorda le mie parole, che dissi ai miei, primi discepoli che mi chiedevano di mostrare loro il Padre, che sono queste: chi vede me, vede il Padre.

Amata, sia il cuore pieno di esultanza per questo anno del Padre che inizia. Il Padre viene, amoroso, dai suoi figli. Viene il Padre per riempire di felicità le creature, che ha creato a sua immagine e somiglianza. Viene il Padre per riportare nel loro cuore la grande gioia perduta, l’armonia smarrita. Viene il Padre con tenerezza infinita, ma anche con giustizia perfetta.

Beato il figlio che, umile ed obbediente, lo attende con amore con le mani piene dei fiori profumati, che ha preparato per farlo lieto! Beato il figlio che nell’attesa canta le sue lodi e la sublime sua bellezza e potenza! Beato quel figlio che non ha alcun timore nel cuore, ma gioisce ed esulta nell’attesa di un Padre buono, splendido, generoso!

Sposa cara, preparati con gioia ad accogliere questo, grande anno che segnerà una svolta significativa nella storia umana. Vieni, amata, vieni con me: ti spalanco le porte del regno celeste per mostrarti la gioia dei santi e degli angeli per l’apertura di questo, grande anno.

La Madre Celeste è tutta vestita in oro, splendida e luminosa; il suo sguardo è radioso, il suo aspetto sfolgorante di luce. Gli angeli ed i santi intorno a lei cantano: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.” Questo canto, soavissimo, risuona ovunque. Il suo Cuore Immacolato sta per trionfare: la pace tornerà sulla terra e la gioia con essa. Esulta il Cielo, esulta la terra, per tanta felicità.

Amata sposa, guarda tra questi volti, splendidi, anche quelli amatissimi, che conosci bene: sono i tuoi genitori. Guarda, piccola, come ti sorridono, mentre il tuo volto si riempie di lacrime, perché con loro vorresti rimanere! Ma ancora un po’ devi attendere: la tua missione non è compiuta.

Godi della felicità del Cielo ed opera in modo che tanti, tanti la possano godere!

Il mio Cuore amoroso ti accoglie e ti consola, perché è triste passare da tale splendore a tanto grigiore!

Amata, questa è la mia volontà. Amata, la tua volontà è conformata alla mia: quello che voglio tu vuoi.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.11.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figliolini amati, Gesù mi manda anche oggi da voi come Madre della misericordia. Piccoli, egli vuole elargire la sua, infinita misericordia sugli uomini: desidera che ogni uomo conosca la via della salvezza, la percorra e si salvi.

Il regno della pace e della gioia non è solo per alcuni: in esso è pronto il posto di ogni uomo della terra. Non è difficile raggiungerlo: occorre essere docili alla volontà Divina e comprendere che solo Dio decide il bene dell’uomo e non l’uomo stesso, di sua iniziativa. Quante volte sento dire: “Questo per me è bene! Questo per me è il giusto! Io devo decidere quello che mi è utile e quello che mi è nocivo!”

Amati figli, questo modo di ragionare porta l’anima alla rovina: l’uomo dice che è bene ciò che gli piace e rifiuta quello che gli costa fatica fare. Amati, non è questa la via indicata da Gesù. Egli viene nel mondo per essere luce alle genti. Egli ha insegnato quale via percorrere per giungere alla salvezza. La via da seguire è quella della preghiera a Dio e dell’obbedienza. Gesù pregava, pregava, raccogliendosi nella solitudine, supplicava il Padre, intercedendo per gli uomini. Gesù, prima di ogni grande decisione, si raccoglieva a pregare, profondamente; fece sempre la volontà del Padre, fino in fondo, fino al martirio, alla immolazione totale.

Figli amati, Gesù ha tracciato con la sua vita la via da seguire; altra non ce n’è. La volontà del Figlio è stata sempre perfettamente conforme a quella del Padre. In nulla mai si è discostata anche la mia, figli cari: è sempre stata quella del Padre Santissimo.

Amati, quante volte non capivo bene perché mi si chiedesse di fare questo o quello, ma sempre mi dicevo: Dio questo vuole da me. Sia sempre fatta la sua volontà. Fui docile ed obbediente, ben conscia che il Padre chiedeva solo ciò che era bene per me e per l’intera Umanità.

Piccoli miei, oggi v’invito a raccogliervi in preghiera, in profonda preghiera, nel silenzio del vostro cuore, e ad ascoltare ciò che Dio vuole dirvi, quali sono le sue direttive di vita. Fate, quindi, esattamente, ciò che egli vi dice e fatelo con umiltà, con amore, con gioia. Talora non capirete il perché della sua richiesta. Non cercate di comprendere sempre tutto; obbedite, fate sempre quello che Dio vi chiede: vedrete la vostra vita divenire un cammino sfolgorante di luce e di gioia.

Piccoli miei, oggi vi propongo la sesta e la settima frase del Pater Noster: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.” Figli cari, riconoscete di essere peccatori, riconoscete la vostra debolezza, umiliatevi davanti a Dio ed invocate il perdono con contrizione profonda; figli miei, con contrizione molto profonda ed il fermo proponimento di non commettere più gli stessi errori. Dio vi perdona. Egli è sempre pronto al perdono. Voi, però, fate altrettanto: non mantenete astio o rancore di alcun genere nel vostro cuore; tenetelo libero da ogni risentimento e perdonate, perdonate a chi vi fa del male, date il perdono per amore di Dio che tante volte ha perdonato voi. Figli cari, se voi usate misericordia, avrete misericordia; col metro col quale misurate sarà misurato a voi.

Piccoli figli miei, tenete bene presente queste mie parole ed applicatele alla vostra vita quotidiana.

Molti sono tanto rigorosi e severi con gli altri, mentre troppo indulgenti con se stessi! Nessuno di voi cada in questo, grave errore: siate rigorosi con voi stessi nel perseguire il bene e generosi con gli altri nella misericordia e nella carità.

Amati, percorrete fino in fondo la via luminosa. Le difficoltà non vi spaventino: sono con voi in ogni momento. Perseverate con gioia.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima