Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.12.98
Eletti, amici
cari, confidate in me e vi donerò la vita; non cercate la fonte della vita ogni
volta che vi attaccate saldamente alle cose della terra: dove è il tuo tesoro
lì è il tuo cuore; siano i beni eterni il vostro prezioso tesoro, ad essi
volgete cuore e mente!
Sposa cara, Io, Io,
Gesù, sono la fonte unica della vita, Io, Io, Gesù, desidero che tutti l’abbiano
e l’abbiano in abbondanza: voglio la piena realizzazione di ogni essere umano.
Guardo ciò che accade in ogni angolo della terra, il mio sguardo scruta ogni
angolo: vedo, con tristezza, tanti che camminano per le strade, che corrono,
che si affannano per questo o per quello; pare che siano vivi, sembrano ricchi
di grande energia, questi, invece, sono solo dei morti: la loro vitalità è
apparente, nel loro spirito sono dei morti che attendono miseramente la
conclusione della loro vita terrena.
Amata sposa, chi non
è in grazia di Dio è un morto; qualunque cosa faccia, qualunque impresa faccia,
pur grande, non gli vale nulla per la vita eterna. Vedi, sposa mia, quante cose
fanno gli uomini? Scoperte ed invenzioni, opere di grande ingegno, progetti e
piani per migliorare la condizione degli uomini. Ebbene, amata, il misero che
trascina nella semplicità la propria vita, lavorando con le sue mani, facendo
anche il mestiere più umile, ebbene, costui che è in grazia di Dio, col suo
lavoro costruisce il futuro del mondo, egli è una salda colonna che sorregge le
sorti dell’Umanità. Amata, ripeto le parole più volte dette: senza di me nulla
potete fare! Chi non raccoglie con me, disperde!
Pensi, piccola mia,
che un’umile madre che accudisce al suo bimbo ed ogni giorno lo offre al suo
Signore sia meno meritevole di un grande capo di stato che discute con i suoi
pari dei grandi problemi internazionali, senza me nel cuore? No, diletta,
quella piccola madre, curando con amore e sacrificio il suo piccolo è una salda
colonna perché tutto opera implorando il mio aiuto, offrendomi il suo sacrificio,
porgendomi la sua creatura perché Io la benedica.
Sposa cara, dai
piccoli più piccoli ci cavo le più grandi cose, dai potenti più potenti non
ottengo niente!
Com’è differente la mia
logica dalla logica umana! L’uomo guarda all’apparenza, Io, Io, Gesù, guardo al
cuore; spesso i grandi della terra si attaccano alla loro misera potenza,
aspirano alla gloria umana ed anelano ai beni fuggevoli! Quanti sono i potenti
- che ora sembra abbiano in mano le sorti del mondo - che governano con me nel
cuore? Essi si arrogano diritti che non hanno, alzano il capo, osano alzare il
capo contro di me appoggiando leggi inique, preparando progetti che sono
abomini davanti agli occhi miei. Costoro, operano, si affannano, apparentemente
costruiscono, ma come vedi, a ben poco approdano.
Parlano di giustizia,
ma giustizia non hanno in cuore, parlano di pace, ma pace non posseggono, osano
anche parlare di amore, ma sono gonfi di orgoglio, superbia, egoismo, disamore!
Sposa amata, chi non
possiede nulla, nulla può dare; ebbene, questi nulla hanno dentro di sé e nulla
possono porgere.
Amata sposa, la
conclusione dei fatti dimostrerà con chiarezza ciò che ciascuno ha costruito,
ciò che è stato demolito; metterò ogni cosa ben in vista davanti al mondo;
ecco, gli uomini vedranno e capiranno, gli uomini svagati riprenderanno l’uso
della ragione, coloro che hanno creduto alle fole del mondo si accorgeranno
dell’inganno, molti cercheranno il mio perdono e la mia luce, imploreranno,
cospargendosi il capo di cenere e vestendo di sacco. Io, Io, Gesù, vedendo la
loro grande contrizione, avrò pietà, essi torneranno a me pieni di dolore ed Io
li guarirò.
Amata, pensa al
figliol prodigo: quando si accorse che la vita lontano dal padre era assai dura
e nemmeno le ghiande gli venivano date per sfamarsi, subito tornò in se stesso
e prese la via di casa, disposto a servire come l’ultimo dei servi. Ebbene, che
fece il padre? Lo abbracciò lo fece rivestire delle migliori vesti e gli mise
l’anello al dito, riportandolo alla sua dignità.
Amata sposa, Io sono
Amore, sono bontà infinita, non voglio che alcuno si perda; se l’uomo si ravvede,
se ritorna in se stesso, ebbene Io lo perdono e lo rimetto al suo posto! Si
affrettino i miseri peccatori a tornare in sé stessi, lascino il fango del
peccato, subito, senza indugio, oggi, non domani!
Piccola mia, voglio
abbracciare ogni uomo, voglio avvolgerlo del mio Amore, voglio fargli provare
la mia tenerezza; non ho progetti di morte, sposa cara, dillo e ripetilo in
continuazione, non ho progetti di morte ma progetti di vita e grande felicità.
Ripeti queste mie parole
agli scettici, agli sfiduciati, ripetile ai miseri che non trovano il coraggio
per reagire; dì così: “Gesù viene nel mondo per portare giustizia e pace, gioia
ed esultanza, egli torna preceduto da grandi doni, questi elargirà in misura
abbondantissima, questi darà agli uomini che in lui hanno confidato; alcuni di
questi doni mai l’uomo ha potuto godere perché mai sono stati porti. Doni
grandiosi e nuovi per un’era grandiosa e nuova che si apre per l’Umanità.
Amata sposa,
annuncia un tempo di grande gioia con me, un tempo tanto splendido quale mai è
stato sulla terra, tempo di pace Divina, di giustizia, di gioia. Non è opera
d’uomo, è opera di Dio questa; Io, Io, Gesù, amata, entro pochissimo tempo farò
queste meraviglie; voi, anime belle, siete le pietre preziose della mia corona:
con me regnerete, con me esulterete, con me per sempre starete. Ancora poco resta:
occorre essere fedeli e perseveranti, occorre resistere fino alla fine; la
battaglia, la grande aspra battaglia tra il bene ed il male, volge ormai al
termine, la vittoria del bene è prossima. Il grande ingannatore, colui che ha
accecato le genti con le sue insidie, sarà legato e inabissato! Non potrà più
nuocere a nessuno!
Amata sposa,
annuncia il tempo di pace al mondo, ognuno si affretti ad entrare per la porta
santa per giungere al banchetto nuziale con l’Agnello di Dio.
Amata, aspetto ogni
uomo, concedo molte grazie al mondo per le vostre preghiere, spose fedeli! Resta
in me, amata, godi le delizie di questa nuova giornata.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.12.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari,
figliolini amati, procedete, procedete nella via di luce come bambini festanti;
tali siete infatti; non vi lasciate cogliere dalla malinconia vedendo che
intorno è tutto brullo, tutto bruciato, che mostri paurosi sono a lato della
strada; vedete il vostro cammino ingombro da ostacoli paurosi: i piccoli
tremano davanti a tale spettacolo, ma guardate bene chi vi conduce per mano: è
la vostra Madre del Cielo; notate come le difficoltà si dissolvono al nostro
passaggio? Bene, cari, riflettete su questo e non continuate a ripetervi: “Hai
visto, hai notato quanti mostri digrignano i denti al nostro passaggio, guarda
che aspetto, vedi che ferocia, sembra che ci vogliano inghiottire vivi!”
Figli cari, non
dovete per niente sgomentarvi, dovete dare prova di vigore e forza, siate
arditi e non perdetevi d’animo, siate arditi perché i pericoli ci sono, non lo
nego, i pericoli sono grandi, voi però non procedete soli tenendovi per mano
l’un l’altro come bambini abbandonati a sé stessi.
Guardate come Io
tengo stretta la vostra mano. L’amata mia piccola, il mio angelo, ha avuto già
una visione assai significativa; percorreva una strada ingombra di marciume, il
suo aspetto era repellente, ella proprio su tale via doveva procedere perché
altra non ve ne era; il suo sguardo smarrito cercava aiuto: il percorso era
breve ma viscido e disgustoso; ecco: una figura femminile dolce, dolcissima,
piena di tenerezza le porgeva un sottile bastone, con esso avrebbe dovuto scostare
il marciume putrido per procedere, così procedere fino alla fine.
La piccola anima si
sentiva impaurita ma procedeva col suo bastone, passo dopo passo, passo dopo
passo. Ecco alla sua sinistra la dolce figura femminile nella sembianza della
madre terrena: la seguiva da vicino, la incoraggiava col sorriso e la tenerezza
del volto.
Ebbene, questo sogno
profetico annunciava il suo cammino fino alla fine: ogni giorno sarebbe stato
pieno di difficoltà ma non sarebbe rimasta mai sola, mai senza aiuto! Ebbene,
come per la mia bimba cara, così sarà per le anime che ella tiene strette per
mano, il suo cammino sarà un segno anche per le altre. Ogni giorno ci saranno
ostacoli da superare, situazioni da vincere, scelte da fare, ostacoli sempre
ricorrenti.
Figli cari, questo
chiede Gesù a ciascuno di voi, questo chiede ai suoi piccoli fedeli; procedete
quindi, non è volontà d’uomo ma disegno Divino. Con coraggio procedete, con
umiltà obbedite, con amore accettate.
Pensate ad Abramo,
pensate a quante prove egli dovette superare, quante, dure, durissime; doveva
procedere tra mille ostacoli: la sua fede lo sostenne; gli fu chiesta la prova
suprema, quella che avrebbe disorientato qualunque uomo: il sacrificio del
figlio Isacco, dell’unico suo figlio avuto in tarda età, la luce dei suoi
occhi. Pensate a quei tre giorni che passò in cammino per raggiungere il monte
indicato da Dio, pensate cosa aveva in cuore, quale angoscia, quale tormento,
quale sconvolgimento! Egli fu deciso: tutto a Dio avrebbe sacrificato, anche il
figlio suo diletto, l’unico suo figlio! Per questo sacrificio, per questa
fedeltà, Dio lo premiò grandemente: non solo non volle togliergli il figlio ma
lo benedì e moltiplicò la sua stirpe come le stelle del Cielo. Grande, fedele
Abramo! Imitatene la fede.
I tempi d’oggi sono
anche assai duri, assai difficili, assai penosi, occorre fede salda, coraggio,
a volte eroismo, ma riflettete su Abramo: quale lauta ricompensa alla sua fede
saldissima! Come a lui accadde, anche a voi accadrà!
Perseverate e siate
fedeli, date, date tutto a Gesù, con slancio, con amore, con gioia!
Egli benedirà la
vostra stirpe e vi ricolmerà di doni unici e stupendi.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima