Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.12.98

 

 

Eletti, amici cari, la porta del mio Cuore è spalancata, ma molti ancora rifiutano di entrarvi; il tempo grande ed unico è questo, si capisca, solo chi ha trovato rifugio in me potrà godere le Gioie preparate in questa era nuova di pace e di felicità.

 

 

Amata sposa, ogni uomo è stato invitato a tornare alla casa del Padre; c’è chi è andato in luoghi molto lontani dove c’è grande miseria, una terribile carestia, c’è chi ha lasciato l’abbondanza ed il benessere (spirituale) e vive in luoghi deserti senz’acqua. Alla casa del Padre i pascoli sono ubertosi, il gregge ben pasciuto, amato, curato, protetto; sposa cara, quelli che sono andati lontano hanno trovato padroni dispotici, duri, spietati. Geme il loro cuore, ma non si decidono a ritornare; gemono, soffrono, prigionieri del male ma la volontà è fiacca, gli amici sono deboli come loro, non riescono a prendere alcuna decisione.

Sposa amata, cosa intendo dire con queste mie parole? Parlo di quelle anime che praticavano la vera religione, l’unica vera religione: il cristianesimo. Queste vivevano nella casa del Padre che le curava con Amore, le pasceva col suo Nutrimento e le faceva crescere nel benessere e nella gioia. Queste però, trascinate da venti di tempesta, si sono lasciate condurre lontano dalla splendida casa del Padre dove si stava preparando una grandiosa festa anche per loro. Ecco, guarda sposa amata, guarda in questa visione queste misere anime legate fra loro da grosse catene, senti il loro grido di dolore: sono rese schiave da feroci carnefici che hanno tolto loro tutto ciò che avevo dato Io, Io, Gesù,. Esse non si nutrono più del mio cibo Santo (Eucarestia) esse sono deboli e fiacche e perdono vigore continuamente; amata, nel tuo volto leggo la grande tristezza ed il pensiero nascente, è questo: “Mio adorato Gesù, queste misere sono cadute in un baratro tremendo, esse come possono rialzarsi? Come tentano di farlo c’è subito un carnefice crudele che le costringe a restare nella stessa posizione di prima. Gesù, adorato Gesù, dona a loro energia e grazia, non permettere, Amore, che cadano nell’abisso che si è spalancato davanti ad esse!”

Amata sposa, esse si sono infiacchite per la loro insipienza, hanno scelto la via del male per l’ignoranza volontaria e l’insipienza; non le abbandonerò tuttavia, le aiuterò certo a risalire se ne avranno veramente il desiderio. Il mio Cuore desidera accogliere anche loro, la festa è preparata per ciascuna di loro, esse però non cambiano perché non vogliono farlo, non cambiano perché si rifiutano di usare i preziosi talenti che ho messo a loro disposizione! Non ti curare di loro, sposa amata, hanno fatto la loro scelta; le tue suppliche, le tue preghiere, i sacrifici otterranno per esse grazie ed opportunità speciali ma poche le coglieranno; fanno un pessimo uso della loro libertà ma ciononostante non le privo di essa.

Sposa cara, ho spalancato al mondo le porte del mio Cuore; la grande festa è cominciata, gli invitati sono stati tanti, ma quelli che hanno aderito restano in numero assai esiguo. Amata, hai constatato anche tu giorno dopo giorno che i testardi restano tali, le parole ad essi non fanno cambiare rotta, i segni non li guardano, gli ammonimenti generali e personali non li colgono; diletta mia, che posso fare per loro che già non abbia fatto? Il tempo è scaduto, il tempo prezioso della misericordia non è stato colto; sono passato vicino ad ogni uomo, l’ho invitato a seguirmi, a credere in me ma molti sono restati al loro posto, molti altri mi hanno seguito per un tratto poi hanno deviato attratti da falsi maestri; un piccolo gruppo invece mi ha seguito subito ed ora continua a seguirmi con gioia ed entusiasmo! Cosa accadrà, sposa mia, dei primi, di quelli che sono rimasti al loro posto e non si sono mossi? Ebbene, verrà chiusa la porta ed essi resteranno fuori, correranno infine anche essi ma la troveranno chiusa! Chi si occuperà di loro, chi ascolterà il loro pianto di sconforto?

Sposa amata, che accadrà del secondo gruppo, di coloro che per un tratto mi hanno seguito poi hanno deviato? Anche per essi la situazione sarà simile alla precedente! Chi è molto lontano dalla casa del Padre e si è lasciato fiaccare dall’inedia, come potrà recuperare? Solo pochi, pochissimi metteranno le ali ai piedi per tornare, a questi manderò incontro i miei angeli per aiutarli!

Chi starà quindi con me alla grande festa? Soltanto coloro che mi hanno seguito fedelmente.

Le querce del mio giardino non saranno abbattute da nessun vento di tempesta, esse allargheranno le loro braccia al tepore del nuovo sole che le scalderà, le fortificherà sempre più, saranno l’orgoglio del mio giardino, il capolavoro del mio Amore, queste resteranno per sempre ed ognuno potrà ammirarne la bellezza e lo splendore!

Amata, ho concesso grazie su grazie, ancora ne piovono dal Cielo fitte come neve: colgano questo dono della mia infinita misericordia tutti coloro che lo desiderano, si nutrano del mio Pane; ecco, il corpo di colui che si è nutrito bene è saldo, robusto, vigoroso, il mio cibo è cibo di vita eterna, colui che se ne nutre degnamente l’avrà, l’avrà in abbondanza; ecco, ogni giorno allestisco un sublime banchetto nelle mie Chiese ma quanti se ne nutrono per fortificarsi, quanti lo fanno degnamente?

Amata sposa, vivi nella serenità questi grandi giorni, con te li vivano coloro che tieni stretti per mano; volate sicuri insieme verso la grande festa che vi renderà felici e pienamente realizzati.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.12.98

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, questo è per voi un tempo speciale, non tutto resterà stazionario nella vostra vita, alcuni cambiamenti vi sorprenderanno; amati, si sta compiendo anche per voi il piano Divino, operate secondo quello che vi viene richiesto, siate obbedienti e non ribellatevi, Gesù ha su ciascuno di voi un sublime progetto d’Amore. Pensate a quello che avvenne al tempo del patriarca Abramo: egli, docile ed obbediente accolse la volontà di Dio; dalla stirpe di Abramo nacque Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Dio benedisse Abramo, per lui obbediente e docile, benedì tutta la discendenza che fu numerosa come le stelle del Cielo!

Figli cari, riflettete bene su quello che avvenne allora: l’obbedienza di alcuni, la sottomissione di alcuni portò una grande benedizione su molti. Ecco, gli occhi di Giuseppe videro il messia, la sua dimora l’accolse, il suo amore lo protesse; a Giuseppe, discendenza di Abramo, toccò una sorte sublime.

Amati figli, ecco come andarono le cose: ero sposa di Giuseppe, ma ancora non eravamo andati a vivere insieme; l’angelo mi annunciò che sarei divenuta madre per opera dello Spirito Santo; nel momento dell’Annunciazione e del concepimento Divino, sentii in me una gioia vivissima, una felicità sublime, ebbi però, per un attimo, un pensiero: come avrebbe reagito Giuseppe che nulla sapeva delle meraviglie che in me aveva compiuto Dio? Dissi a me stessa: sono l’umile Serva del Signore, egli provvederà a tutto! Così fu; il mio sposo amato fu informato per via soprannaturale di tutto, mi accolse pieno di gioia e di grande emozione, i suoi occhi erano pieni di immensa felicità e di luce di Paradiso.

Amati, ora dovete soffrire un po’, dovete sopportare qualche sofferenza ma la vostra fedeltà, la vostra piena dedizione alla causa Divina vi porterà gioia su gioia! Amati, siate fedeli fino all’ultimo, siate docili ed umili, siate pieni di fiducia in Gesù. Alcuni di voi continuano a chiedersi: “Cosa succederà, che farò, se mi accadrà questo come dovrò comportarmi, oppure in una circostanza diversa cosa dovrò fare?” Tutti discorsi vani questi, figli amati. Pensate a quello che accadde a me: le cose più sublimi avvengono quando uno non se l’aspetta.

Amati, Io ero raccolta in preghiera come al solito, ero molto lungi dall’immaginare quello che Dio aveva progettato su di me! Affidata nel mio Cuore al suo Amore, di nulla mi preoccupavo se non di servirlo ed adorarlo con pensieri ed opere. Grandi cose, come vedete, ha operato in me l’Onnipotente, ha operato in me meraviglie!

Ebbene, figli cari, in questo momento così grande e sublime, siate docili figli, umili e decisi a dire sempre sì al Signore che vi chiede, senza porvi problemi inutili, senza preoccupazioni vane.

Pensate ogni volta alla Madre del Cielo, a me che ho accolto con umiltà la volontà Divina, sicura che il suo progetto su di me prevedeva la mia massima felicità.

Ecco, amati figli, oggi v’invito a mettervi nella disposizione d’animo giusta! Dite dentro di voi questa preghiera: “Gesù, adorato mio Gesù, sono docile strumento nelle tue mani: opera su di me, secondo la tua volontà; fammi docile come la Madre che mi hai dato ai piedi della Croce: sempre docile, sempre umile, sempre pronta all’obbedienza!”

Amati, vi possono essere delle fasi più difficili: non cercate di spiegarvi ogni cosa, neppure chiedete spiegazioni, perché tutto vi sarà rivelato a tempo opportuno.

Amati, il giorno sublime della venuta di Gesù si avvicina: il cuore sia pronto ad accoglierlo; amati, siate puri e casti per prepararvi al sublime incontro: Gesù non entra in un cuore pieno di malizia e marciume! Astenetevi con orrore dal peccato mortale, astenetevi anche dal peccato veniale, fate ogni sforzo per astenervene! Siate puri e perfetti, consolando Gesù che venendo troverà purezza e perfezione! Troverà cuori aperti e pronti all’accoglienza?

Figli, voi siate la sua consolazione!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima