Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.12.98
Eletti, amici
cari, una grande Croce comparirà nel Cielo in un tempo non lontano, ma sarà
tardi per coloro che non l’hanno adorata nel loro cuore pur avendola ogni
giorno davanti agli occhi; Io, Io, Gesù, ho versato tutto il mio sangue per
voi, fino all’ultima goccia l’ho versato, per Amore, per immenso Amore verso
ciascuno di voi l’ho versato; ecco, la mia Croce è sempre davanti a voi uomini
del mio popolo eletto ma il vostro cuore è tanto lontano da essa!
Sposa amata, ti
parrà strano che nel tempo della mia nascita parli della mia Croce. Amata, sia
la mia nascita che la mia Croce vengono sempre più dimenticate dal mondo che è
intento a soddisfare il proprio corpo senza mai saziarsi ed a trascurare la
propria anima senza mai pensarla. Quella Croce che tu, piccola violetta, adori
giorno e notte, è segno di vita e di morte, c’è la gioia, c’è il dolore! Sono
nato nel grembo purissimo, verginale di mia Madre, ho preso un corpo umano per
salvare ogni uomo, per pagare il debito che ogni uomo ha contratto col Padre.
Il debito, sposa
cara, era assai oneroso, nessun uomo da solo poteva pagarlo se non Io, Io,
Gesù, vero Dio e vero Uomo. potevano tanto meno saldarlo i sacrifici di animali
anche se offerti in massimo numero. Amata sposa, la disobbedienza a Dio è cosa
assai grave: quando gli uomini lo capiranno?
Pensa ai grandi re,
ai grandi dittatori: se non venivano obbediti essi non risparmiavano la vita
del trasgressore, le pene comminate erano assai severe e lo sono ancora in
alcune parti del mondo.
Amata, Dio che ha
creato il mondo, ha pieno diritto su ogni creatura, quella ragionevole – che
possiede intelletto, cioè, e volontà – non può opporsi a Colui che le ha dato
la vita: deve sottomettersi, deve obbedire, deve umiliarsi davanti a lui. Il
primo uomo creato, Adamo, osò disobbedire, osò fare ciò che non gli era lecito
fare, peccò di superbia: quale enorme errore! Perse in un momento tutto ciò che
aveva avuto, precipitò in basso; da lì poi con enorme sacrificio, con grande
sudore avrebbe dovuto risalire la china per ritornare al punto di partenza; ma
come? Come, sposa cara? Poteva mai farcela da solo? Poteva mai farcela debole
com’era?
Ebbi pietà della mia
povera creatura che veniva tanto umiliata da vedersi simile ad un essere
inferiore mentre prima aveva l’aspetto di un angelo! Doveva, come ti ho detto,
risalire la china, partendo dal basso; le restava intelletto, cuore, volontà,
oltre logicamente all’anima. La povera creatura doveva sopportare tante
tribolazioni, l’Eden rimaneva un ricordo sempre più lontano, racchiuso nel
profondo della mente e del cuore; ecco, la natura intorno era divenuta ostile,
matrigna crudele: il cibo occorreva sudarselo, faticare molto per guadagnarlo;
il corpo diveniva fragile, soggetto a mali di ogni genere e colpito infine
dalla morte, terribile ed ultima conseguenza del peccato. La misera creatura
caduta in tale condizione per sua colpa, aveva perso tutto ma non la dignità:
fatta a mia immagine e somiglianza, restava mia figlia, teneramente amata dal
mio Cuore.
Ecco, Io, Io, Dio,
decretai un giorno, stabilii un tempo nel quale il mondo tenebroso avrebbe
visto una grande luce; ecco, una Vergine Santa e purissima mi avrebbe tenuto
nel seno verginale; Io, Io, Dio, entrai in una carne umana perché l’uomo
potesse tornare a toccare la vetta più alta dalla quale era precipitato.
Non solo mi umiliai
Io, Dio, mi umiliai, prendendo una carne umana, volli anche soffrire il massimo
della sofferenza, subire il massimo dell’umiliazione, lasciandomi condannare
senza mai avere commesso alcun peccato, lasciandomi appendere ad una Croce come
l’ultimo dei miserabili, Io, Io che ero Dio!
Amata sposa, fedele
sposa, ogni volta che guardi quella Croce, che adori quella Croce, scorre
davanti agli occhi
del tuo cuore tutto ciò che è accaduto; vita e morte si combattono
continuamente, ma molti uomini non pensano, anche coloro che dovrebbero pensare
non riflettono, non capiscono, amata, perché vivono nella più grande
superficialità; quanti sono coloro che fanno ogni cosa per abitudine senza
nemmeno capire ciò che fanno!
Quanti dicono:
“Signore, Signore”, vengono ogni giorno nel mio tempio ma fanno tutto come se
fossero automi senza anima e senza intelletto.
Ecco, in questi
giorni Io nasco nel mondo ma il mondo nemmeno se ne accorge, Io, Io, Gesù,
nasco per ogni uomo, ma quanti lo capiscono? Ancora cercano il soddisfacimento
del corpo; ma dell’anima chi si cura?
Amata, guardo i cuori
e li vedo pieni di vanità e di stoltezza, guardo le menti, le vedo annebbiate;
geme l’Anima mia, sposa cara, geme nel constatare che dopo venti secoli di
cristianesimo poco si è capito, poco, assai poco hanno capito coloro ai quali è
stata fatta un’accurata lezione; nasco anche quest’anno tra un mondo affondato
nel consumismo che non vuole accogliermi come Dio Salvatore, come Dio Amore,
come Dio misericordia infinita; ecco, per molti sono divenuto una divinità
pagana senza cuore e senz’anima. Ciò che avviene nel mondo cristiano è assai
grave, è assai grave, mia amata sposa.
Ebbene ciò che in
venti secoli non hanno voluto comprendere lo comprenderanno in pochissimo,
perché agirò con la mia infinita potenza: aprirò le menti, farò tremare i
cuori: i dormienti si devono svegliare, gli stolti devono rinsavire.
Sì, amata, mi
accingo a fare questo, tutto questo nel grande anno che viene, anno unico e
grandioso, anno dai grandi scossoni risolutivi; amata sposa il tuo cuore chiuso
nel mio non subirà scosse: non deve svegliarsi per battere e palpitare per me:
è già mio, vive per me, palpita all’unisono col mio Divino!
Non temere, amata
sposa, non temere quello che deve accadere: userò estrema energia lì dove
energia serve, userò grande dolcezza lì dove dolcezza servisse.
Non gemere, fedele
sposa, il mondo avrà luce per capire: desidero la salvezza delle anime non la
loro rovina, ma se nella luce cercheranno le tenebre, se preferiranno ancora
gli uomini le tenebre alla luce allora, per essi, non ci sarà più scampo!
Vivi nella gioia e
nella pace, dona gioia e pace a chi la chiede e la desidera.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.12.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari,
figliolini amati, ecco viene per voi la grande luce: lasciate che inondi il
vostro cuore, lasciate che illumini la vostra mente, Gesù viene anche
quest’anno sulla terra, viene con i suoi grandi doni. Viene, generoso ed
amabile, ma chi lo attende? Ha mandato tante e poi tante lettere d’Amore per
farsi aspettare in abito degno ma quanti le hanno lette con gioia le lettere?
Quanti le hanno apprezzate?
Piccoli miei, Gesù è
fedele, è fedele alle sue promesse, per lui un giorno è come mille anni e mille
anni è come il giorno che è passato; figli, amati figli, Gesù sta per attuare
il suo grande progetto d’Amore che vuole la salvezza del genere umano e la sua
completa felicità ma gli uomini, i miei figli, quanto sono fedeli a Gesù,
quanto desiderano farsi salvare da lui? Ci pensano al grande meraviglioso
mistero che si rinnova ogni anno? Gesù, infatti, non è nato venti secoli or
sono poi si è dimenticato degli uomini: Gesù nasce ogni volta, ogni volta tende
gioioso le sue manine meravigliose per essere accolto, amato, accarezzato teneramente;
tende certo le sue manine e sorride, l’ha fatto e lo fa anche quest’anno ma,
figlia cara, figlia amata, trova, come anche tu puoi constatare, trova tanta
indifferenza, trova tanta freddezza: gli uomini pensano a tutto, si preoccupano
di tutto in questi grandi giorni ma non pensano a Gesù, al piccolo Gesù che
nasce per ogni uomo della terra, che vuole entrare in ogni cuore e farlo
felice.
Ecco, il piccolo
Gesù, sorride e tende le braccia verso gli uomini di tutta la terra ma sono
pochi che si accorgono di lui: chi è impegnato in un modo, chi in un altro; il
piccolo guarda, sorride, aspetta, poi i suoi occhi si riempiono di lacrime
perché il suo Amore non è ricambiato; il mondo passa indifferente vicino alla
sua culla, il mondo non si interessa a lui; ecco, egli, il bimbo Divino si
volge a me: lo prendo tra le mie braccia e lo stringo al Cuore per consolarlo,
egli torna a sorridere ed Io lo porgo tra le braccia amorose delle anime belle,
esse traboccano di nuova felicità, il bimbo Divino è ora felice tra braccia
amorose!
Figli cari, non
lasciate passare questo tempo di grazia senza cogliere i doni stupendi del
Figlio di Dio. Ecco, uomini del mondo, voi avete la libertà, avete la grande
libertà di scelta, cercate Dio, cercate soltanto Dio ed avrete tutto.
Riconciliatevi con Dio, ora, subito subito, perché questo è ancora il momento
della misericordia, Gesù, viene nel mondo per ricolmarlo di doni, ma guai,
figli cari, a chi continua ad ignorare i suoi grandi doni, guai a chi non li
vuole capire, non li vuole apprezzare, non li vuole cogliere!
Piccoli miei che vi
siete raccolti intorno a me, intorno a me che stringo tra le braccia il piccolo
Gesù, guardate questo bimbo Divino, ecco, egli è il Re del mondo, adoratelo,
adoratelo, adoratelo! Pregate perché ai vostri cuori si aggiungano altri cuori,
nessun uomo rimanga affondato nel fango, Gesù vuole perdonare, vuole perdonare,
vuole fare felice ogni uomo.
Guarda, figlia cara,
guarda come il piccolo Divino alza la sua manina per benedirvi tutti, sorride
gioioso, gli occhi sono luminosi, vi guarda ad uno ad uno, vi ripete col suo
sorriso le promesse che conoscete. Verrà! Verrà, presto, figli cari, verrà ma
non come bimbo piccolo, non come bimbo fragile e tremante, verrà come il Re più
grande, il Re più potente, il Re della storia. Verrà, figli: allora il rotolo
della storia umana si ripiegherà su se stesso ed ogni cosa cambierà!
Figli cari,
attendete con gioia, attendete con gioia che tutto si compia secondo le
promesse. Abbiate la pace, godete pienamente la pace che Gesù vi dona.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima