Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.12.98
Eletti, amici
cari, ecco, sono alla vostra porta, sono alla porta di ciascuno di voi e busso,
se qualcuno mi apre entrerò nella sua casa, cenerò con lui, sarò per sempre al
suo fianco; dove sono Io è il Padre; dal Padre e da me sarà abitata la casa e
dallo Spirito Santo Amore che ci unisce. Amati, sono alla porta e busso,
apritemi, non lasciate che Io passi oltre lasciandovi poveri e deboli.
Sposa amata, ecco
oggi il grande giorno dell’Amore: busso ad ogni cuore, desidero fissare la mia
dimora nei cuori che ancora non mi hanno accolto; sono molti, sposa amata, sono
in grande numero, mia diletta. Ho atteso, ho atteso che essi si preparassero,
ho atteso con pazienza, ho concesso tempo, tanto tempo, ora sono alla porta per
concedere le ultime possibilità; dopo queste ce ne saranno altre?
Sposa cara, guai
all’uomo che lascia scorrere il tempo nell’inerzia lasciando a domani quello
che dovrebbe fare oggi! Per molti, mia diletta, per molti il tempo si sta
concludendo; sì, lo sappia il mondo, si preoccupi il mondo che ha conosciuto il
mio nome ma ha vissuto come se non l’avesse conosciuto. Amata, sono alla porta
di ogni uomo della terra, sia di quello che mi conosce sia di quello che non mi
conosce ancora. Prima di ogni momento conclusivo Io, Io, Gesù, faccio sentire
la mia presenza viva, certo, sposa amata, perché desidero la salvezza di ogni
anima, desidero la felicità di ogni persona.
Ti ho parlato di vie
segrete che ho riservato per me in ogni cuore, vie misteriose note solo a me.
Attraverso queste vie per attirare a me l’anima, parlo con tenerezza di Padre
ed attendo risposta, questa volta la desidero immediata, non dilazionata perché
il tempo non c’è più, tutto deve concludersi in breve. Vieni, amata sposa,
vieni con me, ti mostrerò le vie di alcuni cuori, vie che percorrerai con me in
maniera percettibile alla tua umanità. Vieni, amata, vieni sulle mie ali e
palesa al mondo ciò che vedi e ciò che senti.
Ecco un cuore di
un’anima che non conosce il mio nome perché nessuno glielo ha fatto conoscere.
Vedi questo sentiero fiorito e profumato: ecco, Io lo percorro; guarda che
accade al mio passaggio: sorgenti di acqua pura spuntano ovunque, armonia e
profumo si spandono nell’aria, canti di gioia si odono ovunque, un concerto
fatto da infiniti strumenti invisibili comincia a suonare: pace e gioia
riempiono questo cuore che pur non ha ancora conosciuto il mio nome; ecco,
sposa cara, Io glielo dirò, Io stesso lo farò conoscere attraverso questa
sublime armonia. Ora, amata, andiamo in un cuore diverso; qui vedi un ampio
tratto di deserto arido e triste ma a lato vedi una striscia fiorita, una
striscia di terra bagnata da un sottile ruscello; ecco, Io passo: vedi quello
che accade, sposa amata? Scompare il deserto man mano che procedo, la terra
riarsa diviene feconda, da essa escono piante e fiori come in un incanto; in
breve lo scenario è tutto mutato; anche questo cuore diverrà un giardino
irriguo e benedirà il giorno del mio Passaggio.
Amata, sto per
condurti in un cuore diverso dai precedenti; qui la situazione è disastrosa: il
peccato grave ha distrutto ogni cosa, vedi che non c’è neppure un piccolo
passaggio dove Io possa mettere i piedi, tutto è impurità ed immondizia, manca
anche il più piccolo spazio fiorito dove possa entrare e sostare; amata, qui la
mia presenza è impossibile, questo cuore resterà tale e quale perché non si è
posto nella condizione di accogliermi. Che accadrà di esso tra poco, quando
verrà il momento unico e grandioso nel quale chiederò conto di ogni scelta
fatta?
Passiamo oltre,
sposa amata; non gemere, voglio farti gioire dentro il cuore di un piccolo
innocente che pur sta per essere chiamato da me; guarda che meravigliosa
armonia in questo piccolo cuore, qui il peccato non ha fatto ancora il suo
ingresso ed il battesimo ha cancellato quello d’origine. Senti, amata, che
soavi canti, che cori, che splendore, che armonia! Il mondo piangerà per questo
bimbo ma egli conoscerà presto la vera grande felicità con me.
Amata: concludiamo
questo volo nel luogo di felicità: qui ti porto in questo giorno grande e
solenne, ti porto, sposa cara, per vedere in un istante lo splendore del
Paradiso in festa. Vieni e vedi le meraviglie del mio Amore. Le anime sono
nella più grande felicità, la Regina vestita di splendore è in mezzo ad esse,
guarda quanto è bella, guarda com’è luminosa! Avvicinati, piccola, ella ti
sorride, ti prende soavemente per mano e ti conduce in un luogo ameno. Guarda:
in tale luogo si trovano entrambi i tuoi genitori, le amate creature che ti
hanno curato con amore; vedi, anch’essi ti sorridono felici, vieni ad ascoltare
le parole che ti dicono: “Il Cielo sorride alla terra in modo speciale in
questo grande Natale: la Madre ha annunziato che il suo Cuore Immacolato sta
per trionfare e la gioia sarà ovunque e la pace dimorerà in ogni luogo, il
Paradiso tra poco sarà ancora più ricco!”
Torna, piccola mia,
torna ora sulla terra e porta al mondo il mio grande messaggio d’Amore. Ecco,
queste lettere devono essere lette con molta attenzione, Io parlo al mondo
perché esso capisca quanto l’amo, parlo al mondo perché ogni uomo colga le
grazie che sto donando, le colga a piene mani in questo grande momento di
misericordia.
Amata, ripetilo,
ripetilo, senza stancarti: dopo la misericordia viene la giustizia: si colga
l’attimo felice; sto passando in ogni cuore, chiamo: chi è pronto apra
immediatamente, Io entrerò e la vita diverrà un Paradiso. Si riconcili con me
il mondo che mi ha messo in disparte, lo faccia subito, perché il tempo della
grazia non dura per sempre: questo è il momento di rispondere prontamente!
Amata, resta serena
nel mio Cuore; dolcemente ti riporterò sulla terra dove devi terminare la tua
missione; ecco, tu sei in me ed Io sono in te, procedi con coraggio, per te
molte anime ancora giungeranno a me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.12.98
La Mamma parla
agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, siate nella gioia, godete la pace. Oggi è il grande giorno della
nascita di Gesù: per voi, amati, per voi Dio si è fatto Uomo, per Amore egli ha
preso carne umana ed è nato nel mio seno verginale. Piccoli, riflettete sul
grande dono che avete ricevuto, apprezzatelo, siate esultanti di gioia per
questo meraviglioso evento. Oggi Gesù nasce per voi, per ciascuno di voi, nasce
e voi lo vedete piccolo e tremante in una povera culla.
Ecco, quel piccolo che
sembra fragile e tremante è il Re dell’Universo: chiedete davanti alla sua
piccola culla, chiedete che vi conduca con sé nel regno che ha preparato.
Amati, se ottenete
di vivere con lui, avete ottenuto tutto, siete ricchi della massima ricchezza.
Amati, Gesù non nasca invano in questo grande giorno: vi chiede di donarvi a
lui; con tutto il cuore, con l’anima siate suoi.
Dovete obbedire alle
sue Leggi, dovete rinunciare al peccato grave; figli che mi ascoltate,
esaminate la vostra vita, se vedete qualcosa che non sia conforme alla legge
santa, non indugiate, non indugiate neppure per un attimo: cambiate, cambiate a
costo di qualunque sacrificio.
Nessuno dica con le
labbra a Gesù: “ti amo, ti amo”, e continui a fare ciò che a lui dispiace;
piccoli cari, quest’anno volevo mettere il mio piccolo nel cuore di ogni uomo
perché egli lo benedicesse, lo mutasse, ma non ho potuto farlo: in certi cuori
non c’era per lui nemmeno un piccolo spazio; l’ho stretto tra le mie braccia il
bimbo Divino perché avevo orrore di posarlo tra sterpi e rovi pungenti.
Amati figli, questo
lo dico con dolore, perché chi ha avuto in sé il mio Santissimo bimbo avrà una
sorte, chi invece non l’ha avuto per sua colpa e negligenza avrà una sorte
assai differente.
Piccoli, non
chiedete spiegazioni dolorose che non posso dare. Chi continua a vivere come se
Dio non fosse, chi prosegue il suo cammino senza Dio, assomiglia a chi, pur
sapendo di andare incontro alla massima rovina, procede, procede come se nulla
dovesse accadere, procede fino ad incontrare la morte. Amati, lo ripeto per
l’ultima volta, non vi deve spaventare l’idea della morte corporale, essa non è
sciagura, la morte corporale è uno splendido incontro con Dio per l’anima che
già lo possiede, è il dolcissimo incontro con l’Amore, l’Amore infinito!
Amati, la vera
grande rovina è la perdita dell’anima. Chi non ha voluto riconciliarsi in
questo grande tempo di grazia, chi non ha voluto riconciliarsi, non lo farà
più, non lo potrà fare mai più.
Pensate ad un
banchetto allestito: ognuno può accostarsi, ognuno può nutrirsi a sazietà;
quando però i servi sparecchieranno, allorché ogni cibo sarà tolto ed ogni
bevanda sparirà, allora chi volontariamente è rimasto a digiuno quando potrà
più saziarsi?
Figli amati, ditelo
al mondo che Gesù torna, torna ma non più come piccolo bimbo tremante e
fragile, torna come un Re, il più grande e potente, torna il Re del Cielo e
della terra; sarà una grande sorpresa, splendida, sublime ed unica; benedetto
quel figlio che ha preparato una via piena di fiori per il Signore che viene:
viene in potenza e gloria per elargire i suoi grandissimi doni!
Chi si è preparato
li avrà e sarà felice, molto felice!
Figli
cari, vi amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima