Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.99

 

 

Eletti, amici cari, le mie ali vi conducono: lasciatevi andare fiduciosi al mio Amore; non c’è più alcun problema per chi si è affidato a me con la mente, col cuore, con l’intero essere suo; in me c’è tutto, in me c’è tutto, potete attingere alla sorgente inesauribile, fatelo, prendete e date perché il mondo avrà sempre più sete e le sorgenti non daranno più acqua.

 

 

Sposa amata, gli uomini si affannano per accumulare ricchezze, guardano ad esse come alla grande prospettiva della loro vita. Ho invitato l’Umanità intera a riflettere, ho invitato ogni uomo a pensare sul valore autentico della vita, sul suo significato profondo, ma poca risposta ho avuto.

Vedo nei cuori umani una grande sete di beni terreni; pochi sono pronti ad attingere alla mia sorgente Inesauribile, non la cercano in questo momento, non la cercano perché la loro mente vaga nell’oscurità, cerca ciò che non serve e lascia il vero bene al quale anelare.

Amata, è ormai vicino il momento nel quale bisognerà che in molti, in molti insieme, lascino i vani beni per prendere quelli veri. Per afferrarli però, sposa amata, ci vogliono ali potenti che permettano di volare alto. Chi ha il cuore attaccato alla terra non ha messo ali, cerca per terra, striscia su di essa ed ignora volontariamente la presenza del Cielo che attende un suo sguardo.

Amata sposa: l’uomo può raggiungere le vette più alte e realizzarsi pienamente in me, può scendere nell’abisso profondo e divenire simile a bestia perdendo tutto. Ho chiesto in questo tempo conclusivo, ho chiesto ad ogni uomo di aprire il cuore a me, la mente alla mia luce, l’anima al mio fuoco. L’ho chiesto questo ad ogni uomo della terra, sia a quello che sa che Io sono il suo Signore, sia a colui che ne ha solo una misteriosa intuizione profonda.

Amata, ogni uomo nel suo profondo mi sente, anche colui che vive una spiritualità semplice e primitiva. Tutti gli uomini sono chiamati a darmi una risposta, una risposta interiore: sia quelli che bene mi conoscono, sia quelli che meno mi conoscono. Io, Io, Gesù, sono il Signore di tutti, sono il Signore della storia, Io, Io, Gesù, sono il Re del Cielo e della terra, sono il Re di ogni uomo. Io, Io, Gesù, sono il giudice davanti al quale ognuno deve comparire; presto, sposa amata, milioni, e milioni di anime avranno simultaneamente il giudizio; fra queste vi sono quelle che mi hanno ben conosciuto ma male servito, fra queste vi sono coloro che poco mi hanno conosciuto ma tuttavia ben servito, seguono quelle che mi hanno conosciuto a fondo e servito con zelo, con amore, con fedeltà.

Dimmi, amata sposa, dimmi quali anime sono degne di entrare dalla porta del mio regno di pace: quelle che mi hanno ben conosciuto e male servito, oppure quelle che poco mi hanno conosciuto e tuttavia bene servito? Avrà di più il mio popolo eletto al quale ho molto donato, oppure gli altri popoli che poco hanno ricevuto?

Sposa cara, nel mio popolo vi sono coloro che, pur conoscendo bene il mio nome, hanno voluto dimenticarsi di me, mi hanno girato le spalle dicendo: “È il Dio di venti secoli fa, non è più di moda!”

Tra quelli che non sono ancora del mio ovile vi sono coloro che mi dicono nel cuore: “Dio meraviglioso e Santo che non conosciamo, ma del quale sentiamo viva la presenza, manifestati a noi, fatti conoscere Signore dei signori, vogliamo conoscerti per adorarti, per servirti degnamente, rivela anche a noi il tuo volto di luce perché anche noi siamo tuoi figli!”

Sposa amata, quando sentirò questa preghiera, forse che, prontamente, non esaudirò questi poveri che cercano la vera ricchezza ed ad essa anelano con la mente, col cuore e con l’anima e lascerò invece coloro che, pur avendola da tempo, l’hanno trascurata, dimenticata, talora addirittura disprezzata? Il mio popolo, il mio vero popolo sarà un popolo santo fatto da uomini che mi amano, mi seguono, obbediscono felici alle mie Leggi!

Amata, leggo il tuo pensiero nascente, è questo: “Adorato Signore, che ne sarà degli altri, di tutti gli altri: che ne sarà di loro?”

Amata sposa, vieni qui tra le mie braccia amorose, la risposta è quella che già puoi dedurre da sola: ognuno avrà secondo la scelta fatta. Verranno riempiti i tre regni; uno poi scomparirà; resteranno solo due: quello della felicità senza fine con me, quello della disperazione senza uscita nella privazione della mia presenza.

Amata, ogni uomo ha avuto molto per riflettere, per scegliere; il tempo dato è stato perché ognuno si preparasse liberamente il suo futuro: quello che si è preparato, quello avrà.

Ognuno ha avuto davanti a sé un mucchio di mattoni per costruire la sua dimora: a nessuno, sposa amata, li ho fatti mancare. Ecco, c’è chi giorno dopo giorno ha messo il suo: ora si trova la dimora bella e pronta; c’è chi non l’ha messo giorno dopo giorno ma ogni tanto: costui si trova a dover completare con dolore la sua opera, nel luogo da me destinato e nel tempo da me stabilito. C’è, poi, chi ha ancora davanti a sé un mucchio di mattoni dei quali neppure ha compreso l’importanza a causa della grande negligenza!

Sposa cara ognuno avrà il futuro per il quale si è impegnato. La nuova storia non sarà di indocili ed inetti, ma di obbedienti ed operosi: tutti obbedienti, tutti operosi! Nessun posto ci sarà per gli altri!

Sposa cara, vivi nella mia pace e completa la missione che ti ho assegnata; la tua dimora è pronta, Io l’ornerò con i miei doni più splendidi, in essa vivrai per sempre con me.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.01.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, ecco, il mio manto si apre e vi accoglie tutti, vi accoglie tutti e vi protegge da ogni insidia di male. Non temete, non spaventatevi se il nemico insegue, se con lo sguardo vi incute terrore mentre passate per correre da me.

Amati, l’antico serpente non osa avvicinarsi mentre mi venite incontro, egli teme il mio sguardo, si paralizza e in nulla può nuocere. Sono vostra Madre e vi amo; siate docili figli e non vi fermate lungo la via, proseguite fino a me, insieme giungeremo al lido santissimo dove Gesù desidera festeggiare con voi la nuova grande era, era di gioia e di armonia, era di concordia e di pace, era di Paradiso sulla terra.

Piccoli cari, v’invito oggi a rafforzare sempre di più le vostre difese con una vita santa e raccolta.

Parlate al minimo, dite soltanto ciò che Gesù vi suggerisce, non lasciate correre la lingua: nel poco parlare si nasconde la saggezza, nel molto la stoltezza.

Amati, oggi ho parlato di voi a Gesù, vi ho indicato ad uno ad uno, mentre vi accarezzavo, impercettibilmente, tra le mie braccia. Ho detto al mio Gesù: Figlio adorato, vedi come ti amano, si sforzano di servirti in ogni modo; vedo il loro piccolo cuore sempre in adorazione, da esso sgorgano le parole più soavi rivolte a te; Figlio Santissimo e benedetto, mentre pronunciano il tuo meraviglioso nome, vedo che socchiudono gli occhi pieni di emozione e di grande felicità; Gesù adorato, metti la tua mano santissima e potente sul capo di questi piccoli e rendili resistenti ad ogni tentazione, liberi dalla paura e pronti ad affrontare il prossimo futuro, tutto quello che tu, Altissimo, permetterai che accada loro.

Figli cari, ho visto il suo viso splendere in un sorriso sublime, le sue labbra dischiudersi per dire queste parole: “Madre mia dilettissima, stringi tra le tue braccia materne questi piccoli, avvolgili tutti nel tuo mantello. Come tu desideri, Io li accarezzo ad uno ad uno: nuova forza entrerà in loro, nuovo vigore nel loro spirito; li benedico in modo speciale e li rendo capaci di affrontare per me qualunque sacrificio con gioia; da questi piccoli molto mi aspetto, a questi piccoli molto darò; con costoro, Madre amata, opererò cose grandi, mai viste, mai immaginate! Amo, infinitamente, questi piccoli che mi hanno dato tutto il cuore e soltanto per me vivono, amo i loro palpiti e li conto ad uno ad uno, perché essi me li hanno offerti e me li offrono ogni giorno, dicendo: “Adorato Gesù, accetta ogni palpito del mio cuore come un atto d’amore per te che tutto sei!” Tutti coloro che mi fanno questa preghiera tutti i giorni dal profondo del loro essere, saranno esauditi, saranno esauditi! Il loro battito si trasforma quindi in sublime armonia che accarezza i miei orecchi. Per essi, Madre amata, costruirò un mondo stupendo, nuovo, meraviglioso, un mondo mai goduto prima da essere vivente!”

Figli, cari, il sorriso sublime di Gesù ha suggellato la promessa. Siate, quindi, in attesa di tale grande cambiamento! Sopportate con pazienza, sopportate con pazienza ogni piccola tribolazione che Gesù permetterà; offrite a lui il vostro sacrificio perché ne ha bisogno per la salvezza delle anime.

Figli, perseverate nel bene, date gioia a Gesù, non rattristatelo col peccato: ogni peccato, anche minimo, è offesa al suo Cuore Santissimo. Fate ogni sforzo per divenire perfetti.

Vi amo. Vi amo.

Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima