Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.01.99
Eletti, amici cari, ecco per voi un altro giorno per prepararvi, per
prepararvi con gioia al grande incontro con me che vi amo, che voglio mostrarvi
il mio volto gioioso. Desidero che la mia tenerezza si espanda su tutta
l’Umanità, sui vicini prima, poi sui lontani: il mondo vedrà il mio volto
amorosissimo. Tutti mi conosceranno; i popoli che mai hanno conosciuto il mio
nome ora lo pronunceranno con amore.
Sposa amata,
mentre il mondo tradisce, mentre il mondo si affanna a prepararsi un futuro
senza me Dio, Io preparo ai figli fedeli qualcosa di inedito, un futuro a modo
mio, un mondo a modo mio, una storia nuova mai vissuta prima.
Piccola cara,
vedo che il tuo volto si rattrista molto ogni volta che entrando nel mio tempio
lo trovi deserto; fuori di esso le strade sono affollate e brulicanti di gente
che parla, ride, scherza; intorno a me vivo e vero chiuso in un Tabernacolo per
voi, c’è indifferenza e freddezza!
Sposa amata, il
mondo mi sta dimenticando sempre più, sta dimenticando il suo Re, sta
dimenticando il suo Creatore, il Salvatore, lo Spirito d’Amore che abbraccia
tutto.
Amata, vedi con
quale indifferenza gli uomini passano davanti a me vivo e vero: neppure mi
rivolgono un pensiero: Io, Io, Gesù, sono in mezzo alla gente, ma ignorato
volontariamente.
Mi sono nascosto
in un piccolo pezzo di pane, sto lì in attesa di essere compreso da venti
secoli ormai.
Vedo, sposa
amata, che l’indifferenza cresce e non diminuisce.
Ho reso la mia
presenza più percettibile attraverso vari canali nuovi che ho aperto appunto
per questo scopo: nulla è cambiato, poco è cambiato. Vedo ovunque posarsi le
mie lettere d’Amore, Io stesso sono il vento benefico che le porta ovunque:
esse però non sempre vengono aperte, in molti luoghi dove sono giunte sono
rimaste chiuse!
Quanta tenerezza
rifiutata! Quanta grazia respinta! Che posso fare, amata sposa, che posso fare
più di quanto già stia facendo? I miei canali, quelli ordinari e quelli
straordinari verranno presto chiusi: guai a coloro che li hanno ignorati,
quando scorrevano proprio accanto a loro!
Amata sposa, Io
offro il mio corpo Santissimo da venti secoli, ma coloro che se ne cibano sono
restati ben pochi e tra questi non mancano gli indegni.
Il mio tempio è
fatto per accogliere ogni uomo per ristorare ogni creatura diletta, ma ormai Io
non sono ritenuto più un ristoro, sono dimenticato; molti anziani vengono a me
solo per abitudine: il cuore è senza amore, la mente senza luce, l’anima senza
palpito!
Sposa cara, sono questi
i miei adoratori? Non è questo che desidero, voglio per me cuori ardenti, cuori
che palpitano di vero amore, voglio menti piene di luce che mi cercano, che
preparano scelte illuminate; voglio, sposa cara, un mondo tutto mio con anime
ardenti tutte a me donate. Ecco ciò che voglio.
Non desidero
attendere altri venti secoli: gli uomini hanno avuto tempo sufficiente.
Sono in mezzo al
mio popolo scelto, sono presente in ogni luogo, specialmente sono vivo e vero
nel Tabernacolo di ogni Chiesa. Chi mi vede? Chi acuisce la vista dell’anima
per vedermi vivo e vero quale sono? Passano le mie amate creature, passano e
ripassano davanti alla Chiesa, ma in esiguo numero entrano per darmi un saluto,
per porgermi un bacio!
Amata sposa, hai
provato più volte la triste sensazione di essere ignorata in mezzo a tanta
gente, di essere dimenticata e trascurata in un mondo che brulica di persone!
Io, Io, Gesù, sono intervenuto subito per lenire l’attimo di dolore, ti ho
fatto sentire percettibilmente la mia presenza, ti ho fatto comprendere che
sola non sei, che dimenticata non sei, che trascurata non rimani; da quel
momento hai capito che accanto all’uomo fedele e devoto c’è sempre un compagno,
che gli è accanto giorno e notte: è il suo Dio che lo ama, che desidera lenire
ogni pena, spirituale e del corpo.
Amata sposa,
accanto all’uomo che mi cerca ci sono sempre Io, Io, Gesù, ma accanto a me che
cerco l’uomo, ogni uomo, ci sono sempre meno anime ardenti. Amata, a che serve
una casa se non viene abitata, a che serve un tempio se non viene frequentato?
Io attendo, attendo, attendo il mondo intero: resto sempre deluso, resto solo!
Amata sposa, sono
sempre in mezzo al mio popolo, voglio operare potentemente sui cuori, ma li
trovo chiusi; il mio popolo mi dà poco amore; chi ha avuto tanto, mi dona meno
di chi ha avuto assai poco. Avete, diletti amici, la vera religione: avete il
dono più grande e sublime, avete la più grande ricchezza! Chiederò molto a chi
molto ha avuto.
In questo grande
momento storico sto chiedendo a ciascuno in proporzione a ciò che possiede; Io,
Io Re dei re, mi sono fatto mendicante per vedere ciò che ognuno sa porgermi.
Passo di casa in casa e tendo la mano per vedere cosa mi si porge.
Amata sposa,
quanta avarizia, quanto egoismo trovo proprio da parte di chi ha beni e
ricchezze notevoli! I più avari sono proprio i più ricchi dei miei doni! Quanto
dolore prova il mio Cuore nel constatare ciò! I miseri, che poco hanno, porgono
con generosità; i più doviziosi, sono chiusi ed avari!
Amata, ognuno
avrà il corrispondente di quanto ha dato, avrà da me il corrispondente di
quanto mi ha offerto allorché bussando alla porta del suo cuore ho chiesto una
briciola d’amore!
Che sorpresa sarà
per il mio popolo allorché mostrerò palesemente la monetina che nel nascondimento
mi è stata data! Tutto quello che è nascosto verrà alla luce: per la felicità
di alcuni e per la grande vergogna di altri!
Donami, sposa
amata, donami con larghezza per compensarmi di chi nulla mi offre mai!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.01.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
amati, ecco vicino a voi, sensibilmente, la Madre del Cielo. Vi porta la gioia
di Gesù, vi porta la sua consolazione. Lasciatevi abbracciare dal mio Amore,
lasciatevi abbracciare dall’Amore infinito.
Pensate in ogni
momento della vita, pensate a questo grande Amore. Quando vi sentite soli e la
tristezza vi prende, riflettete su ciò che vi ho detto. Nessun uomo è solo,
nessuno quando Dio gli è vicino. Dio è vicino sempre a chi lo ama.
Vedete come il
tempo fugge veloce, sono ormai anni che vi faccio sentire la mia presenza viva;
perché, voi pensate, perché tanta grazia dal Cielo proprio in questo tempo? Ci
sarà certo una ragione speciale!
Figli, mai il
mondo è stato tanto vuoto di Dio come in questo tempo. Sono molti gli uomini
che vivono come se Dio non fosse, molti quelli che osano asserire: “Dio non
c’è, l’uomo è dio, l’uomo può tutto quello che vuole.” Come mettono tristezza
queste parole di superbia!
Non sono
pronunciate solo da pochi, da molti! Figli cari, lo ripeto: il mio Cuore si
riempie di tristezza per quei piccoli che vengono ingannati, per quelli che si
fanno cogliere dalla paura, dalla disperazione.
Proprio in questo
tempo Gesù mi ha permesso di venire accanto a ciascuno di voi per aiutarvi, per
ripetervi: Dio c’è, Dio è vivo e vero, vicino a voi ed a me.
Amati, ho
mostrato il mio viso a molte creature umane, non perché esse sono privilegiate rispetto
alle altre, ma perché esse testimoniassero la mia presenza viva nel mondo.
Quale madre
abbandona i figli nel momento del pericolo? Quale pericolo più grande di
crearsi un mondo dove Dio non c’è? È la disperazione, è la rovina per tante
povere creature!
Figli cari,
testimoniatemi con coraggio, dite a tutti che la Madre del Cielo è accanto ad
ogni uomo, ella ama tanto i suoi figli e vuole far comprendere a ciascuno di
essi che il Paradiso c’è, che si deve conquistare sulla terra: il Paradiso,
figli amati, comincia sulla terra dei viventi. Gesù ve l’ha aperto e voi tutti
dovete operare per entrarvi! Potete! Potete se volete!
Le difficoltà
della vita vi fanno soffrire: dolore e morte non mancano, ma se voi scegliete
la via di Dio il dolore diviene gioia, la morte diviene vita, vita vera. Questo
dovete capire, questo dovete far capire, figli cari. Fuori di Dio niente
esiste, Dio è tutto, tutto racchiude! Dio vi ha creati per sé: voi non avrete
pace fino a quando non sarete suoi. Vi ha però lasciati liberi, liberi
pienamente nella scelta!
Figli amati, in
questo grande momento di totale smarrimento, aiutatemi, aiutatemi con la vostra
testimonianza, aiutatemi a salvare le anime che sono in pericolo. Non sono
poche, figli cari, sono in gran numero, la loro corsa sta per concludersi:
dove? Nel tunnel della rovina che esse stesse si sono scelte! Pregate con me,
offritemi piccoli e grandi sacrifici. Digiunate, digiunate dal peccato,
temetelo come la più grande rovina! Non esiste rovina diversa: l’unica è l’essere
staccato da Dio. Non ancoratevi alla terra come se su di essa doveste vivere
per sempre. Figli, non è questa la vostra dimora vera! Capitelo! Col cuore
staccatevi da essa, volate, volate alto con le ali che Gesù vi ha dato in
questi anni meravigliosi! Vivete sulla terra anelando al Cielo; questa la vera
patria: il Cielo!
Piccoli cari, vi
ho portato la gioia e la pace, tenetela con voi e datela anche a chi ve la
chiede.
Vi amo piccoli,
vi amo tanto.
Ti
amo, angelo mio.
Maria
Santissima