Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.01.99

 

 

Eletti, amici cari, gioite nell’attesa del mio ritorno, vengo per rinnovare ogni cosa, vengo per la felicità di tutti; vengo presto, preparate il cuore all’incontro: Io, Io, Gesù, torno sulla terra per trasformare il gelido inverno in soavissima primavera; figli di tutto il mondo, un Padre ritorna, un Padre amorosissimo, colui che vi ha dato la vita, vi ha sostenuto in vita: vengo come Re della storia non soltanto nei cuori, vengo come Re della storia con potenza ed Amore.

 

 

Sposa amata, ciò che tanto ti inquieta più non ci sarà, ciò che tanto ti rattrista sparirà: un Re torna a regnare sulla terra, sotto gli occhi di tutti, un Re d’Amore e bontà. Gli uomini da sempre parlano di giustizia, ma essa non regna sulla terra; gli uomini parlano di pace ma dove è la pace? Il pianeta è un arsenale bellico, non c’è uomo che non parli d’amore, dove è l’amore? Io vengo, sposa cara, Io vengo a regnare con i miei fedeli amici, vengo e porto giustizia, pace ed Amore.

Sposa cara, gli uomini senza il mio potente intervento mai giungerebbero a praticare veramente la giustizia: l’uomo ferito profondamente dal peccato d’origine non riesce ad attuare ciò che vorrebbe; da secoli e millenni sulla terra si parla di un regno di giustizia e di pace dove ovunque sia armonia e concordia. La storia di ogni tempo non ricorda che ci sia stato mai un tale regno. Gli uomini non sono riusciti ad ottenerlo, gli uomini pur desiderandolo non lo hanno realizzato.

Amata sposa, ho davanti il corso della storia umana, ogni momento, ogni istante è presente, tutto è davanti ai miei occhi. Vedo sempre la presenza di guerre atroci, di discordie tremende; nei corsi e ricorsi della storia ben poco è cambiato: l’uomo non ha mai conosciuto la vera pace, l’amore reciproco, l’uomo di sempre è vissuto tra guerre e discordie, nel passato come nel presente. Ebbene, mi sono detto: l’uomo da solo mai giungerà ad avere un’epoca di pace e di concordia, l’uomo come ha vissuto in passato vivrà in futuro!

Amata, occorre una grande spinta, una spinta Divina perché cambi la storia umana. Essa deve venire per opera mia, deve partire dai cuori umani ma essi mai giungerebbero a tale traguardo senza attingere forza e vigore dal mio Cuore Divino. Ho detto e ripetuto: il mio Cuore Divino sia il vostro santissimo rifugio: non restate fuori da esso, la ricchezza infinita alla quale attingere è nel mio Cuore Divino.

Ho chiamato a me tutti gli uomini di ogni tempo, ma in modo speciale quelli di questo tempo; il mio regno accoglierà ogni uomo che si è lasciato plasmare da me. Sposa cara, non ci può essere una città sublime di pace e concordia se tutti i cittadini non sono uomini di pace e di concordia. Basterebbe solo un ribelle per sconvolgere ogni cosa!

Nella mia città non ci devono essere indocili, ribelli, maliziosi, ladri, adulteri, ipocriti, diffamatori, imbroglioni; amata, gli operatori di male non entreranno nella mia città della quale ti ho parlato, ti ho parlato a lungo. Essa, si estenderà da un lato all’altro dell’oceano; nel suo interno dimorerà stabilmente la pace, l’amore tra fratelli; non si troverà più nessuno che desideri quello che l’altro possiede, ognuno gioirà di ciò che ha e finalmente regnerà l’amore tra i fratelli.

Sto forgiando le anime, l’opera è in via di conclusione! Soltanto quelle che rispondono ai requisiti che desidero entreranno nel mio regno unico, mai ce n’è stato uno simile.

Gioite, cuori ardenti d’amore santo che ora siete nel dolore vedendo tanta malizia e tanta ribellione generale, gioite, cuori desiderosi di pace che siete pronti a vivere una storia d’amore fraterno e di pace profonda tra uomo ed uomo, tra famiglia e famiglia, tra popolo e popolo, gioite perché avrete quello che desiderate, avrete in un attimo ciò che da molto desiderate. Io, Io, Gesù, sposa amata, non ho bisogno di tempo per compiere quello che voglio, posso fare in un attimo ciò che in secoli e millenni non ho voluto compiere. Il tempo mi appartiene, l’uomo, amata sposa, deve svolgere tutto nel tempo, Io, Io, Dio, sono fuori dal tempo.

Vedi ora grandi città, splendide città sorte in ogni angolo della terra, città stipate di gente che vive senza nemmeno ricordarsi che sopra la loro testa c’è un Cielo; molti non alzano mai il capo ad osservare le meraviglie che Io ho creato!

Sposa cara, queste città così gremite e così vuote, così ricche e così misere, queste grandi metropoli dove c’è tutto e manca tutto, queste, dico, spariranno, neppure una soltanto resterà tale!

Amata, guardino bene gli uomini la conformazione della società umana, osservino bene ogni angolo della terra costruita dalla mente umana senza il consiglio Divino, senza il mio consiglio: tutto muterà, mia diletta, quello che è sorto senza di me, resterà senza di me, cadrà e non più si rialzerà.

Beato l’uomo che ha attinto alla mia sorgente acqua purissima e limpida: quell’acqua diverrà un torrente sulle cui sponde nasceranno fiori di ogni specie, gli uccelli del Cielo, gli animali della terra andranno ad abbeverarsi e tutti nel loro linguaggio canteranno le mie lodi. Chi alla mia sorgente non ha voluto attingere pur avendo vicino a sé a sua disposizione rivoli e rivoletti, chi si è accostato ad acque tossiche e ne ha bevuto, ebbene, resterà assetato e non troverà più quello che prima aveva vicino. Cercherà le limpide acque che aveva volontariamente ignorato, le cercherà, ma di esse non ci sarà più traccia!

Sposa amata, guai a colui che resta senza scorte in tempo di grande siccità, la sua fine sarà triste! Amata, il tempo del compimento di ogni cosa è questo nel quale vivete; la mia mano potente opera incessantemente, il mio avversario cerca di demolire quello che Io, Io, Dio, costruisco, riesce perché trova cuori ribelli con i quali procedere, nulla più farà quando non troverà più alcuna cooperazione umana. Resterà inoperoso; allora, mia diletta, ovunque sboccerà la nuova splendida primavera del mondo.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.01.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli tanto amati, la mia mano si posa sul vostro capo stanco. Ecco, vi porto la gioia di Gesù, riempio il vostro cuore di pace.

Amati, state operando bene, siete per la strada giusta: non dovete fermarvi, non dovete arrestarvi davanti agli ostacoli che l’avversario feroce suscita continuamente per scoraggiarvi. Guardate il mio volto nel vostro cuore, prendete forza e coraggio, proseguite senza mai voltarvi indietro, senza rimpiangere quello che avete lasciato.

Amati, molti stanno facendo grandi sacrifici per la sequela di mio Figlio. Benedetti costoro perché sono tanto graditi a Gesù! Amati, se fate tanti sacrifici volontari, vi saranno risparmiati gli altri, se molto operate spontaneamente, sarà lieve ed agile il volo verso la grande felicità. Amati, Gesù è il Sapiente che porge e toglie secondo le necessità.

Piccoli cari, ora avete molto, fra un poco potreste avere di meno, può accadere anche che tutto vi sia tolto, voi non sapete ciò che è meglio per voi ma Gesù conosce bene ciò che vi giova e ciò che vi nuoce.

Piccoli, vi ho detto spesso di prepararvi ad accogliere con amore la volontà Divina. Non sempre la sua volontà coincide con quella vostra, più volte vi ho spiegato che la sua logica non è la vostra! Per alcuni ci sono prove e tribolazioni speciali ma queste sono assolutamente necessarie: se non lo fossero, Gesù le fermerebbe.

Amati, non rattristatevi profondamente per niente: il mondo veda il vostro volto gioioso, il mondo capisca quanto è importante essere di Gesù, a lui appartenere, per lui operare.

Voi amati figli, siete una testimonianza sempre viva, siete i suoi nuovi discepoli, date esempio edificante e vedrete molte anime cambiare vita per voi. Pensate ad un viandante che ha smarrito la strada: ne vede tante davanti a sé ma non sa quale imboccare! Ad un certo punto vede una forte luce che illumina quella giusta, subito si rincuora, il vigore torna nel suo corpo ormai stanco, si mette a correre per imboccare quella illuminata! Se il povero viandante non vede alcuna luce, egli imbocca la via della rovina e si perde.

Figli cari e tanto amati, Gesù vi ha posti come lampada ben accesa sopra un monte: voi dovete solo fare luce; egli vi dona la luce, dovete solo portarla al mondo senza luce. Gesù quando verrà troverà chi lo attende, perché voi, col vostro esempio, avete portato a lui molti viandanti smarriti.

Piccoli, camminate sereni per la strada intrapresa; voi vi guardate intorno e non vedete che pochi, guardate invece le altre strade ingombre di gente che corre senza sosta. Vi chiedete: “È giusta la mia via solitaria, oppure è giusta quella altrui così ingombra di gente che corre, che parla, che grida, che fa un grande strepito?”

Miei amati, vi dico che la giusta è proprio la vostra, quelli che ben pochi hanno imboccata e pochi scelto! Vedete davanti a voi una luce grande e sfolgorante, una splendida luce che vi guida: è Gesù, è Gesù che vi precede e vi dona forza e vigore!

Vedete come è facile seguire Gesù? Egli vi apre la strada, rimuove molti ostacoli; Gesù è bontà, tenerezza, solo Amore. Confidate in lui e sarete felici.

Figli, siate gioiosi e perseveranti nel bene.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima