Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.02.99
Eletti, amici cari, siate docili in questo tempo di grande ribellione,
siate obbedienti in questo tempo di generale disobbedienza; volgete lo sguardo
ai beni del Cielo e distoglieteli da quelli vani che sono infruttuosi; siate
fedeli a me ed Io vi benedirò come ho benedetto Abramo che mi restò fedele e
non staccò mai il suo cuore dal mio.
Amata sposa, il
mio avversario ha conquistato con l’inganno i cuori di molti; ecco, promette
gioie e piaceri, promette grandi cose: questo inganno seduce molti, anche del
mio popolo santo. Cooperate con me; lavoro nei cuori per ottenere conversione
ma pochi si convertono, opero con potenza, ma gli uomini, insidiati, cercano i
piaceri immediati, distolgono lo sguardo da quelli eterni per volgerlo soltanto
a quelli che sono infruttuosi e poco duraturi.
Sposa amata,
quanto attaccamento vedo alle ricchezze vane, gli uomini si allontanano sempre
più da me, Dio, per rincorrere ciò che tra poco perderanno, perderanno, amata
sposa, perché Io, Io, Gesù, per cambiare, devo togliere, togliere al ricco la
sua ricchezza, togliere all’orgoglioso il suo orgoglio, togliere al superbo la
sua superbia, liberare l’arrogante della sua arroganza: devo mettere l’uomo in
condizione di apprezzare i veri grandi valori!
Chi ha posto il
suo cuore soltanto nelle ricchezze del mondo che farà allorché tutte gli
saranno tolte? Chi ha confidato nel suo orgoglio che farà quando Io
l’abbatterò? Umilierò il superbo e l’arrogante, ridurrò il potente alla
miseria: egli dovrà mendicare come il misero che ai suoi piedi non ha mai
ricevuto risposta, dovrà supplicare colui che mai ha supplicato.
Amata, beato chi
ha il cuore pronto, beato chi ha il cuore aperto alle grandi innovazioni che
Io, Io, Dio, apporterò. Quello che vedi, quello che è sotto i tuoi occhi tutti
i giorni, più non sarà; quello che sarà, mai è stato. Amata, gli uomini
invitati a cambiare, gli uomini invitati a cambiare vita, non l’hanno fatto;
coloro che procedono nel male sono molti: i miei richiami vengono vanificati
dall’insipienza generale; ecco allora: Io, Io, Gesù, devo fare rinsavire il
popolo stolto che procede nelle tenebre pur vivendo in piena luce; la mia
giustizia, rapida e veloce percorre la terra: come un lampo appare e scompare,
ogni angolo del pianeta la vedrà comparire e sparire, giungere ed andare. I
cuori palpiteranno di nuova ansia; mai è accaduto quello che accadrà perché mai
gli uomini sono stati sviati come ora lo sono.
Amata sposa, il
mio Cuore è pieno di dolore perché i miei comandi non sono stati rispettati, i
miei insegnamenti dimenticati: la società del benessere ha usato i miei doni
contro di me. L’abominio cresce ogni giorno di più: non posso attendere, non
posso più pazientare; metto la mia veste scarlatta ed attraverso la terra da un
capo all’altro: prendo ciò che è mio, mi approprio di quello che mi appartiene;
si prepari il mondo a restituire quello che ha preso contro il mio volere!
Amata sposa, solo
gioia avevo preparato per gli uomini, mie creature predilette, fatte a mia
immagine e somiglianza, solo gioia, ma solo una piccola parte del mio gregge mi
ha amato, seguito, obbedito: a questa parte d’Umanità mostrerò il mio volto radioso,
darò a questa parte tutta l’eredità che spettava anche all’altra indocile,
ribelle, sviata.
Amata, vedrai il
ricco divenire sempre più dovizioso, non però il ricco di beni materiali;
vedrai il povero divenire sempre più misero; a chi ha molto in beni spirituali,
altro sarà aggiunto; a chi ha poco di essi, verrà tolto anche quello che
possiede. Guai ai tiepidi, guai agli accomodanti, guai a coloro che non dicono
ne sì ne no ma adattano la loro risposta alla convenienza.
Sposa cara,
questo è il tempo unico, altro dopo di questo non ci sarà: questo da molti
viene sprecato mentre ogni istante dovrebbe venire tesaurizzato. Vedo per le
strade del mondo molti vagabondi, vedo molti sfaccendati che non pensano, non
riflettono, sprecano le briciole di tempo che il mio Amore dona loro: che ne
sarà tra poco di questi insipienti? Guai, sposa mia, guai a chi vive senza
capire il senso del vivere, guai a chi ha intelletto e volontà ma procede come
se ne fosse privo! Ecco, questi dicono: “Cosa mi può succedere, cosa può
accadere che già non sia accaduto? Faccio questo e non mi succede nulla, faccio
quest’altro e nessuno interviene, Dio non si cura di me, posso fare quello che
mi pare oppure posso oziare quanto voglio: chi mi rimprovera? Chi osa farlo?”
Quanta stoltezza
ed insensatezza in tali ragionamenti! Per Amore non sono intervenuto nella vita
di costoro, per Amore ho pazientato a lungo. Essi si dicevano: “Dov’è Dio: ho
fatto il male e non mi ha fermato, ho proceduto e non mi ha detto nulla, ho
insistito e nulla è seguito!”
Stolti! Stolti!
Io, Io, Dio, ero accanto a loro in ogni momento, nulla mi è sfuggito del loro
comportamento, nulla, neppure un gesto, neppure un’azione, nemmeno una sola
mossa!
Li ho lasciati
fare, li ho lasciati procedere, li ho lasciati continuare ma tutto ho
osservato!
Amata: vedi come
viene interpretata male la mia infinita bontà, la mia grande pazienza?
Il mio popolo ora
acuisca più che mai la vista e l’udito: vedrà cose mai viste e sentirà cose mai
sentite. Amata, non obbligo nessuno a vedere, neppure a sentire, ma l’uomo
saggio ha capito che è bene vedere con attenzione e non farsi sfuggire nulla di
ciò che accade, capisce che è bene sentire attentamente e non lasciarsi
sfuggire neppure una parola soltanto.
Beato chi ha
compreso in tempo l’importanza del momento, beato chi è rimasto sveglio per
osservare bene ciò che accade intorno! Le sentinelle che vegliano e non si
fanno prendere dal sonno si accorgono subito del nemico che, astuto, cerca di
penetrare nella fortezza; quelle sopite avranno la sorpresa di un bruttissimo
risveglio!
Sposa amata,
vegliate, vegliate, perché non sapete quando Io verrò; sto attraversando la
terra in modo speciale: chi è pronto mi accoglierà con gioia, chi si fa
sorprendere impreparato dovrà molto soffrire!
Ti amo. Vi
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.02.99
La Mamma parla agli eletti
Amati figli, la
pace di Gesù sia con voi, la sua gioia dimori nel vostro cuore.
Un altro giorno
sta trascorrendo, dono sublime dell’Amore Divino. Ore, minuti, istanti preziosi
da offrire a Gesù, da dedicare a lui, per adorarlo dentro la vostra anima.
Date, amati
figli, date il vostro tempo a Dio, non solo qualche breve attimo ma tutto,
tutto a lui. Egli ve l’offre per farne buon uso, vi guida perché possiate
ottenere il massimo; ebbene, considerate ogni giorno una miniera preziosa di
occasioni splendide per fare il bene, per compiere il bene, secondo la volontà
Divina.
Figli, voi non
sapete quanto è importante capire bene questo concetto: se tutti lo
intendessero, vi dico che la vita diverrebbe un Paradiso per tutti, un Paradiso
già sulla terra. Figli cari, come più volte ho ripetuto, il Paradiso incomincia
già sulla terra: basta offrire la propria esistenza a Gesù, tutta a Gesù!
occorre avere fiducia in lui, abbandonarsi a lui e fare sempre la sua volontà.
All’uomo è concesso di essere felice o infelice, dipende dalle sue scelte.
Qualcuno di voi
mi dice: “Madre amata, c’è il dolore morale, c’è quello del corpo, c’è la
morte, il distacco dalle persone che si amano, nessuno può esimersi da questi
fatti: come quindi si può vivere il Paradiso in terra?”
Piccoli miei,
ascoltatemi bene, prestate orecchio alle mie parole: l’uomo ferito dal peccato
d’origine non può vivere più la vita beata dell’Eden, quella concessa ad Adamo
ed Eva prima della colpa; è vero, col peccato entrò nel mondo il dolore e la
morte. Il Padre Santissimo, però mandò sulla terra il Figlio Gesù, proprio
perché l’uomo fosse redento dalla colpa e fosse sollevato dal dolore. Chi
crede, chi crede fermamente nella verità rivelata da mio Figlio, sente la sua
vicinanza ed il suo conforto in ogni momento della vita. Con Gesù il dolore
viene sopportato meglio, egli dà grande sollievo e concede anche tanti momenti
di gioia pura.
Pensate, miei
amati figli, alla vostra esperienza personale: dovete ammettere che, oltre ai
dolori, avete avuto anche tanti e poi tanti istanti gioiosi. Vi sono stati e vi
sono tuttora dei giorni sereni, dei giorni lieti; aggiungo anche per i più
fervorosi: dei giorni di grande felicità.
Figli, capitelo,
sforzatevi di comprenderlo: più siete vicini a Gesù Santissimo, più il vostro
cuore è legato al suo, colmo di tenerezza, più sublime è la gioia, più intensa
è la felicità!
Incomincia da
questo istante la grande gioia umana, incomincia dal momento della donazione a
Gesù della propria anima. L’uomo che prega, che prega col cuore, che prega
profondamente ed intensamente, sente lo spirito elevarsi sempre più, sente lo
spirito innalzarsi fino a toccare le vette più alte della gioia.
È meraviglioso
avvicinarsi alla fonte di luce, alla fonte d’Amore: l’anima può, se vuole,
ancora immersa nel corpo, gustare queste sublimi delizie! Ecco il Paradiso in
terra, ecco l’inizio di un processo di sublime felicità che ogni uomo può
iniziare sulla terra, se vuole, se fa le giuste scelte!
Le difficoltà
sono principalmente all’inizio; più l’anima si avvicina alla conoscenza di Dio
più si innamora di lui, anela a lui, finisce col vivere solo per lui. L’anima
anela a Dio come alla fonte unica della sua gioia!
Figli cari,
questo è il tempo grande nel quale Dio, in modo speciale, attira a sé le anime
per condurle a gustare, ancora sulla terra, le sue delizie sublimi. Non è
difficile entrare in questa orbita meravigliosa, occorre solo dire un sì
convinto, deciso, sicuro; il resto lo fa Gesù!
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima