Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.02.99

 

 

Eletti, amici cari, la mia luce vuole sfolgorare sempre più nel mondo; immergetevi in me, immergetevi in me, facendo ogni giorno la mia volontà; nelle piccole cose come nelle grandi fate sempre quello che chiedo. Amati, i giorni passano, esultate, perché la vostra completa liberazione è vicina.

 

 

Sposa amata, pensa pure con gioia al tuo futuro, pensa con esultanza a ciò che deve succedere nella tua vita; non ti colga tristezza, piccola: Io ho preparato per te un grandioso progetto di gioia e piena realizzazione, quel progetto che estendo ad ogni uomo che mi serve giorno dopo giorno, con tanto amore nel cuore. Attendi nella gioia lo scorrere del tempo, attendi che ogni cosa si compia secondo quello che ho stabilito: vedrai spuntare il grande sole di pace e ti riscalderai al suo calore, godrai la sua luce, benedirai i sacrifici fatti, le pene sopportate per servirmi.

Amata, soffro terribilmente per ogni anima che si avvia alla perdizione in questo tempo che prepara il grande trionfo della creatura umana!

Vedi, amata sposa, quanto male c’è nel mondo, vedi ovunque crescere la ribellione: pare che tutto debba crollare, pare che tutto stia già crollando; ebbene, da questo grande male uscirà la terra nuova, il Cielo nuovo: come vedi, posso trarre il bene anche dal male, posso trarre da esso cose meravigliose per i miei eletti. Amata, non temere, non turbarti, non smarrirti nel cuore se vedi crescere intorno a te l’onda limacciosa della generale trasgressione: l’uomo deve giungere a capire come il peccato sia la causa unica della sua infelicità, deve capire bene che il peccato è la causa di tutti i suoi mali.

Amata sposa, voglio ridare all’uomo la coscienza della grande dignità sua; occorre quindi questa lezione, occorre questa grande purificazione: vedrai come dal dolore, dal grande dolore, uscirà la gioia, la vera gioia, la pura gioia. Pensa alla colpa originale dei tuoi progenitori, pensa ai due primi uomini, ad Adamo ed Eva; amata, essi persero tutto, ma Io scesi dal Cielo e m’incarnai proprio per ristabilirli nella loro dignità originale; venni nel mondo come vero Dio e vero Uomo, vi starò fine alla fine, aiutando la creatura a divenire sempre più simile a me.

Vedi, amata sposa: ogni volta che l’uomo si ciba degnamente del mio corpo, diviene un pochino più simile a me, si trasforma, la mia potenza lo trasforma, il mio Amore agisce sulla sua natura, egli sale sempre più in alto fino a toccare le vette e raggiungere la piena realizzazione del suo essere secondo il mio progetto originario.

Amata, non c’è altra via per divenire simili a me, altra non ce n’è che questa: attingere ai canali che Io ho aperto, quei canali che sono la strada unica per la salvezza. Sposa cara, ripetilo a quelli che ascoltano la mia parola attraverso questi messaggi: si accostino spesso ai sacramenti; accostarsi occorre con frequenza e degnamente, con umiltà ed amore; ecco: in tal modo Io posso realizzare il grande e sublime progetto che ho per ciascuno di voi.

Amata sposa, leggo il tuo pensiero nascente, è questo: “Adorato mio Gesù, come faranno coloro che ancora non ti conoscono, come possono accostarsi ai sacramenti se non ne capiscono il valore e l’importanza? Abbi misericordia di costoro che professano religioni diverse e non conoscono il dono stupendo ed unico del tuo Amore: l’Eucarestia!”

Amata sposa, sono passati venti secoli da quando l’ho istituito, sono passati questi secoli ma solo una parte dell’intero genere umano può godere di questo dono grandissimo.

Tutta l’umanità deve conoscermi, tutta godere della mia presenza viva; questo avverrà, secondo il mio progetto, avverrà presto e non tarderà; allora, allora, quando tutti mi conosceranno ed avranno fatto la loro scelta, sarà la fine.

Davanti a me un giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno; non pensare ai secoli passati, non dire dentro di te: “Venti secoli sono passati e neppure un terzo del mondo ha abbracciato la vera religione, e questo è dilaniato da separazioni e discordie”, non pensare che Io, Io, Dio, agisca come un uomo, che ha bisogno di tanto tempo per compiere i suoi progetti.

Vedi come gli uomini per costruire una casa abbisognano di parecchio tempo: devono partire dalle fondamenta, poi procedono fino al tetto; questo, sposa mia, perché sono uomini; Io, Io sono Dio, posso fare molte cose in un attimo, posso fare quello che desidero in un solo istante.

“Ebbene, tu pensi, sono passati ben venti secoli ed ancora una grande parte dell’Umanità non conosce il mio Gesù: come accadrà che in poco possa cambiare la situazione?”

Ebbene, amata sposa, ho lasciato passare questo tempo perché gli uomini giungessero a giusta maturazione; quando sarà toccato il punto da me fissato, allora, allora vedrai compiersi, per mia opera, le più grandi meraviglie!

Amata, il tempo è maturo, il grande tempo è giunto: vedrai dispiegarsi la mia potenza, vedrai cambiare le cose sotto i tuoi occhi, ed il cuore ardente di amore per me si riempirà di gioia immensa. Il mondo mi conoscerà, sposa amata, mi conoscerà ogni creatura prediletta della terra, loderà il mio nome e mi adorerà; consola il tuo cuore, presto ciò accadrà: quello che in molti secoli non è avvenuto avverrà in poco tempo. Mi adoreranno tutti gli uomini della terra, il mio nome sarà impresso in ogni cuore e su tutte le labbra! Abbi fede in me, piccola mia, procedi nel bene e fa sempre la mia volontà. Seguano il tuo esempio tutti coloro che hai preso per mano e vedranno la mia gloria.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.02.99

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, figli amati, attendete con gioia il grande giorno, lasciatevi fasciare dalla misericordia Divina che vuole mostrarvi la sua grande tenerezza. Quando la tristezza vela il vostro cuore pensate a questo: pensate che Dio Amore dimostra la sua tenerezza anche attraverso la sofferenza, attraverso la prova.

Voi dite: “Madre cara, quando sono nella sofferenza, quando il dolore brucia il mio corpo, non riesco a lodare e benedire Dio, non riesco a cogliere la sua tenerezza, mi sento abbandonato, mi sento solo, il mio Cuore geme ed è nel deserto.”

Amati figli, non stupitevi di queste sensazioni, Dio sa ogni cosa prima che apriate bocca, non occorre spiegargli quello che provate. Offrite, offrite coll’intenzione la pena a Gesù, unite le vostre sofferenze alle sue: esse diverranno merito e gioia per voi subito, subito, figli cari, già qui sulla terra e poi lo saranno pienamente quando Gesù vi farà partecipi della sua gloria. Il malato che offre, il sofferente che offre, espia i suoi peccati, partecipa alla redenzione di ogni peccatore.

Figli cari, capitelo: la sofferenza ha un profondo significato, un sublime senso: la sofferenza offerta a Dio è la preghiera più bella, giunge subito al Cuore Divino e da esso fa scaturire infinite grazie.

Amati, se sapeste il grande valore della sofferenza, chiedereste di non passare un solo istante senza. Gesù, però non pretende tanta generosità, vi chiede di accettare con amore quelle pene che già avete quotidianamente: offritele, offritele a Gesù con generosità, figli cari.

Voi mi dite: “Madre Santa, vi sono dei giorni, molti giorni, così sereni, così tranquilli, la sofferenza è assai sopportabile: otteniamo ugualmente le grandi grazie anche con così poca sofferenza?”

Amati, ogni giorno ha la sua pena: spesso voi la sentite meno perché Gesù vi vuole dare sollievo, prendendo su di sé, per un pochino, la vostra croce! Quanto è adorabile Gesù, quanto è generoso ed amabile! L’uomo che si affida alla sua bontà, vola sulle vette più alte senza neppure sentire la fatica, vola come una rondine felice che torna all’amato nido.

Figli cari, da Dio siete partiti ed a Dio dovete tornare; nel vostro cuore c’è un grande anelito: vedere Dio, godere Dio, vivere con lui per sempre! Ecco il primo dono offerto all’anima umana: il desiderio di Dio, la nostalgia di Dio. L’anima però, che desidera tanto Dio, è libera di assecondare questo naturale anelito oppure opporsi con la libera volontà.

Figli cari, Dio non vuole essere amato per forza, Dio vuole che l’uomo spontaneamente torni a lui, senza violenza, senza forzature. Amate Dio, figli cari, amate Dio con tutte le vostre forze, con l’anima, con la mente ed il cuore; chiedetegli umilmente ogni giorno: “Gesù, aiutami ad amarti sempre di più. Aiutami a fare la tua volontà in ogni istante.”

Figli, quando arriverete a dire: “Gesù, la mia volontà è conforme alla tua, quello che tu vuoi io voglio”, allora, quando con piena convinzione direte questo, allora, figli, siete giunti al traguardo e la grande felicità sarà il premio.

Piccoli, Io vengo ogni giorno da voi proprio perché ciascuno di voi possa raggiungere questa meta, possa godere la grande felicità con Gesù. Benedite il giorno che nasce, benedite il giorno che tramonta: ogni giorno che passa vi avvicina all’alba meravigliosa che vi accoglierà per non finire mai.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, angelo mio.

 

                                                                                              Maria Santissima