Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.02.99
Eletti, amici cari, la luce si fa sempre più intensa, lasciatevi
condurre sempre più in essa, quando sarete immersi, la vostra gioia sarà
grande, la vostra realizzazione completa.
Sposa amata, ogni
giorno vengo sensibilmente a voi, vengo per invitarvi a procedere nel cammino
di luce, vi conduco nella pienezza di vita, vi conduco giorno dopo giorno; è l’onda
soave del mio Amore che vi guida; da parte vostra occorre solo abbandono e
docilità, obbedienza ed umiltà. L’ho detto e lo ripeto, più volte l’ho detto ma
non mi stanco mai di ripeterlo: le mie parole penetrino bene nel vostro cuore e
ne rimangano impresse per sempre.
Chiedo poco,
chiedo poco per dare moltissimo; alcuni di voi sono presi da forte emozione, da
una misteriosa paura allorché pensano ai fatti che devono accadere. Vorrebbero
conoscere ogni cosa al dettaglio, vorrebbero spiegazioni precise, momento per
momento, di ciò che deve accadere.
Sposa amata, se
l’uomo conoscesse esattamente il giorno e l’ora stabiliti per lui, non
riposerebbe più, non si darebbe pace, non farebbe le cose ordinarie ma si
lascerebbe cogliere dalla più grande inquietudine; a nessuno quindi è concesso
di conoscere i momenti più decisivi del suo futuro; voglio che ogni cuore sia
libero e non vincolato, sciolto e non legato.
Sposa cara, fate
bene ogni cosa secondo la mia volontà, fate bene e con amore quello che vi
viene chiesto di fare. Usate la carità in ogni direzione e la misericordia
verso tutti; siate grandi nella carità, generosi nel porgere, non chiedete
compensi, non cercate favori. Usate misericordia verso i fratelli, non puntate
il dito contro nessuno, non giudicate prima del tempo: Io, Io, Gesù, soltanto
sono il giudice.
Sposa amata, guai
agli accusatori dei fratelli, guai a quelli che hanno gettato infamia su di
essi: chi si è mostrato senza misericordia, non la riceverà da me! Sposa cara,
desidero che i fratelli si amino tra di loro; questo è il mio comando: amatevi,
amatevi, aiutatevi, siate benevoli gli uni con gli altri; questa è la preghiera
più gradita a me: la vostra benevolenza reciproca.
Vedo, anche nel mio
popolo, tanti cuori pieni di malizia, vedo l’uomo tramare insidie verso un
altro uomo, vedo il superbo schiacciare il misero, vedo il ricco opprimere il
povero; ebbene, dico a costoro, dico con forza e chiarezza: cambiate, cambiate,
non procedete in simile modo, Io v’invito a cambiare comportamento, non
attendete così il mio ritorno che è vicino, non lasciatevi sorprendere così,
solo gli stolti procedono nel male e non sentono ragione: sarà assai triste la
sorte di colui che viene colto impreparato.
Il tempo non c’è
più: cogliete queste briciole, uomini del mondo, cogliete questa opportunità
che vi offro. Fate penitenza, riconoscete di essere peccatori, chissà che Io mi
intenerisca e cambi il castigo in gioia per la vostra obbedienza.
Gli abitanti di Ninive sentirono la mia voce: furono tutti decisi nel
supplicare il perdono, ognuno sentì contrizione ed Io perdonai, non ci fu per
loro la rovina preannunciata, tanto che Giona se ne rammaricò.
Perdono, uomini,
perdono uomini della terra, perdono chi si pente, chi cerca di riparare al male
commesso. Voglio che tutti gli uomini capiscano quanto è importante questo
momento storico.
Se il mio
avversario occupa la faccia della terra, se insidia e tenta, voi opponetevi,
voi resistete; nessuno cade se non vuole cadere, nessuno cede se non vuole
cedere, non è una necessità ineluttabile come molti vanno dicendo. Si può
vincere l’insidia, si può evitare il peccato: occorre decisione, occorre
fermezza e severità con sé stessi. Siate forti contro il mio nemico; non
sopravalutatelo pensandolo invincibile: vi ho detto che è uno schiavo legato
alla catena, che attacca ferocemente se gli andate vicino, ma non può fare
nulla se voi non volete.
Sposa amata, gli
uomini si oppongano a lui, si oppongano subito e non dopo, non mettano indugio
ancora, perché il giorno è vicino ed Io apparirò, apparirò e la terra sarà
abbagliata, ma allora allora, non ci sarà più tempo, sposa mia, non ci sarà più
tempo!
Considerate
questi giorni gli ultimi giorni, fate tutti come i niniviti: essi fecero
penitenza, vestirono di sacco e bandirono un digiuno generale: ebbi pietà di
loro e non distrussi la città. Fate così anche voi; digiunate dal peccato,
lasciate in disparte le vanità e riflettete sul grande valore della vita, sul
vero significato della vita.
Sposa amata,
mando attraverso di te questo grande mio messaggio d’Amore: penetri in ogni cuore
e lo trasformi, entri in ogni mente e la snebbi, chi coglie questa opportunità
e non se la lascia sfuggire si salverà, ma colui che ascolta ma non risponde,
forse un’altra non ne avrà.
Senti, sposa mia,
quale sublime musica suona già nel tuo cuore? Questa è un preannuncio, un dolce
preannuncio di felicità; non tarderò, non dovrete ancora attendermi a lungo; la
soave armonia è un segno, un segno che vi fa capire come il mio ritorno è
prossimo.
La gioia sia in
voi, la pace vi accompagni, la speranza sia vivissima, l’emozione divenga
esultanza e non paura.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.02.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, sono anche oggi con voi perché Gesù me lo permette, vi porto la sua
gioia, vi dono la sua pace. Figli cari, siete ricchi della più grande ricchezza
quando possedete questi doni. Essi sono un anticipo di Paradiso, essi vi
rendono la vita piacevole anche nei sacrifici quotidiani.
Pensate, amati,
alla vita nascosta della famiglia di Nazareth formata da Gesù, da Giuseppe e da
me. Per noi c’erano ogni giorno le faccende ordinarie da sbrigare; per me erano
le faccende di casa, l'educazione del piccolo Gesù; per Giuseppe il lavoro
faticoso che egli svolgeva con tanta gioia nel cuore, con tanto amore; vedeva
il piccolo crescere in sapienza ed in bellezza e questo lo riempiva di gioia,
vedeva il mio Amore casto ed immenso e prendeva forza per procedere. La famiglia
viveva nella pace di Dio, nella sua gioia; intanto si compivano i giorni per
Giuseppe che doveva lasciarci. Egli spirò come tutti gli altri uomini - perché
questo è l’ultimo debito da pagare - spirò mentre Gesù ed Io gli tenevamo
stretta la mano; il viso, figli cari, il viso si atteggiò ad un dolce sorriso
nel momento di lasciarci, il sorriso della pace di Dio che accompagna i santi.
Certo il mio
Cuore si rattristò; mi consolava la dolcezza e la bellezza di Gesù, la sua
grande bontà, la sapienza che cresceva; venne però il giorno della sua
partenza: giorno tristissimo; capii che doveva continuare la sua missione, non
lo potevo trattenere, non lo dovevo trattenere; partì il mio Gesù, partì il mio
adorato Figlio; il mio Cuore lo seguì, lo seguì dovunque andava, sempre con lui
era e mai lo lasciò.
Figli cari, figli
amati, rimasi sola senza i miei grandi Amori, ma l’Altissimo era con me, in
ogni istante avvertivo la sua presenza in me, ripetevo: Signore Altissimo, sia
fatta sempre la tua volontà non la mia, sempre la tua Santissima volontà. La
mia vita scorse così tra momenti di gioia, ma anche grandi momenti di dolore. Quando
il mio adorato Figlio fu accusato e condannato, Io fui sempre vicino a lui, la
mia Anima era con la sua Anima, il mio Cuore con il suo; quando flagellavano lui,
flagellavano me; quando colpivano lui, colpivano anche me; quando posarono sul
suo capo Santissimo la corona di fitte spine, il suo dolore fu il mio dolore;
sulla strada del Calvario Io portavo la Croce con lui: Io avrei voluto portarla
da sola al posto di lui; la sua sofferenza atroce fu la mia sofferenza atroce.
Sulla Croce inchiodarono il Figlio Santissimo, l’adorato Figlio mio: su quella Croce
inchiodarono anche me. Figli, ho patito la passione assieme a lui, sempre
l’Anima fu con la sua Anima, il Cuore con il suo Cuore; mai fummo separati in
questo senso. Il Padre ci unì per sempre, Madre e Figlio; così resteremo per
l’eternità.
Io sono con lui
dovunque, sono con lui ed intercedo per il mondo, intercedo per ogni anima e
supplico la misericordia Divina.
Figli cari, chi
viene a me giunge a Gesù: Io sono la scala più breve che conduce a lui. Chi si
affida a me, chi confida nel mio aiuto, non sarà mai deluso, non sarà mai
abbandonato!
Oggi la mia
piccola ha parlato di me con tanto amore: i giovani cuori hanno colto le sue
parole e si sono nutriti della linfa santa; Io lavorerò in quei giovani cuori e
li aprirò sempre più a Gesù.
Il seme santo che
ho gettato attraverso il mio piccolo angelo, germoglierà in fretta e darà
magnifici frutti.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima