Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.02.99
Eletti, amici cari, questo che vivete è il grande tempo preannunciato
nel quale si dispiega per ciascuno di voi e per tutta l’Umanità il mio grande
progetto d’Amore. Vivete in me ogni istante di vita: il futuro vostro sarà
splendido, radioso, sarà quello che ho preparato ai miei amici, a quelli che
hanno perseverato nel bene fino all’ultimo, a quelli che mi hanno servito con
zelo ed amore. Siate in me, amici cari, in me col cuore, con la mente, in me
con tutta l’anima: Io, Io, Gesù, sarò in voi per sempre.
Sposa amata, il
mio piano universale si sta dispiegando, voi ne vivete le fasi giorno dopo giorno;
vedrete accadere quello che vi ho preannunciato in questi anni: i fatti si
dispiegheranno, i fatti che si riferiscono all’intera Umanità ed a voi
personalmente.
Fate la mia
volontà, fate sempre quello che a me è gradito e vi considererò i miei cari amici,
vi farò il trattamento che si conviene ai più fedeli, ai migliori amici.
Quando voi dovete
ospitare nella vostra casa un caro amico, come vi comportate? Preparate con
cura il ricevimento, con amore ogni particolare, disponete ogni cosa in modo che
gli ospiti si trovino a loro agio, in modo che godano di tante cose belle e non
abbiano a rattristarsi per nulla. Ecco, anch’Io, Io, Gesù, ho preparato un
grande convito per i miei amici più cari, ho allestito una festa grandiosa, per
essi è pronta ogni cosa; ho mandato i miei angeli ad annunciare il mio progetto
e la meravigliosa nuova: che cioè tutto è pronto, che non manca più nulla;
splendido è il convito, assegnati i posti, chiamati gli invitati, avvertiti
tutti ed attesi con Amore.
Sposa cara, molti
di questi si sono affrettati, hanno capito e non hanno posto indugio: pieni di
gioia, hanno lasciato tutto il resto per correre da me; si sono detti: “Gesù ci
invita, Gesù, il signore nostro ci chiama: quale gioia per noi, quale onore,
quanto è grande la sua bontà, quanto la sua generosità: lasciamo tutto,
lasciamo in disparte le vanità del mondo e corriamo da lui che ci attende, che
ci chiama, che ci invita.” Ecco, sposa mia, costoro hanno lasciato tutto per
me, hanno fatto come quell’uomo saggio che, trovando una perla preziosissima,
un tesoro grande nascosto, ha venduto tutto per avere questa sublime ricchezza;
una volta posseduta, ad altro più non ha pensato, perché già felice e
realizzato in tutto.
Questi sono gli
invitati saggi, quelli più sapienti che non hanno indugiato. Costoro saranno i
primi ad entrare, avranno i posti migliori, i primi posti.
Vi sono però
anche altri che pure hanno compreso ma indugiano: sono legati alle vanità,
pensano e ripensano prima di lasciarle col cuore; si dicono: “Queste sono qui
davanti a noi; quelle, solo promesse; queste le possiamo godere subito, per
quelle occorre aspettare”; così facendo restano incerti mentre il tempo fugge
veloce ed infruttuoso.
Io, Io, Gesù,
attendo la loro ultima decisione prima di chiudere, definitivamente, la porta;
i ritardatari, quelli che hanno indugiato troppo a lungo, adducendo scuse e
pretesti, la troveranno sbarrata, la troveranno chiusa definitivamente perché
il tempo concesso è scaduto.
Vi è pure
un'altra categoria di invitati; costoro, al mio invito, hanno alzato le spalle,
hanno detto: “Non credo a ciò che non vedo, queste sono grandi promesse ma i
miei occhi non scorgono nulla, le mie orecchie non sentono; quando vedrò con i
miei occhi e sentirò con le mie orecchie e gusterò con i miei sensi allora
crederò; aderirò all’invito solo a queste condizioni.”
Costoro, sposa
cara, sono i più grandi insipienti: non capiscono che a me nessuno deve porre
condizioni di questo genere; ho promesso cose stupende, ho promesso a chi
aderisce al mio invito di elargire doni unici e sublimi, le mie promesse
vengono sempre mantenute, le mie promesse non sono mai vane; occorre, però,
avere fiducia, avere piena fiducia, attendere i miei tempi, adeguarsi al mio
pensiero che non è il vostro pensiero; solo chi ha fiducia piena in me avrà
quello che ho promesso di offrire, avrà, ed il cuore sarà felice, sarà
esultante: ogni pena diverrà gioia, ogni sospiro diverrà canto.
Vi darò, fedeli
amici, vi darò quello che nemmeno vi aspettate, quello che nemmeno v’immaginate;
perché mente umana non può comprendere, non riesce ad abbracciare il Divino.
Nessuno sa quello che ho preparato per i miei diletti di questo grande tempo:
occhio umano mai vide tali meraviglie, orecchio umano mai sentì tali sublimi
armonie!
Tutto questo è
riservato per coloro che sapranno perseverare fino in fondo che sapranno
attendere con pazienza e sopportare con amore.
Vedo il volto
della mia piccola sposa preoccupato; leggo il pensiero nascente: “Gesù, adorato
Gesù, talora la fatica sembra schiacciarci, talora la pazienza svanire; questo
accade già ora; speriamo di farcela, speriamo di riuscire a giungere fino alla
fine, mantenendo il giusto equilibrio”.
Amata sposa,
sappi che Io, che Io, Gesù, non chiedo mai l’impossibile, non chiedo ciò che
non potete sopportare; se una prova fosse al di sopra delle vostre possibilità,
voi non avreste alcuna colpa a non resistere, ma nessuna prova sarà al disopra
delle vostre possibilità ma sempre entro di esse. Consola il tuo cuore, piccola
mia e non temere, non aver paura: se vorrai, se avrai fiducia in me pienamente,
manterrai il tuo equilibrio e con te anche coloro che hai preso per mano, anche
tutti coloro che conduci sotto la mia direzione.
Gioisca in me il
tuo cuore, gioisca in questa grande e sublime attesa della mia piena
rivelazione.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.02.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, vi porto la gioia di Gesù, vi offro la sua pace. Anche oggi sono
con voi; questi sono giorni di grazie speciali: cogliete questi doni Divini ed
aiutate i fratelli che vivono nell’indifferenza e nel gelo.
Impegnatevi come
potete, figli cari, impegnatevi ad aiutare i più bisognosi; molti sono lontani
e non pensano quale pericolo corrono; si illudono di godere, aspettano la
gioia: non capiscono, perché non vogliono capire, che lontano da Dio gioia non
c’è, le promesse umane fatte fuori dalla sua luce sono vane ed ingannevoli.
Gesù vuole dare la gioia a tutti; ha promesso il perdono a chiunque torni a lui
con animo contrito ed il sincero proponimento di cambiare vita.
Amati, Gesù
mantiene sempre le sue promesse; il suo cuore meraviglioso è pieno di bontà, è
un oceano di tenerezza. Egli attende che i lontani tornino, concede a loro
questo tempo speciale, le grazie necessarie: che deve fare di più?
Vedo con dolore
che tanti sono i figli che perseverano nel male, che non dimostrano contrizione
per i loro peccati, vedo che non comprendono quanto poco è il tempo restato.
Sprecano i giorni, lasciano passare le occasioni, rimandano a domani ciò che
dovrebbero fare oggi stesso, subito.
Ecco, figli:
questi assomigliano a quell’agricoltore che, vedendo il Cielo farsi cupo e
sempre più scuro, continuava a vangare la terra, non alzava mai il capo dalla
terra, sentiva già i tuoni ma proseguiva, le prime gocce, ma non ci badava;
ecco, venne il grande temporale, la grandine, l’inondazione, e lo travolse. Di
chi è la colpa: del tempo, della natura ostile oppure della imprevidenza del
misero che non si accorse di nulla mentre tutto stava già accadendo?
Figli cari, amati
figli, non si trovi fra voi nessuno così: guardatevi bene attorno, studiate
quello che sta accadendo, alzate gli occhi al Cielo, guardate e riflettete.
Ognuno cerchi un
riparo sicuro, ognuno corra a me: il mio manto vuole accogliere ogni uomo
bisognoso, c’è posto per tutta intera l’Umanità; figli cari, vi amo
immensamente, sono vostra Madre, correte a me, piccoli cari, non indugiate,
lasciatevi salvare, lasciatevi condurre a Gesù tutti quanti siete. Chi viene a
me non si perderà, chi ricorre a me non sarà deluso: vi porto a Gesù; egli è
qui vicino a me, il suo volto è radioso, è splendido, è pieno di bontà, mi
sorride, vi sorride; vuole la salvezza per tutti voi, per ogni uomo, ma non può
salvare chi non vuole essere salvato: egli non usa la forza, non la violenza ma
solo l’Amore, la tenerezza, la bontà.
Figli, chiunque
si vuole salvare affretti il passo, nessuno indugi nell’ozio, nessuno tardi
ancora: l’ho detto e lo ripeto, occorre rifugiarsi in tempo nel rifugio
Santissimo che è il Cuore di Gesù; ecco, figli amati, ogni vostra pena diverrà
gioia, ogni tribolazione esultanza: il suo Amore infinito opererà il
meraviglioso miracolo. In quanto ai fatti che devono accadere, nessuno si
spaventi, nessuno si smarrisca: Gesù conosce ogni uomo, sa quello che riesce a
sopportare e quello che è superiore alle sue stesse forze. Voi siete dei libri
aperti davanti a Gesù, egli conosce bene ogni parola, ogni virgola, sa tutto.
Affidatevi a lui
con fiducia, a me che a lui vi conduco; non abbiate paura, figli amati, la mano
di mio Figlio si poserà come una soave carezza sul capo di chi l’ama e l’ha
sempre servito con zelo.
Adoratelo,
adoratelo, adoratelo e non abbiate timore.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima