Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.03.99
Eletti, amici cari, il Cielo è cupo e tenebroso; voi, siete al riparo,
la pioggia non vi bagnerà, il vento impetuoso non vi smuoverà, il fulmine
passerà lontano da voi e la natura non si ribellerà al vostro passaggio. Siete
i miei amici, siete chiusi nel mio Cuore, per voi si prepara la grande gioia,
per voi la vita con me.
Sposa cara, chi
vive nel mio Cuore, chi ha scelto il mio Cuore per sua dimora, non sarà colto
dallo spavento allorché la terra subirà il cambiamento e riceverà il grande
scossone. Nel travaglio essa soffrirà, come soffre la donna che deve partorire;
tutto è pronto, tutto attende un segnale, quello misterioso che Io, Io soltanto
devo dare.
Ho detto alla mia
sposa ed ai miei più cari amici che esso è vicino ormai, assai vicino, ma a
nessuno ho svelato quando e come esattamente avverranno le cose.
“Perché, ti
chiederai piccola mia, perché il mio Signore non ha svelato a nessuno questo
grande momento?”
Sposa cara, più
volte ti ho dato questa spiegazione ma la ripeto per i ritardatari, per quelli
che stanno entrando ora: ho sempre ripetuto che il momento è vicino, che ognuno
deve attenderlo pronto, con la cintura ai fianchi e la lampada accesa; ho
aggiunto che la mia venuta è improvvisa ed inaspettata; così è, sposa cara,
così è per ogni uomo. La vostra vita mi appartiene, ve l’ho data nel mio
immenso Amore perché voi poteste usarla per prepararvi al grande ritorno a me,
per il godimento completo delle mie meraviglie, quelle che sin dall’origine
della creazione ho preparato per i miei amici. La vita, sposa cara, è un breve
transito verso la pienezza di esistenza, quella con me. Amata, in questo tratto
di cammino l’anima decide la sua sorte: concedo la libertà di scelta a chi ha
capacità di discernere e di volere. La salvezza della propria anima è l’unico
obiettivo veramente necessario, gli altri sono tappe intermedie per raggiungere
questo.
Amata, il mio
grande sacrificio, quello sul quale tanto siete chiamati a riflettere in questa
grande Quaresima, ha saldato i vostri debiti, quelli che avete contratto con il
peccato di Adamo, vi ha aperto le porte del Paradiso che, altrimenti, sarebbero
rimaste chiuse per sempre. Vi resta da saldare gli spiccioli: quelli dovete
guadagnarli col vostro sacrificio, con il sacrificio di ogni giorno.
Amata sposa, ognuno
capisca quale è l’obiettivo essenziale della sua vita e consideri gli altri
tutti secondari e volti a raggiungere il principale.
Amati, in questo
tempo vi ho parlato di una realtà diversa, di una realtà diversa ed unica da
vivere anche su questa terra, vi ho parlato di un Paradiso in terra che inizia
nei cuori per giungere poi all’esterno. Amata, i cuori che a me si sono donati,
quelli che perseverano nel mio servizio e nell’obbedienza, già vivono in sé un
anticipo di Paradiso, lo vedono avanzare ogni giorno di più nella loro vita;
ebbene, sposa cara, alcuni di questi, veramente lo vedranno realizzato in terra
allorché essa sarà un giardino senza erbe velenose e senza lupi aggressivi. Se
gli uomini si ameranno, se seguiranno i miei comandi - quelli che ora pochi
sono disposti ad accettare - la terra diverrà un nuovo eden, uno splendido
eden, tutto gioia ed armonia.
Amata, ho
prospettato questo mio progetto a tutti gli uomini della terra ed ho detto:
amati, siete liberi, siete pienamente liberi di aderire o rifiutare, ognuno
faccia la sua scelta. C’è chi ha aderito subito e mi ha detto: “Gesù adorato,
quello che prometti è meraviglioso: vivere il Paradiso in terra e poi in Cielo
è ciò che di più stupendo si possa pensare; voglio fare tutto quello che dici,
voglio seguirti fedelmente.”
Ecco, costoro ora
sono miei, sono totalmente miei, nella mente, nel cuore, in ogni palpito, in
ogni anelito. Attendono costoro, attendono pieni di fiducia il compimento del
mio progetto. Sposa cara, costoro sono le piante rigogliose che già popolano il
mio Giardino, si preparano a goderne le meraviglie e lo splendore.
Altri mi hanno
detto: “Gesù, non voglio fare alcun sacrificio, voglio avere subito tutto,
voglio vedere subito realizzato ciò che prometti, non sono disposto ad
attendere: prima desidero godere i beni della terra, poi ci penserò per il
resto.” Costoro hanno scelto la loro strada diversa dalla mia, lontana dalla
mia. Essi vagano, vagano, attaccati ai beni della terra e considerano essi
quelli essenziali. Non mi hanno permesso costoro, non mi hanno permesso di
operare sul loro cuore perché indocili e disobbedienti. Costoro non godranno le
mie meraviglie, quelle che il mio Amore ha preparato, non le godranno perché le
hanno volontariamente rifiutate nel momento in cui si sono allontanati da me.
Vi è anche un
terzo gruppo, sposa amata, sono coloro che al mio dire hanno risposto: “Il
Paradiso in terra non c’è mai stato e mai ci sarà, non credo a queste cose,
perciò voglio vivere a modo mio, prendendo subito ciò che la vita mi offre
senza attendere altro.” Sposa cara, come bene puoi comprendere, anche costoro
non hanno me nel cuore: non sono adatti come cittadini del nuovo regno; essi,
quindi, non entreranno, essi, quindi non lo vedranno perché mi hanno voltato le
spalle e non hanno creduto alle mie parole.
Come puoi capire
il gruppo degli eletti è ridotto; molti non hanno creduto e perciò non si sono
impegnati a fare un lavoro speciale, più impegnativo, per vivere una realtà
tutta diversa, unica, splendida, mai vissuta dall’uomo.
Ecco, sposa cara,
perché la terra sarà un Paradiso: perché sarà abitata da quelli che già hanno
il Paradiso nel cuore: coloro che hanno udito le mie parole, le hanno amate, le
hanno trasformate in vita vissuta. Chi non si trova in tale condizione, non
vedrà, non gusterà, non entrerà nel mio regno di gioia e di pace. Ancora poco,
ancora poco ed il mondo vedrà una realtà mai vista.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.03.99
La Mamma parla agli eletti
Figli cari, figli
tanto amati, siete alla stretta finale: resistete con coraggio, non lasciatevi
insidiare dal nemico che vi prospetta una situazione insopportabile; figli amati,
ascoltate le mie parole, ascoltate con amore le mie parole: le attuali
difficoltà sono molto al di sotto della vostra capacità di sopportazione, Gesù
ha sempre gli occhi su di voi e non permette al serpente di osare troppo.
Lascia però che egli vi tenti un poco, cercherà di avvilirvi l’astuto
ingannatore dicendovi che c’è ancora molto da attendere e molto da sopportare.
Io vi precedo;
sono la Madre che tanto vi ama, sono la Madre che opera per la vostra salvezza:
desidero con tutto il mio Cuore che siate nella gioia al più presto. Vi
conduco, l’ho detto, come bambini verso Gesù che vi attende in modo speciale
per ricolmarvi di grandi doni. Certo che per la strada c’è qualche ostacolo,
certo che c’è qualcosa che può farvi un po’ di male; Io vi aiuto a superare gli
ostacoli maggiori ma non posso rimuovere anche quelli piccoli, piccolissimi,
come alcuni di voi chiedono.
Dovete
sopportare, figli cari, qualche sacrificio ancora, dovete saperlo affrontare
perché ne avete le forze, non vi posso portare in braccio come quando eravate
piccoli piccoli: le vostre gambe sono robuste e dovete quindi camminare da
soli. Io vi sono accanto, figli, sono accanto a voi sempre in ogni istante,
statene certi. È cominciata un’altra fase della vostra vita, quella speciale e
significativa nella quale dovete fare il massimo sforzo contro il male; pensate
alle mie parole, pensate a quanto ha patito Gesù per voi: potete ben offrirgli
un piccolo sacrificio ogni giorno, pensando a quello che egli ha offerto a voi,
certo che potete farlo e dovete farlo, figli amati, con amore: Gesù ama chi
offre con gioia e ricompensa in maniera generosa la creatura che a lui dona
tutto senza mai farsi prendere dallo sconforto. Questa fase della vostra vita
vi vedrà più che in passato procedere - con le vostre forze - affannati, a
volte vi sentirete anche un pochino stanchi, come se la croce vi pesasse sulle
spalle più che nel passato.
Figli amati,
figli cari, riflettete sulle grandi sofferenze di Gesù, lungo il Calvario,
mentre il dolcissimo suo corpo veniva lacerato continuamente dal pesante legno:
le piaghe si riaprivano e sanguinavano, il dolore si faceva sempre più forte,
la spossatezza si faceva sentire, eppure, figli cari e tanto amati, egli giunse
fino in fondo: si lasciò crocifiggere ed agonizzò per ore. Tutto questo lo fece
per voi, per voi, amatissimi, per la vostra salvezza. Ebbene, volete anche voi
ricambiare con il vostro poco?
Qualcuno mi
guarda con lo sguardo preoccupato: nel suo cuore teme di dover affrontare
chissà quali pene, simili a quelle di Gesù. Amati, rasserenate il vostro cuore,
riposate accanto a quello dolcissimo di Gesù. Egli, solo per sé ha scelto il
dolore maggiore, ha voluto pagare il vostro debito senza sconti; tutto, fino
all’ultimo l’ha consumato il suo terribile sacrificio. A voi restano solo i
pochi spiccioli del sacrificio quotidiano, solo quelli restano, piccoli cari,
solo quelli, non vi preoccupate. Egli soffrì solo e moltissimo, voi invece
avete lui e me come aiuto e sostegno; il vostro travaglio è minimo, quello
futuro sarà proporzionato alle vostre forze!
Lasciatevi
condurre da me, lasciatevi condurre come bimbetti docili che guardano gli occhi
della madre e si rasserenano.
Vi
amo. Ti amo, angelo mio.
Maria
Santissima